Discord è senza ombra di dubbio una delle applicazioni più importanti su PC per molti videogiocatori, visto che permette di comunicare tra i giocatori e anche di creare dei canali dove poter chattare o fare anche chiamate e videochiamate. Nel corso del tempo quest’app si è evoluta moltissimo, approdando anche su dispositivi smart quali Android e Apple. Ebbene in queste settimane verranno introdotte su Discord una forma particolare di pubblicità, chiamata “Quest”.
“Quest” di che cosa si tratta?
L’annuncio dell’arrivo di questa importante novità su Discord è stata effettuata il 7 marzo da parte di Peter Sellis, con la pubblicazione di un articolo dedicato sul blog ufficiale dell’applicazione. Stando a quanto detto al suo interno, le cosiddette “Quest” sono un modo per i giocatori di scoprire giochi e guadagnare premi giocando su Discord: tale funzionalità è stata testata nell’ultimo anno, in primis a partire da Fortnite in concomitanza dell’evento dedicato a Star Wars.
Infatti ai giocatori sarebbe bastato condividere la loro schermata da PC mentre giocavano a Fortnite e avrebbero così ottenuto delle ricompense (nello specifico mimetiche per delle armi), purché almeno una persona li guardasse per 15 minuti. Una volta fatto il tutto, sarebbe bastato collegare il proprio account Epic Games all’applicazione e in seguito si sarebbero ottenuti i doni nel gioco.
Pare che tale funzionalità sia stata ben recepita da molti degli sviluppatori coinvolti nel test e appunto per questo è stata supportata a pieno regime da parte di Discord. Pertanto queste “Quest” coinvolgeranno altre tipologie di titoli, permettendo così ai giocatori di ottenere ricompense e dall’altro lato garantiranno alle compagnie che sfrutteranno questo servizio una buona dose di pubblicità per il loro prodotto e simili (non a caso questa funzione è stata anche pensata per questo, cioè di dare la possibilità alle aziende di farsi conoscere e promuovere le proprie opere).
Maggiori informazioni sull’argomento sono state rivelate sempre da Sellis in queste settimane: in particolare – stando a quanto detto da lui al Wall Street Journal – le Quest verranno promosse ai vari utenti presenti su Discord sulla base di diverse tipologie di informazioni, quali l’età degli utenti, i dati relativi alla posizione geografica e anche sulla base delle caratteristiche del gameplay del gioco promosso. La notifica delle Quest, generalmente, dovrebbe comparire nella parte inferiore a sinistra dello schermo. Inoltre è stato detto anche quanto segue:
“Gli utenti potrebbero comunque vedere le Quest se accedono alle proprie impostazioni su Discord e/o attraverso punti di accesso contestuali, come l’attività dei propri amici. Inoltre avranno anche la possibilità di nascondere una pubblicità in-app per una Quest o un gioco specifico a cui non sono interessati” Swaleha Carlson (senior product communications manager, Discord) – Ars Technica
In conclusione, questa nuova funzionalità verrà implementata a pieno regime su Discord a partire dalla prima settimana di aprile, dopo la fine delle vacanze di Pasqua.
Un bene o un male?
L’idea di fondo delle “Quest” non sembra così male: da un lato permette alle software-house, pagando, di poter promuovere su Discord il proprio gioco e dall’altro agli utenti di ottenere premi e ricompense semplicemente svolgendo dei compiti (come appunto condividere lo schermo mentre si sta giocando). Pertanto l’idea di base non pare concretamente nemmeno così terribile, tuttavia vi sono delle piccole incognite da tenere a mente. Partiamo con ordine, nel successivo paragrafo.
Siamo sicuri che a lungo andare queste “Quest” non possano diventare invasive? O in alcuni casi addirittura vadano a rallentare l’applicazione? Per quanto la compagnia dietro Discord abbia dato della certezze a riguardo, il dubbio permane visto che queste – ed è una mia semplice supposizione – potrebbero sovraccaricare gruppi particolarmente grandi (come per esempio quelli di grandi titoli multipiattaforma). Tuttavia, considerando che questa funzione è stata testata nell’ultimo anno appena passato, non dovrebbero esserci problemi a riguardo (ma mai dire mai).
Infine, siamo sicuri che i dati degli utenti verranno gestiti in maniera adeguata? Non è la prima volta che compagnie lo promettono e di punto in bianco questi ultimi vengono o trafugati o usati in maniera dubbia. Ritengo che Discord sia ben consapevole di questa cosa, visto che tre anni fa Jason Citron (chief executive di Discord) disse quanto segue:
“Crediamo che i dati delle persone siano di loro proprietà e che di conseguenza debbano sentirsi a proprio agio e sicure nel conversare su Discord. Inoltre questi non devono essere utilizzati contro di loro in alcun modo improprio”
In ogni caso, non ci resta che attendere e vedere come questa funzionalità verrà gestita dalla compagnia e se poterà o meno problemi.