La nuova politica commerciale di Nvidia non piacerà affatto ai videogiocatori del nostro continente.
Ora che l’acquisizione di ABK è completata, Microsoft si impone ancor più nel panorama videoludico ed in particolare nei servizi di cloud gaming, sebbene abbia ceduto i diritti delle nuove IP a Ubisoft. Il segmento cloud è ancora scarno di concorrenti che possano giocare ad armi pari con Microsoft, tuttavia si tratta di uno scenario ricco di attori in gioco e con ampie prospettive di crescita. Uno dei player più antichi del settore è Nvidia, che lanciò il suo servizio GeForce Now in beta nel relativamente lontano 2013, per poi ampliarne il bacino d’utenza e lanciarlo ufficialmente su larga scala tra il 2025 e il 2020. Vari analisti riportano che, al 2023, GeForce Now vanti oltre 25 milioni di utenti in tutto il mondo, il che la rende una delle piattaforme di cloud gaming più diffuse in assoluto.
Ora però è giunta una notizia destinata a far alzare più di un sopracciglio tra il pubblico europeo di videogiocatori e sottoscrittori, poiché Nvidia ha deciso di rivedere – ovviamente al rialzo – la propria politica di prezzi per il vecchio continente.
Mia cara GeForce Now…
Con un post sul blog ufficiale della compagnia, Nvidia ha annunciato che, a partire dal 1 novembre 2023, cambieranno i prezzi per il servizio GeForce Now in Europa e Canada. Bisogna sottolineare che attualmente i piani di abbonamento sono articolati in tier differenti, e che la nuova politica dei prezzi riguarderà solo alcuni di questi. Vediamo quindi, innanzitutto, in cosa consista l’offerta attuale di GeForce Now e quali siano i prezzi praticati.
GeForce Now permette di eseguire in streaming un vasto catalogo di giochi usufruendo del potente hardware messo a diposizione da Nvidia. Sarà sufficiente una connessione Internet a banda larga per usufruire di streaming ad altissima risoluzione, senza la necessità di possedere un PC di fascia alta per poter giocare a titoli recenti ad alte prestazioni. Attualmente il servizio è disponibile per tutti gli iscritti in versione Free, pur con molti paletti, primo fra tutti un limite temporale per sessione di gioco fissato a un’ora (sebbene non ci siano limiti al numero di sessioni giornaliere). Si tratta sostanzialmente di una grossa versione di prova del servizio, utile a farsi un’idea se possa trattarsi di un servizio di nostro interesse, per poi orientarsi successivamente su un tier a pagamento.
Ce ne sono di due tipi: il tier Priority, che offre un rig premium in grado di eseguire streaming di giochi a risoluzione 1080p/60 provvisto di ray tracing, con sessioni di 6 ore e accesso prioritario a server dedicati; e il tier Ultimate, che offre un rig dotato dell’avanzatissima GPU RTX 4080, grazie a cui godersi lo streaming di giochi in risoluzione massima 4K/120, ovviamente con ray tracing abilitato e accesso esclusivo al server 4080. Di seguito un riassunto dei prezzi attualmente in vigore per il mercato europeo:
- Free: Rig base – Accesso standard ai server gaming – Durata sessione di 1 ora – €0,00
- Priority: Premium Rig | RTX ON – Accesso prioritario ai server premium – Sessioni di gioco di 6 ore – Risoluzione fino a 1080p – Fino a 60 FPS – €9,99/mese o €49,99/semestre
- Ultimate: Sistema GeForce RTX 4080 | RTX ON – Accesso esclusivo ai server RTX 4080 – Sessioni di gioco di 8 ore – Risoluzione fino a 4K – Fino a 120 FPS – €19,99/mese o €99,99/semestre
In aggiunta ai piani di cui sopra si possono acquistare delle carte regalo prepagate del valore di 20, 50 o 90 Euro.
…ora sei ancora più cara!
Ecco come stanno per cambiare i prezzi in Europa e Canada. Si tratta di un rialzo che andrà ad interessare tanto il tier Priority quanto il tier Ultimate. Fortunatamente continuerà ad esistere il piano base Free, ed inoltre i sottoscrittori della prima ora, detentori di piani Founders, non saranno interessati dai rialzi.
Come si vede il piano Priority rincara di 1 Euro al mese per il rinnovo mensile e di 5 per quello semestrale; mentre il piano Ultimate rincara di 2 Euro per il rinnovo mensile e di 10 per quello semestrale. Secondo Nvidia, si tratta di aumenti necessari a compensare l’aumento dei costi operativi nelle aree europee e candesi. Possiamo quindi immaginare che tale aumento sia dovuto al generale aumento del costo dell’energia, che ha investito un po’ tutto l’occidente a partire dall’invasione russa dell’Ucraina iniziata a febbraio 2022.