Continuerà ad investire nei live service senza ripensamenti.
Avete già letto la nostra recensione di Suicide Squad: Kill the Justice League? Allora saprete che non si tratta propriamente di un capolavoro. L’opera di Rocksteady ha avuto una genesi molto travagliata, e con un’impostazione a metà tra un gioco single-player ed un live service cooperativo online che ha finito per scontentare un po’ tutti e lo ha privato di una identità precisa. Pur ammettendo il fallimento dell’operazione, la dirigenza di Warner Bros Games (proprietaria dello studio di sviluppo) ha dichiarato di essere intenzionata a continuare ad investire nel settore dei giochi live service. Scopriamo perché.
Flop
Che Suicide Squad: Kill the Justice League abbia floppato lo ammette la stessa WB Games. In una conferenza riservata agli investitori, il Chief Financial Officer di Warner Bros. Discovery, Gunnar Wiedenfels, ha ammesso che il lancio del titolo è stato deludente e che non ha raggiunto gli obiettivi di vendita prefissati. Il gioco è uscito a inizio febbraio a prezzo pieno, una spesa che molti utenti hanno ritenuto ingiustificata sia per l’accoglienza tiepida da parte della critica sia per le prove non entusiastiche di quanti avevano avuto l’opportunità di partecipare alla closed beta nei mesi precedenti, che già evidenziavano i limiti ludici dell’operazione. WB Games non ha diffuso esattamente i dati di vendita, ma non si fatica a credere che la performance finanziaria sia stata rovinosa, specialmente se consideriamo la variazione su base annua: nel febbraio 2023 uscì infatti Hogwarts Legacy, sempre prodotto da WB, che è stato uno dei maggiori incassi della scorsa stagione (aveva venduto 12 milioni di copie solamente nel mese di lancio!).
Insomma la strada era già in partenza in salita, e l’uscita di un titolo claudicante e senza una precisa identità come questo non ha permesso di avvicinarsi nemmeno lontanamente a risultati al gioco basato su Harry Potter, anche in virtù della serrata competizione di inizio anno dovuta ad una serie di uscite videoludiche di peso, tra Like a Dragon: Infinite Wealth e Final Fantasy VII: Rebirth. Queste le parole esatte di Wiedenfels, riportate da IGN:
Quest’anno, Suicide Squad, una delle nsotre principali uscite videoludiche per il 2024, ha deluso le nsotre aspettative di vendita a partire dal suo lancio all’inizio del quadrimestre, il che ci posizione in un trend sfavorevole da punto di vista finanziario comparato al Q1 dell’anno fiscale precedente. – Gunnar Wiedenfels citato da Wesley Yin-Poole in Suicide Squad: Kill the Justice League ‘Has Fallen Short of Our Expectations’, Warner Bros. Says – 23 febbraio 2024
Del resto il successo di un gioco si misura non solo in termini economici ma anche di engagement dimostrato dal pubblico, specialmente in ottica live service dove la monetizzazione è un aspetto fondamentale. Anche in questo caso i numeri lasciano poche speranze: stando ai dati riportati da Steam infatti il picco massimo di giocatori connessi al gioco è stato di poco più di 13.000 utenti, ed attualmente viaggia su una media giornaliera di poche centinaia di giocatori collegati in contemporanea. Se i numeri continueranno ad essere così bassi c’è da domandarsi per quanto Rocksteady continuerà il supporto post-lancio: il timore è che il gioco possa rivelarsi una sorta dia aborto e venga abbandonato rapidamente dagli stessi sviluppatori, come nei peggiori casi che la storia videoludica ricordi, vedasi Anthem tanto per dirne una.
Nonostante il clamoroso fiasco, Warner Bros Games non sembra affatto intenzionata a mollare il colpo circa l’investimento in giochi live service, e ha pure spiegato il perché.
The Live Service Show Must Go On
Nel corso di un webcast tenuto tramite la piattaforma Morgan Stanley Technology, Media & Telecom Conference, il CEO di WB Discovery, JB Perrette, ha commentato la performance deludente del gioco sostenendo che, nonostante la batosta presa, l’azienda non cambierà la propria strategia aziendale, poiché il settore dei giochi live service è semplicemente troppo remunerativo per poterci rinunciare, malgrado il lato negativo di essere estremamente volatile:
Quando si mette a segno una hit come Hogwarts Legacy, si tratta di un business enorme, che ti gira l’intero anno in positivo. Purtroppo ci sono anche delusioni – questo quadrimestre abbiamo pubblicato Suicide Squad, che non è andato bene. Semplicemente si tratta di un mercato molto volatile. – JB Perrette citato da Michael Cripe in WB Games Says It Plans to Double Down on Live Service Despite Suicide Squad Failing to Meet Expectations – 5 marzo 2024
Secondo il CEO insomma WB continuare a puntare su questo mercato, in particolare facendo leva sui 4 grandi franchise videoludici di cui è proprietaria, ovvero Mortal Kombat, Game of Thrones, Harry Potter e DC. Sfruttando tali licenze è possibile produrre giochi dal forte richiamo, e creare operazioni transmediali che instaurino un circolo virtuoso con i giochi stessi. Gli stessi videogiochi prodotti da ora in avanti e appartenenti a questi brand dovranno essere intesi come IP espanse, che possano essere regolarmente aggiornate nel tempo in modo da mantenerle altamente monetizzabili e in grado di attirare continuamente nuovo pubblico. Insomma invece che pubblicare un alto numero di giochi si preferisce puntare a titoli live service che forniscano entrate continue tramite aggiornamenti regolari, e che possano espandersi in iniziative che fuoriescano dal medium di riferimenti.
Insomma poco importa se Suicide Squad: Kill The Justice League sia stato un fallimento. Questo, secondo WB, dimostra anzi che seguire un modello ibrido funziona poco e dunque conviene gettarsi totalmente nel settore dei live service che, anche se magari ne funziona uno su due, una volta imbroccato il titolo giusto garantisce sicurezza finanziaria per l’intero anno fiscale e anche oltre (non dubitiamo infatti che Hogwarts Legacy continuerà a fare ottimi numeri nel corso del 2024, dato che già a gennaio aveva toccato quota 24 milioni di pezzi venduti!). Ovviamente WB Games punta ad espandere più possibile il bacino di utenza dei propri giochi fin dal day one, motivo per cui non ne vuole sapere di esclusive, temporali o meno: tutti i futuri titoli della compagnia saranno multipiattaforma, e ci sarà il maggior supporto possibile al settore mobile, magari con titoli sviluppati ad hoc per questi dispositivi.
Insomma, proprio come le prese di posizione di Sony e Microsoft delle scorse settimane, anche Warner Bros Games svuole puntare all’espansione della base utenti e la produzione di titoli che siano monetizzabili il più a lungo possibile. Se posso permettermi un suggerimento, pensare un po’ anche alla qualità del prodotto potrebbe non essere una cattiva idea, se non si vuole rischiare di ripetere l’errore di Suicide Squad…