Diciamocelo, lo sviluppo di Vampire The Masquerade: Bloodlines 2 non è esattamente dei più rosei; il titolo che sarebbe dovuto uscire a fine 2019 ad opera di Hardsuit Labs venne prima posticipato all’inizio del 2020, poi una seconda volta a Giugno 2020. Con la decisione di Paradox Interactive, che acquisì Whitewolf nel 2015, di “licenziare” Hardsuit Labs, si è a lungo pensato che il titolo sarebbe finito nel dimenticatoio, fin quando lo sviluppo non è stato affidato da Paradox a The Chinese Room, annunciando la nuova committenza al PAX West del Settembre 2023.
Sembra che il nuovo team stia lavorando duramente per portare a casa il progetto, tra rielaborazione del materiale già sviluppato da Hardsuit Labs e sviluppo di nuovo contenuto. Sembra anche che il team sia intenzionato adesso a fare un upgrade di Engine.
Nuove tecnologie per ambienti ancora più dinamici
L’annuncio arriva da un post di Andrea Sancio, Associate Technical Director del progetto VTM: Bloodlines 2; in cui afferma i numerosissimi vantaggi che l’upgrade ad Unreal Engine 5 ha portato al titolo.
“Volevo approfondire le nostre esperienze e le sfide che stiamo affrontando con alcune delle tecnologie sperimentali che definiscono Unreal Engine 5: Nanite,Mappe di Ombre Virtuali e Lumen. Queste tecnologie sono cruciali per creare un mondo realistico ed oscuro, che si sposi perfettamente con la direzione artistica neo-noir del nostro titolo”
Secondo lo stesso Sancio, l’upgrade da Unreal 4 ad Unreal 5 è stato un grande rischio, ed in genere una mossa poco ortodossa per una casa di sviluppo; in genere infatti la versione dell’engine viene scelta all’inizio dello sviluppo e non viene cambiata. Il nuovo engine sembra aver influenzato ogni parte del titolo, rendendo necessarie diverse correzioni e lavoro aggiuntivo per adattare gli ambienti alla nuova tecnologia.
Sancio si sofferma, nel suo post, soprattutto sull’utilità del sistema di illuminazione Lumen e delle Virtual Shadow Maps: “Lumen ci permette di cambiare colore, posizione ed intensità di un sacco di luci che possono cambiare dinamicamente. Dunque per trovare il modo migliore per integrare le nuove luci, abbiamo speso un sacco di tempo lavorando con i nostri artisti. Funziona conservando i dati relativi a tutte le superfici colpite dalle luci in una cache, ad una risoluzione minore rispetto all’output, rendendo molto più veloce il calcolo delle luci. Lumen poi utilizza l’upsampling temporale, che permette di aumentare la risoluzione delle luci senza perdere qualità e dettaglio. Nulla di questo potrebbe funzionare senza Nanite e le ombre virtuali, dunque abbiamo dovuto adattare anche queste tecnologie!”
Sembra dunque che il team al lavoro sul tanto atteso sequel di quel classico immortale che è Vampire: The Masquerade – Bloodlines abbia deciso di mettercela tutta per sfruttare al meglio le risorse dell’engine a disposizione; speriamo soltanto che questo cambiamento non significhi ulteriori ritardi per un titolo già così tanto in ritardo sulla tabella di marcia.