Siete ricchi proprietari di immobili e avete paura di vedere il vostro portfolio svalutarsi in seguito al cambiamento climatico? Avete soltanto voglia di capire se casa vostra diventerà inabitabile a causa del cambiamento climatico? Ci pensa Climate Alpha a voi.
Tra le moltissime cose che l’intelligenza artificiale riesce a fare c’è anche prevedere il futuro, o quasi. Attraverso l’analisi approfondita dei tantissimi dati che abbiamo raccolto con il passare del tempo, i sistemi di machine learning possono realizzare previsioni sul futuro delle cose in maniera abbastanza affidabile; abbiamo anche recentemente coperto uno strumento di Google che permetterà di ottenere previsioni meteo molto più affidabili proprio grazie al lavoro dell’IA e di migliaia di schede video.
Cosa succede quando però gran parte del denaro è in mano a gente che lo utilizza per investire in case, casupole, appartamenti, condomini ed edifici? Che chiaramente queste persone hanno paura di scoprire se nel corso dei prossimi cinquant’anni il loro patrimonio immobiliare finirà sommerso dall’acqua o disintegrato dalle cangianti condizioni geopolitiche in cui il mondo versa attualmente.
A cercare di ovviare a questo problema arriverà Climate Alpha, uno strumento powered by AI (come dicono quelli intelligenti) che ha un compito ben preciso: permettere a proprietari immobiliari, investitori e chiunque sia interessato di analizzare l’impatto del cambiamento climatico sugli immobili in relazione alla loro posizione geografica.
Come nasce Climate Alpha?
Cinque sono i milioni di dollari ottenuti come primissimo finanziamento per Climate Alpha, che già nel suo pacchetto clienti può vantare nomi giganteschi come Oaktree Capital, Lennar Corporation o BentallGreenOak.
Climate Alpha funziona interpolando dati GIS (Geographic Information System), modelli economici e dati scientifici sull’aumento generalizzato della temperatura; attraverso un algoritmo proprietario di machine learning e banche date private, è in grado di generare previsioni legate agli impatti finanziari sul valore degli immobili.
A creare questa piattaforma è stato Parag Khanna, un politologo statunitense già noto in patria per aver scritto un libro chiamato Move: where people are going for a better future che tratta esattamente lo stesso tema ovvero le influenze del cambiamento climatico, della politica e della tecnologia sui luoghi in cui le persone scelgono di andare a vivere.
Proprio durante la stesura del libro, complice anche la collaborazione dell’autore con il ricercatore Kailash Prasad, è nato l’embrione di Climate Alpha ovvero Climate Oases: un’ istanza di ricerca nata in seno a FutureMap (un’altra azienda di Khanna). Durante la pandemia Climate Alpha ha anche racimolato un’importante sovvenzione dal governo di Singapore per crescere e migliorare la sua potenza di calcolo, riuscendo quindi a racimolare i primi clienti (i sopracitati Lennar o Capitaland).
Alla ricerca di un nido per un futuro migliore
Parlando con TechCrunch, Khanna ha dichiarato che Climate Alpha ha lo scopo di decifrare i complessi rapporti tra geopolitica, demografica, climatologia, geografia e economia sfruttando la potenza di calcolo dell’intelligenza artificiale per interpolare correttamente i flussi di dati con i modelli economici e climatici.
Questo perché, a suo dire, i beni immobili sono cresciuti di prezzo per decenni ma ad oggi le cose non sono più così, tra cambiamento climatico, costi assicurativi in crescita, problematiche demografiche, tassi di interesse elevati e cambiamenti nei modelli di investimento. Attraverso Climate Alpha cerchiamo di capire come ottenere il massimo dalla somma di queste parti, permettendo alle persone di capire dove ha senso investire i propri soldi e il proprio futuro e dove non ha senso farlo.
Al momento Climate Alpha funziona soltanto per Stati Uniti e Canada a causa della quantità e della qualità di dati raccolti; in futuro il sistema riuscirà a eseguire previsioni raffinate ed efficaci per qualsiasi luogo del mondo anche tenendo in considerazione elementi secondari come la resilienza della rete elettrica ai problemi provocati dal cambiamento climatico.
Non è dato sapere se questo genere di sistema diventerà in qualche maniera utilizzabile anche da noi comuni esseri umani e non soltanto da grandissime aziende legate al mercato immobiliare; la speranza di certo non manca perché uno strumento del genere potrebbe permettere alle generazioni più giovani di capire come investire il proprio futuro, più che i propri soldi, alla ricerca di un luogo che non diventi tristemente ostile nel giro di qualche decennio.