2000: Una meteora di warpietra distrugge la città di Mordheim. Vlad von Carstein invia degli agenti alla città in rovina per assicurarsi frammenti di warpietra con i quali potenziare le proprie magie. Il Grande Teogonista ordina ai Cacciatori di Streghe di raggiungere la città per fermare la corruzione dilagante. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Impero, 6a, 7a, 8a ed.; LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.; Tempesta di Magia, 8a ed.; Mordheim: Regolamento; The Witch Hunter’s Handbook;)
2000: Settra porta il suo intero esercito contro Numas e depone i riottosi ancor prima che si rialzino dalle cripte. Le pietre sottratte tempo prima alla Piramide del Re vengono riportate a Khemri e la Piramide del Re viene riparata. (LdE: Re dei Sepolcri, 6a ed.;)
2000 ca.: Il nuovo Lord Veggente Kritislik allontana il Clan Scruten dalle battaglie di Skarogna e costruisce i maggiori cunicoli sotto Marienburg. (LdE: Skaven, 4a, 7a ed.;)
2000: Finubar parte dal Vecchio Mondo, sbarca al porto di L’Anguille in Bretonnia. Egli viaggia per tutto il continente, intessendo relazioni con l’Impero, con Bretonnia e persino con i Nani. (LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a, 8a ed.;)
2000: In Tilea fiorisce una nuova era di arte, cultura e prosperità. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2000-2002: Il mercenario e anatomista Kurt Fless si avventura nelle rovine di Mordheim alla ricerca di malapietra. Nel corso del tempo, utilizza i propri diari per realizzare vari schizzi anatomici degli Skaven. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2002: Il Barone Dieter von Stumpflander viene trovato dalla moglie gravemente ferito all’interno della sua camera da letto. Viene affidato alla cura dei medici, ma cade in coma e muore due giorni dopo. Gli Annali del Nordland registrano le ultime parole del Barone: “Raggiungo il mio Dio in pace, sapendo che la Storia riporterà il mio assassinio da parte degli Uomini Ratto”. Volendo negare completamente l’esistenza degli Skaven, le ultime parole vengono accompagnate da note sullo stato delirante del Barone nei suoi ultimi istanti di vita. Nel 2313, analizzando i risultati dell’autopsia avvenuta dopo la morte, Wilhelm Lieber ipotizza che il colpevole possa essere stato un assassino del Clan Eshin. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2004: Il reggimento d’arcieri imperiali noto come Briganti della Morte appare per la prima volta nell’albo d’onore di Wurtbad. (Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2004: La città di Miragliano viene attaccata dagli Skaven. L’inventore Leonardo riproduce all’interno del proprio album da disegno quella si presume sia stata una Campana Stridente presente durante la battaglia. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2005: Viene sventato un tentativo di assassinare Morathi. L’Assassino muore prima dell’interrogatorio. Si sospetta di Hellebron, ma non esistono prove. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2006: Una Flotta della Peste, così vasta che il mare diventa nero al suo passaggio, approda nella Bretonnia. Guidate dal Condottiero del Caos Kharan, le legioni di Khorne e Nurgle sconfiggono i bretoniani nella Battaglia dei Lamenti. Couronne è assediata. Muore circa metà dei Cavalieri della Bretonnia. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; Regno del Caos, 5a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2007: Battaglia di Couronne. Condotti da Repanse de Lyonesse, la Pulzella Guerriera, i Bretoniani sconfiggono le forze del Caos. Nonostante sia una giovane fanciulla, essa uccide in singolar tenzone il Condottiero Kharan il Maledetto, le cui armate in breve si disperdono. (Regno del Caos, 5a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2007: Il mostruoso Cyanathair (Morghur) viene distrutto ancora una volta dagli Elfi Silvani. È ucciso da Scarloc e dai suoi abili esploratori, trafitto da un centinaio di frecce. (LdE: Elfi Silvani, 6a ed.;)
2008: Quando la stagione muta, il fato degli Elfi Silvani cambia per sempre. Naieth la Profetessa, Somma Veggente di Athel Loren, ha una visione in cui la foresta è consumata dalle fiamme e dal Caos. I dettagli sono sfocati, come spesso accade in questi casi, ma Naieth scopre che questo destino non attende solo Athel Loren, bensì il mondo intero. Naieth porta la notizia al grande consiglio. Pochi fra i nobili presenti le credono, ma non importa: recentemente Ariel ha captato una scossa della Trama senza precedenti e comprende che è collegata al disastro predetto da Naieth. Radunati cinquecento fra i migliori Tessimagie del reame, le due si avventurano nella Foresta dei Sogni, una parte insidiosa di Athel Loren le cui radure si aprono su molti tempi e luoghi. Dopo mesi trascorsi fra i terribili intrichi infestati dai Demoni, trovano infine la risposta che cercano. Per quanto ne sa Ariel, il destino del mondo, e quindi di Athel Loren, è legato alla sopravvivenza di esseri come lei, Orion e la Dama del Lago. Durante la sua permanenza nella Foresta dei Sogni, Ariel apprende con sgomento che alcuni degli aspetti delle divinità sono già stati massacrati, e che questa è stata la causa del disturbo della Trama. Alcuni sono caduti in battaglia: nonostante il loro potere, non sono immortali. Altri sono stati divorati da Morghur, e si tratta delle perdite che Ariel accusa maggiormente, poiché sa che avrebbe potuto prevenirle. Per secoli la Regina Maga ha utilizzato la Dama del Lago per placare la fame del Signore dei Teschi invece di affrontarlo direttamente; dopotutto, finché non minaccia Athel Loren, perché gli Elfi Silvani dovrebbero occuparsene? Ariel scopre che la risposta alla domanda non le piace neanche un po’. Quando Ariel e Naieth lasciano la Foresta dei Sogni, sono accompagnate da meno della metà dei Tessimagie che avevano intrapreso la spedizione. Gli altri sono stati consumati dagli orrori che dimorano fra le fronde, o impazziti per aver captato dei barlumi di destino. Nel grande consiglio successivo, Ariel illustra ciò che ha visto ai nobili che popolano la sua corte; essi vanno tuttavia avanti a litigare, poiché nessuno vuol credere che si stiano avvicinando tempi così catastrofici. La Regina Maga decide di mettere a tacere i dissidenti e dichiara che il reame di Athel Loren non starà a guardare mentre gli aspetti divini rimasti vengono uccisi e il mondo va in rovina. Gli Elfi Silvani combatteranno. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
Mentre Vlad von Carstein si prepara a lanciare le Guerre Vampiriche, nel villaggio di Essen in Ostermark si radunano i soldati che vanno a formare il reggimento delle Teste di Morto. (Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2010: Le Guerre dei Vampiri iniziano con la devastazione dell’Ostenmark per mano di Vlad von Carstein. Armate Nonmorte imperversano tra lo Stirland e il confine settentrionale. (LdE: Impero, 4a, 6a, 7a, 8a ed.; LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 5a, 6a, 7a, 8a ed.; The Witch Hunter’s Handbook; Liber Necris;)
2010: Battaglia del Bosco Affamato. I Nani combattono molte battaglie al fianco dell’Impero nelle Guerre dei Conti Vampiro. Prendono parte all’Assedio Notturno di Castel Tempelhof e contribuiscono alla sconfitta della Contessa Vampira Emmanuelle. (LdE: Nani, 4a, 6a, 6a ed. (seconda versione);)
2011: Il Conte Elettore Konrad von Blutheim di Wissenland viene giustiziato per eresia e demonologia dal Cacciatore di Streghe Johann Bernhardt dell’Ordine del Martello d’Argento. Nell’Impero iniziano a crescere preoccupazioni nei confronti della libertà d’azione dell’ordine e nei confronti del potere che esso dona al Grande Teogonista. Per gli atti compiuti, Bernhardt viene a sua volta giustiziato e il suo Trattato sulle Tentazioni dei Poteri diventa un libro proibito a chiunque non abbia l’approvazione scritta personalmente dall’Imperatore. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2012: Il genio inventore Leonardo da Miragliano entra al servizio dell’Imperatore. Nello stesso anno fonda la Scuola d’Ingegneria Imperiale. (LdE: Mercenari, 5a ed.; Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2022: Glumhof viene travolto dai nonmorti nel corso delle Guerre Vampiriche. (WHFB: Regolamento, 8a ed.;)
2025: Viene costruito il Carro a Vapore Conquistatore. Il suo armamento diventa il modello per quella che viene poi definita Classe Conquistatore. (Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2025: Le Stamperie Torbarane pubblicano “Meldo Marcelli: Una Vita”, un’opera di Donatello Verdi. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2025-2026: La Battaglia di Schwarthafen. Nell’inverno tra il 2025 e il 2026, Vlad von Carstein attacca Middenheim e viene ucciso da Jerek Kruger, Gran Maestro dei Cavalieri del Lupo Bianco. Altre documentazioni posizionano questo evento nel 2025. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; Vampire Wars: Eredità, di Steven Savile; LdE: Conti Vampiro, 5a, 6a, 7a, 8a ed.; LdE: Impero, 7a ed.; WFRP4: Middenheim – Città del Lupo Bianco;)
2026: Drycha, Ancella di Coeddil, raduna un’intera foresta di spiriti guerrieri e scatena il caos nella Bretonnia meridionale. Dopo aver sconfitto il Duca di Carcassonne presso i guadi del Fiume Brienne, assale le mura dell’Abbazia di La Chald. Quando arrivano i rinforzi bretoniani, il tempio è stato abbattuto e le reliquie rubate. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2031: Il noto bardo bretoniano Tyness Evain registra la Battaglia dell’Invasione del Cielo, dove cinquemila Demoni di Tzeentch, al comando di Kairos Tessifato, scendono dai cieli per assediare la città di Montfort. (LdE: Demoni del Caos, 7a ed.;)
2032: Ritenendola un’utile alleata nelle loro guerre sempiterne, il Re Stregone del Naggaroth e il Re Fenice Bel-Hathor inviano messaggeri in Athel Loren. Finubar, ambasciatore dell’Ulthuan, è molto nervoso per l’incarico, poiché gli ultimi Asur a entrare nella foresta sono scomparsi in circostanze misteriose. A ogni modo, entrambe le delegazioni sono accolte con estrema civiltà. Gli Elfi Silvani compiono ogni sforzo possibile per mantenere separate le due fazioni; addirittura non si sa se qualcuno dei delegati sospetta la presenza della controparte. Entrambi gli ambasciatori sono sdegnati nello scoprire che Ariel non desidera incontrarli, preferendo lasciare le trattative nelle mani dei nobili del grande consiglio. Le loro reazioni sono furiose, e ciò non incoraggia la Regina Maga a riconsiderare la propria posizione. Alla fine gli Asrai ascoltano e respingono entrambe le delegazioni. Gli Alti Elfi hanno condotto i negoziati come se Athel Loren non fosse una nazione straniera, bensì una loro colonia da riportare con grazia al suo posto. Per contro, gli Elfi Oscuri hanno fatto promesse di condivisione di gloria, ma gli Asrai sanno che le loro parole sono vuote come il loro cuore. A entrambi gli ambasciatori viene chiesto di lasciare il reame e non tornare mai più. (LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a, 8a ed.; LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2035: Il Carro a Vapore Liberazione entra in servizio. Quasi trecento anni dopo, causa un incredibile massacro durante la Grande Guerra contro il Caos, atto per cui riceverà la Croce Imperiale dal neo-Imperatore Magnus il Pio. (Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2037: I Nani del Caos e gli Skaven si scontrano in una battaglia che diventa nota come Incubo di Drakenmoor. Tale è la distruzione cataclismica scatenata dalle macchine da guerra e dalla stregoneria di entrambe le parti che si apre una spaccatura nella realtà sopra il campo di battaglia. Tramite la risultante tempesta di magia, un’orda demoniaca devasta gli eserciti di Nani del Caos e Skaven, per poi seminare ulteriore distruzione in un raggio di cento leghe nel corso dell’anno successivo. (Tamurkhan: The Throne of Chaos, 8a ed.;)
2050: Meno di un anno dopo, nel corso della primavera, Vlad von Carstein torna a Middenheim e massacra Jerek Kruger e i suoi cavalieri. Kruger viene ritrovato morto e dissanguato ai piedi della guglia di Middenheim e, dopo la sepoltura, si risveglia sotto forma di vampiro. Altre documentazioni posizionano questo evento nel 2026. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; Vampire Wars: Eredità, di Steven Savile; LdE: Conti Vampiro, 5a, 6a, 7a, 8a ed.; LdE: Impero, 7a ed.;)
2050: Finubar torna ad Ulthuan e persuade il Re Fenice Bel-Hathor ad annullare l’Interdizione. I commerci iniziano ad arrivare ad Ulthuan. (LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a, 8a ed.;)
2051: Vlad von Carstein viene ucciso da Wilhelm III durante l’Assedio di Altdorf e Isabella preferisce suicidarsi piuttosto che continuare la Nonvita senza di lui. I Conti Vampiro combattono tra di loro e l’armata Nonmorta si frantuma in forze separate rivali. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 5a, 7a, 8a ed.; The Witch Hunter’s Handbook; Liber Necris;)
2051: Il profeta sigmarita Gunther von Linten dà fuoco alla propria barba mentre si accende la pipa. Le sue grida di dolore mettono in moto lo Scisma dei Flagellanti e gettano lo Stirland in una guerra di religione. (WHFB: Regolamento, 8a ed.;)
2053: Fritz von Carstein attacca Middenheim e viene distrutto durante la battaglia. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2058: Konrad von Carstein guida un’armata di Spettri nella Contrada e devasta diversi villaggi. Egli viene obbligato a tornare in Sylvania quando Hans von Carstein occupa Castel Drakenhof e conquista il controllo della Sylvania. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2059: Konrad von Carstein uccide Hans von Carstein durante una lite. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2059-2063: In seguito a una piccola battaglia presso i Monti Grigi, il Necromante Hessel il Conquistatore setaccia il cimitero appena formatosi per trovare dei soldati dell’Impero abbastanza intatti. Ne ricava i suoi primi nonmorti da usare per i successivi anni di costante guerra nella regione. Ogni battaglia fornisce sempre più cadaveri imperiali atti a sfamare il suo crescente seguito di Ghoul e Orrori. Un esercito considerevole marcia dalle porte di Kislev per abbatterlo. (Battlescroll: Crypt Scavengers;)
2064: Un gruppo di scommettitori fonda Swamp Town, fuggendo dai propri debiti nel Porto dei Saccheggiatori. Nel corso del tempo cresce fino a diventare la più trafficata destinazione commerciale della Lustria. (LdE: Uomini Lucertola, 6a ed.;)
2083: Il Barone imperiale Erich von Munkhaasen pubblica tramite stampa privata la monografia “Gli Uomini Ratto Sono Tra Noi!”. Essendo un uomo famoso per le sue peculiari affermazioni, tra cui aver sostenuto d’essere stato sulla superficie di Morrslieb e di aver incontrato la dea Shallya in un bordello, il suo scritto viene in larga parte ignorato. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2084: I Venti della Magia soffiano impetuosi quest’anno attraverso le Cripte dell’Inverno, riportando in vita i Demoni congelati nelle caverne incantate. Demonette e Diavoli si riversano sull’Arranoc, massacrando tutti coloro che non soccombono ai loro truci desideri. Amadri Lancia d’Alba, capoguerra di Arranoc, guida il contrattacco; purtroppo il suo valore non è sufficiente, e ben presto i guerrieri della sua schiera giacciono morti sul terreno tinto di rosso dal tramonto. Amadri viene preso prigioniero come divertimento per i Demoni. Il corpo del condottiero non resiste a lungo sotto le carezze delle Demonette, ma il suo spirito rifiuta di arrendersi. Fuggendo nelle profondità di Athel Loren al momento della dipartita, l’anima del guerriero si rifugia nel tronco di un albero morto. Amadri Lancia d’Alba rinasce così come Stirpe Arborea Amadri Corteccia di Ferro. Quando rientra nell’Arranoc, Amadri lo fa alla testa di uno stuolo di Driadi e Uominialbero, respingendo i Demoni dagli antichi boschi. Poi si reca da solo alle Cripte dell’Inverno, trascinando enormi massi di picchi montani e sigillandole per sempre. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2087: Lokhir Cuorenero massacra i preti del Tempio di Gilgadresh e fa forgiare le Lame Rosse da statue rubate. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2092: Helmut van Hal, cacciatore di streghe dell’Impero, guida una forza dello Stirland oltre il confine della Sylvania. Brucia i villaggi di Dechstein e Lichenheim, e uccide Pieter von Carstein mentre riposa nella cripta di Castel Sternieste. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.; LdE: Impero, 8a ed.;)
2094: Mannfred von Carstein lascia la Sylvania e si sposta a sud. Konrad von Carstein inizia il cruento regno sulla Sylvania. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2095: Konrad guida le sue forze contro l’Impero, attaccando Stirland, Averland, Reikland e Ostenmark in una serie di sanguinose campagne. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2099: Aekold Helbrass, Campione di Tzeentch, cerca la leggendaria forgia nota come Cuore di Vulcano. Il suo percorso attraverso i deserti anneriti delle Terre del Crepuscolo sono ancora oggi segnati da tracce di vegetazione innaturale che spuntò al suo passaggio. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2100: I Sacerdoti Scinchi addetti alla sorveglianza dei resti mummificati di Lord Xhilipepa dibattono riguardo al significato delle traiettorie di volo delle zanzare circolanti la sua testa scheletrica. Il disaccordo si intensifica e fazioni opposte combattono per il possesso dei resti. (LdE: Uomini Lucertola, 5a, 7a ed.; WD385 UK (155 ITA), maggio 2012;)
2100: La furia di Konrad viene fermata da una lega di armate di Stirland, Marienburg e Reikland, aiutata dai Nani inviati dal Sommo Re di Karaz-a-Karak. Dopo la Battaglia dei Quattro Eserciti, il Conte Helmut viene quasi eletto Imperatore, ma viene scoperto essere uno Zombi controllato da Konrad von Carstein. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 5a, 7a, 8a ed.;)
2100: Le Stamperie dell’Università di Altdorf pubblicano “Le Urgenze dell’Anima, o Verso una Nuova Comprensione della Società Umana”, un’opera di Emil Darkheim. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2101: Konrad guida una serie di attacchi lampo attraverso Stirland, Hochland e Middenland, ma infine la sua armata è così ridotta che deve tornare in Sylvania per riprendere le forze. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2103: Verso la fine dell’anno, la tribù Cacciasangue decide di offrire dalle terre lontane alcuni teschi al dio del sangue e si imbarca a bordo dei propri drakkar. Dirigendosi a sud, si imbatte nel reame deserto dell’Arabia. Sebbene i nordici siano meno di cento e gli eserciti dell’Arabia contino migliaia di individui, i guerrieri del caos tracciano un sentiero di conquista. Gli emiri di quei regni inviano venti senzienti spiriti corruschi, ma purtroppo i seguaci di Khorne diventano sempre più forti ad ogni scontro. Il segno che gli invasori tracciano nelle armate avversario viene marchiato da schizzi e pozze di sangue che, con il procedere della battaglia, si diffondono fra le dune come rivoli cremisi. Gli emiri inviano le proprie guardi d’élite e reggimenti di cavalleria contro gli inarrestabili guerrieri del caos, ma è inutile. Essi lottano con furia selvaggia e presto i rivoli diventano ruscelli. Gli emiri, disperati, mandano enormi bestie da guerra ed eserciti tanto numerosi da coprire le dune. Non trascorre molto tempo prima che i ruscelli diventino fiumi. Sebbene alla fine tutti i nordici vengano uccisi, il loro padrone, Khorne, è grandemente compiaciuto e tuttora il fiume cremisi scorre attraverso l’Arabia in memoria del loro sacrificio. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2104: Le Stamperie Trantine pubblicano “Forma di Malevola”, un’opera di Marcelli Verdallo. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2105: Konrad rinfoltisce i ranghi inviando agenti a rapire diversi nobili da Stirland e Ostenmark, trasformandoli poi in Vampiri. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2107: I Necromanti prigionieri di Konrad animano una nuova armata che il Conte Vampiro guida nell’Impero, tentando di conquistare Averheim. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2108-2121: I Nonmorti della Sylvania continuano a infestare Ostenmark e Stirland, sebbene Konrad si veda raramente. Quando il Conte Sanguinario prende il comando delle armate, una serie di attacchi impulsivi contro i castelli imperiali vede l’orda Nonmorta respinta diverse volte con pesanti perdite. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2111: Il Gran Duca di Middenheim, membro anziano dell’Ordine del Martello d’Argento, condanna l’intero villaggio di Rotebach all’impiccagione per eresia. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2121: Konrad viene infine sconfitto da un’armata dell’Impero e dei Nani alla Battaglia di Landa Torva. Viene ucciso dal Nano Grufbad e dal Conte Helmar di Marienburg. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 7a ed.; LdE: Impero, 7a, 8a ed.;)
2122: Mannfred torna in Sylvania e prende il comando assoluto dei von Carstein. Attende il momento giusto e stringe alleanze con Vampiri oltre i confini della Sylvania, inclusa la Sorellanza del Pinnacolo Argenteo. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2122/2222: In questo secolo, il grande spadaccino Hans Liechtenauer istituisce presso Nuln la scuola di scherma chiamata Oberhau. Tale è la fama di Liechtenauer che vengono composti poemi e ballate inneggianti il suo valore e le sue imprese. Nella città di Salzenmund viene eretta una statua che commemora il giorno in cui salvò l’onore del Conte Elettore eliminando quindici campioni elfici uno dopo l’altro. Nei secoli seguenti, gli studenti dell’Oberhau studiano e affinano le tecniche dello spadaccino fondatore, ma allo stesso tempo cercano di mantenere la propria segretezza e non accettano chiunque tra le proprie file. Questo perché, in realtà, Liechtenauer ottenne le proprie formidabili capacità tramite un patto con il Caos. I suoi adepti, a loro volta, raggiungono le più alte sfere dell’Oberhau sigillando un patto con Khorne. Tuttavia, spesso gli iniziati non si rendono conto di tutto questo, poiché i precettori dell’ordine descrivono l’Oberhau come una società che rende omaggio a Myrmidia. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2124-2145: Le forze dell’Impero e i Nonmorti di Mannfred combattono più di dodici battaglie nel tentativo di ottenere la supremazia decisiva. Dopo vent’anni di guerre sporadiche, Mannfred viene infine costretto a ritirarsi in Sylvania da un’armata composta da truppe combinate dell’Impero. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2132: Mannfred von Carstein lancia una attacco invernale a sorpresa contro l’Impero, già preda di una cruenta guerra civile. Riesce quasi a conquistare Altdorf, ma viene fermato dal Grande Teogonista di Sigmar, Kurt III. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 5a, 7a, 8a ed.; LdE: Impero, 7a ed.;)
