Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino
la versione testata è quella per PC
Immaginatevi l’oscurità di una notte tempestosa, il vento che sbatte le finestre chiuse male e il freddo che penetra nelle ossa. Immaginate ora di sentire un suono proveniente alle vostra spalle, vi girate ma non vedete nulla, nella stanza avvolta dall’oscurità siete soli ma qualcosa, lo sapete, si nasconde ai vostri occhi. La presenza che percepite non è maligna ma anzi sta affinando la sua tecnica ninja, quella di nascondersi agli occhi degli altri. Voi siete il maestro ninja e lui è Hiro, uno dei sei personaggi che potrete controllare in Mini Ninjas, nuova avventura targata IO Interactive.
LA VIA DEL NINJA
Personalmente, dopo la bellissima demo del mese scorso (e la nostra succosa anteprima), non mi aspettavo di sicuro una caduta di stile ad opera di IO Interactive e difatti ci si trova per le mani un gioco divertente e immediato, adatto sia per i più piccoli ma anche per i più grandicelli di noi che hanno voglia di affrontare una bella avventura densa di misteri ma anche colma di tanta poesia.
Ebbene si, Mini Ninjas avvince già dalle prime battute, non per la sua storia che tutto sommato potrebbe risultare banale – il solito cattivane alla conquista del mondo – ma soprattutto per l’ottima riuscita di alcuni personaggi che spaccano davvero lo schermo, parlo ovviamente dei sei protagonisti dell’avventura che saranno tutti controllabili completamente dall’utente. ALT, non andate a pensare che Mini Ninjas è un gioco tattico, visto e considerato la natura dei personaggi, alcune sezioni stealth ci sono ma il tutto è più puntato sul colpisci tutto quello che si muove a schermo (o quasi).
Anche l’uso dei sei personaggi non avviene in tempo reale, mi spiego meglio, non verranno visualizzati sei testoline a schermo ma solo una per volta mentre gli altri saranno richiamabili tramite un semplice menù a scomparsa.
La scelta risulta perfetta per due motivi, prima di tutto si tende a focalizzarsi su un unico personaggio per volta (tutti dotati di pro e contro e di abilità uniche) ma sempre tenendo bene a mente che potremo cambiare in qualsiasi momento un altro eroe. In secondo luogo, non tutti i personaggi saranno disponibili da subito; la storia ci insegna che quattro ninja furono mandati a combattere il male ma che purtroppo non fecero ritorno, catturati dalle forze avversarie, il nostro compito sarà quello di liberarli dalla schiavitù in modo da poterli controllare.
Qui entrano in scena i primi due personaggi controllabili, Hiro e Futo, velocità e magia contro forza e resistenza: come dicevo poco sopra, ognuno è dotato delle proprie caratteristiche principali e dominanti tanto che per alcune sezioni del gioco non potremo continuare con l’avventura se non useremo saggiamente uno o l’altro personaggio. Seguono a ruota il personaggio di Suzume che ha la capacità di ipnotizzare gli avversari con il suo flauto magico. Kunoichi che è l’esperto del tiro con l’arco e per ultimi, Toma e Shun che possono…non ve lo dico altrimenti vi rovino tutta la sorpresa.
La cosa simpatica dei personaggi che dovremo ancora liberare è che lungo il percorso ci saranno delle pergamene attaccate agli alberi che raccontano alcuni pezzi della loro storia come ad esempio il fatto che Suzume abbia scoperto un tempio nelle vicinanze di un lago ma che non sia riuscita ad entrarci e a possedere l’incantesimo contenuto al suo interno: questo trucco oltre che ben congeniato serve per dare maggiori dettagli del territorio circostante di modo da spingere l’utente ad esplorare ogni angolo.
IL CATTIVO DI TURNO
Una delle cose che più mi è piaciuta nel gioco è il cattivo di turno.
Negli ultimi mesi ho affrontato valanghe di bestie più o meno mitologiche, soldati tecnologicamente avanzati, demoni infernali e chi più ne ha più ne metta mentre in Mini Ninjas, il male è rappresentato da un mago che ha tramutato tutte le bestie dei boschi circostanti in letali soldati. Abbiamo cosi per le mani i piccoli samurai che altro non sono che volpi o rane o cani ma potremo anche incontrare soldati corazzati che una volta sconfitti si ritrasformano in orsi di montagna o panda gigante.
