Già da qualche anno Google si è interessata al finanziamento di cavi sottomarini per le infrastrutture internet e ne sta per arrivare un altro.
Al giorno d’oggi internet è ormai diffuso in ogni angolo del mondo e attualmente quasi tutti i servizi utilizzati dagli utenti utilizzano una connessione per funzionare.
Se fino a qualche tempo fa internet veniva utilizzato soltanto per navigare in rete, adesso serve a tantissime cause: servizi informatici, piattaforme, collegamenti e chi più ne ha più ne metta.
Negli ultimi tempi i principali colossi tech come Google, Amazon, Apple, Meta e altre aziende stanno investendo le proprie risorse sul concetto di “cloud“, ovvero una serie di servizi informatici che possono essere sfruttati dagli utenti attraverso una connessione a internet.
Il cloud sta diventando sempre più diffuso e questo porta le aziende a dover potenziare le proprie infrastrutture.
Anche se la connessione internet è un concetto astratto, per funzionare ha chiaramente bisogno di strutture fisiche come antenne, cavi, centrali, server e molto altro ancora.
Queste strutture sono principalmente costruite sulla terraferma, ma i collegamenti già da diversi anni attraversano i mari e gli oceani per collegare i vari continenti del mondo.
Google pronta ad ampliare il suo sistema di cavi sottomarini con Nuvem
Il cablaggio sottomarino non è chiaramente una novità: come detto sono già diversi anni che le aziende tech finanziano questi collegamenti per far sì che i loro servizi siano disponibili in quanti più paesi del mondo.
Google, per esempio, è una delle aziende più attive da questo punto di vista dato che i suoi servizi in cloud sono quelli più utilizzati e diffusi al mondo.
Il progetto dell’azienda di Mountain View è cominciato nell’ormai lontano 2010 quando ha finanziato il primo cablaggio sottomarino denominato “Unity“, il quale si estende per quasi 10.000 km attraverso l’Oceano Pacifico collegando il Giappone alla California.
Uno degli ultimi, in ordine cronologico, è invece Dunant che è stato attivato nel 2021 e unisce lo Stato della Virginia alla Francia.
Nonostante la presenza di tutti questi cavi però Google non si accontenta e ha annunciato da poco il finanziamento per l’installazione di un nuovo sistema di cavi denominato “Nuvem“.
Il nome del progetto è un riferimento alla parola portoghese “nuvem” che significa “nuvola”, a sua volta un riferimento al servizio cloud per il quale questi cavi stanno per essere costruiti.
I nuovi cavi di Google invadono l’Oceano Atlantico: un nuovo collegamento all’orizzonte
Il nuovo sistema di cavi, che a quanto pare è stato finanziato soltanto da Google e non in collaborazione con altre aziende, sarà fatto passare sui fondali dell’Oceano Atlantico.
Il nuovo collegamento infatti verrà effettuato per connettere il Portogallo allo stato della Carolina del Sud, passando per le isole Bermuda che si trovano nel nord dell’Oceano.
Si tratta del secondo sistema di cavi che Google ha fatto partire dal Portogallo dato che già lo scorso settembre ha terminato l’installazione del cablaggio sottomarino Equiano, il quale però non è diretto verso ovest, ma verso sud dato che va a collegare il paese iberico all’Africa (da qui deriva anche il nome dato che richiama l’Equatore).
Per adesso non si hanno ancora molte informazioni su questo sistema di cablaggio, ma ciò che è quasi certo è che dovrebbe entrare in funzione a partire dal 2026.
Come detto si tratta dell’ennesima installazione sottomarina da parte di Google che, insieme a Microsoft, Meta e Amazon possiedono da sole la metà della banda sottomarina.