Se siete mai stati in vacanza, e siete paranoici ossessivi come la persona che scrive questo articolo, avrete sicuramente pensato: “Pensa se dovesse partire l’apocalisse proprio adesso che sono in vacanza”.
Beh a quanto pare Claudio Serena di Fumble GDR (quei matti di Green Oaks, ma anche del premiato Not The End), con la benedizione e la pubblicazione di MSEdizioni, ha ascoltato le mie paranoie e ha creato Last Resort: un gioco survivalist.
Non vi preoccupate. Anche se siete esperti di giochi di ruolo, chiedersi “Ma che vuol dire Gioco SURVIVALIST?” è più che normale, e in effetti Last Resort non è un gioco di ruolo tipico, né nei suoi scenari né nelle sue regole.
Prima che vi convinca tutti a cancellare le vostre vacanze, leggete perché vivere le proprie paranoie con Last Resort è divertente.
Kahakai Resort. Last Resort?
L’incipit di Last Resort è semplice: Il Kahakai resort è un resort “prestigioso” dell’oceano pacifico, nonché l’ultimo posto dove l’apocalisse non è ancora arrivata, almeno fino a oggi.
I protagonisti vestiranno i panni di sciagurati alle prese con la sopravvivenza nel resort durante l’apocalisse. Qual è la suddetta apocalisse tanto temuta?.
Beh, tutte, tutte le apocalissi.
O meglio, Last Resort non ha una apocalisse nello specifico, ma offre scenari, idee e spunti: da un apocalisse stile 2012 (qualcuno se la ricorda ancora la paura dell’apocalisse Maia?) ai classici zombie, a quelli di The Last (Resort) Of Us, Last Resort ci spinge a sbizzarrirci con le nostre paranoie. Un apocalisse potrebbe essere Babbo Natale che veste i panni di giustiziere del pianeta terra e va in giro a vendicarsi sulla razza umana con un esercito di elfi incazzati; ecco avete la sessione di Natale!
La versatilità si estende anche ai luoghi stessi. Il resort può essere trasformato in qualcosa di diverso: un semplice luogo circoscritto e isolato dal mondo. Potrebbe essere una città, o ancora meglio l’interno delle mura di Lucca durante il Lucca Comics. Quest’ultima idea è quella che abbiamo portato con MsEdizioni durante la scorsa edizione della fiera e le regole hanno retto benissimo lo scenario atipico.
Last Resort offre anche delle opzioni per raccontare una storia più lunga o una breve, plasmandosi quasi in un gioco da party o fiera. Soprattutto l’animo delle sessioni può essere tanto serio e drammatico quanto goliardico. Più avanti, nel capitolo dove vi raccontiamo delle sessioni fatte a Lucca, potrete leggere con i vostri occhi come uno scacchista, un ministro della cultura estero, un telecronista di e-chess e un semplice signore che cercava il bagno sono sopravvissuti all’apocalisse zombie a Lucca.
Apocalisse 101
Last Resort è un gioco di ruolo in cui il roleplay si mischia alla gestione delle risorse limitate con lo scopo di arrivare alla fine delle 12 sessioni previste da una “Campagna” normale. Non c’è competizione tra i giocatori, ma non è esplicitamente vietata.
Ogni sessione è composta da un evento a cui i giocatori dovranno reagire e che dovranno affrontare nel corso della sessione.
I superstiti, come sono chiamati i personaggi protagonisti, sono definiti da sei risorse: Sangue, Spirito e quattro risorse relative ai loro background e carattere. Ogni risorsa ha associato un dado, che ne rappresenta lo stato. Dove un dado a quattro facce indica una risorsa striminzita o ridotta al minimo, e un dado a dodici facce rappresenta invece una risorsa eccellente per cui il successo è quasi assicurato.
Ogni volta che una prova è richiesta, il superstite tira su una sua risorsa. Un risultato di 5 o più sul dado è un successo completo, un risultato di 3 o 4 è un successo con complicazioni e un 1 o 2 sono un fallimento. Questi ultimi due scenari consumano una risorsa, cioè riducono la risorsa di una taglia. (Ad esempio da 12 facce a 10 a 8 e così via). Le risorse si possono ripristinare in diversi modi, e possono inoltre essere potenziate (aumentate di taglia).
