Deadlock emerge nel panorama videoludico come un titolo che, pur attingendo da meccaniche consolidate, riesce a sorprendere gli appassionati.
La fusione tra MOBA e sparatutto in terza persona offre un’esperienza di gioco rinnovata, mantenendo al contempo una certa familiarità per chi è già avvezzo a questi generi.
I 21 eroi iniziali, ognuno con le proprie peculiarità estetiche e funzionali, rappresentano il primo tassello di un mosaico complesso e affascinante.
Le sfide della complessità
Nonostante l’attrattiva indiscutibile del gioco, Deadlock non manca di presentare delle sfide significative per i giocatori, soprattutto per i neofiti. La complessità intrinseca del titolo si manifesta sia nella gestione delle abilità dei personaggi che nella costruzione delle build ottimali per affrontare le partite. Con oltre cento potenziamenti disponibili e la necessità di comprendere profondamente le dinamiche di gioco per emergere vittoriosi, Deadlock richiede dedizione e pazienza.
Il cuore pulsante di Deadlock risiede nella sua natura ibrida: prima ancora che uno sparatutto, è un MOBA. Questo significa che gli elementi caratteristici dei multiplayer online battle arena – come la gestione delle corsie, la difesa dei minion e l’assalto alle basi nemiche – sono tutti presenti e richiedono una strategia accurata. La fase iniziale del gioco si concentra sulla manutenzione della propria corsia; successivamente si passa agli scontri diretti fino alla fase finale dell’assalto alla base nemica.
Per fortuna dei giocatori meno esperti o semplicemente nuovi al titolo, esiste uno strumento prezioso: le build della community. Grazie a questa funzionalità è possibile accedere a configurazioni predefinite degli eroi create dagli utenti più esperti del gioco. Questo permette non solo una più rapida comprensione delle strategie vincenti ma anche una personalizzazione avanzata in base allo stile personale di gioco.
Uno degli aspetti più affascinanti di Deadlock è senza dubbio l’atmosfera in cui si svolge l’azione. L’estetica del gioco attinge liberamente da capolavori videoludici come Dishonored e Bioshock Infinite per creare un mondo steampunk ricco di dettagli suggestivi. Le mappe sono ambientate in città industrializzate dell’inizio secolo scorso dove ogni angolo racconta una storia ed evoca atmosfere d’altri tempi.
Deadlock rappresenta un punto d’incontro tra generazioni diverse di videogiochi: prende il meglio dai MOBA tradizionali aggiungendovi la freschezza degli sparatutto in terza persona ed immergendo il tutto in un contesto narrativo ricco ed evocativo. Nonostante le sue sfide intrinseche legate alla complessità meccanica ed alla curva d’apprendimento ripida, offre agli appassionati un’avventura videoludica densa ed appagante.