Molti di noi probabilmente immaginano, e forse hanno anche sperimentato, il brivido delle corse automobilistiche ad alta velocità. Tutti abbiamo avuto quell’attimo di follia, passando per un tratto di autostrada vuoto, dando un po’ più di gas di quanto la situazione richiedesse.
Ora… anche se le Supercar sono una bestia a sé stante, abbiamo tutti capito come funzionano. Quattro ruote, sterzo, frenata.
OK.
Quando si tratta di gare motociclistiche, invece, Ride 5 mi ricorda che – nonostante io possegga e guidi una Scrambler – non avrei alcun motivo di entrare in pista con una moto: non durerei un giro!
Una marcia in più
Per la quinta iterazione del titolo che arriva a distanza di 3 anni dalla precedente – Ride 4 è stato rilasciato nel 2020 – Milestone adotta un approccio del tipo “se non è rotto, non aggiustarlo” e apporta poche modifiche sostanziali al gioco.
Nel caso non fosse evidente, Ride 5 è un simulatore di corse motociclistiche iperrealistico: è stato definito “il Gran Turismo delle simulazioni motociclistiche”, ed è un appellativo piuttosto corretto.
Ride 5 è pieno di piccoli miglioramenti che rendono il gioco più ricco per i veterani della serie anche se mancano ancora alcune opzioni che renderebbero il gioco ancora più accogliente per i neofiti.
La principale di queste è un vero e proprio tutorial del tipo moto-racing for dummies, che suddivide ogni componente in piccoli segmenti ripetibili; nota bene: ci sono spiegazioni testuali di ogni cosa ma ci è sembrato che questi non riescano a sostituire l’aspetto istruttivo di una modalità tutorial ben fatta.
Fortunatamente, almeno stavolta, il gioco non è completamente bloccato dietro a delle gare di qualificazione da superare forzatamente per poter accedere ai contenuti. Non essendoci un vero e proprio tutorial, Ride 5 – come i suoi predecessori – è probabilmente più godibile da chi ha già esperienza nei giochi di simulazione “seria” motoristica, se non addirittura un vero e proprio talento per le corse.
Purtroppo – o per fortuna, visto il livello di realismo messo in scena – le minime modifiche apportate a ogni componente della moto hanno un impatto tendenzialmente significativo sulle prestazioni in gara.
Frizione più lenta, ammortizzatori più performanti…
Ride 5 potrebbe non avere tutte le opzioni di esplorazione, le sfide e le modalità di un gioco come Forza, ma ci sono comunque molti contenuti da saggiare.
Per cominciare, c’è una sostanziosa modalità carriera con la solita serie di gare principali e opzionali. Parte integrante della modalità carriera è il sistema dei rivali, in cui determinati concorrenti creano una rivalità continua e aggiungono un po’ di tensione e battibecchi al mix.
Nota bene: non troverete nulla di simile al drama hispanico – a proposito, se cercate proprio del drama potete dare uno sguardo alla recensione di Pasión de las Pasiones – dei racer che si parlano male come in alcuni giochi di corse a 4 ruote, ma la modalità carriera fa un buon lavoro per invogliare il giocatore a guidare e a mettersi alla prova con tutte le piste.
Chiaramente la carriera è il cuore pulsante del gioco, il modo principale per guadagnare denaro per sbloccare nuove parti e acquistare nuove moto da aggiungere alla collezione e – ovviamente – da guidare in pista. Oltre alla modalità carriera, Ride 5 offre gare singole riccamente personalizzabili, competizioni multiplayer online ed in split-screen e gare Endurance – e credetemi, la vostra resistenza sarà davvero messa alla prova – che, volendo, possono essere messe in pausa.
Consiglio spassionato? No, non mettetele in pausa, si perderebbe tutto il gusto di una Endurance, o sbaglio?
Ci sono almeno due aree in cui Ride 5 ha sempre tagliato il traguardo per primo, almeno nel mondo dei videogiochi di simulazione motociclistica.
La prima è la profondità della personalizzazione del proprio mezzo e dell’impatto di tutti i componenti sulle prestazioni. Anche se le moto non sono così complesse come le automobili, ci sono molte parti su cui intervenire: ammortizzatori, pneumatici, freni e, naturalmente, ogni dado, bullone e valvola del motore possono significare successo o fallimento in pista.
Oltre a questo, le modifiche apportate in officina non avrebbero molto significato se non venissero riprodotti fedelmente anche i tracciati, le condizioni atmosferiche e la posizione del pilota.
Ride 5 da il via ad una cascata di cause-effetti fenomenale e iperrealistica, la temperatura della pista influisce sulle prestazioni degli pneumatici, che influiscono sulla frenata, che influiscono sulla capacità di raggiungere la linea di guida ottimale. Tutto, nel gioco, funziona come dovrebbe e come ci si aspetterebbe nella realtà.
La seconda…
Garage Band
Ci sono ben 200 moto su licenza dei soliti produttori noti come Suzuki, BMW, Ducati e Triumph. Non troverete, invece, strane moto storiche o altre due ruote motorizzate come gli scooter. È una delusione, ma ha senso. Ride 5 non punta a un’inclusività simile a quella di Forza, ma alla credibilità delle corse motociclistiche del mondo reale di Gran Turismo.
Non preoccupatevi se – soprattutto nei primi momenti – il vostro garage sarà un po’ vuoto perché per le gare singole è possibile noleggiare qualsiasi moto del gioco, a pagamento.
Passando ai tracciati, questi sono un mix di piste reali – come Brands Hatch e Sonoma – e immaginari. Come nel precedente Ride 4, l’asfalto bollente, il meteo e le moto hanno un aspetto e un suono assolutamente fantastici. In particolare, i cambiamenti del tempo in tempo reale – già sperimentati in MotoGP 23 – sono molto efficaci e possono mandare in fumo una gara condotta alla perfezione fino a qualche secondo prima.
L’altro elemento di forza di Ride 5 è la possibilità per il giocatore di personalizzare quasi ogni aspetto dell’esperienza: oltre a cambiare i componenti, ridipingere la moto e personalizzare l’abbigliamento del pilota, Ride 5 può trasformarsi da racer arcade a simulatore ultra-realistico. Sì, c’è da divertirsi anche per i neofiti di questo sport.
Ma per trovare il divertimento bisogna avere un po’ di pazienza, leggere molto e fare ancora più pratica e sperimentare.
Conclusioni
Ride 5 non rappresenta un enorme salto evolutivo rispetto all’ultimo gioco del 2020. Al contrario, continua a perfezionare e ad aggiungere profondità, opzioni e rifiniture a un racer già eccellente. La continua mancanza di un tutorial completo, passo dopo passo, lascia in ogni caso perplessi. Nonostante Ride 5 offra opzioni per i piloti inesperti è chiaramente orientato a diventare una simulazione motociclistica di alto livello per gli appassionati di questo sport.
PRO
- Realismo di altissimo livello
- Tanta personalizzazione del mezzo
- Grafica mozzafiato
CONTRO
- Serve davvero tanta pratica e pazienza
- La mancanza di un tutorial può essere un ostacolo per i neofiti
- Non è un upgrade gigantesco rispetto a Ride 4
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