2133: Mannfred assedia Marienburg, ma viene obbligato a ritirarsi da un’armata di Altdorf. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.;)
2141: Ramhotep il Visionario termina la costruzione del Grande Muro di Terracotta, ma questo viene distrutto dai Carri a Vapore dell’Impero durante la Battaglia della
Fiamma d’Acciaio. Ramhotep giura che ricostruirà il muro con le ossa dei suoi nemici. (LdE: Re dei Sepolcri, 8a ed.;)
2145: La Battaglia di Hel Fen. Le diverse fazioni dell’Impero, decise a porre fine alla minaccia dei Conti Vampiro una volta per tutte, si uniscono e, assieme agli alleati Nani, rastrellano le buie foreste della Sylvania. Mannfred viene infine messo con le spalle al muro a Palude Infernale; viene sconfitto e la sua armata Nonmorta viene distrutta. (LdE: Impero, 4a, 6a, 8a ed.; LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.; LdE: Impero, 7a ed.; Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2147 ca.: L’artista Luitgard Holkacs realizza il dipinto “Spargipeste”. Nel corso della sua vita, l’artista è costretto ad adottare lo pseudonimo Lukacs, poiché la stranezza delle sue opere e la controversia dei suoi soggetti lo fanno avvicinare all’esilio e alle attenzioni dei cacciatori di streghe. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2150: Idolo Verde. Fra le rovine nelle giungle delle Terre Meridionali gli Orchi Selvaggi aprono involontariamente un varco per il Regno del Caos e i Demoni si riversano per combattere. Gli Orchi si sorprendono quando, ad un certo punto, una terza armata composta da Uomini Lucertola ed enormi mostri rettilei emerge dalla foresta per unirsi allo scontro. Insicuri sul da farsi e non apprezzando l’aspetto di entrambe le armate avversarie, i pelleverde massacrano tutti e, usando materiali di fortuna, erigono un idolo gigante di Gork in cima ad alcune rovine arcane. Ciò sigilla la breccia ed il monumento tutt’ora si trova lì. (Tempesta di Magia, 8a ed.;)
2150: Gli Elfi del Mare tornano nel Vecchio Mondo. Marienburg firma un trattato che garantisce loro diritti esclusivi di commercio con gli Elfi del Mare. Gli Elfi del Mare ritornano per la spartizione della fortezza di Sith Rionnasc. (WFRP1 – Marienburg: Sold Down the River;)
2150 ca.: Ikit Artiglio completa la grande struttura di ferro dopo un grande incidente di laboratorio. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2150 ca.: La Somma Regina Khalida di Lybaras si risveglia quando Mannfred von Carstein ritorna a Lahmia alla ricerca di una reliquia perduta dall’enorme potere magico. L’orda del Vampiro viene abbattuta da raffiche di frecce venefiche e, nel frattempo, Khalida si scontra con il Conte Mannfred in persona, ferendolo e costringendolo a fuggire. (LdE: Re dei Sepolcri, 8a ed.;)
2155: Gli Uominibestia razziano e bruciano la città di Malthofen. (Regno del Caos, 5a ed.;)
2163: Finubar il Navigatore diventa undicesimo Re Fenice di Ulthuan. (LdE: Alti Elfi, 7a, 8a ed.;)
2173: La Custode dei Segreti N’kari, rinata nel mondo mortale, devasta Ulthuan alla ricerca della vendetta sugli eredi di Aenarion. Tyrion e Teclis vengono salvati, ma la Guardia della Fenice viene eliminata fino all’ultimo Elfo e il Tempio di Asuryan viene devastato. (LdE: Alti Elfi, 7a, 8a ed.; LdE: Demoni del Caos, 7a, 8a ed.;)
2174: Araloth, Signore di Talsyn, guida la sua guarnigione attraverso le radici del mondo fino all’Ulthuan, in aiuto di Lord Moranion di Athel Tamarha. In questo periodo il regno dell’Yvresse, in cui sorge Athel Tamarha, è vittima degli incessanti assalti dei Predoni Elfi Oscuri. La sorpresa di Moranion all’arrivo degli Asrai cede il posto a una gioia feroce; Benché lui e il figlio maggiore Eltharion combattono i Druchii meglio che possono, molte delle forze dell’Yvresse sono oltremare, impegnate nei conflitti del Re Fenice, e quelle rimanenti sono troppo poche per porre fine alla minaccia. La banda di Guardie Eterne di Araloth compensa ampiamente questa mancanza, e presto i Naggarothiani vengono affrontati e sconfitti sull’Isola di Aestuniac. Dopo lo scontro, Moranion chiede ad Araloth come mai abbia deciso di intervenire. Araloth risponde semplicemente che i suoi antenati vengono da Athel Tamarha, e che non poteva restarsene a guardare mentre la foresta, loro patria, veniva distrutta. Stranamente sollevato dalla risposta, Moranion lo saluta e torna a casa. Solo anni dopo scopre che l’Asrai ha detto il falso, e non ne apprenderà mai il motivo. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2185: Nella primavera di quest’anno, Lord Melchin approda in Lustria. La spedizione organizzata spende un anno esplorando i territori circostanti le Paludi di Ayamara. Incontra la tribù Wayarhui e da loro compra del vino molto forte. (Warhammer: Lustria, 6a ed.;)
2187: Lord Melchin ritorna presso la corte imperiale dopo aver speso un anno esplorando la Lustria. Viene accompagnato da un essere glabro, dalla pelle bronzea e alto poco meno di un metro. Melchin lo descrive come proveniente dalla tribù Wayarhui, un popolo di persone di piccole dimensioni che ha trovato nelle giungle. La creatura mangia un ufficiale di corte d’alto rango e poi fugge. Si dice che si nasconda nella Contrada. (LdE: Uomini Lucertola, 6a ed.;)
2192: Battaglia della Moria. Il Duca Alfonzo di Miragliano assolda un grande contingente di mercenari nelle paludi. Muoiono a migliaia, ma gli Skaven vengono scacciati dalle Paludi Maledette e massacrati senza pietà. (WFRP1 – Death’s Dark Shadow;)
2201: Re Louen l’Ammazzaorchi di Bretonnia inizia le Guerre dell’Erranza dichiarando l’intenzione di liberare il suo reame dagli Orchi. Nel secolo che segue, il territorio di Bretonnia viene gradualmente ripulito dai pelleverde, che si rifugiano sulle montagne e nelle foreste per fuggire dai cavalieri del re. Uno degli ultimi orchi capiguerra ad essere cacciato è Gorskar, il quale vaga per anni tra le montagne insieme alla propria banda per poi trovare la morte in Athel Loren per mano dell’eroe elfico Elgerth. (LdE: Orchi e Goblin, 4a, 7a, 8a ed.; LdE: Elfi Silvani, 4a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2201: L’Assetato di Sangue Gho’rr conduce una crociata di massacro nelle Malelande. Celebrando le sue vittorie, Gho’rr costruisce una grande torre di teschi con un trono sulla sommità. Ciononostante, quando Gho’rr vi si siede, il cielo trema con rombo di tuono e un grande teschio di ottone si schianta sulla torre, polverizzando Gho’rr e demolendo la torre in innumerevoli schegge d’osso. (LdE: Demoni del Caos, 8a ed.;)
2201: Le Stamperie Teufelbuch pubblicano “Così Parlò Mannfred”, un’opera di Niedrich Fietzer. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2202: Gli Orchi scacciati da Bretonnia durante le Guerre dell’Erranza tentano di fuggire nascondendosi presso Athel Loren. L’effetto positivo è che quest’anno gli Elfi Silvani non devono preoccuparsi troppo degli Uominibestia, poiché la furia di Orchi e Goblin schiaccia gli zoccolati. Gli Asrai sono così soddisfatti che prendono una decisione: se i pelleverde vogliono lasciare la foresta in pace, essi glielo permetteranno senza danneggiarli. Purtroppo questo non è il modo di fare di Orchi e Goblin. Dopo aver distrutto gli Uominibestia, essi, troppo sicuri di sé, iniziano a tagliare e bruciare gli alberi, com’è loro abitudine in quanto distruttori nati. Sfortunatamente per loro, i primi boschetti che cadono sotto il morso degli zpakka sono quelli custoditi da Durthu. Il fuoco è stato appena acceso quando dal profondo della macchia sciama fuori una vasta schiera di spiriti che include anche Railarian, Custode della Natura Benedetta. Driadi piombano sui Goblin con gioia maligna, riducendo i minuscoli vandali a brandelli sanguinolenti; Stirpi Arboree si fanno strada fra bande di Orchi, la scorza praticamente immune ai furiosi colpi degli avversari. Vedendo i suoi ragazzi sul punto di ritirarsi, il Capoguerra Braka sbraita e ruggisce intimando loro di mantenere la posizione, ma viene zittito quando Durthu lo schiaccia sotto il suo piede enorme e bitorzoluto. Poco dopo, il poderoso Uomoalbero si adopera per guarire e rimettere in sesto gli arbusti danneggiati, utilizzando la carne e il sangue rimasti sul campo dopo la battaglia. (LdE: Elfi Silvani, 4a, 6a, 8a ed.;)
2203: Nelle catacombe sotto Castel Drachenfels, sei cacciatori di tesori scoprono la biblioteca del Grande Incantatore. Durante il saccheggio del tesoro arcano, disturbano inavvertitamente le difese magiche del castello, aprendo una fenditura nel Regno del Caos. La successiva invasione demoniaca reca distruzione nel Reikland, radendo al suolo le vicine città di Bögenhafen e Ubersreik. (LdE: Demoni del Caos, 7a ed.; LdE: Impero, 7a ed.;)
2205: Battaglia delle Cascate Nere. La Waaagh! del Gran Capoguerra Goblin Gorkil Strappaocchi affronta l’armata di Karaz-a-Karak del Sommo Re Alrik. I due lottano sul limite del fiume e, proprio quando Alrik ha sferrato il colpo finale, il Goblin lo trascina con sé nella tomba. La Waaagh! viene respinta nel fiume e centinaia di Pelleverde muore nelle cascate. I Nani scoprono la corruzione subita dalla stirpe dei nani dell’est, da adesso conosciuti come i Nani del Caos. (LdE: Nani, 4a, 6a (seconda versione), 8a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2211: Hans Grunsson, il più grande predicatore e oratore del Vecchio Mondo, viaggia verso nord per convertire le genti delle tribù alla vera fede di Sigmar. Viene mangiato da un Troll del Caos. (Regno del Caos, 5a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2211: Durante la Grande Purga Gnoblar, la tribù Pellediferro, famosa per il suo amore per il metallo e per il numero di pazzi imbraccianti cannoni tra i loro ranghi, tiene una gara a chi semina più distruzione nel corso di questo evento. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2212: Dopo che la Peste Gialla colpisce lo Stirland, i cimiteri della contea diventano pieni di cadaveri rigonfi, molti dei quali sono coraggiosi soldati dell’Ordine dei Cavalieri del Corvo. Il Vampiro Auvrel Blakeep invia la sua coorte di Saprofagi delle Cripte affinché resusciti i cadaveri dal Giardino di Morr situato all’interno di Siegfriedhof. Tuttavia, a Blakeep viene negato il bottino, poiché i tumuli vengono trovati vuoti e né i cavalieri né i Saprofagi vengono mai più rivisti. (Battlescroll: Crypt Scavengers;)
2214: In estate inoltrata, Ogri mercenari sotto il comando del leggendario Sputafuoco Gragtar Cuordifiamma si vedono tagliare la strada da un’enorme orda di pelleverde sui Monti Grigi. Si mette male per loro, ma gli alberi stessi sembrano prendere vita e una schiera di Elfi Silvani discende dalle colline; essi si battono dalla parte degli Ogri, ma Gragtar resta parecchio deluso quando si rifiutano di rimanere e festeggiare la vittoria con Orchi alla brace. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2220: Scarloc il Viandante, Campione di Athel Loren, e la sua banda del clan iniziano un viaggio trentennale fra i regni umani. Agendo come spade al soldo imparano molto sui punti di forza e debolezze dei vari regni. (LdE: Elfi Silvani, 4a, 8a ed.;)
2223: In quello che gli Uomini Lucertola classificano come l’anno del Mare della Stella di Giada, il Principe Demone slaaneshita Slaa’Ulaan torna ad attaccare la Lustria. Lord Huinitenuchli, artefice della sua sconfitta durante la Grande Catastrofe, non risulta risvegliabile nonostante i numerosi sforzi da parte dei suoi attendenti. Il suo subordinato, Lord Tenuchli, viene quindi svegliato al suo posto. Tenuchli viene accompagnato da Chakax, il suo Custode dell’Eternita e Primo Guardiano della Città delle Nebbie. L’armata di Uomini Lucertola affronta Slaa’Ulaan presso le Colonne delle Costellazioni Inosservate, recentemente violate tramite rune blasfeme e oscene catene pulsanti. Nel corso della battaglia, l’armata di Uomini Lucertola viene completamente devastata e rimangono in piedi solo lo Slann e il suo Custode. Chakax coglie di sorpresa il Principe Demone e riesce a ucciderlo, ma Slaa’Ulaan non perisce prima di lanciare un ultimo incantesimo che ferisce gravemente Lord Tenuchli. Chakax protegge lo Slann per un intero ciclo lunare prima d’essere ritrovato da un gruppo di ricerca proveniente da Xlanhuapec. Tenuchli viene soccorso e portato alla Città delle Nebbie sul dorso di uno stegadonte, sempre seguito dal fedele Custode. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2225: Guidata dal Graf Heimholtz, Gran Maestro Templare dei Cavalieri del Sole Splendente, un’armata imperiale marcia su Numas. Sebbene Re Pharakh cada in combattimento contro il Gran Maestro, il Graf viene ucciso dal dannato Apophas, che appare per reclamarne l’anima. (LdE: Re dei Sepolcri, 8a ed.;)
2231: Quando la Radura del Dolore viene straziata dalle urla, Ariel piange intuendo che Morghur è di nuovo tornato. Presto gli esploratori ne trovano traccia nella Foresta di Arden; non paga di tenerlo sotto controllo, la Regina Maga invia un’armata a ucciderlo finché è rinato da poco. Accade così che Araloth, Signore di Talsyn, e Naieth la Profetessa guidano alla caccia bande di guerrieri, rintracciano Morghur e la sua banda da guerra nelle tenebre della foresta e iniziano ad abbattere i nemici isolati con archi e lame. Mandano infine in rotta i seguaci di Morghur e lo accerchiano; tuttavia, mentre Araloth estrae la lama per il colpo di grazia, l’aria vibra del muggito di rozzi corni e del berciare di bestie immonde. Gli Asrai erano così impegnati a braccare la preda che non si sono accorti degli esploratori Nogor, i quali hanno ripercorso ogni loro passo. Quei battitori hanno guidato altri zoccolati in soccorso di Morghur, e ora gli Elfi in netta inferiorità numerica sono costretti a fuggire. Fino a ora gli Asrai hanno subito poche perdite, poiché combattono su terreni scelti da loro, ma gli Uominibestia esigono una vendetta sanguinosa. Le Guardie della Radura tirano fino a svuotare la faretra, ma ogni vittima viene sostituita da altri guerrieri. Col cuore gonfio d’ira e dolore, Araloth lascia una retroguardia di volontari a trattenere la furia dei Gor e guida il resto della forza in una ritirata disperata attraverso la Foresta di Arden. Riescono a fuggire dal bosco solo Naieth, Araloth e una manciata di altri superstiti; sopravvivono unicamente perché Naieth risveglia dal torpore gli alberi, che formano mura di rami e rovi per impedire il passaggio degli inseguitori. Vergognandosi del fallimento, Araloth torna ben presto alla zona dello scontro seguito da una vasta schiera, ma Morghur è scomparso: gli sciamani hanno utilizzato la loro grezza magia per trasportarlo via. Passeranno molti anni prima che Araloth abbia la possibilità di vendicarsi. (LdE: Elfi Silvani, 6a, 8a ed.;)
2231: Iniziano gli scavi nella Konigsplatz di Altdorf atti a preparare la costruzione di un nuovo altare dedicato a Sigmar. Nel corso delle operazioni, viene scoperta un’antica camera mortuaria sopra la quale è sorta la città. Al suo interno vengono ritrovate squisiti pezzi d’armatura in bronzo, elmi ingioiellati realizzati in modo da riprodurre l’aspetto di un lupo, scudi di legno con borchie di ferro e spade corte ancora affilate. La scoperta fa scaturire molto interesse per il passato nel panorama accademico. (The Life of Sigmar;)
2235: Si dice che nel corso di quest’anno, nella città di Nuln, Sir Jasper Gewolf abbia proclamato la propria innocenza per svariati minuti successivi alla propria decapitazione, anche nel momento in cui la sua testa mozzata viene mostrata alla folla dal boia. (The Empire at War;)
2236: Grottio dipinge duemila ninfe nude sul soffitto di palazzo Verezzo al posto di una scena di battaglia, perciò viene punito con l’esilio presso l’isola di Nonucci. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2236: Quando i Demoni attaccano il misero villaggio imperiale di Lachenbad, gli Elfi Silvani ritengono di dover intervenire. Sotto il comando deciso di Naestra e Arahan, i Ranger di Bosco Selvaggio costringono gli orrori ultraterreni a uno stallo. A battaglia vinta dagli Asrai si ritirano attraverso le radici del mondo, lasciandosi dietro soltanto gli abitanti del villaggio stupefatti e confusi. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
(LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2240: La saga di Werner Pugnorotante viene decifrata, una lunga storia che narra le molte mutazioni del Campione di Tzeentch e la sua ascesa finale. Durante la traduzione viene detto il vero nome del Principe Demone, attirandone l’attenzione. Il fuoco magico che ne risulta brucia completamente la città di Tzindlerstadt. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2241: La schiera di Elfi Oscuri di Makanarth Lamamaledetta saccheggia le terre di Tiranoc, poi cerca di spingersi fino in Caledor. Il Principe Galathor raduna la più grande armata di carri mai vista in Ulthuan e risponde all’invasione. Nella battaglia che ne consegue, Galathor uccide Makanarth e taglia la gola alla sua strega consorte Drathella. Gli Elfi Oscuri si ritirano e vengono inseguiti dai Predoni di Ellyrion. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2245: In un Giardino di Morr nel Wissenland, gli incantesimi del Necromante Bogdan Mallesh subiscono un brutto incidente. Con suo orrore, scopre che i tumuli sono vuoti da molto tempo e, al loro posto, il Sacerdote di Morr ha piazzate svariate trappole. Gli incantesimi di Mallesh le fanno scattare e il Necromante, insieme ai suoi seguaci, viene imprigionato per sempre in uno degli antichi mausolei. Da quel giorno, nessuno ha mai osato entrare in quel giardino. (Battlescroll: Crypt Scavengers;)
2246: Morghur viene scoperto ancora nella Foresta di Arden, ed Araloth dalla Lama Ricurva chiede il permesso di guidare la caccia. All’inizio Ariel rifiuta, poiché conosce la vendetta e teme che il condottiero possa restarne ferito. In questo incontra però l’opposizione di Orion, il quale perora la causa di Araloth e riesce infine a convincere la regina a cadere. Quando Araloth si mette per la seconda volta a braccare Morghur, è alla guida di una schiera poderosa. Attraversa la Bretonnia, nascondendosi agli occhi curiosi dei cavalieri e dei contadini grazie a una nebbia stregata. Giunge alla Foresta di Arden e la trova in preda alla marcescenza, l’aria pregna di lercia magia: è senza dubbio la tana del Corruttore. Gli Elfi incedono fra intrichi di erba rosso sangue e alberi che piangono lacrime nere. I Guardiavia avanzano di fronte e alle spalle del gruppo principale: Araloth ha imparato la lezione dalla caccia precedente. Per giorni non si trova traccia della bestia, ma abbondano altri pericoli. Il contingente è accompagnato da numerose Driadi e Stirpi Arboree, che ribollono di rabbia vedendo il destino toccato a quello che un tempo era un paradiso verdeggiante. La foresta è affamata di carne, e molti Elfi vengono divorati da tronchi che si spalancano, o squartati arto per arto dai rampicanti. Qua e là rinvengono scheletri di cavalieri bretoniani, partiti alla ricerca del Graal e finiti a fare da concime per la corruzione. Creature boschive mutate zampettano nel sottobosco, gli occhi folli brillano orribili nelle tenebre e i denti affilati grondanti veleno. Infine la schiera giunge a una radura devastata, in cui trova adunati Morghur e la sua masnada. Al centro si erge una maestosa pietra del branco, sorta sui resti di una cappella del Graal un tempo splendida, e dalla cui sommità il Corruttore si dimena e ulula. Avvistata la preda, Araloth incocca una freccia nel possente arco lungo e tira. Il dardo vola preciso e scaraventa Morghur giù dalla pietra del branco, ferito ma vivo. È il segnale dell’attacco: gli Elfi lanciano le loro grida di guerra e si gettano alla carica nella radura. La battaglia è disperata, poiché Asrai e spiriti silvestri non combattono soltanto contro gli Uominibestia, ma anche contro le creature contorte e mutate che rispondono al richiamo di Morghur. Tuttavia i guerrieri di Athel Loren continuano ad avanzare, ignorando i brani di carne strappati dai loro corpi da fauci frenetiche e il veleno iniettato nelle loro vene da artigli infetti. Le Driadi, feroci e rinvigorite dalla rabbia, formano l’avanguardia dell’assalto. Con un possente ruggito, un enorme Ghorgon sorge dal branco e le manda in fuga, ma viene presto sopraffatto e ridotto in pezzi dalle implacabili Stirpi Arboree che seguono le compagne più piccole. I Guardiavia si tengono all’ombra degli alberi e scagliano dardi su quegli individui che dirigono il brando con comandi mugghianti. Grandi Minotauri e Signori del Branco crollano trafitti nell’erba bruciata, con frecce che spuntano da occhi vacui e bocche spalancate. Al centro della radura i Bestigor si scontrano con le Guardie Eterne di Araloth, e nello scontro hanno nettamente la peggio. Le lance saettano come raggi di sole nelle tenebre e massacrano molte delle perfide creature prima che riescano a sollevare le pesanti asce. I Bestigor combattono fino allo stremo, e numerosi Elfi vengono abbattuti prima che l’ultimo zoccolato cada. Araloth lo nota a mala pena: ha occhi solo per Morghur, e una volta tolti di mezzo i bestioni in armatura ha di nuovo la possibilità di colpire direttamente il suo bersaglio. Prima che Araloth lasciasse Athel Loren, Ariel gli ha donato una zucca piena di linfa della Quercia delle Ere: egli apre il contenitore e getta il magico contenuto in faccia a Morghur. In tutto il mondo non esiste liquido più puro, e dovunque tocchi la carne della bestia si levano fiamme bianche. Presto il Corruttore va a fuoco, con un gemito che provoca compassione e gioia, e viene ridotto in cenere; finché non rinascerà di nuovo, la minaccia è terminata. Morto Morghur, il resto degli Uominibestia si disperde in poco tempo. Araloth fa abbattere la pietra del branco e accendere una grande pira al centro della radura, per mondare i corpi corrotti dei nemici. Compiuto il lavoro, gli Asrai lanciano la foresta, ma non hanno fretta. Per distruggere il Signore dei Teschi non è stata utilizzata tutta la linfa, e Araloth ne mette una goccia alla base di ciascun albero malato che trova: ogni volta il liquido magico fa effetto e si innalza un fuoco purificatore, il quale tuttavia non consuma l’arbusto, ma ne sana soltanto l’infezione. Così il Signore di Talsyn riporta a nuova vita la Foresta di Arden. Da questo giorno essa viene considerata uno dei luoghi più sacri di tutta la Bretonnia, anche se nessuna dama e nessun cavaliere di quel giovane e arrogante reame ne saprà mai il vero motivo. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2250-2300: Le incursioni e le scorrerie delle bande del Caos nel Vecchio Mondo diventano sempre più frequenti. (Regno del Caos, 5a ed.;)
