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A breve sarà possibile salire su un robotaxi automatico e raggiungere la nostra destinazione senza nessun contatto umano: è fantascienza.
Il mondo della fantascienza sembra lontano e impossibile da comprendere, e invece è ogni giorno più vicino. Quello che fino a un paio di decenni fa avremmo considerato come un remotissimo e impossibile da vedere “domani“, è già realtà e si sta sdoganando di giorno in giorno, diventando sempre più un fenomeno di massa.
Si pensi ad esempio all’impatto che ha avuto l’IA sulla nostra vita. Tra alti e bassi, con tante controversie legali ed etiche e molta paura per il futuro degli artisti e dei lavoratori, le IA stanno malgrado ogni resistenza ampliando sempre di più il loro campo di applicazione, entrando nelle case di tante persone e spingendo la lentissima classe politica a riflessioni sulle eventuali regolamentazioni.
Quello di cui parliamo in questo articolo però non è l’ennesimo chatbot che ripete come un pappagallo meccanico le stesse cose e scrive testi ripetitivi e pieni di allucinazioni. Si tratta infatti di un campo in cui l’applicazione dell’IA è molto più complesso e potrebbe avere effetti davvero particolari, fantascientifici: i robotaxi.
Il taxi del futuro è nelle mani delle IA
L’idea di un robotaxi, quindi di un taxi che in qualche modo “si guida da solo” è cosa vecchia. Sono tanti i film e le serie di fantascienza che ad un certo punto hanno mostrato il nostro protagonista salire su uno di questi veicoli senza piloti a bordo, che con un solo comando vocale e una strisciata di carta partono e ti portano dove vuoi.
L’idea è abbastanza folle che ovviamente viene fuori il nome di Elon Musk. Secondo molti rapporti che si sono susseguiti in questi anni, il numero uno di Tesla starebbe lavorando per la creazione di una flotta di robotaxi all’ultimo grido, per comandare il mondo dei trasporti cittadini con le sue auto e l’IA di ultimissima generazione.
Ebbene pare che la presentazione fosse vicinissima, ma secondo quanto riporta Bloomberg sarebbe stata rinviata ad ottobre, per permettere a ingegneri e sviluppatori di Tesla di presentare più modelli e più funzionali. Un rinvio per lavorare meglio e presentare agli investitori e al pubblico qualcosa di più interessante.
In tanti però sono ancora scettici e, sempre come si legge nel rapporto di Bloomberg, gli esperti del settore indicano il 2030 come anno decisivo per poter davvero sperimentare e vedere in funzione questo tipo di tecnologia rivoluzionaria.