Il bonus psicologo è una delle misure d’assistenza sanitaria che, negli ultimi anni, ha fatto più discutere ma che ha raccolto generalmente, pareri positivi da ogni parte lo si guardasse. Le varie maggioranze e opposizioni che si sono alternate, hanno sempre visto in questo infatti, una misura necessaria che poneva l’attenzione sulla spesso ignorata salute mentale. Nel 2024, potrebbero esserci novità, dopo che per un po’ il bonus era sparito dai radar.
Bonus psicologo, cos’è?
In Italia, negli anni, in tanti si sono spesso lamentati del fatto che la salute mentale non venisse considerata quanto dovuto. Spesso, facendo il paragone tra le misure prese per tutelare la salute mentale della popolazione e quelle per la salute fisica, la prima ne usciva impietosamente. Gli investimenti a riguardo era pressoché assenti, se non per alcune sparute misure.
A far cambiare lo scenario è stata, probabilmente, la pandemia di Covid 19 che ha costretto in casa gran parte della popolazione mondiale e ha riversato mesi di terrore nelle menti di molti che, anche una volta passato il pericolo, hanno iniziato a sviluppare fobie e stati d’ansia. Tale condizione, generalizzata su una parte molto ampia della popolazione, ha costretto le istituzione a porre l’attenzione sul problema della salute mentale, un problema che non poteva più essere evitato.
Si inizia a parlare dunque del cosiddetto Bonus Psicologo, una misura che sembra quasi irreale e che per la prima volta forse, tratta il problema della salute mentale con la serietà che ha sempre meritato. Il Bonus viene proposto già dal Governo Conte II ma, anche a causa dei vari problemi nella compagine di Governo, passa in secondo piano. A portarlo a compimento, sarà il successivo Governo Draghi.
Il primo anno di prova, vide un finanziamento di 600 euro a persona per ogni richiedente. Nonostante non si trattasse di grosse cifre, si rivelò una misura utile per fare quantomeno avvicinare molte persone, che non versavano in condizioni economiche favorevoli, all’idea di curare in maniera più puntuale la propria salute mentale.
A fine 2022, in occasione dell’approvazione della Legge di Bilancio per l’anno successivo, la misura era stata rifinanziata e aveva ottenuto uno stanziamento da parte di Esecutivo e Parlamento, che portava il finanziamento da 600 euro a 1500 euro a persona. Inevitabilmente però, tale misura andava a diminuire la platea a cui poteva venir concesso. Il numero di richieste fu molto alto, più dell’anno precedente.
Il 2024 è ormai alle porte e, negli ultimi mesi, non si era tanto sentito parlare della misura da parte delle forze politiche al Governo. Con la nuova Legge di Bilancio però, pare che l’argomento sia tornato a galla. Per chiunque sia interessato al Bonus Psicologo 2024, di seguito tutte le informazioni che finora sono state rese note.
Bonus Psicologo 2024, cosa c’è da sapere?
Il Bonus Psicologo è uno dei bonus più apprezzati degli ultimi anni che, sin dalla sua prima introduzione, ha trovato il sostegno di tutte le forze politiche, ritenendola una misura necessaria per porre la giusta attenzione sulla salute mentale quanto su quella fisica. Dopo un anno di silenzio a riguardo, si torna a parlare di Bonus Psicologo 2024. Cosa si sa al momento?
Pare che il Bonus Psicologo abbia un’ampia possibilità di tornare nel 2024 che, secondo alcune analisi degli esperti, potrebbe essere salvato da un emendamento alla legge di Bilancio o al cosiddetto “decreto mance”. Se dovesse tornare, lo farà con le modalità con cui è stato conosciuto finora: un aiuto fino a 1500 euro a persona, da utilizzare presso gli psicologi che aderiscono alla misura, per pagare le sessioni di psicoterapia.
Il contributo dovrà essere di massimo 50 euro a seduta e, come detto, potrà essere utilizzato solo presso gli psicologi abilitati. La misura però, non è destinata a tutti. Trattandosi di un Bonus, ci sono certi requisiti che bisogna rispettare per avervi accesso. Si tratta di due requisiti: essere residenti in Italia e avere un Isee non superiore a 50mila euro.
Il Bonus Psicologo gode da sempre, di un sostegno di ogni parte politica e ci si aspetta dunque, che anche stavolta, goda di un sostegno bipartisan. Nonostante l’emendamento che dovrebbe essere inserito nella Manovra, veda come primo firmatario Filippo Sensi del Partito Democratico, al momento una forza d’opposizione, secondo quanto confermato da fonti parlamentari, metterebbe d’accordo sia il Ministero della Salute presieduto da Orazio Schillaci, sia le varie forze di Governo, Fratelli D’Italia su tutte.
Il Bonus aveva subito un blocco a causa di problemi nel reperimento di fondi necessari a rinnovarlo. Dopo un anno di lavoro da parte del Ministro Schillaci e con la collaborazione delle opposizioni, pare che siano stati reperiti i 13 milioni necessari per attuarlo. Nonostante ciò però, non è ancora certo che la misura venga rinnovata: le possibilità che entri in Legge di Bilancio anche se, Giorgia Meloni, ha chiesto espressamente di limitare gli emendamenti per snellire le procedure d’approvazione. Il Pd assicura però di voler presentare l’emendamento e di presentarlo ancora, in caso di eventuale bocciatura.
Anche la stessa categoria degli psicologi spinge verso l’approvazione del bonus: sono loro infatti a toccare con mano i disagi, soprattutto giovanili, che negli ultimi affliggono la popolazione. Il loro augurio è di espandere la platea a cui destinare la misura.