Last resort offre anche delle opzioni per usare delle risorse ambientali, cioè delle risorse esterne al personaggio, che permangono nello spazio di gioco.
Il superstite inoltre ha accesso a equipaggiamento e talenti che possono aiutarlo nel suo viaggio, creando anche un percorso di crescita per i superstiti.
Le regole fanno un ottimo lavoro nel gestire una ipotetica sopravvivenza. L’ansia che deriva dal diminuire delle risorse e dal costo di aumentarle o ripristinarle dona la sensazione di star realmente sopravvivendo aggrappandosi alla vita con le unghie e con i denti.
Il manuale offre anche tutti gli strumenti di cui il narratore potrebbe aver bisogno per creare l’apocalisse dei suoi incubi, da minacce a generatore di scenari, a esempi e regole opzionali.
Inoltre il manuale di Last Resort si presenta come una brochure rovinata di un resort di finto lusso. Le pagine stesse contengono tracce grafiche di pieghe e macchie quasi a indicare l’usura e lo stato del resort durante l’apocalisse. Il formato è dunque piccolo, quasi tascabile, e sottile, rendendolo facile da trasportare e leggero (un motivo in più per giocarlo in fiera)
The Last Lucca Comics and Games
A Lucca Comics and Games 2023 abbiamo portato Last Resort in una modalità mordi e fuggi: Ogni gruppo di giocatori pescava dei concept di personaggi da una lista e aveva 10 minuti per usare il proprio sangue, spirito e le risorse sparse per Lucca per fuggire prima che l’apocalisse zombie facesse partire la quarantena delle mura interne.
Per adattare il gioco alla durata fulminea della partita, tutti i dadi sono stati semplificati in d6, o d4 qualora ci fossero danni al sangue o lo spirito. I personaggi però potevano sul momento inventarsi una o più risorse le quali il personaggio poteva avere con se (e che avevano senso nel contesto).
Storie degne di nota sono quelle del telecronista di scacchi online, lo scacchista professionale di un lontano paese dell’est europa, il ministro della cultura del suddetto paese e un uomo alla ricerca del bagno presso l’ambasciata del paese.
Al momento in cui è partita l’apocalisse la prima crisi da gestire è stata quella del bagno del povero signore. Seguiti poi da tentativi maldestri di uccidere qualche zombie a colpo di pedine di scacchi in metallo e tavolozze del water.
Dopo aver raggiunto il cancello per la fuga, si trovano davanti un elenco di soldati impazziti che fanno fuoco su tutti i passanti, zombie o meno. Nella crisi del tempo che scorreva, all’improvviso parte il genio: il telecronista di e-chess chiede di usare come risorsa la sua sedia di gaming per attutire la caduta tuffandosi dalle mura. Al tiro ha ovviamente fatto successo.
Un altro aneddoto divertente dalla sessione deriva dallo scrittore di una saga fantasy che usava i suoi libri come arma e un dottore che ha violato il suo giuramento nel lanciare un paziente su una barella contro gli zombie per salvarsi.
Ogni micro sessione portava con sé quel profumo di disperazione davanti all’apocalisse incombente, quella paranoia e ansia che ha portato anche ai genitori (personaggi) a lanciare i propri figli (anch’essi personaggi) in missioni suicide per recuperare armi dalla stazione di polizia locale.
Insomma anche in uno scenario difficile, frenetico e semplificato come quello del Last Lucca Comics and Games, Last Resort ha retto il colpo e ha mostrato quanto la sua struttura è ancorata alle emozioni alla base di un gioco survivalist: L’ANSIA E IL TERRORE
Conclusioni
Last Resort è un gioco di ruolo tanto semplice concettualmente quanto divertente. Le regole sono poche e semplici e permettono ai giocatori e al narratore di vivere assieme il racconto di un gruppo di superstiti alle prese con l’apocalisse isolati dal resto del mondo, che sia seria o umoristica. Il suo costo e la sua facile accessibilità lo rendono anche un perfetto gioco da fare al volo tra amici, o da portare con un tavolo in fiera!