Il gioco horror più importante dell’anno ha ora una sua versione in realtà virtuale: attenzione, si rischia l’infarto.
La tecnologia della realtà virtuale applicata al mondo dei videogiochi non ha mai mostrato a pieno tutte le potenzialità delle quali si parlava qualche anno fa, ma è indubbio che è presente una buona fetta di giocatori che utilizza i visori VR come piattaforma principale di gioco, come nel caso del Meta Quest, oppure semplicemente come supporto per le proprie esperienze videoludiche, come può essere il caso del PlayStation VR di Sony, una delle aziende più attive da questo punto di vista.
Da quando la tecnologia VR è stata introdotta per la prima volta, le software house hanno lavorato a una serie di titoli esclusivi per la realtà virtuale che comprendono vari generi videoludici, ma senza ombra di dubbio uno dei più richiesti è sicuramente l’horror in prima persona: vivere con i propri occhi le stesse esperienze vissute dai personaggi più famosi dei titoli horror non è un’esperienza adatta ai deboli di cuore.
Di recente il parco titoli VR è stato ampliato con una nuova esperienza dedicata al remake di Silent Hill 2, il gioco horror più famoso dell’anno che è stato modificato e trasformato per essere funzionale alla realtà virtuale: seppur si tratti di una mod e non di una versione ufficiale, resta un’esperienza spaventosa non adatta certamente a chi si terrorizza facilmente dato che vivere l’esperienze di James Sunderland in prima persona può far rischiare davvero l’infarto.
Un mod trasforma Silent Hill 2 remake in un gioco VR: ecco i dettagli
Il remake di Silent Hill 2 è stato molto apprezzato dalla community di giocatori e anche dai modder che hanno cercato di stravolgerlo in tutti i modi: dopo che un programmatore ha creato il proprio Silent Hill utilizzando il motore grafico Unity, ecco che un altro giocatore smanettone esperto di modifiche software ha pensato bene di creare una versione in realtà virtuale del gioco di Bloober Team, chiaramente nella sua versione per PC.
La mod in questione non cambia solamente il punto di vista che dalla terza persona passa chiaramente alla prima persona come ogni gioco VR, ma sono state applicate anche modifiche alle meccaniche di gioco: è stato infatti inserito il supporto per le armi a due mani con impulsi fisici molto più precisi verso le aree del corpo dei nemici colpiti; inoltre per un’esperienza più realistica la mappa è attaccata a entrambe le mani, mentre il resto degli oggetti sono ispezionabili solamente con la mano destra.
Sono stati, inoltre, implementati movimenti più fluidi e la visuale VR è presente per tutta l’avventura del gioco, ma per rendere il tutto più funzionale è stata disattivata solamente in due circostanze: durante le cutscene e durante gli eventi “full body” ovvero quei particolari eventi di gioco dove è necessario che sia visibile interamente il corpo del protagonista.