Le parole pronunciate in conference call da Pietro Labriola sono inequivocabili.
Il 2023 non è stata una buona annata per Vodafone Italia. La branca nostrana dell’azienda di telecomunicazioni britannica ha i conti in rosso da parecchio, ed ultimamente ha iniziato ad essere corteggiata da varie offerte diffusione ed acquisizione. La partita è ancora aperta e la compagnia non ha preso impegni con nessuno, ma di recente l’amministratore delegato di TIM si è espresso ufficialmente sulla questione dichiarando quale sarebbe, a suo dire, la soluzione migliore per chiudere la faccenda.
Vodafone in crisi?
La compagnia inglese naviga in cattive acque da un po’. I resoconti finanziari degli ultimi 9 mesi del 2023 radiografano una situazione ci incertezza non solo in Vodafone Italia ma in generale per l’intera compagnia, che in altri paesi ha già provveduto ad operazioni di vendita: lo scorso ottobre, ad esempio, Vodafone Spagna è stata ceduta in blocco al fondo Zegona Communications per la ragguardevole cifra di 5 miliardi di euro, mentre negli anni precedenti analoghe dismissioni erano state operate per le divisione ungheresi e ghanesi della compagnia.
Anche Vodafone Italia sarebbe oggetto di una possibile vendita, e nel corso dei mesi pare siano state diverse le società pronte a farsi avanti con una “proposta di matrimonio”. I pretendenti che si sono fatti avanti finora sono principalmente 2: Iliad e Fastweb, per mezzo della sua compagnia madre Swisscom. Per quanto riguarda la prima, Iliad vorrebbe sfruttare il momento positivo di cui sta godendo per espandere ulteriormente la sua presenza nel nostro paese. In Italia Iliad realizza il 12,5% del proprio fatturato globale, dove negli ultimi 9 mesi del 2023 ha incassato 764 milioni di euro, una crescita su base annua del 12,5%. Inoltre può vantare una base installata di 10.475.000 clienti, un numero impressionante che solo nell’ultimo trimestre ha segnato un aumento di 359.000 utenti. Iliad ha visto nell’acquisizione di Vodafone una possibilità molto ghiotta di compiere un’ulteriore penetrazione nel mercato nostrano, ma i suoi tentativi per ora si sono risolti in un nulla di fatto.
L’endorsement di TIM
Iliad aveva presentato una prima proposta di acquisizione verso Vodafone Italia già a febbraio 2022, che fu però rifiutata. All’epoca Vodafone non era ancora in profondo rosso e la proposta di Iliad, del valore non indifferente di 11,25 miliardi di euro, venne rifiutata. Dopo un po’ di tempo la compagnia francese è tornata alla carica, mettendo sul piatto una nuova offerta lo scorso dicembre, che prevedeva la fusione delle due divisioni italiane e la creazione di un nuovo conglomerato che avrebbe preso il nome NewCo. Anche questa volta però pare che la reazione della compagnia inglese sia stata fredda, nonostante l’amministratore delegato di Vodafone Group Margherita Della Valle avesse dichiarato a novembre che l’azienda stava esplorando possibili opzioni e joint venture, evidentemente conseguenti alle scarse performance operative.
Questo nulla di fatto da parte di Iliad sembrerebbe spianare la strada a Fastweb/Swisscom. I dettagli dell’offerta di quest’ultima non sono stati divulgati ufficialmente, ma secondo alcune voci di corridoio la holding svizzera sarebbe orientata alla creazione di un soggetto che mantenga l’infrastruttura di telefonia mobile di Vodafone, combinandola con quella di fibra ottica di Fastweb. Per il momento siamo comunque nel campo delle ipotesi e discussioni preliminari e nulla di ufficiale è stato ancora annunciato. Sulla questione però si è sentito di dire la sua una parte terza, ovvero nientemeno che Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, uno dei principali player del settore telecomunicazioni in Italia.
Nel corso di una recente conference call con gli investitori, infatti, è stato chiesto a Labriola un commento sulle trattative in corso per l’acquisizione di Vodafone Italia, e L’AD si è sbilanciato in modo sorprendente, esprimendo con convinzione la propria preferenza verso uno dei due pretendenti:
Se mi chiedete quale sia la soluzione migliore per arrivare ad una corretta sistemazione del mercato, è che qualcuno di fonda con Iliad. Tutte le altre soluzioni sarebbero subottimali. Ciò che voglio dire è che se mi chiedete cosa preferisca tra una fusione Iliad-Vodafone e Fastweb-Vodafone, preferirei Iliad-Vodafone. È una questione di come vogliamo che il mercato trovi un assestamento. – Pietro Labriola citato da Joseph Purnell, Italy: TIM CEO would prefer Vodafone to combine with Iliad over Fastweb – 16 febbraio 2024
Insomma nella partita per l’acquisizione di Vodafone, TIM fa il tifo per Iliad, probabilmente perché vede questo ipotetico conglomerato meno insidioso rispetto ad una fusione con Fastweb, che è uno dei leader indiscussi nel mercato dei collegamenti cablati di rete in fibra ottica.