2252: Il Re del Sepolcro Qua parte da Numas e occupa delle miniere d’oro dei Nani. Quest’ultimi rispondono attaccando la Necropoli di Numas deturpando le tombe e combattendo contro le armate di cinque Re dei Sepolcri. Avviene un grande massacro a Numas. (LdE: Re dei Sepolcri, 6a ed.;)
2252: Quest’anno i branchi da guerra degli Uominibestia presenti all’interno di Athel Loren raggiungono dimensioni senza precedenti, e pongono sotto assedio tutti i luoghi strategici principali. A est, Naestra e Arahan guidano la difesa della Forra dei Pini; a ovest, Naieth la Profetessa raduna la sua casata per difendere la Radura della Luna Eterna. Persino il Bosco Selvaggio è sotto attacco, e gli spiriti ferali di quel posto sconvolto trovano la battaglia che desiderano quando avvistano gli zoccolati. Tuttavia, il luogo più in pericolo è la Quercia delle Ere; hanno luogo numerose scaramucce fra gli invasori e le forze composte da Guardie Eterne e Cavalieri Selvaggi, che cercano di spingerli via dal più sacro dei loro templi. È un periodo di grandi vittorie, ma anche di grandi tragedie. Al Poggio di Carthad, Araloth, Campione della Regina Maga, guida le Guardie della Radura contro il clan di Ghorros Zoccoguerra e ne abbatte o mette in fuga con somma facilità i Centigor: Gruarth il Signore delle Tigri combatte e muore nella piccola valle che aveva scelto come casa, con le mani ormai fredde strette alla gola del Guerragor che aveva ucciso le sue amate tigri dai denti a sciabola. I Gor discendono sul Torgovann, ruggendo di gioia per la carneficina che si prospetta, ma vengono fermati da un singolo guerriero in armatura d’oro. Daith il mastro fabbro ha giurato che mai nessun nemico entrerà nelle sue armerie, e si è fatto avanti brandendo armi che non lascerebbe impugnare in guerra a nessun altro. Nell’eterno tepore della Sponda Estiva, Amadri Corteccia di Ferro guida i compagni Stirpi Arboree contro mostri così terribili che innumerevoli Elfi hanno ceduto alla pazzia soltanto guardandone i corpi orripilanti. Durante questi giorni oscuri si dorme poco, poiché c’è sempre una battaglia, e si dorme male, con la brezza che porta il bercio e il canto degli Uominibestia. L’unico sollievo in questo tempo tormentato è che Morghur non è a capo dell’incursione, altrimenti la situazione sarebbe molto peggiore. A poco a poco, a prezzo di numerose vite, gli zoccolati vengono respinti da tutta Athel Loren a parte una regione. Un grande branco da guerra, di migliaia di esemplari, infuria ancora nelle radure corrotte attorno all’Albero del Dolore, radunatosi attorno al vessillo stracciato di Mograk, Signore dei Corvi. Stanchi e provati dalla perdita dei loro cari, gli Elfi Silvani si radunano per l’ultima battaglia, per scacciare i figli del Caos da Athel Loren. Sanno tutti che sarà il combattimento più sanguinoso di un anno lungo e terribile, ma non c’è tempo per riprendersi appieno dalle ferite di quelli precedenti. L’inverno sta arrivando, e se gli Uominibestia non saranno sconfitti prima della prima gelata, Orion non potrà aiutarli e gli spiriti silvani svaniranno; senza di loro non c’è alcuna speranza di vittoria. Così gli Elfi ancora in grado di combattere si fasciano le ferite e si lanciano nella mischia un’ultima volta. In questo frangente disperato giunge l’aiuto di un alleato inaspettato. Finubar, ora Re Fenice dell’Ulthuan, ha a lungo rimuginato su come riparare la relazione fra le due nazioni elfiche. Quando viene a sapere che Athel Loren è sotto assedio chiede al Principe Eldyr di radunare una grande armata e marciare in aiuto degli Asrai. Nonostante il ritardo causato dai fortunali, gli Asur aggiungono la loro forza a quella dei cugini. Seppur combinati, gli eserciti elfici sono in inferiorità numerica rispetto agli Uominibestia, ma la determinazione e la rinnovata speranza compensano la scarsità di numero. I maghi ulthuani evocano tempeste di fulmini e smorzano le stregonerie degli Sciamani Bercianti, lasciando i Cantamagie di Athel Loren liberi di animare e rafforzare la foresta vivente. Lancieri del Cothique lottano fianco a fianco con Guardie Eterne, Leoni Bianchi del Chrace con Ranger di Bosco Selvaggio. Principi Drago e Cavalieri Selvaggi abbassano le lance assieme, ciascuna confraternita cercando di dimostrare la propria superiorità. Scarloc si batte schiena a schiena con Ystranna delle Ancelle, Araloth il Prode con il Principe Eldyr. Mograk sa che gli è stata sottratta una grande vittoria, ma non si arrende. Al comando dello Sciamano, lerci guerrieri si gettano in avanti sotto cieli neri di tempesta. Il terreno trema quando i Minotauri si schiantano sui ranghi elfici; i colossi affettano a destra e a manca, e ogni colpo miete due o tre nemici. Mograk ulula nel buio, attirando mostri orribili dal folto della foresta. L’erba morta della Rocca Appassita freme di repulsione quando compaiono queste creature, esseri un tempo fieri e nobili, plasmati in nuove forme dall’oscura volontà degli Dei del Caos. L’Uomobestia sperava di spezzare lo spirito degli avversari, ma i figli di Isha rimangono saldi. Nugoli di frecce abbattono i Ghorgon e i Cigor, i Danzatori di Guerra piroettano nel cuore della mischia, con le lame che saettano a tagliare gole e mozzare arti. In inferiorità numerica, ma in netta superiorità bellica, gli Elfi iniziano a mutare il corso dello scontro. Quando il sole cala su questo giorno decisivo, gran parte del branco è distrutta e i pochi superstiti sono in fuga. Mograk è scappato prima della fine, salvandosi la pelle abbandonando i seguaci. La sua diserzione costa caro agli zoccolati: la ritirata diventa una rotta e la rotta diventa massacro. Dopo la vittoria cala di nuovo il gelo fra le due razze elfiche. Gli Asur hanno subito molte perdite, delle quali incolpano i cugini silvani. Questi ultimi si infiammano rapidamente davanti all’arroganza degli alleati. Ciascuna fazione ha guadagnato il rispetto dell’altra, ma l’amicizia è ancora molto lontana. Anche se i singoli individui si scambiano parole gentili, i legami fra Athel Loren e Ulthuan si sono fatti soltanto lievemente più saldi di prima. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2253: Da qualche parte nelle profondità dei Monti del Lamento, il Vampiro Mangari l’Antico scopre una corona gemmata che gli consente di comunicare con il grande dio Tzeentch. Il Vampiro stringe un patto con il Grande Stregone. Nel secolo successivo le armate combinate di Demoni e Nonmorti assalgono Ogri e roccaforti di Nani del Caos. (LdE: Demoni del Caos, 7a ed.;)
2253: Quando in Ulthuan giunge voce che Athel Loren sta affrontando un’altra invasione da parte di un’immensa orda di Uominibestia, il Re Fenice Finubar riflette sull’opportunità di migliorare i rapporti tra i due regni. Un esercito salpa rapidamente e interviene nel conflitto in Athel Loren. Benché inizialmente ci sia poca fiducia reciproca, l’odio per gli Uominibestia fa sparire ogni riserva. Guardie Eterne creano muri di scudi con i lancieri di Cothique, mentre i maghi di Saphery contrastano le magie del Caos con i Tessimagie che intanto fanno vivere la foresta. Nel cuore della battaglia, Scarloc di Loren e Ystranna di Avelorn combattono schiena a schiena. Gli Uominibestia e le armate elfiche vanno ognuna per la propria strada, ma avendo guadagnato maggiore rispetto reciproco. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2254-2256 ca.: L’artista Niklaas van Meer realizza la serie di illustrazioni intitolata “Il Volto che Perseguita i miei Incubi”, composta da almeno cinquecentoventi disegni. Uno dei più rinomati ritrattisti del suo tempo, la vita di van Meer cambia radicalmente quando sopravvive a un incontro con gli Skaven sulla strada tra Averheim e Wurtbad. Da quel momento inizia a ritrarre costantemente i volti degli uomini ratto impressi nella sua memoria. Viene poi ripudiato da tutti i suoi patroni e tempo dopo muore in un manicomio, il suo corpo ritrovato insieme a un ritratto incompiuto, segno di un desiderio di testimoniare gli orrori vissuti rimasto con lui fino alla fine. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2259: I Demoni del Caos si manifestano in Yvresse. Moranion di Athel Tamarha conduce un’armata nel tentativo di contrattaccare. Al culmine della battaglia, un Assetato di Sangue scende dal cielo e si fa strada nel bel mezzo di un reggimento di Leoni Bianchi. Una Fenice Pirardente tenta di soccorrerli, ma viene uccisa dalla frusta dell’Assetato. Ben presto, la Fenice riprende vita e coglie di sorpresa il demone uccidendolo. Con la morte del demone maggiore, il resto dell’armata comincia a perdere solidità e gli Alti Elfi ottengono la vittoria.(LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2260: Le cronache del Naggaroth riportano che quest’anno Morathi viene attaccata da Guerrieri Ombra mentre cerca la perduta Corona di Hotek. Narrano anche, non senza incredulità, di come la Megera Incantatrice e la sua scorta siano state salvate dall’intervento di un drappello di Driadi. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2262: Le Stamperie Medis pubblicano “Ratti, Pidocchi e Uomo, o il Malcontento della Civiltà”, un’opera di Heidmar Voln. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2263 ca.: Nasce Rakarth, futuro Signore delle Fiere di Karond Kar. (LdE: Elfi Oscuri, 4a ed.;)
2271: La Battaglia degli Avvoltoi. Una vasta flotta di Guerrieri del Caos approda sulle cocenti spiagge di Khemri. Saccheggiano molto oro e manufatti magici dalle piramidi prima che legioni di morti si alzino dalle sabbie per bloccare la loro fuga. Alla fine le forze del Caos ne escono vittoriose e levano l’ancora insanguinate, ma più ricche di quanto avessero mai potuto immaginare. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2271: Innumerevoli bande da guerra del Caos, orde demoniache e tribù di Uominibestia vengono guidate in battaglia dal condottiero Kurgan Asavar Kul. Buona parte dell’Impero viene schiacciato dai Poteri Perniciosi. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.; LdE: Demoni del Caos, 8a ed.;)
2271 ca.: All’età di otto anni, Rakarth di Karond Kar riceve un regalo da parte di suo padre: un Destriero Oscuro di nome Bracchus. Nonostante le iniziali difficoltà, Rakarth riesce a domare Bracchus, il quale lo serve come fedele cavalcatura per il successivo trentennio, per poi morire durante la Battaglia della Piana di Finuval, venendo sostituito da un Drago Nero che riceve ancora una volta il nome Bracchus. (LdE: Elfi Oscuri, 4a ed.;)
2273: Le Stamperie Altdorf pubblicano “Eresie nell’Era dei Tre Imperatori”, un’opera di Reinhard Ascher. Tra gli argomenti discussi vi sono anche le profezie del pazzo visionario Macadamnus di Greill, il quale parlava di sventure in arrivo al volgere del terzo millennio. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2274: Le Stamperie Suden pubblicano “Storia della Penisola Tileana”, un’opera di Roberto Ui. Si tratta dell’edizione tradotta di una passata pubblicazione tileana, le cui copie erano state distrutte in seguito all’improvvisa bancarotta dell’editore. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2276: Hieronymus Gunthelm accusa il fiume Mesmer d’essere in combutta con gli Dei Oscuri. Per tre settimane, egli impiega i cittadini di Rülzbach nel tentativo di fermare lo scorrere del fiume tramite il fuoco benedetto. Dopo l’affogamento di svariati abitanti, Hieronymus viene convocato ad Altdorf per delle domande. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2277: Avviene l’assedio di Patragresk, durante il quale un gigante crea un buco nelle mura con un calcio causando la disfatta della città. Durante l’assedio è presente anche il Gran Conte Vassily di Omensk, che sopravvive e decide di agire per impedire che la sua amata città faccia la stessa fine. Di conseguenza, spende tutta la propria fortuna per costruire un muro alto oltre la testa di un gigante quanto un muro normale è alto rispetto a un umano. Nonostante si riveli una delle meraviglie dell’epoca, risulta inutile perché tempo dopo la città di Omensk viene saccheggiata dalla tribù orchesca Marchio Infuocato, la quale si servì della Squadra Ginnica di Giganti di Whinsprensk e della loro Piramide della Morte. Del Castello di Omensk rimangono solo le rovine. (Warhammer: Siege, 3a ed.;)
2281: Il Signore del Mare Aislinn aiuta il Re Grundadrakk di Barak Varr nell’affrontare la Waaagh! Ztrappapanza. Benché le due armate collaborino, l’alleanza dura poco e si scioglie poco dopo la fine della battaglia. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2281-2286: La Guerra di Sabbia e Neve. Valgar il Macellaio conduce la sua banda da guerra nei deserti di Khemri per razziare le tombe di antichi re. L’orda del Caos subisce un’imboscata durante il proprio ritorno ad opera di Settra l’Imperituro. Appena una dozzina di predoni ritorna in Norsca, insanguinata eppure ricca oltre ogni immaginazione. Settra conduce le sue armate verso nord una decina d’anni più tardi, così le legioni scheletriche si scontrano con guerrieri coperti di pellicce tra la neve e il ghiaccio finché i morti non hanno reclamato ogni singola moneta d’oro. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2285: Dopo un inverno ricco di cattivi presagi Orion rinasce pazzo. Il Re dei Boschi ha sempre avuto un temperamento selvaggio e collerico, ma ora il suo comportamento pare fuori da ogni controllo: solo Ariel si considera al sicuro in sua compagnia. Nessuno è in grado di capire se la follia sia derivata da un errore nel rituale che lo riporta in vita o se fosse latente nell’Elfo prescelto per indossare il suo mantello. Pare inoltre che il suo stato sia contagioso, e presto molti Elfi e spiriti di Athel Loren si gettano alla gola gli uni degli altri. Quest’anno la Caccia Selvaggia è quasi quattro volte più numerosa del solito, e provoca danni immani anche prima di lasciare la foresta e scatenare la sua furia sulle terre di Bretonnia. Il massacro perpetrato ai danni della regione di Quenelles è gigantesco, al punto che Fredfar, Duca della città, non ha scelta se non radunare una schiera di cavalieri e costringere Orion alla battaglia. Gli altri nobili del reame gli sconsigliano tale azione, ma egli è un uomo la cui virtù cavalleresca è forte e impetuosa, e rifiuta di starsene a guardare mentre i suoi contadini vengono macellati. Così muore Fredfar, Duca di Quenelles, ucciso in battaglia contro una forza della natura che non poteva sperare di sconfiggere. Molti dei suoi migliori cavalieri trovano la morte al fianco del proprio signore, così tanti che le difese di Quenelles ne risultano parecchio indebolite. Di conseguenza, la Caccia Selvaggia si dirige a nord verso la città; la masnada di Elfi e spiriti fuori controllo fa breccia nelle mura e sparge il caos nelle strade. Il sangue inonda il ciottolato mentre l’armata sfoga la sua furia, e né il valore dei cavalieri né i muri di lance degli armigeri riescono a fermare la cieca ferocia. Infine la città viene salvata solo quando l’impeto incontrollabile conduce Orion al bosco sacro che si trova al suo centro. Appena mette piede fra i prati verdi discende la nebbia, e per la prima volta dalla rinascita la calma s’impadronisce di lui. Ci sono pochi racconti di cosa accade dopo, poiché la bruma inganna gli occhi degli astanti; tutti hanno notato una figura snella apparire di fianco al Dio, ma nessuno sa dire chi fosse o quali parole siano state scambiate fra i due. All’alba del giorno dopo, Orion e la Caccia Selvaggia lasciano dietro di sé una devastata Quenelles e fanno ritorno ad Athel Loren. Quest’anno il Re dei Boschi si concede alla pira molti mesi prima del normale, senza fornire alcuna spiegazione sul motivo. (LdE: Elfi Silvani, 6a, 8a ed.;)
2297: L’affare del Falso Graal. Il duca Maldred di Mousillon e la sua consorte strega sono disonorati e nessuno riceve più il governo di quel ducato. (LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2297-2298 ca.: Il Nuovo Macabrista Marco Giannetti realizza una serie di dipinti di Skaven ispirata dal lavoro di Jakob Sudenberg, un mistico sta vissuto nel quindicesimo secolo. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2298: Il predone spietato Scyla Anfingrimm va in battaglia contro un esercito di vendicativi popolani espropriati. Scyla ne esce vittorioso e prende i leader nemici come trofei, legandoli alle prue delle sue navi come grottesche polene. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2298: La Maga consorte del Duca Maldred di Mousillon inavvertitamente apre una fenditura nel Regno del Caos, scatenando una schiera di Demoni di Nurgle in città. La maggior parte dei Demoni viene scacciata dopo tre giorni di duri combattimenti, ma una manciata di Nurglini scappa nelle fogne. (LdE: Demoni del Caos, 7a, 8a ed.;)
2298: Le Stamperie Altdorf pubblicano “Oro e Ferro: Metalli Nobili e Ignobili, e il loro Ruolo nel Progresso Umano”, un’opera di Jarod Karo. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2298: Le Stamperie dell’Università di Altdorf pubblicano “Principi di Medicina (Edizione Ridotta)”, un’opera di Hendrik Grau. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2300: Il Duca Maldred di Mousillon è vittima della Peste Rossa (o Vaiolo Rosso) e la città cade in rovina. Nessun Duca reclama il castello o le terre e i Nonmorti camminano tra le rovine. Maldred e la sua signora si rinchiudono nel proprio palazzo. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2301: Le Nuove Stamperie Scolastiche pubblicano “Memoria Popolare e la Persistenza della Conoscenza Umana”, un’opera di Josef Federmann. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2301-2302: Grande incursione del Caos a Ulthuan; gli Elfi Oscuri invadono Ulthuan col supporto degli alleati del Caos. La Regina Eterna viene salvata da Tyrion. Teclis forgia la sua spada e abbandona la Torre Bianca. Il Re Stregone è sconfitto durante la Battaglia della Piana di Finuval, scontro a cui partecipa anche Asarnil il Signore Drago insieme ai suoi Principi di Caledor. Urian Lamavvelenata, campione di Malekith, trova la morte in questa battaglia. Prima uccide Arhalien di Yvresse e poi Korhian Falcionediferro, Capitano dei Leoni Bianchi, ma infine affronta Tyrion, l’ultimo nemico della sua vita. Tuttavia, il Re Stregone ha preoccupazioni più urgenti della morte di Lamaavvelenata. Finora Teclis è in vantaggio grazie al suo talento grezzo, ma Malekith ha imparato le arti nere nel corso di millenni e ora il peso schiacciante della sua esperienza si fa sentire. In quel momento però, Teclis invoca il potere del Bastone della Luna e scatena una terribile maledizione. L’Elfo Oscuro, compreso il pericolo, impiega tutte le sue energie e la sua scaltrezza per deflettere l’incantesimo, ma si rivela troppo lento per evitarlo: l’urto lo investe e lo sommerge con la sua incontenibile violenza. Non si tratta di una maledizione comune, bensì un colpo che risveglia la vendetta di Asuryan, ancora viva sul petto, dove arde da quasi cinquemila anni. Le malefiche fiamme tornano a bruciare il corpo del Re Stregone, tormentandone la carne e lo spirito. Sotto il supplizio del giudizio divino, Malekith evoca l’ultimo residuo di potere rimastogli e si lancia nel Regno del Caos, dove la vendetta di Asuryan non è in grado di seguirlo. Vedendo distrutto, almeno apparentemente, il loro signore, gli Elfi Oscuri si ritirano, lasciando i precedenti alleati in balia dei vendicativi Alti Elfi. Molti naggarothiani abbandonano armi e corazze sul campo e vengono inseguiti senza pietà; altri mantengono la disciplina o lottano per puro odio. Con feroce determinazione Kouran Manonera della Guardia Nera guida il nucleo dell’esercito di Malekith fino al Nagarythe: chiunque non tenga il passo viene lasciato a morire nella polvere. Tre volte i principi elfi lo costringono alla battaglia, tre volte Kouran ne riduce le armate a poltiglia rossa, sebbene anche i suoi guerrieri siano stanchi e sfibrati. Si tratta però di vittorie insignificanti di fonte a una sconfitta così schiacciante. Malekith ha preservato i suoi migliori guerrieri della distruzione, ma ora è perduto in un mondo ultraterreno. L’Ulthuan è a pezzi, ma il futuro del Naggaroth non è certo al sicuro. Dopo la battaglia, Teclis parte con Finreir e Yrtle per unirsi a Magnus il Pio nel combattimento contro il Caos nel Vecchio Mondo. (LdE: Elfi Oscuri, 4a, 8a ed.; LdE: Alti Elfi, 7a, 8a ed.; LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2301: Nel corso della Grande Incursione degli Elfi Oscuri in Ulthuan, accade anche altro. Gli antichi boschi dell’Avelorn bruciano mentre gli Elfi Oscuri avanzano, ma il loro vero bersaglio, Alarielle la Radiosa, Regina Eterna dell’Ulthuan, è stata condotta via dal Principe Tyrion. In risposta, Malekith invia a caccia il Demone N’kari, con l’incarico di uccidere l’elfa e tutti coloro che le hanno dato aiuto. Fra l’Avelorn e Athel Loren i legami sono ancora stretti, e il dolore portato dall’invasione risuona fra gli spiriti della grande foresta. Ariel è determinata a non lasciar coinvolgere la sua gente in questa faida fratricida, ma si accorge che è a rischio ben più di quanto sembri: lascia quindi che Scarloc e una banda di esploratori si rechino nell’Ulthuan, per fermare N’kari con tutta l’astuzia di cui dispongono. Per settimane Scarloc e i compagni vessano e rallentano la caccia della Custode dei Segreti. Non vogliono affrontare la bestia direttamente, bensì si tengono paralleli al suo percorso nel bosco. Più volte tendono agguati alle Demonette e ai Diavoli che utilizza come battitori, abbattendoli con frecce o portandoli su false piste. È un compito massacrante, poiché i Demoni sono molti e i cacciatori elfici pochi; inoltre le selve dell’Avelorn sono piene di Druchii, e spesso Scarloc si vede costretto a interrompere la missione per eludere o eliminare le loro pattuglie. Solo in un’occasione Scarloc affronta direttamente N’kari, e solo di sfuggita. Il Demone è a un’ora di marcia dal nascondiglio della Regina Eterna; non trovando alcun piano migliore, l’Asrai e i compagni superstiti si rivelano alla sua vista e lo bersagliano con una rapida salva che lo fa infuriare. Scarloc sa che un Demone Maggiore inferocito è un avversario troppo duro, e decide quindi di attirarlo verso un drappello di Elfi Oscuri. Questi, terrorizzati dall’apparizione della Custode dei Segreti, aprono il fuoco con le balestre e attirano così l’attenzione e il tremendo castigo della bestia. Mentre N’kari fa a pezzi i ranghi dei Druchii, dimenticati per il momento gli Asrai e la Regina Eterna, Scarloc sgattaiola nelle radici del mondo. Quest’ultimo diversivo gli è costato molti seguaci, e decide che Alarielle deve farcela da sola. Al loro ritorno ad Athel Loren, lui e i suoi compagni (Glam il Guerriero Ridente, Araflane Bardo di Guerra e la Cantamagie Kaia Strega della Tempesta) vengono lodati per le loro imprese. N’kari, invece, trova la preda qualche giorno dopo ma viene bandita dalla magia di Teclis, fratello di Tyrion. Fra i resti anneriti della bestia, Tyrion trova una punta di freccia che in qualche modo si è conservata intatta fra le fiamme. Chiaramente non è originaria dell’Ulthuan, e i due fratelli non riescono a comprendere da dove possa giungere. Viene presto dimenticata nel trambusto dei giorni seguenti. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2301: Karak Vlag scompare durante le prime fasi della Grande Guerra contro il Caos. Dopo la fine del conflitto, degli esploratori provenienti da Karaz-a-Karak tentano di ritrovare la roccaforte, ma non ne rimane traccia. (WFRP1 – Dwarfs: Stone and Steel;)
