Imane Khelif, medaglia d’oro di pugilato femminile alle Olimpiadi 2024, ha deciso di denunciare l’autrice di Harry Potter, J.K. Rowling e il proprietario di X (ex Twitter) Elon Musk per cyberbullismo.
Le Olimpiadi, sin da quando l’uomo ne ha memoria e contezza, hanno sempre rappresentato un momento di pace tra i popoli, che nonostante la competizione riuscivano a coesistere nel nome dello sport, una livella sociale dove chi performava meglio vinceva, senza fronzoli o giri di parole. Proprio per questo motivo, hanno fatto tanto discutere le Olimpiadi 2024, da poco concluse a Parigi, che sin dalla cerimonia d’apertura hanno iniziato a generare polemiche e rabbia sui social.
Tutto è iniziato quando, durante la cerimonia d’apertura, una riproposizione in chiave moderna di un simposio con l’arrivo di Dioniso a tavola, era stato scambiato per uno scimmiottamento dell’Ultima Cena, il celebre dipinto di Leonardo, provocando le ire dei credenti che hanno portatogli organizzatori a scusarsi “Se qualcuno si è sentito offeso”.
Tra le svariate polemiche nate durante le giornate olimpiche, una che ha fatto tanto discutere, anche per via delle false informazioni diffuse che hanno finito col generare odio sui social, è stata quella riguardante Imane Khelif, la pugile algerina accusata prima di essere una donna trans e poi di avere cromosomi XY e dunque, di competere ad armi impari in un campo prettamente femminile. Nonostante tutte queste notizie venissero rispedite al mittente, qualcuno pare essere spinto un po’ oltre e la pugile medaglia d’oro ha scelto di adire le vie legali.
Arriva la denuncia
La questione riguardo alla pugile medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi di Parigi, l’algerina Imane Khelif, si è scatenata in maniera prepotente dopo che la pugile italiana Angela Carini, trovandosi a fronteggiare la Khelif, ha deciso di arrendersi dopo un singolo pugno e 46 secondi di incontro. Le dichiarazioni della Carini si sono poi rivelate confuse e contraddittorie, fattore che ha portato a un aumento del livello d’odio sui social.
Imane Khelif, una volta concluso il suo percorso olimpico e portata a casa la medaglia, ha preso la decisione di adire le vie legali contro chi, nei giorni delle gare, aveva utilizzato i social network come tramite per trasmettere odio, basato inoltre su notizie false. Tra le varie personalità che la pugile ha scelto di denunciare per cyberbullismo, figurano anche l’autrice dei romanzi di Harry Potter, J.K. Rowling e il proprietario di X (ex Twitter) nonché amministratore delegato di Tesla, Elon Musk.
Rowling e Musk sono solo alcuni dei nomi trapelati, che sono finiti al centro dell’indagine della procura francese, dopo la denuncia della pugile e del suo avvocato Nabil Boudi. Oltre alla scrittrice e all’autrice, si vocifera che potrebbe finire sotto accusa anche l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A chiarire per bene i motivi dietro la denuncia, è proprio l’avvocato Boudi che cita el “pubblicazioni sui diversi social network” e precisa:
“Con un contenuto circostanziato, ripetuto, gli attacchi sul suo fisico, il suo genere, la sua nazionalità, sulla sua immagine in generale e sulla sua qualità di donna”.
Le personalità citate, hanno riempito le loro bacheche social di post contro la Khelif e, riguardo al contenuto, Boudi ha precisato che si tratta di argomenti:
“aggressivi, misogini e razzisti e la stragrande maggioranza degli attacchi è arrivata dall’estero”
Riguardo agli obiettivi che Khelif e Boudi vogliono raggiungere:
“Il nostro obiettivo è difendere l’onore di Khelif”
Si vedrà dunque, nei prossimi giorni, come verrà portata avanti la faccenda dalle autorità francesi, per una questione che farà tanto discutere e che dovrebbe far riflettere sui social, sulla loro potenza e sull’utilizzo che se ne fa.