Ovviamente, la violenza del gioco è assolutamente minimale ed è per questo che i nemici non muoiono ma ridiventano animali selvatici. Oltre alla bella pensata dei programmatori è anche un modo come un altro per aggiungere sezioni prettamente action al gioco senza però puntare sulla violenza gratuita degli scontri fisici con sangue o arti che svolazzano ovunque visto che Hiro, essendo un ninjas, userà la sua katana per colpire gli avversari (Futo invece usa un grosso martello da sbattere prepotentemente in testa ai malcapitati di turno). Ultimissimi caratteri per far presente che qui si torna a combattere anche con i classici boss di fine livello, non aspettatevi però nulla di veramente difficile: al di là dello scoprire come abbattere il cattivane, purtroppo i combattimenti verranno portati a termine con il quick-time event, quindi dovremo schiacciare a tempo i pulsanti a video per sconfiggere la minaccia di turno. Personalmente avrei preferito degli scontri in tempo reale ma per fortuna, restano comunque divertenti.
OBLIVION o GTA???
Per quanto riguarda le sezioni RPG del gioco o quelle Free-roming, ovviamente i due giochi citati nel titolo hanno pochissimo e quasi nulla a che fare con Mini Ninjas anche perché non abbiamo per le mani ne l’uno ne l’altro caso ma solo un titolo che aggiunge giusto un pizzico di crescita del personaggio e un altro pizzico di libertà di movimento negli schemi. Per quanto riguarda la crescita dei personaggi e la magia, sappiate che tecnicamente parlando l’unico che sale di livello è Hiro, il principale, gli altri non hanno poteri speciali ma potranno contare solamente sulla tecnica che li differenzia (il flauto magico o la possibilità di colpire gli avversari dalla distanza con l’arco). Personalmente non condivido questa scelta ma capisco che un titolo del genere debba essere immediato e quindi basta e avanza la crescita anche di un solo personaggio di sei – quello che rimane invariato negli altri è la vita e la resistenza nel senso che quando raggiungeremo i quattro o cinque cuoricini di vita (si parte con tre), anche gli altri ne avranno altrettanti. Come magia, l’unico che la può usare è Hiro e i poteri varieranno fra quelli offensivi (sfera di fuoco, fulmini etc), quelli difensivi (scudo magico, mimetizzazione) e quelli di ricerca e spirito (visualizza tempio magico o anima animale). Tutti i poteri dovranno per forza essere imparati lungo il percorso solamente dopo il ritrovamento di determinati templi magici in grado di donarci le pergamene sacre del potere Kuji. Attenzione però, benché in giro per gli schemi ci siano uno o due tempi del potere, non è detto che riusciremo a prendere la magia contenuta in essi, questo perché per attivare i tempi avremo sempre bisogno di un fiore (o due o tre) che si trova chissà dove in giro per gli schemi e qui entra in gioco l’esplorazione.
Gli schemi sono grandi ma non tantissimo, bastano davvero per divertire una mezz’ora o anche l’ora buona, se proprio vogliamo andare a cacciare la testa in ogni cespuglio. Man mano che scopriamo posti segreti o luoghi nascosti (bellissimo il tempio della cascata nel terzo livello…a voi capire come raggiungerlo), potremo scoprire a nostra volta degli elementi unici che potremo riutilizzare nella creazione di pozioni o oggetti difensivi (come bombe fumogene o esplosive). Vedete dunque che Mini Ninjas non è dunque un semplice action ma nasconde piccole varianti di divertimento assortito tant’è che anche la fabbricazione delle pozioni, è una dote, che dovremo prima imparare bene per poi saper usare a piacimento.
Ancora, per quanto riguarda la vita o la magia, gli animali liberati rilasceranno delle sfere che accresceranno la nostra esperienza per aumentare il livello magico o la forza di tutti i personaggi.