2301: Nell’inverno di quest’anno, gli eserciti del Caos si muovono a sud verso l’Impero, alimentati dall’oscurità crescente del Caos. Demoni marciano con loro, nutriti dai nuovi flussi di energie magiche vivificanti e ovunque gli agenti del Caos diventano più potenti. Nel cuore dell’Impero, Stregoni del Caos e adoratori degli Dei Oscuri emergono dai loro segreti conclavi per attaccare la società umana dall’interno. (LdE: Impero, 6a, 7a ed.; LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2302: Inizia la Grande Guerra contro il Caos, guidata dal Prescelto Eterno Asavar Kul. Le orde demoniache uniscono le forze con le bande del Caos e, continuando a muoversi verso sud, abbattono un’armata congiunta di Kisleviti e Imperiali, durante la quale muore il Conte Elettore dell’Ostland. L’avanzata prosegue con l’Assedio di Praag, il quale si protrae per primavera ed estate. Il Regno del Caos travolge Praag che diviene letteralmente una città posseduta, con abitanti e pietre fusi assieme, tutti con ogni sorta di contorte forme demoniache. Alcuni pelleverde combattono al fianco delle forze del Caos, altri attaccano le bande quando passano nell’Impero, facendo nascere la voce di viscidi ed empi Goblin mutati dal Caos. (Realm of Chaos: Slaves to Darkness, 3a ed.; Regno del Caos, 5a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.; LdE: Impero, 4a, 6a, 7a, 8a ed.; LdE: Demoni del Caos, 7a, 8a ed.; LdE: Nani, 4a, 8a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 4a, 8a ed.; LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.; LdE: Alti Elfi, 8a ed.; Liber Chaotica;)
2302: Durante la Grande Guerra contro il Caos, l’ufficiale imperiale Hanz Grunfeld sopravvive a un incontro con un mutevole guerriero del Caos che uccide molti suoi commilitoni usando una spada ardente. Hanz Grunfeld racconta quanto accaduto nei suoi diari e anni dopo, durante la scrittura del Liber Chaotica, Richter Kless descrive questo evento riportando Fror come nome della spada. Non è noto come possa conoscerne il nome. (Liber Chaotica;)
2302: Valnir è tra i campioni del Caos che rispondono alla chiamata della Grande Guerra contro il Caos. (Liber Chaotica;)
2302-2390: Guerra tra le Montagne. Valmir Aesling comanda la sua schiera conducendolo verso la roccaforte nanica di Kraka Drak. Incapace di fermare la marcia dei Guerrieri del Caos, Re Barbargentea è costretto a far cadere la montagna stessa per impedire a Valmir d’invadere altre roccaforti naniche. La conseguente valanga seppellisce Kraza Drak, e chiunque si trovi all’interno, sotto milioni di tonnellate di roccia, seppellendo Valmir e i suoi guerrieri dentro la roccaforte insieme ai nani. Benché ci vogliano decenni di guerra, alla fine Valmir riesce a uccidere tutti i Nani della roccaforte perduta. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2302: La Grande Evocazione. I Veggenti Grigi riuniscono tutti i clan di Skarogna ed osano evocare il Grande Ratto Cornuto. Le lotte cessano quando i clan guerrieri vengono terrorizzati fino ad un livello d’obbedienza impensabile. I Signori della Guerra Morsofisso, Vrisk Graffiodiferro, Griznekt Rodiuomini e Paskrit si uniscono al Consiglio dei Tredici. Successivamente, gli Skaven tentano di affrontare sia il Caos che l’Impero e il Kislev, ora occupati nella Grande Guerra contro il Caos, ma i secoli di lotte intestine comportano un rapido esaurimento dei loro numeri. (LdE: Skaven, 4a, 7a ed.;)
2302-2320: Terrore in Tilea. Molte cittadine vicino alle Paludi Maledette vengono razziate o spariscono all’unisono. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2303: Gli Elfi Oscuri si ritirano completamente da Ulthuan dopo due anni di aspri combattimenti. (LdE: Elfi Oscuri, 4a ed.; LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a ed.;)
2303: Degli Skaven attaccano e distruggono il villaggio di Urwald in Reikland. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2303: Kouran fa ritorno a Naggarond e trova la capitale in guerra, Morathi imprigionata e almeno otto Signori del Terrore in lizza per il trono vacante di Malekith. Egli rifiuta di tollerare un tale tradimento: dichiara proibito l’accesso alla Torre Nera e riporta l’ordine con le lame della Guardia Nera. Poco dopo viene contattato dagli agenti di Morathi, che lo informano di come la loro signora sia rinchiusa in prigionia volontariamente, piuttosto di concedere ai nemici la soddisfazione di condannarla alla pena capitale. La Megera Incantatrice ora osserva divertita la confusione che imperversa nel regno: cova la gelida certezza che il Re Stregone tornerà ed è fermamente decisa a non lasciare che il Naggaroth si sfaldi in sua assenza. Morathi ha risorse sconfinate, e le catene non le hanno impedito di elargirne largamente ai vari culti degli Assassini di Naggarond. Le sbarre di una cella possono poco contro la strisciante malvagità della potente maga. Un mese dopo, Kouran invita gli otto Signori del Terrore rivali al palazzo del Re Stregone: possono portare qualsiasi arma, spiega, purché vengano soli. I nobili attraversano i cancelli tremanti di paranoia, ciascuno segnato dalle cicatrici di assassini falliti; si radunano in silenzio davanti al trono di Malekith, di fronte a un enorme banchetto che nessuno tocca per paura di finire avvelenati. Dopodiché i Signori del Terrore prendono il proprio posto e Kouran prende la parola. “È giusto,” intima, “che il nuovo condottiero dei Druchii ascenda al potere dopo aver dato prova di forza e determinazione.” Informa i pretendenti del fatto che la stanza è ora sigillata e che rimarrà tale finché non resterà vivo un solo occupante: se si tratterà di lui, Kouran, manterrà il trono e il regno in preparazione per il ritorno di Malekith; ciò che sceglierà un altro eventuale sopravvissuto non lo riguarda. A queste parole i pretendenti si alzano furiosi, le loro liti completamente dimenticate di fronte all’arroganza di Kouran. Dal canto suo, questi si dirige semplicemente verso il trono del Re Stregone, facendo attenzione a non voltare le spalle all’assemblea, e brandisce solidamente l’alabarda che aveva lasciato appoggiata nell’ombra. Un’ora dopo, le porte della sala del trono vengono aperte per permettere al Capitano della Guardia Nera di
uscire. Dietro di lui si staglia una camera insozzata di sangue e viscere, eppure egli è stranamente immacolato a parte un graffio sulla guancia sinistra. Quella notte, la Guardia Nera marcia fuori dal palazzo e occupa le strade di Naggarond, dove massacra indiscriminatamente le famiglie e i simpatizzanti degli sventurati pretendenti. Kouran libera personalmente Morathi e in cambio riceve ricompense incomparabili. Per sei mesi i due reggenti danno luogo all’epurazione di Naggarond. Centinaia di nobili vengono portati a Har Ganeth in catene e gettati sulle pire sacrificali. Solo quando ogni singolo cospiratore è stato estirpato, allora Morathi si dirige a nord verso Ghrond, lasciando Kouran a gestire da solo il trono vuoto. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2303: Leggendo la Stella Iztl, gli Slann aumentano il potere della Grande Protezione, diminuendo l’influenza del Caos e così aiutando Magnus il Pio nella Grande Guerra contro il Caos. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2303: L’Impero affronta gli Skaven nella Battaglia di Boronadin. L’armata imperiale viene devastata tramite l’azione di una Campana Stridente. Almeno un soldato sopravvive per raccontare quanto accaduto. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2303: Magnus il Pio, originariamente un nobile di Nuln, sconfigge le armate del Caos ai Cancelli di Kislev. Il potere del Caos scema nuovamente e le orde demoniache vengono attirate di nuovo nel Regno del Caos. Tzeentch e Nurgle sono in grado di sfruttare a proprio vantaggio i postumi della battaglia e spodestano Khorne, per quanto Nurgle rimanga poi vittima dei piani dell’alleato e il Grande Stregone ottenga la supremazia. In seguito al termine della Grande Guerra contro il Caos, gli Elfi donano a Magnus la magica Armatura Dorata. Secondo una leggenda, la Lama Eterna è stata presente nel corso della battaglia assumendo la forma di una lancia nelle mani del caotico De’voth. Dopo la morte di De’voth, diventa il pugnale che tempo dopo toglie la vita allo Zar di Kislev. (Regno del Caos, 5a ed.; LdE: Impero, 4a, 6a, 8a ed.; LdE: Demoni del Caos, 7a, 8a ed.; LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2303: Ferito gravemente dallo Zar durante la battaglia presso i Cancelli di Kislev, Valnir riesce a sopravvivere e ad allontanarsi dal campo. I suoi seguaci lo riportano nelle terre più settentrionali e lì costruiscono un grande trono di pietra dal quale Valnir può sorvegliare le sue terre. Nel corso dei due secoli successivi, il corpo di Valnir non si decompone, bensì si rigenera tanto quanto marcisce. Così si diffonde la leggenda secondo cui un giorno Valnir si rialzerà, né morto né vivo, ma come immortale servo del Dio Corvo Nielglen, un altro nome di Nurgle. (Liber Chaotica;)
2303: La popolazione di Glumhof viene mangiata dagli Uominibestia che ritornano dalla Grande Guerra contro il Caos. (WHFB: Regolamento, 8a ed.;)
2303: Teclis fonda i Collegi della Magia ad Altdorf. Volans, il più grande allievo di Teclis, ne diventa il primo Patriarca Supremo. Nell’anno seguente, in seguito alla fondazione, Magnus il Pio concede ai cacciatori di streghe la licenza di uccidere i maghi rinnegati che rifiutano volontariamente gli insegnamenti dei nuovi Collegi. L’Ordine del Martello d’Argento viene quindi rinominato Sacro Ordine dei Templari di Sigmar e vengono avviati i lavori di costruzione per il loro Grande Tempio ad Altdorf, piazzato nella stessa piazza della Grande Cattedrale di Sigmar. (LdE: Impero, 6a, 8a ed.; The Witch Hunter’s Handbook;)
2304: Magnus il Pio di Nuln viene eletto Imperatore, riunificando l’Impero e terminando una volta per tutte l’Era dei Tre Imperatori. Stabilisce la sua corte a Nuln. (LdE: Impero, 4a, 7a, 8a ed.;)
2304: Morathi forgia Straziacuori nei fuochi della Montagna Ardente. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2304: In seguito alla Grande Guerra contro il Caos, gli Skaven attaccano vari contingenti dell’Impero che tentano di tornare a casa. Vengono rilasciate piaghe minori in Nuln, Talabheim e Marienburg. (LdE: Skaven, 4a ed.;)
2304: Thorgrim Portarancore viene incoronato Sommo Re dei Nani. Decide di reclamare ciò che un tempo era territorio dei Nani. Viene ripreso il Passo del Cane Pazzo. (LdE: Nani, 8a ed.;)
2304 ca.: Nikolai Kimt, pittore aderente alla scuola dei Nuovi Macabristi, realizza il dipinto “Spinti dal loro Padrone, sono Magri e Assetati”. Siccome i suoi dipinti rappresentano degli uomini ratto e afferma che essi siano ispirati dalla vita vera, Kimt è costretto ad allontanarsi dall’Impero dopo aver provocato l’ira dei cacciatori di streghe. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2304-2305: Le forze dell’Ostenmark combattono diverse battaglie contro le orde Nonmorte di Waldakir Rahtep. Il Vampiro viene infine ucciso dal Capitano Stefan von Kessel. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2305: Un’armata del Caos messa piuttosto male cerca di andarsene verso le Desolazioni del Caos settentrionali attraverso il Passo verso Est. Subiscono un agguato da parte degli Ogri all’ombra di Monte Dirupo e di loro non si sente più parlare, benché sia possibile avvistare degli Gnoblar vestiti con frammenti di armatura del Caos per alcuni decenni successivi. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2305 ca.: La Galleria di Talabheim commissiona all’artista Ernst Kristensen la realizzazione di un dipinto aderente al tema “La Magia del Festival di Metà Inverno”. Kristensen realizza il dipinto Stilles Nacht, un’opera raffigurante tre uominiratto che viene accolta con oltraggio. Kristensen sparisce pochi giorni dopo l’esibizione del dipinto, le circostanze rimangono misteriose. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2306: I Cacciatori di Streghe abbracciano in modo molto zelante il loro nuovo status, portando alle grandi epurazioni di quest’anno. Entro pochi mesi, dopo la morte di quasi seicento eretici, svariati borgomastri di rilievo e persino un arci-lettore, l’Ordine riceve la prima di numerose censure. Dopo il tentativo di impiccare tredici falsi profeti tramite la stessa corda, il Lord Protettore Otto Sprenger viene sottoposto a processo, scomunicato e impiccato lui stesso. Non solo per tradimento, ma anche per linguaggio scurrile e profonda infermità mentale. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2306: L’artista Karl Kopintzski realizza il dipinto “Le Orde Implacabili”, ispirato dall’aver prestato servizio come soldato nel momento in cui l’armata di Magnus il Pio fu attaccata dagli Skaven dopo la vittoria in Kislev. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2307: Il gruppo di Elfi Oscuri Assassini guidato da Gloreir tenta di uccidere il Re Fenice. Finubar viene protetto con successo dai Leoni Bianchi di Korhil e i suoi guerrieri inseguono gli Elfi Oscuri attraverso Lothern. Gli assassini rimasti vengono uccisi in una battaglia che scoppia sopra i tetti delle città. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.; LdE: Alti Elfi, 7a, 8a ed.;)
2307: Lo studioso Anders Emmerich viene assassinato. I colpevoli non vengono identificati e tra le sue carte di lavoro vengono ritrovate varie illustrazioni di un artista ignoto che ritraggono varie forme di uomini ratto. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2307 ca.: L’artista Nikolai Kimt realizza il dipinto “E Vidi Tre Figure, Cenciosi Messaggeri di Malattia e Morte”. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2308: In seguito alla vittoria dell’Impero contro Bretonnia nella Battaglia di Parravon, una battaglione del Nordland viene erroneamente attaccato da una forza d’intervento di soldati dello Stirland che hanno sentito parlare di forestieri invasori con vestiti sgargianti e un buffo accento. (LdE: Impero, 8a ed.; WD385 UK (155 ITA), maggio 2012;)
2308: Le Stamperie dell’Università di Altdorf pubblicano “Razze del Mondo Conosciuto, Volume VI”, un’opera di Adolphus Dumpf. Un intero capitolo del libro reca il titolo “La Falsa Credenza dell’Uomo Ratto”. Nel corso della sua vita, il Professor Dumpf arriva a ricoprire la carica di Maestro di Storia Naturale presso l’Università di Altdorf. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2309: Le Stamperie Wolfram pubblicano “Il Fato di Kavzar: Nuova Traduzione”, a cura di Erich Toller. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2309: In estate, Wilhelm Leiber visita la città di Miragliano per incontrare degli studiosi locali e approfondire i propri studi sugli Skaven. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2312 ca.: La Waaagh! Gitrippa viene obliterata presso i cancelli di Carroburg da non meno di sei Carri a Vapore. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2313: Lo studioso Wilhelm Leiber pubblica l’opera I ributtanti uomini ratto e la loro ignobile razza tramite le Stamperie Altdorf. (The Loathsome Ratmen And All Their Vile Kin;)
2315: Il Re dei Pirati Draven viene assunto per proteggere le navi mercantili che lasciano e arrivano a Swamp Town dai pirati del Porto dei Saccheggiatori. Usa il proprio potere per distruggere le flotte dei suoi concorrenti e poi saccheggia personalmente Swamp Town. (LdE: Uomini Lucertola, 6a ed.;)
2315: Massacro al Passo Punta Tetra. Un Orco Sciamano causa la morte di molti nani. Lo Sciamano stesso esplode. (LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2319-2320: La città di Faenasti, nei Principati di Confine, viene assediata nel corso della Guerra del Barile. Il Conte Rudolf von Alptraum viene ucciso quando i difensori di Faenasti fanno cadere parte delle mura sulla sua testa. (Warhammer: Siege, 3a ed.;)
2319: Navi da guerra Skaven vengono individuate nel mare tileano. (LdE: Skaven, 4a ed.;)
2320: Gli Skaven compiono attacchi nei porti occidentali di Bretonnia, Tilea ed Estalia. Ratti dei Vicoli utilizzano degli esplosivi per bruciare le flotte attraccate nei rispettivi porti. (LdE: Skaven 4a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2321: Teclis redige un rapporto diretto a Sire Belannaer presso la Torre di Hoeth, all’interno del quale compie un resoconto degli eventi della Grande Guerra contro il Caos e ciò che ha portato al suo svolgimento. Seguono anche osservazioni sul rapporto che gli Umani hanno con la magia, nelle quali include l’aver nominato Volans, il suo allievo più promettente, Patriarca Supremo dei Collegi della Magia. In più, cita anche di avergli lasciato il bastone incantato di Yrtle come simbolo della sua posizione. (LdE: Impero, 6a ed.;)
2321: Battaglia dello Stretto Acquinsanguinate. Una flotta Skaven, che ha attaccato duramente i regni degli Umani, si dedica al saccheggio e alla distruzione lungo le coste del Vecchio Mondo, colpendo Bretonnia, Tilea ed Estalia. Una flotta a vapore proveniente da Barak Varr la stanano e la sconfiggono nei pressi del Golfo Nero. (LdE: Nani, 4a, 6a ed. (seconda versione); LdE: Skaven, 4a, 7a ed.;)
2321: I Nani dei Clan Grodrik e Barin si riconciliano con il matrimonio tra il rinomato eroe Smakki Ascialucente e Dunhilda la Bella. (LdE: Nani, 6a ed.;)
2321: Presagi di sventura abbondano in un giorno in cui il sole che sorge sulla Lustria è colorato di nero. La rete geomantica sfarfalla, la Grande Protezione pulsa debolmente e le forze del Caos attaccano. Legioni demoniache si manifestano in tutta Lustria e migliaia di battaglia hanno luogo per un’intera settimana piena di sangue finché il vero sole non sorge nuovamente. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2321-2399: Tilea viene colpita da carestie ricorrenti causate dalle piaghe di topi che mangiano il grano. Le rivolte sfociano nella proclamazione delle repubbliche di Remas e Verezzo. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2322/2422: In un anno imprecisato di questo periodo, il Barone di Kroppenleben, in Wissenland, ha una breve relazione romantica con Adelina Melman, una delle ancelle di sua moglie. Dopo due mesi, il barone si ritrova annoiato e dirige le proprie attenzioni altrove. Adelina decide quindi iniziare ad avvelenare i pasti del barone, il quale muore sei mesi dopo per apparente morte naturale. Si ritiene che Adelina abbia successivamente convinto altre persone ad odiare i propri nobili signori e che ciò sia sfociato nella creazione di un culto slaaneshita. Benché alcune persone siano state messe al rogo proclamando la propria fedeltà al culto di Adelina, di Adelina stessa si sono perse le tracce e non è possibile provare quanto ipotizzato dai cacciatori di streghe. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2325: Dopo aver completato il suo testamento finale, il Barone Fallon von Kelspar abbandona le proprietà della sua famiglia. (Liber Chaotica;)
2326: Teclis torna ad Ulthuan e conquista la carica di Maestro del Sapere nella Torre di Hoeth. (LdE: Alti Elfi, 7a, 8a ed.;)
2327: La Chiesa di Sigmar scomunica il Barone Fallon von Kelspar. (Liber Chaotica;)
2328: L’Ordine di Solkan dichiara che il Barone Fallon von Kelspar è un eretico e un pericolo per la popolazione. (Liber Chaotica;)
2330: Il Barone Fallon von Kelspar viene dichiarato un traditore dell’Impero. (Liber Chaotica;)
