Un nuovo tool anti-pirateria dai creatori di Denuvo permette di scovare chi cracka.
Irdeto, società proprietaria di Denuvo ha presentato in questi giorni alla GDC un nuovo tool atto non tanto a proteggere i giochi dalle copie pirata, ma a marcarli con un watermark in modo da poter rintracciare coloro che provano a piratare illecitamente i videogiochi. Insomma si tenta di agire alla radice del problema individuando gli autori stessi dei comportamenti illeciti. Denuvo è sistema anti-copia e anti-pirateria che alcuni produttori di videogiochi decidono di implementare all’interno degli stessi per evitare problemi di questo tipo. La sua presenza ha delle controindicazioni nei tempi di caricamento e peso del file, motivo per il quale non tutti gli sviluppatori decidono di servirsene. Vediamo di che si tratta.
Sulle orme dei pirati
Il tool in questione prende il nome di TraceMark for Games, ed il suo funzionamento è piuttosto intuitivo. Si tratta a conti fatti di un vero e proprio watermark che può essere applicato a build di giochi in pre-release per svariate piattaforme: attualmente sono supportate Switch, Xbox, Windows e iOS. Tale traccia invisibile può essere associata a qualsiasi build o all’utente cui è destinata. Il watermark può essere personalizzato dallo sviluppatore secondo una serie di parametri di sua preferenza, ed integrato con un’interfaccia con funzionalità API che ne favorisce l’identificazione e generazione. Una volta impresso, in caso di crack o copia illegale della build, esso ne traccia la provenienza riconducendola ad un ID univoco, così da sapere sempre quale sia e a chi appartenga la copia originaria che è stata illecitamente piratata.
Inoltre il watermark può essere visibile – per scoraggiare a priori i malintenzionati ad agire – o invisibile, per fare una bella festa a sorpresa verso i pirati videoludici. Come detto questo strumento è applicabile a qualsiasi build e ciò lo rende particolarmente utile non tanto in merito a giochi già finalizzati e pubblicati, quanto più alle copie lavoro, alle versioni alpha, ai codici di anteprima e/o ai review code distribuiti prima dell’uscita ufficiale del titolo. In questo modo dovrebbero finalmente essere scoraggiate le pratiche illegali delle copie illecite dei videogiochi e non dovrebbero più verificarsi casi clamorosi come quello di cui è stata vittima Nintendo, la quale ha sofferto per la diffusione di copie crackate di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom circolanti addirittura prima della release ufficiale su Switch, circostanza che ha scatenato le ire dell’azienda nipponica con le conseguenze delle scorse settimane in merito alla chiusura di numerosi emulatori di console Switch e non solo, fatti chiudere sotto pesanti minacce legali.
Il crimine non paga
Presentando ufficialmente il nuovo strumento alla GDC, il Senior Vice President della divisioen New Market di Irdeto, Niels Haverkorn, non ha nascosto l’entusiasmo nei confronti di uno strumento che è potenzialmente destinato a cambiare le carte in tavola nell’ambito della sicurezza anti-copia e della lotta alla pirateria:
Con il lancio di TraceMark for Gaming, stiamo settando un nuovo standard nell’industria dei videogiochi per quanto riguarda le misure di lotta alla pirateria. Questo strumento innovativo non solo rappresenta un significativo traguardo per Irdeto ma costituisce anche un passo avanti nella protezione degli investimenti creativi e finanziari degli sviluppatori videoludici di tutto il mondo. A Irdeto siamo consapevoli dell’entità delle sfide che la community del gaming deve affrontare, e TraceMark rappresenta il nostro impegno ad assicurare che questi asset di valore siano salvaguardati nel corso del loro intero ciclo vitale. Non vediamo l’ora id misurare l’impatto positivo che questo strumento avrà sull’intera industria. – Denuvo by Irdeto Unveils TraceMark™ for Gaming at GDC – A Revolutionary New Anti-Piracy Solution for the Gaming Industry – 18 marzo 2024
TraceMark è inoltre perfettamente compatibile con Anti-Tamper, un altro software dell’azienda che consente di monitorare la distribuzione delle copie pre-release dei giochi. Assieme, questi due strumenti dovrebbero definitivamente scongiurare qualsiasi pericolo di copie illegali, e far dormire a sviluppatori e publisher sonni più tranquilli ogniqualvolta distribuiscano chiavi di copie digitali dei propri prodotti, preservandosi da rischi di pirateria. Dulcis in fundo, Irdeto sostiene che l’introduzione di questi watermark non compromettano in alcun modo le performance delle build di giochi in cui sono impressi, e questo dovrebbe far sì da eliminare quello che fino ad oggi è stato uno dei problemi principali del software anti-pirateria Denuvo, ovvero i comprovati peggioramenti nelle performance dei titoli che decidano di implementarlo. Famoso ad esempio il caso di Resident Evil Village, le cui copie craccate giravano meglio di quelle protette dal DRM di Irdeto, problema che si risolve solo a posteriori grazie ad una patch diffusa da Capcom come confermarono i test condotti nel 2021 da Digital Foundry e che vedete nel video sovrastante.
Insomma TraceMark sembra davvero la soluzione perfetta in base a queste dichiarazioni. Non resta che aspettare di vederlo in azione!