CDprojectRED non ha minimamente intenzione di lasciar “marcire” il suo gioco di punta, The Witcher 3, nonostante ormai abbia sul groppone ben dieci anni. Per perseguire questo scopo l’azienda polacca ha fatto il passo in avanti che molti giocatori aspettavano: il rilascio del primo strumento di modding ufficiale.
“The Witcher 3: Wild Hunt” è un ARPG di enorme successo sviluppato da CD Projekt RED e basato sulla serie di libri fantasy di Andrzej Sapkowski. Dalla sua release nel 2015 il gioco ha ricevuto una montagna di consensi per tutta una serie di motivazioni diverse: dalla profondità narrativa, specie delle sue quest secondarie, al coinvolgimento emotivo che genera nei giocatori grazie ai suoi personaggi finemente caratterizzati o al grande mondo aperto tutto da esplorare, con segreti, dungeon e quest.
Inutile dire che se oggi stiamo ancora parlando di The Witcher 3 è perché questo, tra riedizioni e aggiornamenti per le piattaforme di nuova generazione ha continuato a ricevere l’amore del pubblico. Tra tutti gli aggiornamenti è bene sottolineare l’ultimo, noto anche come Next-Gen Update, che include tutta una serie di miglioramenti alla qualità dell’immagine, con tempi di caricamento ridotti e nuovi contenuti ispirati alla serie TV di “The Witcher” su Netflix.
I giocatori, però, attendevano altro e forse è arrivato il momento giusto per accontentare anche loro: è tempo di mod.
Arriva lo strumento di modding proprio di The Witcher 3
Dopo quella che è sembrata un eternità, gli appassionati di The Witcher avranno finalmente modo di mettere le mani sul REDkit, ovvero lo strumento di modding ufficiale per The Witcher 3: Wild Hunt.
Lo strumento, presentato con un trailer ad hoc, offre una montagna di possibilità: dalle modifiche al terreno per la creazione di nuove location alla direzione di intere cutscene, passando poi per la sostituzione dei modelli poligonali dei personaggi, la creazione di nuovi nemici o l’alterazione della storyline principale in maniera che siamo sicuri sapranno sorprenderci durante il corso dei prossimi mesi.
Niente male come contentino per un videogioco che ha dieci anni sul groppone e che promette di fare faville col pubblico durante il corso dei prossimi mesi; difficile pensare che il gioco avrà la stessa risonanza di uno Skyrim sul lungo periodo (anche perché l’editor sembra essere davvero complesso) ma non si può che essere felici quando gli sviluppatori offrono ai giocatori la tavolozza e i pennelli.