2333: Nella notte del Tempo del Crepuscolo, i Demoni calano in massa dalle cime dei Monti Annulii. L’orda devasta parte del Saphery orientale prima di essere arrestata da un’armata guidata dalla Regina Eterna. Così inizia la Battaglia dei Prati Silenti, il luogo con la maggior concentrazione di pietrevia dopo l’Isola dei Morti. Man mano che il tempo passa e la mezzanotte si avvicina, la Regina Eterna sente la sua magia scemare: il Tempo del Crespuscolo è una notte di ascesa del Caos, e quando i poteri oscuri aumentano, i suoi diminuiscono. Appena la luna corrotta si alza sul campo di battaglia, la nebbia cala sulla pianura e le pietrevia avvampano. Per un momento regna il silenzio. In quell’istante l’armata degli Alti Elfi avverte un cambiamento. I guerrieri feriti sentono delle mani che li aiutano a rimettersi in piedi. Reggimenti che avevano subito enormi perdite vedono i propri ranghi tornare alle dimensioni originarie. Alcuni Elfi credono di vedere di sfuggita compagni morti da tempo o araldiche ormai non più utilizzate. Simili pensieri, però, sono inafferrabili come sogni a occhi aperti e scompaiono appena formati. Qualunque cosa sia accaduta, rincuora gli Alti Elfi, che si avventurano nella nebbia, le armi in pugno e gli animi determinati alla vittoria; è un trionfo. Quando lance e spade affondano, ardono dallo stesso fuoco bianco che danza sulle pietrevia. Non appena la luna maledetta tramonta e le candide fiamme scompaiono, i Demoni sono completamente distrutti. Degli inattesi alleati gli Elfi non trovano traccia. Già mentre li cercano, i ricordi di quella notte svaniscono assieme alla nebbia, lasciandosi alle spalle solo un’inspiegabile tristezza.(LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2335: Il Barone Fallon von Kelspar viene dichiarato un fuorilegge e un brigante dalla Corte della Dama. (Liber Chaotica;)
2335: Seguendo un avvertimento degli Elfi Maghi che proteggono Lothern, un vascello tileano viene fermato e abbordato. La ricerca della Guardia del Mare porta ad una battaglia. Si diffondono voci che molti uomini ratto fuggano dalla nave, sgattaiolando e sparendo nella città. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2336: Un uomo emerge dalla foresta di Athel Loren dichiarando di essere il Duca Melmone di Quenelles. Nel giro di poche ore invecchia a velocità incredibile e muore il giorno stesso. (LdE: Elfi Silvani, 6a ed.; LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2339-2340: La Battaglia di Tor Dranil. A seguito di una serie di schiaccianti vittorie nella Stagione della Disperazione, Tullaris il Terrifico guida una forza sulle coste del Nagarythe per conquistare il Calice di Khaine, perduto migliaia di anni prima durante la distruzione di Anlec per mano di Tethlis. Si tratta di una missione sacra, che è possibile compiere soltanto con la benedizione di Khaine. Cavalieri Oscuri e Carnefici saccheggiano le colline, prendendo prigionieri da sacrificare al Signore dell’Omicidio. Dopo molti riti sanguinosi, Khaine guida l’armata di Tullaris su un sentiero di sangue a ovest, verso i bassopiani del Nagarythe, conquistando le Isole della Salvezza e Riva Scissa. Lì la visione di Tullaris scema. Dopo due settimane di ricerche infruttuose, la smania di Tullaris si da insaziabile. I Guerrieri Ombra tendono agguati notturni uccidendo gruppetti dei suoi soldati e ancora il calice non si trova. Nemmeno la sua terrificante reputazione basta a contenere il malcontento delle truppe: due volte in una sera deve placare gli animi decapitando alcuni dissidenti. Intanto, lacerati da divisioni interne alla corte del Re Fenice, gli Alti Elfi sono lenti a contrattaccare. Viene inviata un’armata soltanto quando Finubar lascia l’incarico al suo consigliere più leale. Il comando è affidato in egual misura ai principi Eldyr e Tyrion. Gli Alti Elfi giungono a Riva Scissa e la trovano fortificata. Giunge la quindicesima notte e il trofeo bramato da Tullaris viene infine rinvenuto, ma la Riva Scissa è sotto attacco. I carri si schiantano sui ranghi delle Streghe, ma alle adepte di Khaine non importa: impazzite alla vista del loro stesso sangue, artigliano e sventrano gli aurighi persino negli spasmi di morte. I Carnefici di Tullaris controcaricano e a ogni colpo di draich zampilla sangue fresco. La Battaglia di Tor Dranil sembra una sconfitta certa e schiacciante per gli Alti Elfi e il disastro viene evitato solo grazie a Eldyr e alla sua guardia del corpo che, sebbene in inferiorità numerica, mantengono la posizione quando quasi tutti sono ormai fuggiti. Il principe muore quel giorno: egli getta nella mischia il suo carro, la lancia dritta verso il cuore nero del Terrifico. Tullaris schiva abbassandosi e sferra un montante con la Prima Draich, fendendo senza sforzo il telaio del carro e sbalzando il principe dalla piattaforma. Eldyr cerca di rimettersi in piedi, ma l’altro gli è addosso, macellandolo in preda alla folle sete di sangue. Il principe muore dopo il secondo colpo; dopo il decimo il corpo è irriconoscibile. Vedendo il compagno cadere, Tyrion lancia un ruggito di furia e, pur essendo impegnato a combattere contro tre Assassini Khainiti, abbatte immediatamente i nemici e si getta alla carica spronando il suo destriero Malhandir affinché raggiunga tullaris e il corpo di Eldyr. Alla vista della nuova minaccia, Tullaris ordina ai guerrieri di radunarsi dietro il muro degli aurighi morti o feriti. È allora che il Signore dell’Omicidio gli parla, sussurrando attraverso il sangue che lo inzacchera da capo a piedi. Khaine gli impone di dimenticare la vittoria per quel giorno; il recupero del Calice è l’unica cosa che conta. Gli intima così di abbandonare i compagni e tornare in patria con il trofeo: e così Tullaris fa. Un attimo prima che la carica di Tyrion vada a segno, il Carnefice lascia il campo di battaglia. Nessuno, né fra gli Asur né fra i Druchii, lo nota, poiché la foga della battaglia inviata da Khaine annebbia la vista. Mentre la sua nave scivola inosservata sui flutti, egli si volta a guardare l’esercito di Tyrion mentre fa scempio dei suoi compagni. Avanzano i cacciatori di Chrace, senza più frecce ma con le spade in pugno. Avanzano i Maestri di Spada di Hoeth, le lame sfocate nella flebile luce del sole mentre recidono arti e spezzano dardi in volo. La terra trema con rumore di zoccoli quando gli Elmi d’Argento frantumano gli scudi con le lance, trafiggendo i bersagli. In pochi istanti le sorti della battaglia si rovesciano, ma rimane ancora un’impresa eroica prima della fine. Kolhir Cuoretetro, uno degli Assassini più letali del Naggaroth, era rimasto in paziente attesa per tutta la durata dello scontro. Appena Tyrion si avvicina, Cuoretetro lascia cadere il mantello e si lancia in avanti, puntando al cuore del principe con le lame avvelenate. È talmente improvviso e silenzioso che l’Alto Elfo non se ne accorge fino a un secondo prima che il pugnale colpisca. All’improvviso si percepisce il vibrare di un arco, con la bellezza e la forza di una nota che rintocca sul fracasso della battaglia. Quando il corpo senza vita di Cuoretetro viene inghiottito da ranghi degli Elfi Oscuri, Tyrion segue con lo sguardo la traiettoria del dardo, cercando di scorgere il suo salvatore. Sulla collina intravede una figura sola e regale, uno scintillio d’argento sotto un cappuccio grigio. Poi l’arciere volta le spalle e se ne va, lasciando Tyrion a conquistare la vittoria e piangere i caduti. Khaine ha banchettato oggi: il fatto che lo abbiano nutrito gli Alti Elfi non importa a Tullaris il Terrifico. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.; LDE: Elfi Oscuri.;)
2340: Il Barone Fallon von Kelspar viene dichiarato uno Spergiuro da parte del Sommo Re dei Nani. (Liber Chaotica;)
2340: In quest’anno la principessa Eldyra del Tiranoc, figlia minore dell’eroe caduto Eldyr, impugna la spada del padre. Desiderosa di servire il Re Fenice al suo posto, si presenta alla Corte della Fenice, ma non viene ricevuta con gentilezza. Finubar è immerso negli studi e non intende vedere nessuno, mentre pochi altri nobili sono interessati ad accogliere un ulteriore rivale. Presto la sdegnosa indifferenza si tramuta in canzonatura e freddezza, Eldyra fugge con gli occhi colmi di rabbia e vergogna. Il principe Tyrion la trova nel Tempio di Lileath. In quei giorni oscuri egli aveva poco interesse per gli intrighi di corte e non era presente all’umiliazione di Eldyra, ma gliene era giunta voce e, ricordando la sua amicizia con Eldyr, l’aveva cercata. Tyrion giura senza esitazione di aiutarla a esaudire i suoi desideri e dal giorno successivo inizia a frequentare assiduamente la corte, assicurandosi di presentare la sua nuova scudiera. La seconda introduzione di Eldyra non suscita alcuna ilarità. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2340: Al culmine dell’estate, la Waaagh! Gashrak sciama dalle Volte e discende su Athel Loren, ma ha la sfortuna di caricare direttamente contro la Caccia Selvaggia di Orion che si dirige verso i bassopiani di Parravon. Dopo una breve, ma cruenta, battaglia sulle rive del fiume Grismerie, i ragazzi di Gashrak vanno in rotta verso i monti. Gashrak viene trafitto dalla lancia del Dio, il suo corpo esposto ai confini di Athel Loren come monito per quelli della sua stirpe. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2341 ca.: Ramhotep il Visionario, dopo aver ripristinato la propria armata, paga Arkhan il Nero con otto Sfingi da Guerra di giada affinché lui usi la stregoneria per creare un possente ponte d’ossa che gli permette di marciare oltre i Monti Neri. L’armata di Ramhotep avanza e devasta le città di Ubersreik e Grünburg, benché ogni soldato coinvolto nella distruzione del suo capolavoro del passato sia già morto da almeno centosettanta anni. (LdE: Re dei Sepolcri, 8a ed.;)
2344: Il Sacco di Marienburg. Più per fortuna che per calcolo, Otto Steinroth, il famigerato Pirata Rosso di Marienburg, guida una possente flotta attraverso le nebbie dell’Ulthuan. Le navi dalla prua a forma di lupo devastano Sardenath e la ciurma saccheggia i tesori della città, prima di veleggiare verso casa più ricca di prima. Con le sue gesta il Pirata Rosso attira la disgrazia su Marienburg, poiché suscita l’ira del Sire del Mare Aislinn, la cui flotta giunge troppo tardi per aiutare Sardenath. Egli dispone di navi veloci e potrebbe raggiungere facilmente il Pirata Rosso e distruggerlo tra le onde, ma decide di dare una lezione che la giovane razza degli Umani non possa facilmente dimenticare. Aislinn segue le navi di Steinroth nei mari tempestosi, sfruttando tutta la propria esperienza per non farsi individuare, e colpisce solo quando la flotta del Pirata Rosso si ormeggia ai moli del Guilderveld di Marienburg. Appena lo scontro ha inizio, gli artiglieri delle fortezze costiere di Marienburg, per quanto abituati a respingere le incursioni dalla Bretonnia e dalla Norsca, non riescono a mirare a causa della misteriosa nebbia che cala sul Reiksmouth nell’istante in cui il primo colpo parte. Nascosta dalla foschia, la flotta degli Alti Elfi si schiera in formazione di blocco navale e inizia a bombardare il porto. L’ammiraglia di Aislinn, la Drago di Sale, con le murate piene all’inverosimile dei migliori guerrieri di Lothern, entra nel porto e sbarca le truppe sui moli. Se gli abitanti di Marienburg avessero saputo il motivo dell’attacco del Sire del Mare, si sarebbero scostati per non ostacolare la sua vendetta e porre fine al blocco della città. Tutto quello che sanno, però, è che le loro case sono in fiamme e gli Elfi armati marciano per le strade, perciò sul cammino dei guerrieri di Aislinn verso le navi di Steinroth non c’è la ciurma del Pirata Rosso, ma alcune delle migliori truppe del Nordland. Ha così inizio una confusa battaglia sui moli. Gli Elfi
sono in vantaggio fin dall’inizio: poiché la nebbia è una loro creazione, non ne ostruisce la vista. È troppo da sopportare per i marinai del Pirata Rosso, che non amano combattere nella fazione perdente: quando Steinroth viene ucciso dalla lama di Aislinn, i superstiti abbandonano le armi e tentano di fuggire in acqua. Tuttavia, non c’è modo di evitare lo sguardo degli arcieri del Sire del Mare. Il morale dei pirati è infranto, ma i soldati di Marienburg combattono con la disperazione di uomini che difendono le proprie case. Gli archibugi ruggiscono mentre i tiratori del Nordland cercano invano bersagli tra le nebbie. Il porto risuona del clangore dell’acciaio sull’acciaio, mentre alabardieri e spadaccini cercano inutilmente di scacciare gli Elfi dai moli. Poco a poco, i guerrieri dell’Ulthuan raggiungono i vascelli della prua a forma di lupo. La Guardia del Mare di Lothern forma un muro di lance per proteggere i compagni mentre gli altri salgono a bordo delle navi per recuperare le cose più preziose: antichi libri, scettri e anelli di comando e le armi dei principi di Sardenath. Poi, a un ordini di Aislinn, gli Elfi si ritirano sulla Drago di Sale, portando con sé non solo i corpi dei caduti, ma anche un gran numero di mercanti (infuriati) costretti ad abbandonare i propri negozi di vini e sete orientali: dopo quello scontro nessun Elfo può sperare di restare libero a Marienburg. Quando l’ammiraglio si riunisce alla flotta, Aislinn si volta verso la città accigliato. Con un secco cenno del capo dà l’ordine ai maghi riuniti sul ponte di prua ed essi scatenano una conflagrazione di fiamme viventi sui moli. Le vampe si diffondono dalle navi ai pontili e fino ai magazzini, distruggendo ogni cosa. Quando la Drago di Sale raggiunge il mare aperto, la flotta mercantile di Marienburg e buona parte delle ricchezze della città sono state ridotte in cenere e disperse dal vento. Il ritorno in patria di Aislinn provoca reazioni contrastanti. I parenti dei morti di Sardenath lo salutano come un eroe, e così anche i principi che credono che il potere degli Alti Elfi dovrebbe essere chiaramente riconosciuto ovunque. Altri, specialmente chi traeva grandi benefici dal commercio con Marienburg, ritengono le sue gesta inutilmente crudeli, una vera e propria dichiarazione di guerra. Nei mesi successivi al sacco di Marienburg, la reputazione a corte del Sire del Mare cala quasi a zero e le sue campagne di rappresaglia contro gli insediamenti norsmanni non lo aiutano. Ironicamente, ciò che lo ha allontanato dai nobili lo avvicina al Re Fenice, poiché secondo Finubar l’Ulthuan non può permettersi di perdere una spietatezza come quella di Aislinn. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2349: Un’armata di Uomini Lucertola proveniente da Itza marcia verso sud attraverso le Pianure di Culchan. Viene evocato un ponte di energia magica e l’armata attraversa l’isola su cui si trova la Cittadella del Crepuscolo. Gli Alti Elfi temono un assedio, finché una flotta di Elfi Oscuri Corsari non attacca dal mare. È solo grazie all’aiuto degli Uomini Lucertola che i Corsari vengono respinti. Successivamente gli Uomini Lucertola tornano a nord senza dire una parola agli Alti Elfi. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2350: Distruzione del Palazzo della Gilda degli Ingegneri presso Karaz-a-Karak. I due inventori che hanno causato l’esplosione, Burlok Damminsson e Sven Hasselfriesian, stavano costruendo dei nuovi vascelli a vapore. Nani pesantemente mutati sono scoperti nel nord delle Montagne dei Confini del Mondo. (LdE: Nani, 4a, 6a ed. (seconda versione);)
2350: Arkhan il Nero stringe un’alleanza temporanea con la Somma Regina Khalida e insieme viaggiano verso la Sylvania. Intanto che Khalida abbatte il Vampiro Lord Mandregan, Arkhan recupera il Bastone di Nagash dalla sua bara. (LdE: Re dei Sepolcri, 8a ed.;)
2351: La Rinascita del Caledor. Man mano che le sorti del mondo si fanno più fioche e l’Ulthuan si trova sempre più spesso sotto attacco, il principe Imrik del Caledor si preoccupa del fatto che le gesta dei suoi simili non possano più essere paragonate a quelle degli antenati, che il sangue di Caledor si sia indebolito nei secoli. Convocando il Grande Consiglio del Caledor, Imrik ordina di radunare i Principi Drago e risvegliare i grandi Draghi, giurando che il Caledor sarà in prima linea, come nelle ere passate, anche se ciò comportasse il sacrificio di tutti i suoi figli e figlie. Nei mesi seguenti il fumo si leva dalle forge dell’Incudine di Vaul e la Cordigliera del Drago risuona del lavoro dei fabbri. Grandi schiere di lancieri e arcieri scendono dai monti. Alcuni si dirigono ai grandi cancelli nel nord, altri verso i Reami Esterni; molti invece salpano verso gli avamposti nell’oceano meridionale. Qualunque cosa accada in questi anni di crescente oscurità, il Caledor è pronto, e non avrà timore nell’affrontarlo. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2355: Battaglia di Cholulec. L’Ingegnere Nanico caduto in disgrazia Sven Hasselfriesian esce da Barak Varr all’interno della sua nave alimentata a vapore, raggiungendo la Costa delle Tarantole in Lustria dopo diversi mesi e molte battaglie con le creature degli abissi. Sven e i suoi compagni si scontrato con gli Uomini Lucertola nelle rovine di Cholulec. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2355: Una flotta di Alti Elfi al comando di Ethelis il Candido affonda delle navi norsmanne prima che possano bloccare Marienburg. Subito dopo ricomincia il commercio tra la città imperiale e l’Ulthuan. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2356: Haf Lorenentz, soldato imperiale noto per la volgarità, il fare litigioso e il terribile lezzo, viene creduto responsabile dell’incendio che devasta i quartieri poveri di Wissenburg. Nel corso dei decenni successivi, Haf viene ricordato in modo molto diverso. Nella città di Wissenburg, Grasso Haf diventa una figura radicata nelle credenze popolari a cui viene attribuito il ruolo di allegro e scherzoso musico batterista nell’armata del Conte Elettore. Quando tali caratteristiche diventano le basi della famosa opera teatrale “Le Avventure del Batterista Tracagnotto” del drammaturgo Helmut Grieber, il mito diventa immutabile. (The Empire at War;)
2366: L’antica Chimera Zannanera si risveglia dal suo sonno sui Monti Annulii e infuria per l’Avelorn. Centinaia di Arpie, Manticore e altre bestie prendono parte alla devastazione. Per ogni mostro ucciso dalle frecce ardenti degli esploratori dell’Avelorn e dalle lance di ithilmar delle Ancelle della Regina Eterna, altri due si aggiungono allo scontro. La minaccia termina quando Alarielle in persona affronta Zannanera, incenerendola con una colonna di fulgide fiamme bianche. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2367: Primo utilizzo della Ruota del Fato durante l’Assedio di Alcasta. Uno degli strumenti viene usato per sfondare i cancelli della città. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2369: Alla morte di Magnus il Pio, la corona non passa al fratello Gunthar von Bildhofen, il quale si era inimicato il Grande Teogonista, bensì al Conte Leopold dello Stirland. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Impero, 7a ed.;)
2370: I Guerrieri del Caos della Fortezza d’Ottone respingono un’armata dell’Impero, recentemente inviata dal Conte Elettore del Middenland, che tenta di scacciarli dai Monti di Mezzo. L’artiglieria dell’Impero cade nel silenzio quando delle Chimere si abbattono sui serventi facendoli a pezzi. Con l’artiglieria distrutta, le porte della Fortezza d’Ottone si aprono liberando una marea di guerrieri in preda alla frenesia, la quale macella i soldati dell’Impero. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.; LdE: Impero, 8a ed.;)
2371: Matrimonio tra la Contessa von Bildhofen di Middenland e il primo Boris Todbringer di Middenheim. Il figlio Bertholdt diventa il primo Todbringer Conte di Middenland. (LdE: Bestie del Caos, 6a ed.;)
2372 ca.: Nasce l’elfo oscuro Lama di Tenebra, futuro Maestro degli Assassini. (LdE: Elfi Oscuri, 6a ed.;)
2374: La Follia di Sigvald. Afflitto da tempo dal fatto che gli abitanti dell’Ulthuan fossero rinomati per avere chiome più folte e dorate delle sue, il Principe Sigvald, rampollo di Slaanesh, salpa verso l’isola continente per prendere lo scalpo di ogni Elfo che incontri sul proprio cammino. Lo segue un’armata di Guerrieri del Caos assetati di sangue, a cui non interessa il motivo per cui Sigvald sta scendendo in guerra, ma solo che ci sia da saccheggiare e che si possa guadagnare la gloria degli Dei Oscuri. La principessa Elydra, ormai un generale, guida il contrattacco. Incerta sulle dimensione dell’orda del Caos, decide di tormentarla mentre si dirige nell’entroterra. Agli aurighi viene assegnato il compito di dare la caccia agli esploratori di Sigvald ed eliminarli, mentre i Guerrieri Ombra compiono scorrerie notturne per distruggere i rifornimenti, uccidere i cavalli e assassinare i luogotenenti del Condottiero del Caos. Secondo gli ordini di Eldyra, incantesimi di mascheramento nascondono città, pietrevia e magioni agli occhi dei nemici. Perseguitata e accecata, l’armata di Sigvald si perde rapidamente negli altopiani del Cothique. Presto scoppiano dei tumuli tra i ranghi del Caos, perché i saccheggi sono stati pochi e non c’è gloria nel sopportare il fastidio degli attacchi dei Guerrieri Ombra. Sigvald deve affrontare sempre più sfide alla sua posizione, ma l’orgoglio non gli permette di abbandonare i suoi scopi. Nel giro di poco tempo uccide tanti suoi luogotenenti quanti ne hanno uccisi i Guerrieri Ombra in tutta l’avanzata. Durante uno di questi duelli letali, iniziato da un enorme barbaro chiamato Dranak Tracannasangue, Eldyra lancia infine l’attacco. Grandi formazioni di Elmi d’Argento colpiscono al cuore dell’armata del Caos con gli stendardi che garriscono al vento, abbattendo molti barbari prima che riescano ad assumere una formazione da battaglia. I Guerrieri del Caos potrebbero comunque vincere se Sigvald accantonasse per qualche ora le ostilità con Tracannasangue ma, rifiutando di sospendere il duello per un evento così triviale come un attacco nemico, costringe l’armata a pagare un caro prezzo. Gli Elfi conquistano una vittoria schiacciante entro il tramonto. Tracannasangue viene ucciso dalla lama d’argento del principe e i rimasugli dell’esercito si disperdono. Nelle fasi finali dello scontro, Sigvald vaga qua e là, uccidendo chiunque tenti di fermarlo. Il sangue del rivale gli ha ricordato una bottiglia di vino bretoniano particolarmente rancido assaggiato tempo addietro e improvvisamente vuole vendicarsi dei suoi produttori. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2376: A questo punto, l’incantesimo che ha trasformato Lustria in una trappola mortale vivente diventa ancor più forte. Fauna e flora entrano in un nuovo periodo di proliferazione e crescita accelerata. Le giungle diventano ancor più pericolose e piene di creature dal sangue freddo. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2376: Impiegando ogni scintilla di arte arcana, Morathi cattura il Principe Tyrion e l’Isola Maledetta. Fin dalla scomparsa di Malekith, la Megera Incantatrice è sempre più convinta che il giovane principe sia uguale al suo progenitore anche per indole, non solo per fattezze: gli unici difetti sono l’inopportuna lealtà verso Finubar e l’infatuazione cieca verso quella cagna della Regina Eterna. Aenarion avrebbe sicuramente disprezzato i sovrani dell’Ulthuan, per cui la sua rinascita non è completa in Tyrion, ma lei può porvi rimedio. Se Malekith non può più governare, lo farà Aenarion. Tuttavia il piano incontra un’opposizione: grazie alla magia di Teclis ha previsto il rapimento. Con l’aiuto della Principessa Eldyra, il cui padre è stato un suo buon amico, il Sommo Sacerdote del Sapere raduna un esercito e marcia verso nord. Quando gli Asur contrattaccano, Morathi lascia il comando dell’armata alla sua (quasi) fidata accolita Lyssa Lama Crudele e inizia un rituale sull’Altare di Khaine. Il sangue scorre mentre sacrifica al Dio centinaia di schiavi e decine di sacerdotesse, implorandolo di ridare all’amato la gloria perduta. Purtroppo per Morathi, una traditrice (sospettata in seguito di essere stata al soldo di Hellebron la Decrepita, che non ha alcun interesse nel ritorno di Aenarion o nell’aumento del potere di Morathi) disfa il rituale e scioglie Tyrion dall’incanto. Intanto che il principe cerca di fuggire, gli Asur sfondano le linee di Lyssa e si dirigono verso la piramide oscura; mentre le trame della stregoneria si allentano, Teclis ed Eldyra guidano una carica verso la sommità della costruzione. Morathi comprende che la battaglia è perduta, e con essa le sue speranze di recuperare l’anima in frantumi di Aenarion, almeno per ora. Prima di fuggire riesce a baciare Tyrion, il quale, colto da sorpresa e raccapriccio, non coglie l’opportunità per ucciderla. Poi, evocato il fedele Sulephet, l’incantatrice torna in volo a Ghrond, lasciando i suoi seguaci liberi di fuggire, se ne sono in grado. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2379: Corsari di Karond Kar fanno naufragio nei pressi dell’isola pirata di Sartosa. Rubano diverse navi per fuggire e con l’aiuto di tagliagole locali attaccano le città di Luccini e Remas. Vengono traditi dai mercenari e messi in catene dai capitani pirati ai quali avevano sottratto le navi. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2380: Il Necromante Fenryl Xandu e i suoi servi ghoul penetrano in quasi tutti i Giardini di Morr situati sui confini meridionali dell’Impero. All’interno di ognuno di essi prepara un incantesimo affinché, al sopraggiungere della prossima notte di Geheimnisnacht, ogni cadavere sorga dalla propria tomba in una barcollante marea d’orrore. L’anno seguente è noto come Anno dei Morti. Gli eserciti dell’Impero sono costretti a combattere schermaglie in ogni villaggio così da sconfiggere i nonmorti. (Battlescroll: Crypt Scavengers;)
