Pietro Falzone
The Last of Us è un brand che ha significato un successo spropositato sia per la casa produttrice del titolo, Naughty Dog, sia per la casa che si è occupata della distribuzione, avvenuta dapprima in esclusiva sulle sue console, ovvero Sony Interactive Entertainment. Da qualche tempo però, si fanno sempre più insistenti delle voci che non tutti trovano confortanti.
The Last Of Us e l’incerta fortuna
Naughty Dog, che da decenni realizza videogiochi che hanno fatto appassionare generazioni intere di videogiocatori, potrebbe essersi ritrovata a compiere alcuni passi falsi ultimamente e questi, potrebbero essere legati tutti a una cattiva gestione da parte della casa che si occupa della distribuzione dei titoli di Naughty Dog: Sony Interactive Entertainment.
Naughty Dog era già nota al grande pubblico, per le sue creature degli anni ’90, tra cui Crash spiccava particolarmente, tanto da diventare un’icona di PlayStation all’epoca, da poter rivaleggiare con Mario, icona Nintendo e del videogioco tutto; tra titoli dall’infausta fortuna, un po’ dimenticati negli anni come la meravigliosa saga di Jak and Daxter, in epoca moderna ciò che li fece riesplodere sul mercato furono le avventure di Nathan Drake nella fortunata saga Uncharted.
Serviva però una nuova IP, Nathan Drake non sarebbe potuto durare in eterno. Nel 2011, esce The Last of Us, un titolo che all’inizio pare poco più che un gioco story driven con componente stealth e survival ma che, col passare del tempo, tutti iniziano ad amare diventando un successo di pubblico e critica. Le storie raccontate, le interazioni tra i personaggi, tutto sembra così reale che è impossibile non innamorarsi delle vicende di Joel ed Ellie.
Gli anni passano e dopo che anche la versione rimasterizzata e migliorata di TloU aveva fatto il suo corso, ecco che Naughty Dog decide di dare il tutto per tutto: esce The Last of Us Parte 2, sequel del primo titolo che, a detta di molti, presenta una marcia in più rispetto al predecessore per audacia nelle scelte effettuate, per gameplay e per tutti gli elementi di realismo che condiscono un viaggio crudele ma meraviglioso.
E quando le cose sembrano non poter andare meglio, tanto che The Last of Us diventa una serie TV di successo, prodotta da Sony Pictures Television e con protagonisti Pedro Pascal e Bella Ramsey, già rinnovata per una seconda stagione, qualcosa inizia a incrinarsi in quella macchina perfetta che era il brand The Last of Us.
A causa di una serie di scelte poco felici in Sony, ai piani alti gli scombussolamenti iniziano a ripercuotersi anche sulle singole software house, come lo è Naughty Dog. Dopo l’annuncio dell’inizio dello sviluppo di un gioco multiplayer ambientato nel mondo di The Last of Us dal titolo provvisorio “Factions”. Dopo però, se ne perdono le tracce e non arriva più nessuna notizia a riguardo.
Ora che sembra passata la bufera che stava creandosi riguardo l’iterazione online del brand, arriva un nuovo rumor a mettere in discussione l’andazzo all’interno di Naughty Dog.
Arriva la remaster di The Last of Us Parte 2?
Nelle ultime settimane, si è fatta sempre più insistente una voce che al momento, non ha ricevuto particolari conferme o smentite ma che ha già diviso i commentatori e appassionati del web, tra chi la reputerebbe una buona notizia per continuare a dare vita a un brand molto apprezzato e chi la riterrebbe soltanto una manovra commerciale, poco utile per portare effettive migliorie al titolo in questione.
Si parla infatti di una possibile versione rimasterizzata di The Last of Us Parte 2. Si tratterebbe di una versione soltanto per PlayStation 5, cosa che permetterebbe di spingere al massimo le performance di un titolo che, già al tempo della sua uscita nel 2020, raggiungeva livelli qualitativi impressionanti per la console che è ed era PlayStation 4. Un gioco che lasciava già intravedere le potenzialità della nuova generazione di videogiochi che sarebbero arrivati con le nuove console.
A suggerire che potrebbe verificarsi quanto scritto, è uno sviluppatore interno di Naughty Dog che sul suo profilo LinkedIn, avrebbe inserito tra le informazioni che lo riguardavano “responsible for overseeing the production of all outsourced environment art assets, weapons and interactive props for The Last of Us: Part One and The Last of Us 2: Remastered” che, tradotto alla buona, indica una posizione di responsabile per tutto ciò che riguarda arte, armi e oggetti di scena di The Last of Us: Part One e The Last of Us 2: Remastered.
Finora il titolo aveva ricevuto semplicemente una patch per PlayStation 5, che ne migliorava la resa sulle console di nuova generazione. Lo sviluppatore tuttavia, dopo poco ha cancellato quella dicitura dalla sua pagina LinkedIn ma il danno era ormai fatto e il web si è scatenato in supposizioni varie. Nulla toglie che potrebbe essersi trattato di un fraintendimento, alla luce anche del fatto che il titolo in questione è uscito abbastanza di recente, circa 3 anni.
Certo è che, non sarebbe qualcosa di così strano da vedere per Naughty Dog: già il primo titolo della saga, uscito in origine sul finire della generazione PlayStation 3, aveva ricevuto una versione Remastered solo un anno dopo la sua uscita, per PlayStation 4.
Non resta dunque che attendere, considerando che finora si tratta solo di rumor e indizi e non sono arrivate conferme ufficiali da parte di Naughty Dog né di Sony.