Il mondo della scrittura si è evoluto moltissimo tra il XIX e il XXI secolo. Con l’avvento dell’Ottocento si è assistito alla nascita del genere dei romanzi, che hanno permesso ai libri e alla scrittura di divenire qualcosa di ancora più accessibile a tutti dopo la nascita della stampa avvenuta nel 1454 grazie a Gutenberg (con l’invenzione della stampa a caratteri mobili). Sempre tra l’Ottocento e il Novecento si è anche sviluppato e rinsaldato il concetto di diritto d’autore: tuttavia quest’ultimo e la scrittura hanno pesantemente risentito l’avvento delle IA che per forza di cose hanno completamente ribalto le concezioni di questi due mondi, in buona parte dei casi danneggiandoli. Pertanto, c’è un modo per contrastare il plagio e l’ingerenza delle IA nel mondo delle letteratura e della scrittura? Forse sì.
Lo scontro tra autori, libri e IA
Non è la prima volta che trattiamo questo argomento qui su Player. Svariati mesi fa abbiamo parlato della causa intentata da George R. R. Martin – autore delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” e che ha anche curato alcuni aspetti del mondo di “Elden Ring” – e da altri 17 autori americani assieme alla Autors Guild contro ChatGPT di proprietà di OpenAI. Questa causa venne intentata in quanto la suddetta IA avrebbe infranto il diritto d’autore su diverse opere letterarie, al fine di apprendere nozioni di scrittura e informazioni senza il consenso degli interessati.
Sullo stesso argomento si espressa all’epoca la diretta interessata OpenAI, la quale pubblicò una dichiarazione dove affermò di aver contattato i diretti interessati e di essersi attivata per poter risolvere quanto prima questo grave inghippo. Questa è soltanto uno dei tanti casi sorti a seguito di un uso evidentemente scorretto delle IA e se ciò avviene nella stragrande maggioranza dei casi è da attribuire ai pesanti vuoti normativi attualmente esistenti, che non regolano in nessun modo questo mondo (per quanto ci sia stato un passo in avanti, specie nell’Unione Europea).
Arriva NoPlagio, un nuovo strumento per contrastare il plagio e le IA
Che cosa si intende con NoPlagio? Consiste in una piattaforma che permette di caricare dei documenti – inizialmente gratuitamente, dopo un certo numero bisognerà pagare – e verificare se questi contengono delle parti plagiate da altre persone o testi e anche di verificare se è stato scritto con un’IA. Questa è la descrizione che viene data sul sito stesso:
“NoPlagio è una piattaforma online di rilevamento e prevenzione del plagio che aiuta gli utenti a verificare l’originalità dei propri contenuti scritti. La piattaforma utilizza algoritmi e database avanzati per analizzare il testo alla ricerca di somiglianze con altre fonti su Internet e altre pubblicazioni. […] La piattaforma è ampiamente utilizzata da studenti, docenti, scrittori e aziende per garantire l’autenticità del proprio lavoro ed evitare potenziali problemi legali al plagio”
Appunto per questo NoPlagio permette di controllare che il proprio lavoro, o quello altrui, non contenga delle parti che possono essere soggette a plagio. Di conseguenza questo sito può essere molto utile per gli studenti, ma soprattutto per gli insegnanti visto che moltissimi alunni fanno uso di IA con cui generare testi per svolgere in pochi minuti i propri compiti. Allo stesso tempo può anche essere utilizzato dagli autori di libri o di altri contenuti testuali, per vedere se qualcuno ha copiato e incollato le proprie cose.
Insomma, si tratta sicuramente di uno strumento molto utile e nel caso in cui vi interessi dargli un’occhiata tramite questo link diretto. In conclusione vi ricordiamo che per poterlo usare è necessario registrarsi e dopo un certo numero di documenti caricati, è necessario pagare.