2383: Caradryan di Eataine diventa il nuovo Capitano della Guardia della Fenice poiché Moraelir, il precedente Capitano, si mette volontariamente da parte in accordo con il Volere di Asuryan. (LdE: Alti Elfi, 7a ed.;)
2385: I Nani di Karak Norn tornano a marciare su Athel Loren; come è accaduto spesso dopo la morte di Grungni Cercaoro, vengono respinti nel sangue senza aver ottenuto alcun risultato. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2387: Lokhir Cuorenero saccheggia la città di Tor Canabrae sulla costa dell’Ulthuan. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2387: Donner Stomacocapiente, Grantiranno dei Regni degli Ogri, muore a causa di una valanga. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2387: Il Principe Karsten di Waldenhof assolda gli Skaven per minare l’inespugnabile Castello Siegfried in Sylvania. Quando nega il pagamento in warpietra gli Skaven rapiscono tutti i bambini di Waldenhof. (LdE: Skaven, 4a, 7a ed.;)
2390: Dopo un secolo trascorso nella ricerca infruttuosa di qualche segno di vita di Malekith, Morathi tenta di ottenere il favore di Khaine tramite doni sanguinari: offre così grandi ricompense a chiunque le porti prede inusuali dalle giungle della Lustria. La nobiltà del Naggaroth si precipita a esaudire i suoi desideri, poiché tutti sanno che spetterà a lei scegliere un nuovo regnante se il Re Stregone fosse perduto per sempre. Innumerevoli navi si affrettano così verso la costa della Lustria e le dense giungle dell’entroterra, i ponti gremiti di spietati guerrieri; quelle che ritornano hanno la stiva piena di bestie. Scinchi e Sauri, resi sonnolenti e docili grazie a degli incanti, sono le prede più comuni. Col tempo la competizione avvampa e i predoni audaci catturano vittime sempre più grandi. Presto Morathi può compiere sacrifici utilizzando Coatl, Bastiladonti e altre creature smisurate; tuttavia, dopo che un Carnosauro compie un immane massacro e distrugge gran parte di un tempio al culmine di un rituale, la Megera Incantatrice proibisce che gliene vengano presentati altri. Si prosegue così per dodici anni. Migliaia di Druchii periscono nel portare tesori a Morathi, ma questa ha occhi solo per Khaine e per la sua missione disperata. Poi, in un notte di tenebra nella Stagione della Ferocia, la sacerdotessa offre la vittima più grande: uno Slann, un Mago Sacerdote catturato a Tlanxla e lobotomizzato dal coltello di un Assassino. Mentre il sangue della creatura rigonfia inonda l’altare, il cielo si infiamma e le mura di Ghrond trasudano icore demoniaco. Il giorno dopo Morathi ordina che cessino le spedizioni nella Lustria: finalmente ha ottenuto la sua risposta. Deve solo aspettare. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2391: Due giorni di rivolte all’interno di Marienburg fanno sì che gli Elfi arrestino un Umano nel Suiddock e lo trascinino a Elftown. Molti Elfi vengono linciati prima che il subbuglio si calmi. (WFRP1 – Marienburg: Sold Down the River;)
2393: Una grande consegna di grano, in viaggio tramite nave dall’Arabia alla Tilea, non riesce a raggiungere la destinazione. Pur non riuscendo a provarla, si sospetta la pirateria Skaven. (LdE: Skaven, 4a ed.;)
2396-2399: Ilich Meinbach regna come Duca del Grande Principato nei territori dei Principati di Confine. (Warhammer: Siege, 3a ed.;)
2399: Centinaia di orchi e goblin assediano la città di Zakgrape. (Warhammer: Siege, 3a ed.;)
2399: Avendo oltrepassato i cancelli marittimi di Lothern semplicemente navigando al di sotto di essi, una flotta di sommergibili degli Skaven approda sulle coste dell’Eataine. Orde di malvagi uomini ratto scendono dai logori colossi per essere accolti dal muro di lance della Guardia del Mare di Lothern. Gli Elfi sono in inferiorità numerica, ma sanno che devono fermare gli invasori prima che raggiungano l’entroterra, oppure svaniranno in grotte e foreste e per molti decenni l’Ulthuan sarà infestato dalla loro presenza. Gli Skaven Schiavi corrono verso la spiaggia come folli, ma quelli che non sono abbattuti dalle frecce vengono trafitti dalle lance. Il Signore della Guerra Skizratch del Clan Rictus ha pianificato attentamente l’assalto e, dopo che anche la sesta ondata di Schiavi è stata abbattuta, lancia l’attacco principale. I Domatori del Clan Moulder pungolano decine di mostruosi Rattogri verso la costa, con i ruggiti delle bestie che sovrastano lo schioccare delle fruste. Dietro di loro marciano interi reggimenti di Ratti d’Assalto. I dardi della Guardia del Mare piovono più raramente ormai, poiché gli Elfi hanno già consumato la maggior parte delle frecce. Tutti i guerrieri sulla scogliera imbracciano gli scudi e impugnano le lance: una sottile linea bianca e argentata contro un’orda di parassiti. Purtroppo Skizracht è preparato anche a questo. I ranghi dei Ratti d’Assalto si aprono rivelando i Gettafiamme
Warp che riversano la propria furia sugli Elfi, incenerendone a decine con il fuoco corrotto. I Rattogri si scagliano sulle sezioni più indebolite del muro di lance. Si avventano contro le armi degli Elfi, sferzando con zanne e artigli, incuranti delle ferite. Persino di fronte a un tale assalto la Guardia del Mare tiene la posizione, mulinando le lame alla luce del sole nascente. I Rattogri cadono uno a uno, ma si lasciano alle spalle una scia di sangue e distruzione. Quando i Ratti d’Assalto avanzano, gli Elfi cominciano a ritirarsi. Ormai sono troppo pochi per resistere e sanno che se non indietreggiano saranno presto sconfitti, ma neppure uno di essi rompe le righe. Persino quando Skizratch stesso si getta nella mischia, mietendo elmi e teschi elfici con la sua alabarda nera, la Guardia del Mare rimane incrollabile. Soltanto quando il Signore della Guerra cade, con una delle ultime e preziose frecce conficcata fino alla coda nell’occhio destro, gli Elfi si ritirano di nuovo, approfittando del momento di panico che si diffonde tra le fila degli Skaven. Per un momento sembra che la morte di Skizratch segni la fine della battaglia, ma tra i ranghi degli uomini ratto si levano squittii di vendetta e ricominciano ad avanzare. A molte miglia di distanza sul Mare dei Sogni, dal bastione più alto del Tempio di Asuryan, la vista acuta di Caradryan della Guardia della Fenice nota la difficile situazione della Guardia del Mare. Con un comando silenzioso raduna i suoi guerrieri e richiama le Fenici Pirardente dai loro posatoi: nessuna nave può portare la salvezza più rapidamente delle loro ali. All’improvviso i cieli ardono della furia di decine di Fenici. Ogni uccello fiammeggiante porta sul dorso sei Elfi, ma il carico non li rallenta minimamente. Sorvolano il campo di battaglia con gli artigli protesi, scavando solchi insanguinati nei ranghi compatti dei Ratti d’Assalto. Dopo aver aperto dei varchi nelle linee degli Skaven, le Fenici atterrano per il tempo necessario a far smontare la Guardia della Fenice. In silenzio, i prescelti di Asuryan si schierano in formazione serrata e alzano le alabarde all’unisono in un gesto di saluto, per assicurarsi che il Dio noti le loro gesta prima di caricare. Tocca agli Skaven ora conoscere la disperazione. Nessuno di essi ha incontrato in vita propria guerrieri tetri e letali come le feroci Guardie delle Fenici, e gli uomini ratto che non cadono sotto le affilate alabarde fuggono in preda alla paura. Quando sugli scudi di Lothern non c’è più il peso degli Skaven, una nuova speranza si accende nel cuore degli esausti guerrieri. Cantando, si lanciano di nuovo in battaglia per vendicare gli amici caduti in quello scontro, ma appena avanzano il campo di battaglia viene scosso da un sinistro ruggito e un Abominio di Pozzo Infernale si fa largo tra le fila dei Ratti d’Assalto, mentre denso fumo verde si leva dai bracieri di mutapietra impiantati nella sua carne. Resa folle dal tormento, la bestia sventra indifferentemente Skaven ed Elfi, scagliando via i cadaveri o schiacciandoli sotto la sua imponente mole. Allora Caradryan si unisce alla mischia, calando dai cieli sul dorso della grande Fenice Cuorglaciale, Ashtari. Aria gelida scintilla dietro il volatile quando si getta in picchiata e dove colpiscono i suoi artigli la pelle dell’Abominio si spacca per il freddo. La bestia mutante ruggisce e tenta di afferrare il nuovo nemico, ma è intorpidita e il volatile riesce tranquillamente ad allontanarsi dalla sua portata. Nel successivo passaggio Ashtari plana più in basso e Caradyan è pronto con la sua lama. Appena l’alabarda sprofonda nella carne corrotta della creatura, la lama incantata avvampa. Il principe affonda dodici colpi, ciascuno più letale del precedente, e presto l’Abominio di Pozzo Infernale non è nient’altro che una colonna di carne avvolta dalle fiamme. Gli uomini ratto non riescono a sopportare oltre e fuggono verso la relativa salvezza dei propri vascelli tirati in secca. Troppo tardi. Mentre Caradyan guidava un gruppo di Fenici in soccorso della Guardia del Mare, ne aveva inviato un altro a incendiare i relitti degli Skaven. Le navi sono in fiamme e grandi nubi di fumo nero e verde si levano dalle zone interne, ridotte a rovine fumanti dal fuoco delle Fenici. Con la propria flotta distrutta, gli Skaven in preda al
panico si disperdono, ma la disperazione ne fa delle prede semplici per le lame degli Elfi. Non più di cento raggiungono la spiaggia, ma incappano nei rinforzi provenienti da Lothern che, amareggiati per essere arrivati in battaglia troppo tardi, decidono di compensare dando ferocemente la caccia ai superstiti. Così termina la sfortunata invasione dell’Eataine. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.;)
2401: All’assedio di Monte Castello, cinquecento mercenari resistono contro diecimila orchi. (LdE: Mercenari, 5a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2401: La Waaagh! Zkiacciabudella si abbatte sullo Stirland. L’Imperatore e i suoi alleati più stretti sono impegnati a ovest nel tentativo di respingere un’invasione bretoniana. Quando l’orda pelleverde attraversa le rovine di Wurtbad, lo Sciamano Zannarotza trova un antico tomo rimasto illeso. Percependone la stregoneria, prova a manovrarlo con la sua magia, ma ciò porta a un’esplosione che spacca la realtà liberando una schiera di Demoni guidata da Kz’ar’aka, Principe Demone, Prescelto del Dio del Sangue. La battaglia è intensa, ma alla fine i pelleverde si disperdono quando Kz’ar’aka strappa la testa a Zkiacciabudella. (LdE: Demoni del Caos, 8a ed.;)
2402: Una banda di Ombre penetra di soppiatto sulla costa di Chrace, nascondendosi nelle foreste, razziando villaggi e tendendo agguati alle pattuglie. Passa un intero anno prima che un contingente di Leoni Bianchi riesca ad affrontarla, abbattendola con i Carri dei Leoni. Una manciata di Elfi Oscuri comunque fugge e non viene più ritrovata. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2402: Dopo lunghe peregrinazioni nel Regno del Caos, Malekith riesce ad aprirsi un varco verso il mondo dei mortali. Una pattuglia di Cavalieri Oscuri ne rinviene il corpo spezzato nell’ombra delle vedette settentrionali, la pelle corazzata squarciata e straziata, Morathi lo accudisce per un anno e lo cura infondendolo di perfidia e magie nefande. Nel delirio e negli incubi a occhi aperti che lo perseguitano, il Re Stregone farfuglia di castelli d’ossa e foreste di occhi. Quando Malekith si sveglia, una nuova luce brilla nel suo sguardo: la furia è scomparsa, sostituita da una fredda determinazione. Morathi teme che parte del figlio sia intrappolata in quel luogo oltre il mondo, ma il Re Stregone rifiuta di discuterne; l’unico indizio in possesso della madre è la punta rotta di un corno demoniaco trovato a fianco del sovrano. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2405: Rimessosi in sesto, il Re Stregone inizia a stilare nuovi piani per la distruzione dell’Ulthuan. Richiamati i capitani corsari, ordina loro di concentrare le scorrerie sulle colonie elfiche più lontane e sui reami con cui commerciano. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2408: Come da ordini, Lokhir Cuorenero guida una grande flotta contro la colonia elfica di Tor Elasor. All’alba le arche nere Torre del Terrore Benedetto e Dolore Immortale sfondano le mura con bordate di colpi magici, consentendo ai Corsari di depredare la città. Sebbene combattano con valore, gli Alti Elfi non riescono a resistere alla ferocia degli attaccanti: al crepuscolo Tor Elasor è una rovina insozzata di sangue. Cuorenero inchioda il guardiano ancora vivo, il Principe Datherion, alla parete più alta del mastio centrale. L’assalto è così rapido che non viene lanciato nessun allarme verso l’Ulthuan; quando il Sire del Mare Aislinn guida una flotta a Tor Elasor per scoprire il motivo del silenzio, si ritrova in un mattatoio dominato dalla rovina e dalla putrefazione. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2410 ca.: Grom il Pancione guida la sua orda di pelleverde oltre il Passo della Fiamma Nera e poi verso nord. In poche settimane, riduce in rovina diverse piccole roccaforti naniche, profana i sepolcri dei loro antenati e ordina che un’antica e colossale statua del dio Grungni sia riscolpita secondo le sue grottesche fattezze. Furiosi per le atrocità di Grom, i Nani maledicono il suo nome e radunano le forze per eliminarlo. (LdE: Orchi e Goblin, 7a ed.;)
2410: In cambio di dodici vagonate d’oro, gli artigiani nanici costruiscono la Fortezza di Kreighof per il Conte Elettore dell’Ostermark. Tuttavia, quando i Nani ricevono il pagamento, scoprono di essere stati fregati di due penny e mezzo. Ritornano a Kreighof con una grossa armata proveniente da Karak Kadrin e radono al suolo la fortezza. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2411: Dieter IV viene incoronato Imperatore. (WHFB: Regolamento, 8a ed.;)
2412: I principi di Ulthuan si riuniscono in Lothern per discutere del destino delle Terre d’Ombra. Dopo un acceso dibattito, si decide di provare a riportare Nagarythe sotto il dominio degli Alti Elfi. Viene quindi inviato Melenar della Casata Coraith, un grande leader, ma anche un potente mago. Nel corso degli anni seguenti, Melenar stabilisce una roccaforte in Nagarythe, poi crea una famiglia da cui nascono i gemelli Kaldor e Calaidan. (Warhammer Campaign: Tears of Isha, 5a ed.;)
2415: La Notte dei Mille Duelli Arcani. Le rivalità tra i Collegi della Magia si trasformano in violenza e, per una singola notte, il cielo sopra Altdorf si riempie di palle di fuoco, fulmini e luci multicolore mentre i maghi rivolgono poteri e macchine da guerra l’uno contro l’altro. L’ordine viene ripristinato quando un contraccolpo magico del Sommo Luminare Horx uccide sei degli otto Patriarchi in un’ampia varietà di modi cruenti e orripilanti. Rimangono in vita soltanto il Patriarca Supremo Alric e Horx stesso. Una volta riportata la calma, anche grazie al Grande Teogonista Viktor Helmgart, i due Patriarchi ricostituiscono i Collegi della Magia e apportano misure di sicurezza atte a prevenire il verificarsi di altri eventi simili. (LdE: Impero, 8a ed.; WD389 UK (159 ITA), maggio 2012;)
2415: Takon Draak, l’ultimo rampollo di Har Kaldra, cade infine per mano degli Assassini di Malekith. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2416: Alondir Scheggialetale, Maestro Assassino di Har Ganeth, viene ucciso dal suo allievo migliore, Lama di Tenebra. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2417: Dopo svariate settimane trascorse pedinando l’Arca Nera Torre del Dolore Benedetto lungo il Mare dei Serpenti, il Signore del Mare Aislinn dà alla flotta il segnale d’attacco. Purtroppo, la sua trappola non è così perfetta come crede: i suoi maghi hanno nascosto il vascello alla vista, ma non possono impedire che increspi le onde e i venti. Per Lokhir Cuorenero, presentarsi con la nave in fiamme sarebbe stato altrettanto ovvio. Quando il vascello di Aislinn si porta all’assalto, il grande portale sul retro dell’arca si anima: una magica bruma nera erompe dal suo ventre e striscia sull’oceano, accompagnata da una dozzina di Predatrici Funeste, torri da guerra coperte di ferro e agganciate ai dorsi scagliosi di enormi Serpenti Infernali. Urla di allarme riecheggiano sulle Navi Falco che si separano rapidamente; Cuorenero ha però calcolato perfettamente i tempi del contrattacco. I tre vascelli più arretrati sono sventrati da una pioggia di dardi di balista e lo scafo di un quarto finisce schiantato dalla coda di un Serpente Infernale. Divertito, Lokhir ordina alla Torre del Terrore Benedetto di ingaggiare l’ammiraglia nemica, la potente Nave Drago Kalendirian. Aislinn avrebbe dovuto interrompere l’operazione, ma l’orgoglio gli impone di proseguire: ordina alla Nave Falco Pietà di Isha di affrontare le Predatrici Funeste e guida la Kalendirian in un lungo arco, teso a superare il fuoco dell’Arca Nera e prenderla di poppa. Il vascello fende l’acqua e Aislinn osserva i dardi incantati delle Artiglio dell’Aquila colpire mura e parapetti, sfondando pietre e fortificazioni. Sulla Torre del Terrore Benedetto, Cuorenero ride. Aislinn è un temerario ad avvicinarsi in tal modo, ma ciò non lo salverà. Sul punto più alto del mastio dell’Arca Nera, una congrega delle più abili incantatrici di Morathi attende un suo cenno: hanno pianificato da giorni questo momento, sacrificando innumerevoli schiavi per ottenere il favore di Hekarti. Al segnale convenuto imbrigliano i torbidi Venti della Magia, evocano una nube di lame fatta di odio cristallizzato e la mandano contro la Kalendirian. I maghi della Nave Drago scorgono l’attacco arcano non appena viene lanciato e intessono un contro-incantesimo, ma non abbastanza rapidamente. Mentre le Predatrici Funeste duellano con la flotta di Aislinn, fra i relitti spuntano degli Assassini: molti sono morti fra le onde gelide, ma altri sono sopravvissuti abbastanza a lungo da aggrapparsi allo scafo della Kalendrian. Grazie agli artigli scalano la fiancata alabastina, saltano le murate e piombano sui maghi con perfida determinazione. Aislinn si avvede del massacro troppo tardi: mentre guida verso gli aggressori i Leoni Bianchi e la Guardia del Mare di Lothern, l’ultimo incantatore è messo a tacere per sempre. Con un lampo di luce il contro-incantesimo collassa. Un attimo dopo la nube di lame inghiotte la Nave Drago, il cui ponte si tinge di rosso. Quando la magia ancora spazza la nave muoiono in centinaia; anche parecchi Assassini finiscono fra le fauci dell’oblio con una risata folle sulle labbra. Aislinn, lacero e sanguinante, trova rifugio e giura che la battaglia non è finita: molti altri soldati attendono sui ponti inferiori e la Kalendirian è ancora un vascello formidabile. Poi alza gli occhi e vede che le vele sono scomparse, squarciate dal sortilegio che aveva avvolto la nave. Con il cuore in gola guarda la Torre del Terrore Benedetto, con le armi ormai placate e il ponte colmo di guerrieri coperti da mantelli di scaglie. Mentre le onde portano il vascello direttamente davanti alla sua polena a forma di drago, partono stuoli di rampini che trascinano le due imbarcazioni in un abbraccio mortale. Lokhir Cuorenero è il primo a raggiungere il ponte della Kalendirian, le Lame Rosse che scattano a smembrare e decapitare prima ancora che gli stivali trovino appoggio sulle assi. Dietro di lui vengono decine di Lame del Terrore, i più spietati e selvaggi fra i suoi Corsari; guidati dal feroce comandante, mietono i ranghi terrorizzati della Guardia del Mare di Lothern, respingendoli con fendenti delle spade ricurve. Alcuni gruppi di difensori resistono, trovando rinnovata fiducia grazie alla presenza degli ufficiali, ma vengono presto