L’arrivo dei nuovi processori Snapdragon X può voler dire soltanto una cosa: presto sarà molto più semplice trovare processori ARM per Windows a prezzi concorrenziali!
Qualcomm ha portato, finalmente direbbero alcuni, delle interessanti novità nel mondo dei processori per PC andando a piazzare (finalmente) sul mercato delle soluzioni ARM destinate al mondo Windows.
La compagnia, infatti, dopo aver annunciato lo Snapdragon X Elite ha approfittato dell’occasione per presentare al mondo il suo nuovo Snapdragon X Plus, un processore che rappresenta un’interessantissima seconda opzione e che farà felici tutti quelli che erano rimasti scottati anche soltanto dall’idea di avere un mercato ARM monoprocessore.
Un nuovo concorrente in ambito ARM
Inizialmente, infatti, lo Snapdragon X Elite era stato presentato all’interno di due piattaforme di riferimento ben diverse tra loro.
La prima aveva una capacità operativa “passiva” per un consumo di 23 watt, la seconda invece aveva un sistema di dissipazione attivo e un consumo di 80 watt; questa differenza di piattaforme corrispondeva a una notevole differenza anche in termini di prestazioni con lo stesso processore.
Per Qualcomm questo era un grande vantaggio commerciale: con un singolo prodotto realizzato poteva vendere a fasce di prezzo diverse, scaricando la responsabilità del marketing sui partner che invece dovevano in qualche maniera giustificare prestazioni molto diverse in prodotti dotati dello stesso chip.
Con l’introduzione dello Snapdragon X Plus, però, le cose sembrano essere cambiate e probabilmente anche in meglio.
Come si comporta lo Snapdragon X Plus?
Il nuovo processore Snapdragon X Plus infatti cerca di risolvere questi problemi in maniera molto intelligente: offrendo 2 processori distinti, con prestazioni e prezzi molto differenti, cercando di mantenere le prestazioni elevate grazie all’utilizzo intelligente dei core Oryon.
Lo Snapdragon X Plus, utilizzando lo stesso processo produttivo a 4 nanometri e la stessa architettura base (CPU Oryon, GPU Adreno e NPU Hexagon), risulta essere leggermente ridimensionato rispetto all’X Elite. Quest’ultimo, d’altronde, ha sostanzialmente la stessa architettura potendo vantare 12 core CPU con clock pari a 3.8 GHz (con due che raggiungono i 4.3 GHz), mentre l’X Plus ha 10 core fino a 3.4 GHz senza funzione di boost (ma è stata mantenuta la cache totale pari a 42 MB, con prestazioni multithread superiore all’Apple M3).
Il bello arriva nel caso i paragoni con la concorrenza in ambito x86 di Windows, ovvero i processori di Intel e AMD, fossero veri. Secondo i benchmark di Qualcomm, infatti, lo Snapdragon X Plus è il 37% più veloce in multithread a parità di consumo e consuma il 57% in meno alla stessa velocità prendendo in esame processori come l’Intel Core Ultra 7155H e l’AMD Ryzen 9 7940HS.
Nonostante una leggera riduzione nelle prestazioni della GPU, che passa da 4.6 TFLOPS a 3.8 TFLOPS, le prestazioni dichiarate da Qualcomm rimangono competitive se confrontate con i modelli indicati.
Il resto delle specifiche del chip rimane invariato, inclusa la NPU da 45 TOPS, il modem 5G X65, il Dual 18-bit ISP per la gestione delle camere e i decoder video hardware, AV1 incluso.
La parte molto interessante per il consumatore deriva dal plausibile prezzo: questa versione del processore sfrutta probabilmente la tecnica del binning dei chip; in questa maniera il produttore riutilizza alcuni processori con core non funzionanti mantenendo i prezzi bassi e avendo, comunque, prestazioni elevate.