Una nuova delibera appena pubblicata da AGCOM inserisce due nuovi modi per proteggere cittadini e consumatori. Quello su cui vogliamo concentrarci oggi è la lotta al CLI Spoofing. Cosa è e perché ne sei stato vittima anche tu almeno una volta.
Il ruolo di AGCOM è quello di cercare in tutti i modi di creare una infrastruttura di regole che consentono ai cittadini di vivere serenamente e, allo stesso tempo, impediscano il reiterarsi di comportamenti scorretti da parte di alcune categorie tra quelli che, come lavoro, devono entrare in contatto con il pubblico per poter vendere servizi.
Se ti è mai capitato di avere per esempio una utenza con un contratto in scadenza ti sarai accorto di come le telefonate si susseguono da una serie infinita di numeri. Purtroppo però nel mare di queste telefonate che potrebbero essere tutte legittime, ci sono invece quelli che tentano le frodi telefoniche. La nuova delibera di AGCOM tenta di fermare proprio un fenomeno fastidiosissimo, nonché molto pericoloso, che si chiama CLI Spoofing.
Che cos’è il CLI Spoofing e perché è in una delibera AGCOM
A forza di essere oggetto di telefonate fastidiose abbiamo imparato alcuni termini che vengono utilizzati dagli esperti per descrivere i comportamenti fraudolenti. Sotto la definizione di spoofing ci sono tutti i modi in cui qualcuno tenta di nascondere la propria vera identità, per esempio il proprio numero di telefono, e farsi passare per qualcun altro.
Con le tecniche di spoofing è per esempio possibile fingere di essere il rappresentante di una banca, un operatore finanziario legittimo, il servizio clienti di chi fornisce un’utenza. Lo scopo delle telefonate i cui organizzatori utilizzano tecniche di spoofing è solo quello di entrare in possesso del maggior numero possibile di dati personali degli utenti da poter poi utilizzare altrove per altre truffe.
Tra le varie tipologie di spoofing ce n’è una che si chiama CLI, un sistema per cui il numero di telefono che viene utilizzato è in realtà mascherato. In questo modo, chi riceve la telefonata non è in grado di distinguere il numero di telefono autentico da un numero di telefono collegato ad una potenziale truffa.
Contro questo genere di attività si è mossa ora AGCOM con una nuova delibera che cerca di bloccare questo modo di camuffare il numero di telefono che tante volte è collegato alle attività dei call center che praticano il telemarketing selvaggio.
Nella stessa delibera, e vale la pena parlarne, per restare in tema di comunicazione via cellulare, AGCOM ha anche proposto dei bollini che vanno inseriti nelle offerte che parlano di 5G, per costringere gli operatori a mettere nero su bianco qual è questa effettiva velocità 5G che offrono. Un altro modo per essere cittadini più sicuri.