ridotti al silenzio. Gli Assassini sopravvissuti scivolano nella battaglia come ombre, sfuggendo senza sforzo agli attacchi e colpendo con cruenta precisione. Con la Guardia del Mare a babordo e la sua scorta personale di Leoni Bianchi a tribordo, il Signore del Mare Aislinn carica a testa bassa i Corsari, senza mai rallentare il passo o perdere l’equilibrio sul ponte ondeggiante. Cercando di svellere la testa di ponte nemica, si apre un varco in direzione dei rampini conficcati nel fianco della Kalendirian. Un Assassino balza da un nascondiglio sotto la murata ma viene tagliato a metà da un fendente a due mani della spada lunga dell’Asur. La Guardia del Mare dell’ammiraglio viene decimata, macellata dalle lame falcate o abbattuta dai quadrelli delle balestre a ripetizione. Protetti da corazze più spesse e dalle pesanti pellicce, i Leoni Bianchi se la cavano meglio degli sventurati compagni, ma sono troppo pochi perché possano fare una differenza sostanziale. A poco a poco i guerrieri di Aislinn vengono decimati; presto il Signore del Mare è solo. I Corsari lo assalgono, imperterriti di fronte alla sua lama saettante o alla pila di cadaveri ai suoi piedi, ma si ritirano immediatamente a un secco comando di Cuorenero: il capitano dell’Arca Nera vuole la vita del nemico e non lascerà che nessun altro gliela tolga. Comincia così un duello leggendario. Per quasi un’ora Aislinn e Cuorenero si scontrano, insensibili alle urla dei feriti. La Kalendirian prende fuoco senza che nessuno vi badi. A meno di una lega, la Pietà di Isha e tutto il suo equipaggio vengono trascinati fra i flutti da una mostruosità tentacolata, ma al loro fato non viene tributata nemmeno un’occhiata. Colpo su colpo, l’unica cosa che importa è sconfiggere il borioso avversario. Entrambi i contendenti fanno ricorso a ogni stratagemma di cui siano a conoscenza, ma la vittoria non arride a nessuno. Aislinn riesce a strappare una della Lame Rosse dalla stretta di Cuorenero. Il Corsaro si abbandona a una risata quando l’arma torna magicamente nella sua mano aperta, e il doppio colpo che restituisce manda l’altro quasi a ruzzolare in acqua. Ripreso l’equilibrio, il Signore del Mare cala un fendente con tutta la sua forza, spaccando l’Elmo del Kraken e impiantandosi nel cranio dell’Elfo Oscuro. La ferita si rimargina in un attimo senza lasciare nemmeno una cicatrice, così come il metallo del copricapo. Aislinn colpisce di nuovo: stavolta la lama si rompe in tre pezzi, ma almeno l’ammiraglio ha la soddisfazione di vedere l’avversario a terra. Raccolta la scure di un Leone Bianco, l’Asur avanza, ma prima che egli possa sfruttare il vantaggio, Cuorenero taglia i tendini di un Corsaro vicino e lancia lo sventurato contro Aislinn. Stavolta, al Signore del Mare sbilanciato non viene data la possibilità di riprendersi. Mulinando le Lame Rosse, Lokhir scosta l’ascia e conficca entrambe le spade fino all’elsa nel petto dell’Elfo. Poi ride di gioia quando la scure abbandona le dita senza forza. Il Corsaro solleva il corpo dell’ammiraglio sopra la murata e, posto un piede sulle costole, svelle le lame dal petto e precipita Aislinn fra i flutti. Un’ora dopo, la Torre del Terrore Benedetto è di nuovo in marcia con le stive piene di schiavi destinati al Naggaroth. Della flotta degli Alti Elfi resta solo qualche relitto; di Aislinn nessuna traccia. Sei mesi dopo, Aislinn viene riportato dalle acque sulle coste dell’Eataine. Era stato ritenuto morto, ma ora non ha neppure una cicatrice e dice di non ricordare i mesi in cui è scomparso. Da quel momento è chiamato l’Araldo di Mathlann, poiché solo il Dio del Mare può averlo fatto tornare dalla sua tomba tra le acque. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.; LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2417 ca.: Durante una caccia a un Gigante Tritaossa chiamato Maulgrong, Borkill della Mano Insanguinata trova il Calice del Caos alla base di un monolito nero. Quando beve dalla coppa, Maulgrong attacca, ma l’orribile liquido fa sì che il corpo di Borkill si gonfi grazie a un blasfemo potere, dandogli la forza di sconfiggere questo mostruoso nemico. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2417: Demonette e Cacciatrici di Slaanesh combattono contro orde di Untori presso i Monti Neri e le popolose valli ai loro piedi. (WD387 UK (157 ITA), marzo 2012;)
2418: Il Mago-Sacerdote Slann Tecciztec di Tlaxtlan, la Città della Luna, effettua un rituale di stregoneria atto a spingere la Luna del Caos fuori dalla propria orbita, ma fallisce. La Luna del Caos viene scossa e frammenti di essa si staccano, cadendo sulle terre degli Uomini con effetti devastanti. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2418: Il cadavere di Ernezio Porcurio, capitano mercenario di Luccini, viene trovato in una cantina del suo castello priva di finestre e con la porta chiusa dall’interno. Non viene rinvenuta traccia dell’assassino. (LdE: Elfi Oscuri, 7a ed.;)
2418: L’Assedio di Couronne. Non sopportando l’occasionale collaborazione tra Bretonnia e Ulthuan, Malekith invia emissari agli Uominibestia della Foresta di Arden e ai pelleverde del Massiccio dell’Orcal, scatenando un tale massacro che Re Charlen è costretto a sguarnire molte fortezze costiere per fermare le bande che scorrazzano nell’entroterra. Una volta distratti gli eserciti di Bretonnia, gli Elfi Oscuri ne devastano la costa settentrionale. Schiere di città e villaggi bruciano, i difensori massacrati e i contadini trascinati verso nord, per servire come schiavi nel Naggaroth. L’Anguille, il più grande porto bretoniano, è ridotto in rovina, le strade coperte di cadaveri mutilati. Il Re Stregone è soddisfatto, ma per Bretonnia non è finita. Quando la città bretoniana di Couronne viene assediata da un grande branco da guerra di Uominibestia, giunge un aiuto inatteso sotto forma di un’armata di Alti Elfi agli ordini di Imrik del Caledor. A loro, in realtà, non interessa la sorte della città, ma l’inviolabilità delle pietrevia che giacciono sotto il suo castello principale. I Principi Drago affrontano i ringhianti Gor al fianco dei Cavalieri del Reame e i muri di scudi dei tozzi armigeri si ergono vicino a reggimenti di nobili Alti Elfi arcieri e austere Guardie della Fenice. In Bretonnia, i bardi narrano che il principe Imrik e Re Charlen abbiano combattuto come fratelli, affrontando insieme ogni sudicio Jabberslythe e Ghorgon che emergeva dai cenciosi ranghi degli Uominibestia. Alcuni proclamano addirittura che Re Charlen abbia salvato la vita di Imrik, trafiggendo il Cigor che lo aveva sbalzato da sella prima che potesse calpestarlo. Da parte loro, gli Elfi ricordano i Bretoniani come guerrieri rozzi ma determinati, tanto valorosi da far quasi dimenticare la loro impertinenza. Il Principe Imrik non ha mai perdonato Charlen per avergli rubato buona parte delle prede. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.; LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2420: Giovanni Marmalodi, un soldato di fortuna tileano in bancarotta, pubblica uno dei testi sulla guerra d’assedio più importanti della storia. Il libro si intitola Un Trattato per la Liberazione delle Città. Si suppone che, in realtà, il suo libro si basi in larga parte sul diario scritto da Ilich Meinbach. (Warhammer: Siege, 3a ed.;)
2420: Il Re di Bretonnia Charlen annuncia la sua volontà di estendere le Guerre dell’Erranza ad est, nei Principati di Confine e oltre. I Cavalieri di Bretonnia conquistano una grande vittoria contro gli Orchi di Fiume Sangue. (LdE: Orchi e Goblin, 4a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2420: Dopo aver sconfitto un treno d’artiglieria fuori da Nuln, una tribù di Ogri Dente Traballante cattura sei Grandi Cannoni dell’Impero. Scoprono di poter trasportare un cannone in battaglia e sebbene molti Ogri rimangano uccisi nel corso del processo d’apprendimento, presto nascono i Ruttapiombo. Successivamente, accordandosi con i Nani del Caos, gli Ogri acquistano autonomamente dei cannoni per i Ruttapiombo. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2420 ca.: Archaon emerge dall’Altare della Vera Oscurità in Naggaroth, viscido del sangue dei morti e con il Marchio del Caos ardente sulla sua fronte. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2420-2424: Grom, il Pancione di Monte Bruma, guida una coalizione di riluttanti tribù di Orchi e Goblin sui Monti dei Confini del Mondo. Dopo aver sconfitto i Nani alla Battaglia del Cancello di Ferro, la Waaagh! muove sull’Impero, radendo al suolo Nuln. Grom guida il suo esercito verso il mare dove costruisce un’immensa flotta e veleggia verso ovest, tentando di raggiungere l’Ulthuan. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Nani, 4a, 6a, 8a ed.; LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a, 8a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 4a, 7a, 8a ed.; LdE: Impero, 7a, 8a ed.; Tempesta di Magia, 8a ed.;)
2421 ca.: Prima comparsa delle rattagliatrici nell’arsenale Skaven, successiva al momento in cui gli Stregoni Ingegneri riescono a mettere le mani sui prototipi di fucili a canne multiple dell’Impero. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2421: Grom il Pancione saccheggia Nuln. Dopo la disastrosa battaglia, si sente il bisogno di coordinazione maggiore tra artiglieria e fanteria, quindi vengono fondati molti nuovi reggimenti dando loro la forma di battaglioni che si addestrano e combattono insieme. Il Barone Albrecht Gründel dona il nome ai soldati sotto il suo comando, dando vita ai Difensori di Gründel, i quali continuano a servire per decine d’anni come protettori delle batterie d’artiglieria (Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2422: Rappresaglie orchesche in Carcassonne, mentre molti cavalieri di Bretonnia sono lontani, impegnati in combattimenti più a sud. La terra impoverita subisce attacchi frequenti. Molte stamberghe vengono date alle fiamme e la popolazione soffre molto. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2423: Eltharion, figlio di Moranion, guida con successo un assalto contro Naggarond. Quando l’esercito raggiunge la propria destinazione, gli Elfi più coraggiosi si travestono con abiti trafugati ed entrano in città, aprendo le porte dall’interno. Gli Alti Elfi in attesa si riversano nelle mura e devastano il luogo, incendiando gli edifici e massacrando la popolazione. È la prima volta che gli Alti Elfi entrano a Naggarond e riescono a tornare vivi. Purtroppo, però, una disgrazia li colpisce nell’ora della vittoria: Eltharion viene ferito dalla lama avvelenata di una Strega. Sembra che il suo fato debba essere quello di tutti coloro che hanno sfidato la cittadella del Re Stregone. Che alla sua morte segua la gloria e non la sconfitta, è ben misera consolazione. Intanto, il Re Stregone medita e pianifica la sua vendetta. (LdE: Elfi Oscuri, 4a, 7a ed.; LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a, 8a ed.;)
2425: I Goblin di Grom il Pancione raggiungono l’Ulthuan approdando presso Tumulo Lothel e marciano verso sud, incendiando ogni cosa. Migliaia di Elfi muoiono durante l’avanzata della Waaagh!, ma non è questo l’aspetto peggiore. Lo sciamano dell’orda, Dentenero, ordina di abbattere le antiche pietrevia per permettergli di assorbirne la magia. Quando ne crolla una, il potere arcano che avrebbe dovuto alimentare il Grande Vortice si scatena tra le colline dell’Yvresse. Le foreste avvampano di fiamme verdi, la terra trema e si spacca, i Demoni emergono dalle nebbie e i fiumi vengono soffocati dalla lordura. Eppure i Goblin non si fermano, Grom è bramoso di conquiste e Dentenero è ebbro di potere. Moranion dell’Yvresse tenta di arrestare la loro avanzata presso la fortezza di Athel Tamarha, ma la sua armata viene sconfitta e lui ucciso. Nello stesso momento, nel nord dell’Ulthuan, il figlio di Moranion, Eltharion, è prossimo alla morte e il suo riposo è tormentato dai deliri della febbre. La ferita venefica ricevuta a Naggarond ne tormenta ancora lo spirito, poiché tra i suoi uomini non c’è nessuno abbastanza abile da neutralizzare il veleno degli Elfi Oscuri. All’improvviso apre gli occhi e vede una pallida apparizione di Moranion. L’indistinta figura è insanguinata e straziata da tagli e frecce ed Eltharion comprende che suo padre è deceduto. Lo spirito parla con voce cavernosa, narrando di Grom, della distruzione di Athel Tamarha, della devastazione portata nelle sue terre dai Goblin, di come la loro razza abbia profanato le antiche pietrevia e di come le energie magiche contenute in esse stiano distruggendo tutto. Se dovesse cadere anche la pietravia di Tor Yvresse, predice lo spirito, ne deriverebbe una devastazione inimmaginabile. Eltharion si sveglia all’improvviso, miracolosamente guarito dal veleno. Il fantasma è scomparso, ma dove si trovava fino a un attimo prima c’è ora la Spada Zanna, un antico cimelio di famiglia. Eltharion comprende che il suo retaggio è quello di vendicare il padre e la sua terra. Si alza dal letto e impugna la spada, sentendo le energie ritornargli mentre la solleva. Al mattino, i comandanti degli Alti Elfi trovano il loro signore sveglio e vigile, pallido ma in forze. Ha un’espressione tetra mentre ordina di tornare alle navi e affrettarsi verso Tor Yvresse. Nel frattempo l’armata di Grom devasta l’Yvresse. Gli Elfi organizzano una difesa nella Piana di Yvraine. Dal punto di vista dell’abilità, essi sono nettamente superiori ai Goblin, ma la mera forza del numero permette ai pelleverde di sfondare le linee dei figli dell’Ulthuan. Nel cuore della battaglia, l’ascia di Grom sventra Argalen, figlio minore di Moranion. Ululando di vittoria, Grom solleva il cadavere di Argalen sopra la testa e lo getta tra i ranghi dei difensori che, demoralizzati dalla morte dell’eroe, si danno alla fuga. La battaglia termina con una rotta e gli Elfi in fuga vengono abbattuti appena abbassano gli scudi e corrono per cercare salvezza a Tor Yvresse. La maggior parte dei difensori è caduta in battaglia e i superstiti sono disperati, ma la città resiste per quattro giorni. Quattro giorni di bombardamenti di pietre, teschi e stregonerie, quattro giorni senza speranza alcuna. Quando infine i Goblin lanciano l’assalto, gli Elfi di Tor Yvresse non vacillano: stringono più forte le lance e cercano di centrare un bersaglio con ogni freccia. Quando l’armata di Eltharion arriva, trova la città in fiamme e le strade piene di cadaveri. Qua e là piccoli
gruppi di Alti Elfi combattono ancora l’orda degli invasori con una furia disperata. Per quanto coraggiosamente si battano, però, perdono terreno strada dopo strada. Ciascun Goblin è solo una goccia d’acqua in un mare di malvagità. Sugli edifici in fiamme, lo Sciamano Dentenero vola sul dorso di una Viverna, devastando la città con i suoi incantesimi. Pochi istanti prima ha ucciso il Guardiano di Tor Yvresse e ora vuole impadronirsi del potere della pietravia della città. Prima che le navi raggiungano gli approdi, Eltharion sale in sella al suo possente grifone, Ala di Tempesta, e si getta nella mischia. Pochi secondi dopo le prime rampe calano sui moli e centinaia di guerrieri sbarcano per unirsi allo scontro. Quando le sorti iniziano a rovesciarsi, Eltharion ruggisce una potente sfida e carica direttamente lo sciamano. Ala di Tempesta strazia la Viverna col becco e con gli artigli, squarciandone il fianco. Dentenero colpisce Eltharion con pugni eterei di magia verde, lasciandolo barcollante sulla sella. Con un ringhio gutturale, lo Sciamano prepara un incantesimo con cui uccidere Eltharion, ma non riesce a portarlo a termine. I guerrieri del principe hanno riconquistato la Torre del Guardiano e, compiendo l’Invocazione della Fine, calmano temporaneamente i Venti della Magia. Cogliendo l’opportunità, Eltharion colpisce e decapita Dentenero con un singolo fendente. Dopo tale gesto l’armata pelleverde vacilla e i vendicativi Elfi riescono a scacciarla dalla città. All’inizio Grom tenta di chiamare a raccolta le truppe ma, dopo aver riflettuto per un attimo, scrolla le spalle e si dà alla fuga. Eltharion non si ferma ad assaporare la vittoria, ma si dirige con quattro dei suoi guerrieri più coraggiosi alla Torre del Guardiano. Lì affrontano il potere della pietravia, tentando di stabilizzare la magia che sta devastando l’Yvresse. Nessuno sa cosa accada tra quelle mura, ma al mattino ne esce vivo soltanto il principe, con il volto più severo che mai. Il giorno seguente, né l’alba né le folle sorridenti degli Alti Elfi vittoriosi riescono a strappargli un sorriso. Viene eletto Guardiano di Tor Yvresse in onore delle sue gesta, ma da quel momento sarà conosciuto come Eltharion il Tetro. (LdE: Alti Elfi, 8a ed.; LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2427: Battaglia di Leitziger Ford. I Conti Elettori di Stirland e Talabecland duellano al centro del Fiume Stir. Il duello termina quando il Conte di Stirland taglia una gamba al rivale. Il Conte di Talabecland viene poi soccorso dalle sue Grandispade, ma la gamba viene presa dai soldati dello Stirland ed esposta come trofeo. Tutte le richieste di restituzione della gamba, portate avanti anche dai discendenti del Conte di Talabecland, vengono ignorate. (LdE: Impero, 7a ed.;)
2429: L’Imperatore Dieter IV concede a Marienburg, fino ad allora covo di vizi e avarizia, l’indipendenza in cambio di oro. Appena lo scandalo viene scoperto, Dieter viene deposto e viene eletto il Principe di Altdorf e Conte del Reikland Wilhelm III, antenato di Karl Franz I. (WHFB: Regolamento, 3a, 8a ed.; LdE: Impero, 4a, 6a, 7a, 8a ed.; Tamurkhan: The Throne of Chaos, 8a ed.; Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2430: Rikhardt Schmied, un cartografo pazzo proveniente dal villaggio di Aldium nei Principati di Confine, realizza una mappa dei territori dei suddetti Principati. Per un anno resta custodita nella città-fortezza di Malko, poi molte persone muoiono per portarla nei territori dell’Impero. (The General’s Compendium, 6a ed.;)
2432: Le ancelle di Drycha assaltano il Tempio di Taal nel Reikwald. Sebbene i vendicativi Spettri dei Rami attacchino all’improvviso, uno scaltro cacciatore sfugge alla carneficina e riesce a portare la notizia ad Altdorf prima di spirare per le ferite riportate. Vengono subito inviati rinforzi, che però sono assaliti da Driadi e Uominialbero sulla strada tra Altdorf e Weismund. Quando i resti dell’armata arrivano a destinazione, il santuario è raso al suolo e la reliquia più sacra, la Zanna di Taalroth, è stata rubata. Di Drycha e delle sue ancelle non c’è alcuna traccia. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2435: Le Bestie di Teldross, un eterogeneo gruppo di progenie del Caos, Draghi Ogre, un Gigante e una Bestia Mutalith, attacca la Tana del Re dei Troll. Travolgono il suo seguito e seminano distruzione in ogni villaggio fino a Pira Invernale, uccidendo chiunque si trovi sul loro cammino. Throgg è infuriato, quindi attira le Bestie al di fuori del suo territorio usando un’esca vivente sotto forma di uno Sciamano Berciante. Così direzione il loro sentiero di devastazione verso i campi nemici. (Battlescroll: Creatures of the Chaos Wastes;)
2441: La Regina Ariel degli Elfi Silvani giunge alla conclusione che l’isolazionismo porterà alla distruzione del suo reame, quindi dirige le proprie armate affinché si lancino in battaglia contro i servi del Caos presenti nel mondo. (WHFB: Regolamento, 8a ed.;)
2445: Una tribù di Ogri attraversa il territorio dei Tumuli Lugubri, nei dintorni della Sylvania. Siccome lì risiedono il Vampiro Strigoi Urtash e i suoi seguaci, sorgono dei conflitti che hanno termine solo quando Urtash riesce a raggiungere un accordo. La tribù si stabilisce ai confini dei Tumuli offrendosi come mercenaria in cambio di pagamenti in carcasse. (Trionfo e Tradimento, 8a ed.;)
2446: Con venti stregati favorevoli, le Bestie di Teldross attraversano i Monti del Lamento. Tormentano varie tribù di Ogri per settimane e, in un’occasione, conducono ben due razzie nel corso di una singola notte. Viene ucciso un Corno di Pietra in ciascuna tribù: uno viene ridotto in poltiglia e pelo dall’energia mutevole emanata dalla Bestia Mutalith mentre all’altro vengono spezzate le corna da parte del Gigante, il quale poi le utilizza come armi per ucciderlo. Nella confusione che segue, le due tribù di Ogri si accusano reciprocamente e si scatena una guerra. (Battlescroll: Creatures of the Chaos Wastes;)
2450 ca.: I gemelli Kaldor e Calaidan crescono seguendo strade diverse. Kaldor eccelle nella caccia, nella guerra, nel tiro con l’arco e nell’equitazione. Conduce pattuglie costiere e sconfigge sempre i suoi nemici. Calaidan studia la magia nella Torre di Hoeth restando sotto gli occhi vigili dei Maestri del Sapere. Quando il padre Melenar deve nominare un erede al titolo di signore della Casata Coraith, egli nomina Calaidan, poiché considerato più saggio e istruito. Nel giubilo generale, chi non gioisce è Kaldor, il quale si sente oltraggiato. Kaldor inizia a odiare Calaidan e tempo dopo sente parlare di un imminente attacco navale da parte degli Elfi Oscuri. Nonostante i consigli altrui, parte insieme ad altri nobili suoi seguaci. Trascorre una settimana e il mancato ritorno viene preso come una triste morte del primo gemello. Calaidan è in lutto più di tutti, ma non sa che Kaldor è tutt’altro che morto. Benché danneggiata, la nave di Kaldor approda vicino a Karond Kar e il fato vuole che lì si trovi Malekith, in visita presso la città per capire il motivo per cui le Terre d’Ombra si stanno rivoltando contro di lui. Kaldor viene portato di fronte a Malekith e il primo gemello racconta la propria storia, offrendo servitù e informazioni in cambio del dominio sulle Terre d’Ombra. Malekith, ritenendo Kaldor ancora impreparato, lo invia ad addestrarsi come fosse uno dei suoi nobili. (Warhammer Campaign: Tears of Isha, 5a ed.;) – La datazione dell’evento è ricavata basandosi sulle descrizioni presenti nel manuale Tears of Isha e alcune informazioni disponibili sugli Elfi. Quest’ultimi raggiungono la maturità intorno ai 30 anni (WFRP4: Manuale Base) e i due gemelli sono ormai nel pieno della vita da giovani adulti quando viene detto che trascorrono ulteriori anni prima della nomina dell’erede. Da ciò possiamo stabilire che, rispetto all’anno in cui Melenar si stabilì in Nagarythe (2412), siano passati circa 40 anni.
