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Un aggiornamento sulla prossima grande esclusiva di Microsoft non sembra aver sortito l’effetto desiderato tra i videogiocatori.
Accontentare i videogiocatori è sempre più difficile. Ogni giorno infatti sviluppatori e publisher devono fare i conti con un pubblico, o forse meglio dire potenziali-clienti, parecchio variegato e diversificato, con tante nicchie, preferenze, esperienze e necessità. Far felici tutti è quasi impossibile, quindi meglio concentrarsi su un certo tipo di utenza e fare il massimo per avere un grande prodotto.
Purtroppo anche in questo caso il successo non è garantito. Potrebbero esserci delle scelte commerciali non proprio brillanti per la maggior parte del pubblico, si pensi al recentissimo Concord che potrebbe essere uno dei maggiori flop della storia di Playstation. Oppure a titoli come The Last of Us Parte 2, che hanno portato la storia dove nessuno avrebbe mai immaginato, e in alcuni voluto.
Poi ci sono prodotti come Starfield, che promettono di essere un videogioco spartiacque per la storia di questo medium, e finiscono con l’essere soltanto giochi “buoni”, non certo dei GOTY già vinti o dei titoli da cui tutti prenderanno spunto nelle decadi successive. E poi ci sono prodotti che prima del lancio già riescono a farsi parecchi nemici tra gli appassionati.
Problemi per l’atteso grande videogioco di Microsoft
Il titolo di cui stiamo parlando è una delle più importanti produzioni in sviluppo per Microsoft, che punta davvero tantissimo su questa nuova grande IP. Parliamo di un videogioco che sarebbe dovuto uscire quest’anno, ma che è stato abbondantemente rimandato dagli sviluppatori, che si sono presi più tempo e spazio per lavorare e rendere l’esperienza quanto più immacolata possibile per l’utente finale.
Obsidian Entertainment, lo studio dietro all’atteso Avowed, continuerà a lavorare con grande attenzione al titolo in questione, che potrebbe essere uno dei lanci più importanti per Microsoft nel 2025. C’è chi parla anche di un lancio per fine anno prossimo, ma questo è tutto da confermare. Intanto ci sono nuovi dettagli sul titolo che andremo a giocare.
Parlando al podcast di Iron Lords, l’art director Matt Hansen, che sta lavorando al gioco in questione, ha parlato della grafica del titolo, sostenendo che i i 30 FPS siano “minimo indispensabile” a cui punta il team. “È un gioco in prima persona, non servono necessariamente 60 fotogrammi. Questo ci permette di lavorare molto di più con i VFX, l’illuminazione e tutto il resto”, ha detto.
In tanti non hanno apprezzato queste parole. In parte perché sempre più delusi da PS5 e Xbox Series X, che continuano a non offrire i 60 FPS granitici di cui si era parlato prima del lancio della current-gen, dall’altro perché in realtà per tante persone questa fluidità è una necessità. “Soffro di motion sickness, io ho bisogno dei 60 FPS per giocare bene. Ma forse loro non hanno bisogno dei miei soldi“, ha commentato un giocatore su Reddit, dove in tanti stanno protestando.