Introdotta finalmente all’interno di Starfield, il nuovo kolossal di casa Bethesda la funzione per regolare il FOV. L’attesa dei giocatori è stata finalmente ripagata ma basterà questo per soddisfare tutta la fanbase?
Starfield è da un po’ arrivato sugli scaffali fisici e digitali di tutto il mondo e ha portato con sé un sacco di cose, sia belle che brutte. Nella nostra recensione abbiamo parlato in maniera approfondita di quanto sia interessante la seconda metà della trama del gioco, con il coraggio e la voglia di affrontare tematiche anche piuttosto profonde.
Sempre nello stesso articolo (che chiaramente vi consigliamo di leggere) vi abbiamo anche spiegato i suoi importanti limiti tecnici e tutto ciò che consegue dalla scelta di Bethesda di riutilizzare ancora una volta una versione potenziata dell’ormai vetusto Creation Engine, con tutto ciò che ne consegue.
Proprio di limiti tecnici parliamo oggi, o meglio, parliamo di limiti tecnici che finalmente prendono il volo e vanno via. Una cosa che tutti i videogiocatori Bethesda hanno imparato a non sopportare più nel corso degli anni è il dover ricorrere, con una frequenza decisamente un po’ troppo elevata per i videogiochi con budget tripla A, a console di sistema e file di configurazione .ini.
Starfield in ciò non ha fatto eccezione, complice anche l’assenza dalle impostazioni di alcuni parametri molto apprezzati dai giocatori. Chi soffre di motion sickness, ad esempio, sa bene che modificando il parametro FOV (field of view) è possibile fare veri e propri miracoli e oggi parliamo esattamente di questo.
Con la sua ultima Patch, infatti, Bethesda ha introdotto all’interno di Starfield uno slider per la gestione del FOV!
Fermi tutti: cos’è il FOV?
Nel linguaggio videoludico il termine FOV si indica per parlare del campo visivo di una telecamera; questo sostanzialmente permette di regolare l’estensione del mondo osservabile dalla telecamera in qualsiasi momento del gioco. Il fov, espresso sotto forma di angolo, permette di capire cosa vedere a schermo e cosa no.
A un basso valore di FOV corrisponde una telecamera che offre una visuale poco ampia sul mondo di gioco, ad un valore più elevato di FOV corrisponde invece una telecamera con un maggiore raggio visivo. Di base nel mondo degli sparatutto in prima persona con un FOV molto ampio è possibile vedere a schermo nemici molto più distanti lateralmente dal proprio personaggio.
Nel mondo dei videogiochi il FOV ha una storia lunghissima, in precedenza incredibilmente collegato all’hardware sulla quale il videogioco veniva fatto girare. I videogiochi per console, infatti, storicamente erano collegati a schemi ben più grandi di quelli dei computer e pertanto erano studiati per avere un FOV più elevato; se invece i videogiochi, come nei rari casi di cabinati in prima persona, erano costretti a girare su schermi di piccole dimensioni il FOV veniva ridotto a un valore di sessanta gradi.
Nel mondo dei videogiochi PC una delle prassi è quella di offrire al videogiocatore la possibilità di modificare a proprio piacimento un sacco di parametri, FOV compreso; a quanto pare Bethesda si era inizialmente scordata di ciò (o forse ne deriva la costruzione console centrica del gioco dal punto di vista dell’interfaccia, ma questo magari è il discorso per un altro articolo) e inizialmente è toccato agli smanettoni risolvere il problema, almeno fino all’arrivo di questa patch.
Un gradito (e quantomeno necessario) ritorno a casa
Il merito lo si deve alla patch 1.7.36 di Starfield, che porta con sé un limitato numero di aggiunte a un gioco senza dubbio molto ricco di contenuti e molto meno del previsto di bug. Con questa patch sono stati aggiunti ben 2 slider: uno dedicato alla telecamera della prima persona e uno dedicato alla telecamera della terza persona.
Il resto della patch, come spesso accade nel mondo dei videogiochi, viaggia nel mondo del nebuloso. Bethesda parla di migliorie e fix di piccola entità, con le uniche grandi novità slegate dal fov sono invece dedicate a quei pochi che sono dotati di una GPU Intel ARC.
L’aggiunta dello slider dedicato al FOV cambierà l’opinione dei giocatori in relazione a questo titolo?
Probabilmente no: come il nostro caro Alessandro ha sottolineato all’interno della sua lunga e completa recensione, i problemi di Starfield esulano dal campo tecnico e navigano nel suo nerbo, nel game design sotteso alla struttura del gioco. Di certo quelli che prima vomitavano in seguito a qualche brusco movimento della telecamera saranno ben felici di sapere che potranno limitare il problema.
Per tutto il resto non restano che loro: le sacrosante, mai troppo chiacchierate e sempre ben accette mod; basta semplicemente non iniziare a giudicare un titolo per la qualità delle proprie mod rispetto alle sue qualità intrinseche.