Le sfere potranno essere gialle o rosse, le prime per il livello, le seconde per le tecniche speciali e per la magia. Per quanto riguarda la vita, a schermo è rappresentata da dei cuoricini che ogni volta che prenderemo delle botte si divideranno in mezzi o spariranno completamente, ovviamente si toccherà anche il game over se il personaggio rimane senza vita e dovremo ricominciare da un checkpoint salvato precedentemente. I cuoricini possono essere recuperati in due modi, il primo è quello di bere delle pozioni magiche trovate o fabbricate lungo la strada – il mezzo semplice è quello di mangiare i frutti che la foresta o gli alberi o i cespugli circostanti offrono. Bacche, mele, castagne etc ripristinano totalmente l’energia perduta. Questo rende il personaggio praticamente immortale, scelta abbastanza scontata per un gioco del genere, classificato per i più piccini (ma divertirà anche gli hardcore gamers, ne sono sicuro).
PICCOLI GRANDI EROI
Ultimo capitolino per descrivere grafica, audio e commento finale.
Il motore grafico del gioco non vuole assolutamente competere con le ultime produzioni del settore, non aspettatevi dunque effetti particellari super fighi, bump mapping o HDR a tutto schermo. Qui si parla di un gioco puntato più sulla bellezza visiva che non sulla prepotenza del motore grafico, cosi se le texture sono piatte è perché si è ricercato uno stile da cartone animato che non qualcosa di più serio. Anche i personaggi sono visualizzati in cell shading, quindi tinte piatte e colori pastello. Detto questo comunque e vedendo alcuni screen dell’articolo, sappiate che il gioco può davvero lasciare a bocca aperta per alcuni suoi panorami davvero ricchi di dettagli e lontananza visiva.
Per non parlare della modellazione degli schemi, tutto è in 3D e perfettamente esplorabile (con le giuste limitazioni o i soliti muri invisibili ben congeniati)…bellissimo, come dicevo poco sopra, uno schema con la cascata che visto dal basso nasconde il lago e qualche casa ma se si raggiunge la cima, regala una vista mozzafiato delle terre vicine, delle nuvole o del panorama generale che va limitandosi e scomparendo con toni pastello. Anche i dettagli dei personaggi o degli schemi ci sono ma sono sintetizzati e ben amalgamati con tutto quello che ci circonda.
Medaglia d’oro per quanto riguarda i riflessi dell’acqua, davvero magifici.
L’audio è un altro elemento poetico, magico e toccante del gioco.
Se devo essere sincero non ci sarà grande varietà nelle musiche ma le poche che ci sono rendono perfettamente l’atmosfera prima calma delle sezioni nella foresta poi emozionante e avvincente negli scontri per poi diventare pressante e tamburellante in alcuni pezzi di puro stile guerrafondaio.
Le musiche cambiano dunque a seconda delle situazioni e questo giova e gioca tantissimo a favore di un titolo che è già entrato prepotentemente nella mia classifica personale dei giochi più belli in assoluto di sempre.
Mini Ninjas è dunque un ottimo gioco da prendere con la giusta misura, di modo da farlo durare più tempo possibile: questo perché una volta portato a termine, ne sentirete davvero la mancanza.
Il gioco è promosso a pieni voti e sono sicuro che farà la felicità, mi ripeto, sia dei più piccolini che delle persone che vivono di pane e videogames fin dalla loro nascita. In ultimo, difetti veri e propri non ce ne sono, non ho riscontrato nessun tipo di bug o crash di sistema anche perché il motore di gioco è talmente leggero che difficilmente mi aspettavo problemi. Di negativo potrei solo scrivere che il gioco risulta purtroppo troppo breve e scarsamente rigiocabile – anche gli schemi, benché nascondano alcuni segreti, non sono sicuramente troppo difficili da scoprire alla prima o al massimo alla seconda giocata. Resta comunque un titolo davvero squisito e divertente, consigliato a tutte quelle persone che vogliono scaldarsi il cuore con una storia e dei personaggi davvero coinvolgenti fin dalle prime battute. Se poi siete anche affascinati dalle atmosfere orientali, questo è proprio il gioco che fa per voi.
Votazione finale 87/100
Requisiti di Sistema
Processore Core Duo da 2,0 GHz
Ram 1 GB
Scheda video da 256 MB
Spazio su HD 5,7 GB