Il Fisco sta aumentando i controlli sulla dichiarazione dei redditi: la scadenza si sta avvicinando, ecco le possibili sanzioni.
Ogni anno la pressione fiscale in Italia è molto criticata dai cittadini per via delle scadenze e per le sanzioni in caso di ritardi anche di un singolo giorno.
Proprio per questo motivo è sempre opportuno informarsi su quali imposte bisogna pagare, entro quale giorno bisogna farlo e quali sanzioni si subiscono in caso di eventuale ritardo nei pagamenti.
Non tutti i cittadini pagano le stesse imposte perché questo chiaramente dipende dal tipo di inquadramento fiscale che ogni individuo ha rispetto allo Stato.
Ci sono i lavoratori dipendenti che hanno un sostituto d’imposta e pagano solo alcune imposte, poi ci sono i lavoratori autonomi che invece pagano altre imposte con relative scadenze e sanzioni.
Per scoprire quali imposte bisogna pagare bisogna rivolgersi a un commercialista, a un CAF o comunque a un esperto in materia che come prima cosa ci dirà che dobbiamo compilare la dichiarazione dei redditi.
Si tratta di un documento di essenziale importanza per l’Agenzia delle Entrate per capire quali e quante imposte ogni cittadino deve pagare.
Dichiarazione dei redditi: ecco tutto ciò che bisogna tenere a mente
La dichiarazione dei redditi, come dice la parola stessa, è un documento che attesta il reddito di ogni individuo, dunque riporta tutto ciò dal quale un cittadino può ricavare un guadagno.
Attraverso questa dichiarazione si può procedere successivamente al calcolo delle imposte, alle calcolo delle aliquote fiscali (come ad esempio l’IRPEF) e successivamente al pagamento.
Dato che l’Agenzia delle Entrate ha bisogno di un certo quantitativo di tempo per controllare e valutare la situazione fiscale di ogni cittadino italiano, è bene sapere che ci sono diverse scadenze da segnare sul calendario e tenere bene a mente.
In caso di superamento di questi termini ultimi poi bisogna essere consapevoli di andare incontro a diverse sanzioni.
Le scadenze sono da rispettare sempre ed è per questo motivo che il Fisco segna come potenziali evasori tutti coloro che non pagano le imposte entro una certa data.
Non abbiate paura perché non vengono subito ad arrestarvi, ma chiaramente verranno fatti dei doverosi controlli e ci saranno chiaramente anche delle sollecitazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ecco tutte le scadenze e le sanzioni da tenere a mente per il Fisco
Partendo proprio dalle scadenze per l’anno 2023, anche se in generale sono sempre le stesse ogni anno, sappiamo che per quanto riguarda il modello 730, ovvero il modello preliminare alla dichiarazione dei redditi, la scadenza era stata segnata per il 30 settembre.
Per quanto riguarda invece il modello dei redditi la scadenza è fissata per il 30 novembre, dunque al momento ci sono a disposizione poco meno di due mesi per presentarlo.
Se si supera la scadenza senza aver presentato le dovute documentazioni si viene segnalati dal Fisco come “tardivi” e da quel momento ci sarà un sollecito della durata di 90 giorni.
Dunque questo vuol dire che il cittadino ha a disposizione altri 90 giorni per poter presentare la dichiarazione dei redditi senza essere segnalato come evasore fiscale.
Più giorni passano dalla scadenza e più le sanzioni da parte del Fisco aumentano: si parte dal 60% della somma fino ad arrivare al 120% del totale.
Presentando la dichiarazione dei redditi si può andare poi incontro a delle riduzioni delle sanzioni, per esempio un decimo del minimo se si regolarizza la propria posizione entro i primi 30 giorni.