Elon Musk è diventato da qualche tempo proprietario di Twitter apportando numerose modifiche che non si limitano a nome e logo.
Era il 28 ottobre 2022 quando Elon Musk, dopo non pochi ripensamenti, concludeva l’acquisto finale di Twitter: la piattaforma di microblogging tra le più utilizzate al mondo.
A distanza di oltre un anno da quel momento il magnate sudafricano ha lentamente trasformato la piattaforma con l’uccellino blu nella sua personale creazione, cambiandogli nome, logo e tanti altri particolari.
L’entrata in carica di Elon Musk come CEO della piattaforma ha sconvolto e non poco l’opinione pubblica, dato che la persona più ricca del pianeta era già vittima di meme e messaggi ironici ancor prima di questa acquisizione.
Le azioni discutibili del creatore di Neuralink e SpaceX riguardo Twitter hanno generato un vero e proprio polverone sul web tra meme, post ironici e discussioni accese.
Al di là dei meme che arrivano indipendentemente dall’operato di Elon Musk, c’è da dire che molte delle decisioni prese dal magnate per la piattaforma hanno davvero lasciato interdetti gli utenti, molti dei quali che hanno deciso di migrare su altre piattaforme (come ad esempio il nuovo Threads di Mark Zuckerberg, che potrebbe arrivare presto anche in Europa e in Italia).
Dal cambio di nome a tutte le altre novità: la mano di Elon Musk sulla sua piattaforma
Twitter non si chiama più così da ormai diversi mesi e questo l’hanno scoperto anche i muri, così come il logo che non è più un uccellino azzurro, ma è una asettica X stilizzata su sfondo nero.
Il nome Twitter derivava da “tweet”, ovvero il cinguettio degli uccelli, dato che i post della piattaforma erano stati pensati come brevi e in rapida successione, proprio come il verso di piccoli volatili canterini.
Elon Musk ha voluto definitivamente rompere col passato e trasformare la piattaforma nella sua personale creazione: proprio per questo motivo che ha cambiato nome in “X” e anche il logo è stato modificato prendendo questa lettera dell’alfabeto.
Il motivo? “X” prende il nome da “X Corporation“, la holding di Elon Musk che il magnate voleva già creare da tempo inglobando Tesla e SpaceX.
Come abbiamo anche accennato in precedenza, il cambio nome e il cambio del logo non sono state le uniche novità apportate da Musk sulla piattaforma, anche se sono state sicuramente quelle più lampanti e discusse.
Sono state numerose le modifiche che il magnate sudafricano ha voluto introdurre, ma quelle più eclatanti sono in totale sette (fino a questo momento).
Twitter diventa X e si porta nella tomba queste sette funzioni
Uno dei cambiamenti che è passato in sordina è il fatto che non si può più visualizzare i post e i contenuti di X senza effettuare i login.
Come accade per esempio su TikTok, bisogna essere per forza iscritti non solo per interagire e scrivere i post, ma anche semplicemente per visualizzarli.
Elon Musk, inoltre, ha anche chiuso la funzione delle Cerchie che permetteva agli utenti di creare e interagire solo con una parte specifica dei propri follower.
Ci sono stati degli enormi cambiamenti anche per quanto riguarda il layout e il modo di visualizzare i post: non si sa perché, ma su X (a differenza di quando si chiamava ancora Twitter) è più difficile visualizzare le citazioni ai post dato che bisogna fare molti più passaggi.
Oltre a questo, un cambiamento di cui abbiamo parlato anche in un articolo a parte, le anteprime dei link ora non mostrano più i titoli.
Un’altra novità riguarda la condivisione di immagini da console Xbox e PlayStation, che non è più possibile fare già da qualche giorno dato che Microsoft e Sony hanno annunciato la chiusura dell’integrazione con la piattaforma.
Le azioni di Musk, inoltre, hanno anche causato l’inasprimento dei rapporti anche con altre piattaforme come Facebook, Mastodon, Instagram dato che non sono più permessi link esterni da questi social.
Concludiamo dicendo che forse tra le novità che più hanno fatto scalpore c’è sicuramente quella della spunta del verificato, che ormai non è più ottenibile solo tramite la propria fama, ma semplicemente pagando un abbonamento mensile di 16 dollari.
Una piattaforma che cambia veste sempre di più e chissà quante altre novità arriveranno in futuro.