Rimodulazioni pensioni | Per voi o per i vostri genitori cambierà tutto tra un paio di mesi

Rimodulazione pensioni nuovo pagamento dell inps

L’argomento “pensioni” è sempre stato particolarmente dibattuto nel nostro paese. Non a caso i vari governi che si sono succeduti hanno sempre tirato in ballo questa tematica, in buona parte dei casi per attirare consensi da parte delle fasce più anziane della popolazione. Comunque sia, a partire dal 2024 vi saranno importanti cambiamenti, in particolare per quanto concerne il calcolo della stessa perché vi saranno pesanti differenze rispetto al passato.

Come mai avverrà questo cambiamento?

L’arrivo di questo cambiamento bolliva nella pentola legislativa da parte dell’attuale governo fin dall’inizio del 2023: molto probabilmente, salvo cambiamenti di sorta, a partire dal 2024 vi saranno delle differenze nel calcolo della pensione, che verranno introdotti a causa della dilagante inflazione derivata dalla recente crisi economica che ha messo in ginocchio tantissimi italiani dal Nord fino al Sud d’Italia. Nello specifico a riguardo è stata pubblicata una tabella, che permetterà più o meno di predire il cambiamento delle pensioni, ma di questo ne parleremo ampiamente per filo e per segno nei prossimi paragrafi.

Cambiamenti delle pensioni, che cosa c’è da sapere!

logo dell inps

Questa rimodulazione verrà attivata solamente per coloro che hanno una pensione entro una determinata soglia minima: in particolare non dovrà superare quattro volte quella minima che corrisponde al 2023 a una cifra pari ai 2100€. Coloro che rispetteranno questa condizione, potranno accedere al 100% della rivalutazione della pensione basato sull’indice di inflazione elaborato e individuato dall’ISTAT. Stando a quanto detto sull’argomento, le rimodulazioni avverranno seguendo questo schema:

  • Fino a 4 volte la pensione minima (sotto i 2.102€) vi sarà una rivalutazione del 100%.
  • Tra 4 e 5 volte la pensione minima (tra i 2.102€ e i 2.627€) vi sarà una rivalutazione dell’85%.
  • Tra 5 e 6 volte la pensione minima (tra i 2.627€ e i 3.152€) vi sarà una rivalutazione del 53%.
  • Tra 6 e 8 volte la pensione minima (tra i 3.152€ e i 4.203€) vi sarà una rivalutazione del 47%.
  • Tra 8 e 10 volte la pensione minima (tra i 4.203€ e i 5.254€) vi sarà una rivalutazione del 37%.
  • Sopra le 10 volte la pensione minima (sopra i 5.254€) vi sarà una rivalutazione del 22%.

Queste modifiche verranno introdotte a partire dal 2024, salvo cambiamenti in corso d’opera siccome la suddetta tabella è ancora in fase di discussione e non è quella definitiva. Pertanto per avere la certezza bisognerà aspettare future comunicazioni da parte dell’attuale esecutivo che si spera avverranno entro dicembre o al massimo entro gennaio e febbraio del 2024. Infatti, stando alle recenti dicerie diffusesi recentemente, il governo Meloni potrebbe attuare dei tagli, ma non è sicuro al 100%. Si spera, in ogni caso, che l’esecutivo si decida a fare chiarezza, in quanto non è possibile che vi siano delle indecisioni per una riforma così importante che andrà – in un modo o nell’altro – a influenzare le vite di tantissimi italiani.