A quanto pare lo sviluppatore del mastodontico gioco di ruolo non ne vuole sapere di realizzare future espansioni. Ecco il motivo!
Il successo di Baldur’s Gate 3 è sotto gli occhi di tutti: osannato dalla critica, atteso per vent’anni dai videogiocatori, è praticamente l’unico argomento di cui si parli in questa calda estate videoludica, forse in grado di minacciare addirittura il futuro arrivo di Starfield in quanto a capacità di catalizzare l’interesse mediatico.
Lunghissimo e profondissimo, il CRPG di Larian promette di regalare decine se non centinaia di ore di intrattenimento a tutti coloro che decideranno di perdersi nei suoi meandri. Tuttavia la sete di gaming dei giocatori appassionati è difficilmente esauribile, e c’è chi ha già iniziato a domandarsi se Larian stia già pensando al futuro, ovvero se siano in cantiere eventuali espansioni del gioco. Da questo punto di vista, tuttavia, è arrivata una doccia fredda dalle dichiarazioni della stessa Larian, che ha risposto negativamente: nessuna espansione di Baldur’s Gate 3 è nei piani, per il momento.
Fatto e finito: niente contenuti aggiuntivi per BG 3?
Ci sono voluto oltre sei anni di sviluppo per dare alla luce Baldu’rs Gate 3, uno sforzo che deve aver prosciugato tutte le energie di uno studio come Larian, non certo abituata a progetti di tale portata. Di recente il capo dello studio Swen Vincke ha rilasciato un’intervista a PC Gamer, nella quale ha ammesso candidamente che lo studio non è al lavoro su alcuna espansione di Baldur’s Gate 3. Non è tanto una questione di stanchezza o esaurimento di risorse a motivare questa decisione, bensì delle oggettive difficoltà realizzative che minerebbero gli equilibri stesi del gioco.
Come molti di voi sapranno il sistema di gioco di BG 3 adatta, molto fedelmente e con leggeri ritocchi, il sistema della quinta edizione del popolare gioco di ruolo Dungeons & Dragons, di la stessa città di Baldur’s Gate è una delle ambientazioni più conosciute. Chi di voi ha dimestichezza con questo gioco sa bene che, raggiunti i velli più alti dello sviluppo, i personaggi acquisiscono poteri semi-divini, che portano le loro abilità totalmente fuori scala rispetto alla maggior parte delle creature terresti. tra capacità di navigazione tra diversi piani di realità ad incantesimi in grado provocare distruzioni di portata inaudita, le campagne di personaggi di livello 20 (il massimo raggiungibile nel gioco) sono più simili ad eventi apocalittici che ad allegre scorribande in un reame fantasy. Adattare questo tipo di scala di potenza all’interno del videogioco rischierebbe di minarne la tenuta alle fondamenta.
12 è il numero perfetto
Attualmente in Baldur’s Gate 3 il level cap è fissato a 12. Gli sviluppatori del gioco hanno stabilito he questo fosse il limite di crescita massimo cui poter sviluppare i personaggi senza compromettere la tenuta del sistema di gioco. Già dal tredicesimo livello infatti i personaggi, di qualsiasi classe o razza siano, iniziano a guadagnare attacchi ed incantesimi dalla portata distruttiva difficilmente implementabile nel gioco, a meno di un lungo e laborioso lavoro di programmazione che avrebbe una durata ed un costo difficilmente quantificabile. Ecco perché Larian ha deciso di mettere un punto fermo al dodicesimo livello, il che per il momento tarpa le ali a qualsiasi ipotesi di contenuto aggiuntivo.
Onestamente non abbiamo pianificato alcuna espansione del gioco al momento. Le avventure che comprendono livelli dal 12 al 20 richiedono un approccio differente nel concepire le cose, in termini degli antagonisti con cui si ha a che fare, il che richiede tantissimo lavoro di sviluppo per poter essere implementato come si deve. Ciò costituirebbe uno sforzo di gran lunga maggiore rispetto al lavorare ad una semplice espansione. Tantissime avventure di D&D sono comprese tra il primo e il dodicesimo livello esattamente per questo motivo. – Swen Vincke intervistato da PC Gamer – 7 agosto 2023
Nel caso specifico di un’espansione del videogioco, poi, ci sarebbe un ulteriore problema: Baldur’s Gate 3 è infatti dotato di finali multipli, che tengano conto delle innumerevoli scelte compiute dal giocatore nel corso della lunga campagna per approdare ad una conclusione organica. Pianificare un’espansione significherebbe dover necessariamente canonizzare un unico finale sacrificando tutti gli altri (sarebbe impossibile progettare tante diramazioni differenti quanti sono i finali del gioco, perché richiederebbe un quantitativo di lavoro fuori scala).
Infine, Larian ha già espresso la volontà di tornare ad occuparsi di più progetti su scala minore rispetto al gigantismo di BG 3, compreso un futuro terzo capitolo della serie Divinity. Insomma sono tante le ragioni per le quali il pubblico non dovrebbe aspettarsi il rilascio di una futura espansione del gioco, almeno in tempi brevi. Vincke infatti ha dichiarato che, anche qualora lo studio dovesse iniziare a considerare l’ipotesi di creare nuovo contenuto per il titolo, non ne darebbe annuncio fino a quanto non fosse deciso al 100% e lo sviluppo fosse già partito. In ogni caso, dunque, per il momento non resta che godersi il gioco e tuto il ben di dio che ha da offrire, avendo fiducia sul fatto che, espansione o meno, Larian saprà stupirci con le sue opere future così com’è stata in grado di fare fino ad oggi.