2450: Nelle taverne di Kislev si diffondono voci riguardanti una grande orda di zombi che sta circondando i confini della nazione. Il Capitano Bulkar raduna un grande schiera per investigare. Tuttavia, arrivano e si ritrovano ad affrontare i cadaveri dei loro concittadini. Bulkar affronta il suo fratello deceduto, presunto sepolto e al sicuro in compagnia di Morr. L’incertezza e il disagio che ne consegue porta alla vittoria del Vampiro Vikkir Rakkash. Prima che il sole sia calato, le due armate sono unite nella nonmorte. (Battlescroll: Crypt Scavengers;)
2451: Le Bestie di Teldross si abbattono sull’insediamento di Bechafen nel cuore della notte, mandando nel panico i soldati provinciali. Benché non operi direttamente insieme a quelle creature, Festus il Signore delle Sanguisughe le segue attraverso i cancelli spezzati Bechafen e rilascia una delle sue peculiari pestilenze più recenti. Per i successivi tredici anni, ogni raccolto nella provincia rurale circostante porta nient’altro che Nurglini. (Battlescroll: Creatures of the Chaos Wastes;)
2452: Eldai Tyssill, emissario della Regina Eterna, usa uno dei cristalli degli Annulii per scacciare il Grande Immondo Vescica Marcia. (LdE: Demoni del Caos, 7a ed.;)
2452: Il medico Lother Drach, Signore del Manicomio di Altdorf, conduce vari esami e colloqui con un paziente che lo conducono alla pazzia, tanto da finire i propri giorni all’interno del manicomio di cui era padrone. (Liber Chaotica;)
2452: Al culmine della Stagione della Decadenza, quando i Riti di Athari, Dea del Piacere, raggiungono il picco degli eccessi, il Re Stregone si angustia nella sua torre. La sete di vendetta ha da tempo consumato il bisogno di piaceri, ed egli trascorre i giorni escogitando il prossimo colpo da maestro. Con il passare dei minuti, si rende conto che qualcosa non va: le urla sono le più disperate, le risate le più truci e tormentate. Sporgendosi dalla ringhiera di ferro della balconata, guarda in basso verso il dedalo di strade tenebrose e scorge proprio ciò che sospettava: l’anarchia portata dalle delizie sfrenate è stata sostituita da quella della battaglia. Attirati da quella notte di perversioni, i Demoni scorrazzano a Naggarond. Scorgendo con la coda dell’occhio una Custode dei Segreti con un corno spezzato, il Re Stregone comprende che non si tratta di un attacco d’opportunità, bensì di una spedizione punitiva, poiché la schiera è guidata da nient’altri che N’kari. Malekith tamburella con le dita sulla ringhiera e osserva interessato lo svolgersi della battaglia. Orde di Demonette piroettano dietro all’enorme creatura, prorompendo in risate argentine mentre falciano con le chele affilate; si mobilita anche la guardia cittadina e il sangue scorre da entrambe le parti. Le creature crollano sui ciottoli delle strade, con le ferite di lancia e quadrelli zampillanti icore. Solo dove cammina N’kari gli Elfi Oscuri vengono sconfitti, poiché nessuno scudo può offrire protezione contro l’elegante colosso. Malekith scruta con approvazione mentre, a poco a poco, i Druchii retrocedono nelle strade cercando una postazione più favorevole. A ogni ritirata il terreno è coperto di morti e feriti, là dove un muro di lance oppone resistenza. I rinforzi paiono infiniti, ma il Re Stregone non riesce a individuare da dove provengano; presumibilmente dalla magione di qualche stupido disgraziato troppo zelante nella sua adorazione di Atharti. Ora la difesa è stata allestita all’ingresso del grande cortile sotto la Torre Nera, e Malekith nota con approvazione che Kouran ne ha preso il comando. Fino a qualche minuto prima il capitano della Guardia Nera lodava Atharti con tutto l’abbandono gioioso di Naggarond, ma ora non si direbbe, guardando il suo portamento sobrio e lucido. Al suo ordine i lancieri respingono le Demonette con gli scudi, poi si ritirano fra le mura. Odorando la vittoria, le attaccanti prorompono in strida di pura ebrezza, poi schizzano nel cortile solo per venire falciate a centinaia quando le macchine da guerra montate sulle pareti del palazzo aprono il fuoco. I Demoni accorrono a frotte nella trappola chiusa sui tre lati. Il muro di lance, con truppe fresche a rimpolpare i ranghi, si riforma sul lato più lontano del cortile. Per tutta la lunghezza dello spiazzo cavalcano Cavalieri Oscuri e Cavalieri su Naggaronte provenienti dai nove cancelli della città, le cui lance scintillano sotto la luce delle stelle. La Guardia Nera di Naggarond sciama invece sull’ampia scalinata di basalto della torre del Re Stregone. Le Demonette sono sventrate con le lance e decapitate con le alabarde, ma ne arrivano a stormi. Diavoli scorrazzano lungo il cortile, mietuti dai Dardi Fatali delle incantatrici nascoste fra i ranghi serrati. Le Cacciatrici, troppo rapide per poter essere prese di mira, saltano, volteggiano oltre le fila della Guardia Nera e atterrano sugli scalini al di là di essa: quando accade, gli Assassini appaiono fra il colonnato e pongono fine alla minaccia con le lame avvelenate. Ma i demoni continuano ad avanzare. N’kari si tiene sul retro, ma altre due Custodi dei Segreti si uniscono alla mischia, scagliando via i corpi degli Elfi come bambole spezzate. In alto, sopra la scena, le dita di Malekith cessano di tamburellare. Si è goduto la pantomima e ha lasciato sfoltire i ranghi dei guerrieri eliminando i deboli, ma è ora di intervenire. Raccolto il mantello, esce dalla camera e inizia la lunga discesa verso la strada. Non ha fretta. È già abbastanza sconveniente che debba scomodarsi; non lo farà certo con mala grazia. Malekith si unisce alla battaglia senza nemmeno fermarsi. Schioccando le dita invia un’ondata di fuoco sulle Demonette che assediano il muro di scudi, riempiendo l’aria con il lezzo della carne bruciata. Dopo qualche passo, punta il braccio verso una Custode dei Segreti e serra il pugno: la bestia urla di dolore quando ogni osso del suo corpo si spezza all’unisono. Ora che il Re Stregone ha smorzato l’impeto dell’assalto, la Guardia Nera si spinge più avanti all’interno della corte, inchioda l’altra Custode dei Segreti contro una statua di Khaine e la fa a pezzi. È in quel momento che N’kari ruggisce e carica direttamente il sovrano. Al demone non interessa l’esito della battaglia: ha organizzato questa carneficina soltanto per ghermire l’anima corrotta di Malekith. Senza una parola, la Guardia Nera si porta a intercettare l’avanzata della creatura, ma N’kari è la più potente della sua schiatta e non si ferma davanti a nulla: manda Kouran gambe all’aria con un colpo di striscio, calpesta a morte altri Elfi con gli zoccoli o li sventra con i pugni mostruosi. Ululando di trionfo, giunge infine al confronto diretto con Malekith sugli scalini della Torre Nera. Quando il Demone maggiore si avvicina a lui, il figlio di Aenarion scoppia in una risata, la prima dopo molti secoli. L’aveva affrontata la scorsa volta sotto le mura della Fortezza Marciante del Regno del Caos: laggiù la bestia era all’apice del suo potere, mentre lui era prossimo alla morte. Ora le carte in tavolo sono ben diverse, e lui è fermamente determinato a esigere la sua vendetta. La Custode dei Segreti non accenna a rallentare, bensì abbassa il capo e carica, cercando di trafiggere l’avversario con l’unico corno rimasto. Per tutta risposta Malekith invia del fuoco oscuro che la fa inciampare e la acceca. La carica tonante di N’kari non lo sfiora nemmeno: balza di lato e sferra un feroce fendente con la Distruttrice, che morde a fondo le carni della bestia. N’kari mugghia di dolore e si volta ad affrontare la preda, con gli artigli saettanti. Malekith arretra sugli scalini, parando ogni colpo con un lampo della lama. Più volte investe il Demone con fiamme nere, ma stavolta N’kari è pronta e il fuoco si estingue contro le difese allestite all’ultimo momento. Malekith combatte ora dando la schiena al colonnato, N’kari colpisce ancora una volta, ma l’avversario si abbassa e schiva. La mostruosa chela va a infrangere le pietre antiche, i cui frammenti schizzano in tutte le direzioni. Sfruttando la momentanea confusione di N’kari, il Re Stregone alza la lama nera della Distruttrice e porta un furioso assalto con una rapida successione di colpi magistrali. A ogni attacco la Distruttrice porta un furioso assalto con una rapida successione di colpi magistrali. A ogni attacco la Distruttrice si illumina fioca mentre sottrae linfa vitale demoniaca: fiaccata, N’kari barcolla e ruggisce di dolore mentre l’acciaio le buca la spalla in una fulminea stoccata. Con un ultimo sforzo il Demone maggiore si leva in piedi e fa scattare le braccia inferiori. Stavolta Malekith è troppo lento: le mani artigliate dell’avversaria gli afferrano le spalle, bloccandogli le braccia e la spada. Mentre solleva la figura recalcitrante del Re Stregone, N’kari lo osserva con gioia sadica e un sorriso maligno. La sua lingua serpentina scatta ad accarezzare la guancia corazzata del prigioniero, lasciandovi sopra una scia di saliva dall’odore ributtante. Quando un pugno di Guardie Nere accorre sulla scalinata in difesa del proprio signore, il Demone compie un gesto svogliato con un artiglio, inviando una nube di schegge magiche a strappare loro la carne dalle ossa. Mentre i corpi crollano privi di vita, solleva l’altra chela e la porta alla gola di Malekith. Indugiando in un ultimo sorriso, N’kari inizia a stringere, ma il Re Stregone non si dà per vinto: negli ultimi istanti ha fatto appello alle sue risorse arcane e ora le scatena in unico sfoggio di potere devastante. Il cielo esplode in un lampo di luce nera, che va a conficcarsi nel corpo della creatura, mandandone le difese in pezzi e squarciandone le carni. Quando N’kari vacilla per l’impatto, Malekith si libera dalla sua stretta e, prima che ella riesca a riprendersi, impugna la Distruttrice a due mani e disegna con essa un ampio arco, mozzando l’orrenda testa. Così Malekith salva Naggarond. Le Demonette avrebbero proseguito la lotta, ma la morte di N’kari sposta l’equilibrio arcano che permette ai loro rinforzi di raggiungere il mondo mortale. Vedendo il numero dei nemici scemare, i Druchii trovano nuovo vigore: gridando le lodi di Khaine e di Malekith, essi si gettano nelle strade viscide di sangue e non fermano le lame finché tutti i demoni non giacciono morti. Al termine dello scontro Malekith, di fronte alla Torre Nera, proclama che per celebrare la vittoria i Riti di Atharti continueranno per un altro giorno e un’altra notte; poi si reca al tempio, dove depone il cadavere decapitato di N’kari come offerta. Non c’è miglior tributo per la dea di un culto orgiastico che il corpo di un Demone del piacere. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2453: Arkhan il Nero cavalca alla testa di una vasta armata di guerrieri scheletrici diretta verso i cancelli di Altdorf. Ciononostante, l’audace assalto frontale è un diabolico diversivo. Mentre le truppe della città tengono a bada le legioni di Nonmorti presso le mura di Altdorf, Arkhan usa la magia per irrompere nelle catacombe sottostanti il Tempio di Sigmar e rubare il temuto Liber Mortis. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2453: Mentre l’attenzione dell’Impero è altrove, nei Tumuli Lugubri si incrociano numerose armate. I seguaci di Khorne di Lord Abrax, i seguaci di Tzeentch di Varesh Linguawarp e gli Elfi Oscuri di Netathi la Crudele si scontrano per ottenere il profetizzato Teschio di Khamash. Ad attenderli si trova il Vampiro Urtash, il quale risiede nei Tumuli Lugubri e può contare su degli Ogri mercenari. Dal loro conflitto, Abrax emerge vittorioso, eppure non si accorge di un dettaglio. A un passo dal bottino, l’Ogre Bragga lo raggiunge e lo toglie di mezzo con un colpo della sua grossa pistola. Bragga si avvicina al Teschio di Khamash e, riflettendo su tutti i recenti combattimenti svoltisi per ottenerlo, giunge a una sola conclusione: quel teschio deve avere un gusto splendido. (Trionfo e Tradimento, 8a ed.;)
2457: Egrimm von Horstmann, Sommo Luminare del Collegio della Luce, viene infine corrotto dalle promesse sussurrate dal Grande Stregone. Von Horstmann si allea a Tzeentch e in seguito libera il Drago del Caos Baudros dalla sua prigione piramidale. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2460: Ricart Drallborg, aspirante mago del Collegio Aureo, evoca il mastino demoniaco Karanak per eliminare i rivali. Purtroppo per Drallborg, i suoi incantesimi non sono in grado di contenere Karanak e l’aspirante è il primo a sentire la morta della bestia. Sostenuto dalle energie presenti all’interno del Collegio Aureo, Karanak parte cacciando liberamente e uccide i maghi presenti tra le mura. (LdE: Demoni del Caos, 8a ed.;)
2461: Nasce il negozio Fruppstahler & Figli di Marienburg – Rarità e Antichità. (Warhammer Monthly 46;)
2465: Termina la campagna di dieci anni combattuta nelle terre paludosa della Costa della Tarantola. Molte armate di Orchi Selvaggi e di Goblin delle Foreste vengono distrutte. Per il suo ruolo nel recupero di alcune rovine perdute, lo Scinco Sacerdote Tetto’eko riceve in dono un trono come quello degli Slann su cui sedersi. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2468: Hellebron la Decrepita proclama una guerra santa nel nome di Khaine. Con Tullaris il Terrifico come campione, esce da Har Ganeth alla testa di una vasta schiera di Streghe e viaggia per tutti i principali centri abitati del Naggaroth; la segue una scia di omicidi, e a ogni giorno che passa sempre più Elfi toccati dalla divinità accorrono sotto il suo truce vessillo. Quando fa ritorno a Har Ganeth e salpa per le primitive terre dell’est, il suo esercito vanta migliaia di guerrieri presi da tutti gli strati della società dei Druchii. Nel momento in cui la crociata approda sulle coste bretoniane, le sue dimensioni sono diminuite di quasi la metà. Il viaggio è stato lungo e Khaine ha sempre sete, per cui ogni notte i più deboli di ciascuna nave venivano sacrificati per mantenere il favore del Signore dell’Omicidio. Senza che ciò la turbi, Hellebron guida l’armata verso il meridione macellando chiunque si trovi sul suo cammino. Alla battaglia di Nouvionne schiaccia l’esercito del Duca D’Bastalle; quella notte i Calderoni del Sangue vengono riempiti fino all’orlo con l’essenza vitale di Damigelle e Cavalieri del Graal. Si spinge sempre più avanti, oltre i Principati di Confine e fin nelle Malelande, senza che manchino mai ingredienti per i suoi rituali. Anzi, non appena fa il suo ingresso nelle Malelande accorrono intere tribù orchesche da leghe di distanza a saggiare la sua forza: peccato che le loro divinità primitive non abbiano la potenza di Khaine. Una dopo l’altra, ogni Waaagh! viene spezzata e l’abbietto sangue dei suoi guerrieri offerto al Signore dell’Omicidio. Non molto tempo dopo Hellebron, caricate le navi con ricchi bottini, desidera tornare nel Naggaroth, ma Tullaris il Terrifico vuole portare il nome del suo patrono in altre terre, verso nuove glorie. Alcuni crociati fanno vela a nord-ovest con Hellebron, ma gran parte si schiera con il Tullaris e si dirige a sud, verso le lande morte di Nehekhara. In principio l’orda di Tullaris riscuote successo: per settimane sconfigge ogni armata di defunti inviata dai Re dei Sepolcri. Tuttavia, Nehekhara è una regione ricca di molte cose, ma non certo di sangue. Venendo a mancare i riti cruenti in suo onore, Khaine ritira la benedizione e le sorti degli scontri mutano rapidamente in favore dei sovrani del deserto. Troppo tardi Tullaris volta la sua schiera a nord: a ogni passo la marcia è vessata da costrutti scavatori e carri infaticabili. Gli Elfi Oscuri raggiungono infine il confine settentrionale del regno, e con esso il termine del loro peripezie, ma i Re dei Sepolcri li seguono ed essi devono vincere ancora una battaglia se vogliono avere speranze di fuggire. Tullaris il Terrifico compie un’ultima, gloriosa offerta, sacrificando metà della sua armata per concedere ai sopravvissuti il favore di Khaine. Zuppi del sangue dei compagni, i cantici del Signore dell’Omicidio sulle labbra, i crociati rimasti cercano nelle sabbie di Nehekhara un’ultima vittoria in suo nome. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2470: Il Goblin Gran Capoguerra Larvafetida Morzikagamba guida la tribù del Nazo Rotto contro i Nani di Karak-Azul, riuscendo ad impossessarsi di due loro possenti macchine da guerra che chiamarono lo Zpakkakrani e lo Zputapiombo Armato con queste terribili macchine di distruzione Larvafetida si apre un varco di distruzione attraverso i Monti di Confini del Mondo fino all’Averland. (LdE: Orchi e Goblin, 7a, 8a ed.;)
2470: L’Imperatore Luitpold e suo figlioletto, Karl Franz, cadono in un’imboscata di Uominibestia nel Reikwald. Le Guardie del Reik difendono valorosamente il proprio signore, ma vengono macellate da un trio di Ghorgon. Quando sembra che l’Imperatore e suo figlio sia prossimi alla morte di fronte all’ascia di un Minotauro, gli Elfi Silvani escono fuori dalla foresta e giungono misteriosamente in loro soccorso, abbattendo gli Uominibestia in una ventata di frecce, prima di sparire nuovamente tra gli alberi. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2471-2472: Nel tentativo di approfondire la sua comprensione dei poteri degli Antichi, Morathi suggella un patto con il Vampiro Pirata Luthor Harkon, e lancia con lui un attacco alla città tempio di Chokablox. Mentre le orde nonmorte trattengono i feroci difensori del centro abitato, i Druchii ne saccheggiano i chiostri, recuperando non solo manufatti di età impossibile, ma anche bottino sufficiente a riempire tre Arche Nere. Purtroppo per lui, Harkon insiste eccessivamente per il possesso di un manufatto, un forziere di perle nere che rilucono di potere a stento contenuto: infastidita dal suo fare perentorio, la Megera Incantatrice gli tende un tranello e lo lascia chiuso in una della cripte che custodivano i tesori di Chokablox, come dono inaspettato per i furiosi abitanti della città. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.; LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2473: Lord Belegar, discendente di Re Lunn, decide di riconquistare la fortezza di Karak Otto Picchi ed erige un piccolo insediamento ai suoi piedi. I Nani recuperano vari tesori, ma sono in costante assedio. Riconquistano vari livelli e combattono per i livelli superiori contro il Clan Mors e i Goblin delle Tenebre della Luna Gobba. (LdE: Nani, 6a, 6a (seconda versione), 8a ed.; LdE: Skaven, 7a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2480 ca.: Throt l’Immondo torna dalle Desolazioni del Caos con un verme cieco prigioniero. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2480: Lord Polmonemarcio, Campione di Nurgle, forma un’alleanza con Vilitch il Deforme e le loro due bande da guerra viaggiano fino ai Monti del Lamento. Attaccano gli ogri della tribù Occhiodiferro, ma vengono quasi distrutti quando un Corno di Pietra infuriato calpesta decine di guerrieri. Vilitch rilascia un potente incantesimo che muta Polmonemarcio e tutti i suoi seguaci in Progenie blateranti in un batter d’occhio. Una marea di zanne e arti storti dilania sia il Corno di Pietra che la tribù Occhiodiferro prima di disperdersi tra le montagne. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2480: Blaut Dentegranitico cattura un’intera serie di Mezzuomini, costringendoli a prendere il ruolo degli Gnoblar nel suo regno. Il Tiranno prende il nome di Blaut Banchettatore e la sua tribù diventa presto leggendaria per la qualità delle sue abbuffate. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2480: Il Conte Schuvaltz dei Principati di Confine ode racconti della leggendaria Nehekhara e dei suoi tesori. Bisognoso di fondi per la creazione di un esercito e la fortificazione del suo castello, Schuvaltz organizza una piccola spedizione diretta verso la necropoli di Zandri. Solo un sopravvissuto torna per raccontare la disfatta della spedizione. (WHFB: Regolamento, 6a ed.;)
2482: Greasus Dentedoro prende il ruolo di Tiranno della tribù Dentedoro divorando suo padre Gofg in seguito a una sfida. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2483: In quest’anno, i capitani corsari Lokhir Cuorenero e Dastan Occhio Freddo si sfidano in una gara di saccheggi. Ciascuno sceglie una provincia dell’Impero (l’Ostland per Lokhir, il Nordland per Dastan) e ha a disposizione un anno per racimolare più bottino possibile. Occhio Freddo si porta rapidamente in vantaggio grazie soprattutto alla presenza di una flotta imperiale con le stive traboccanti di tesori nehekhariani, trovata ormeggiata presso Debneitz. Cuorenero non si lascia però sconfiggere così facilmente e sprona senza pietà l’equipaggio, finché non rimane nessuna città o villaggio nell’Ostland settentrionale che non abbia imparato a temerlo. Tuttavia la fine dell’anno si avvicina e lui, vedendosi in difetto, fa quello che farebbe qualsiasi Elfo Oscuro: imbroglia. Invia così un messaggero al Re Akkateph di Zandri, informandolo che i tesori nehekhariani sono ora in possesso del rivale. La reazione di Akkateph è quella che Lokhir si aspettava: l’Arca Nera di Dastan viene inseguita, colpita e infine affondata da una flotta di sambuchi zandriani. L’ammiraglio sopravvive allo scontro, ma con il vascello perduto e il bottino in mano ad Akkateph, si vede costretto a concedere la sfida. Durante la successiva luna crescente lui e i suoi parenti più stretti vengono sacrificati a Mathlann e Loec, poiché Cuorenero sa perfettamente che, se non fosse stato per la benevolenza del Dio del Mare e del Dio dell’Inganno, non avrebbe mai raggiunto la vittoria. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2485: Borgio si autoproclama Principe di Miragliano. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2485: Wolfram Hertwig, giovane Conte Elettore dell’Ostermark, si rifiuta di concedere il comando delle sue armate al Gran Maestro Kessler dei Cavalieri della Luce Perenne. Kessler nega il proprio aiuto e l’inesperto Hertwig conduce le truppe in un bagno di sangue, riuscendo a stento a fuggire vivo dalla carneficina. Questo evento diviene noto come la Follia di Hertwig. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2487: Greasus Dentedoro si dichiara Grantiranno dei Regni degli Ogri, i quali erano rimasti senza un regnante fin dalla morte di Donner Stomacocapiente nel 2387. Grazie all’educazione impartita da Greasus, l’oro viene finalmente riconosciuto come un bene di valore tanto quanto la carne rossa in tutti i Regni degli Ogri e così un nuovo dominio comincia. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2487: Il Condottiero del Caos Vichard scopre l’esistenza delle Bestie di Teldross e le cerca affinché possano servirlo in guerra. Si rifiutano di combattere permanentemente al fianco dei suoi Guerrieri, poiché la loro fedeltà è salda nei confronti del padrone precedente, ma accettano di combattere con lui per un po’ di tempo. Insieme, spazzano via una vasta armata imperiale ad est dei Monti di Mezzo. (Battlescroll: Creatures of the Chaos Wastes;)
2487: Lord Hayden di L’Anguille compara la moglie del Duca Benefort all’arrosto di maiale che fuma sul tavolo. Molti villici perdono la vita per difendere l’onore del Duca. (WD387 UK (157 ITA), marzo 2012;)
2488: La Battaglia di Passo Morte. Un esercito bretoniano viene sconfitto da Morglum Zpezzakolli. Il Re di Bretonnia dichiara concluse le Guerre dell’Erranza. (LdE: Orchi e Goblin, 4a, 7a, 8a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2489: Lo Scinco Sacerdote Tetto’eko arresta un’incursione Skaven proveniente dalle rovine di Quetza, la Città Contaminata, ridirezionando una cometa di passaggio in modo da farla schiantare nel centro della città e distruggendo il covo degli uomini ratto. (LdE: Skaven, 7a ed.; LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2489: Battaglia di Villa Vennia. Miragliano sconfigge Remas. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2490: L’enigmatica necromante nota come Hela Mezzamorta conduce un’orda di cadaveri nella Terra dei Troll, uccidendo ogni essere vivente che incontra. Alla fine la sua orda viene intercettata e distrutta da un’armata di Troll condotta da Throgg. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2491: Heinrich Kemmler, il Signore dei Liche, rinviene il tumulo di Krell e richiama in vita il Campione del Caos. Alla testa di una potente orda di Nonmorti i due scendono dai Monti Grigi sulla Bretonnia. In una furibonda battaglia all’Abbazia di La Maisontaal, la loro armata subisce pesanti perdite e vengono obbligati a ritirarsi sui Monti Grigi. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2491: Il letale manufatto chiamato Arco Nero viene rubato da Skarogna tramite l’infiltrazione di Bagrian, signore del monastero di La Maisontaal. Il Veggente Grigio Rodifato conduce un’armata di Skaven contro il monastero dando vita alla battaglia di La Maisontaal in Bretonnia. Al conflitto partecipa anche Heinrich Kemmler, alleatosi con Rodifato. Alla fine, anche con l’aiuto del Duca Tancred di Quenelles, l’Arco Nero viene recuperato. (LdE: Skaven, 7a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2492: Lo Zar Boris Bokha ascende al trono di Kislev dopo la morte del padre Vladimir Bokha, avvenuta combattendo i Goblin a est di Kislev. Boris eredita una nazione che ha fatto ben poco per riprendersi dalla Grande Guerra contro il Caos. (LdE: Kislev, 6a ed.;)
2493: Battaglia della Tomba di Anurell. Una spedizione di Nani del Caos con l’obiettivo di ottenere nuovi schiavi incontra un’armata di Alti Elfi a sud delle Piane delle Ossa. (LdE: Nani del Caos, 4a ed.;)
2493: Lo Zar Boris Bokha sconfigge una grande armata di Uominibestia all’esterno di Praag, guadagnandosi il titolo di Radii Bokha, ossia Bokha il Rosso. (LdE: Kislev, 6a ed.;)
2494: Non meno di cinque Arche Nere scendono lungo il Golfo Nero per porre un blocco davanti alla fortezza nanica di Barak Varr. Soverchiato e in palese inferiorità, il Re Grundadrakk ordina al popolo e alle navi da guerra di ritirarsi dietro alle chiuse. In questo caso, però, i Druchii non vogliono la distruzione della rocca: si accontentano di una ricca decima di prigionieri, che vengono presto impiegati nelle miniere del Naggaroth. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2495: Heinrich Kemmler, Signore dei Liche e inconsapevole pedina degli Dei del Caos, giunge ad Athel Loren nell’inverno di quest’anno. Celato da oscure stregonerie, oltrepassa non visto le difese esterne della selva addormentata, e giunge infine a Cairnost, ultima residenza di numerose orde barbariche. Lì dà il via agli incantesimi necessari a evocare una gigantesca armata di morti inquieti. I Cavalieri della Radura si accorgono subito dei fuochi rituali accesi dal Necromante e si lanciano all’attacco, ma è troppo tardi. Le forze di Kemmler si stanno già levando, e gli Elfi vengono strappati di sella dalle dita fameliche dei morti. In pochi attimi Kemmler si trova a capo di un esercito di parecchie migliaia di scheletri e spettri. Spinto da un impulso che non si riesce a spiegare, il Signore dei Liche abbandona il proposito iniziale di marciare a ovest contro la Bretonnia e l’impertinente Duca di Parravon, decidendo di spingere il contingente nella foresta, gettando le fondamenta per la Battaglia dei Tumuli. I sentieri mutevoli di Athel Loren non riescono a confondere il saggio mago, che presto si trova sulla strada per la Quercia delle Ere al cuore del regno elfico. Il cambio di rotta si dimostra ben presto un errore. Il Signore dei Liche ha calcolato i tempi dell’attacco per approfittare del torpore invernale della foresta, ma non tutta Athel Loren è completamente addormentata; la presenza malsana dei Nonmorti desta le Driadi dal loro sonno agitato. Gli spiriti silvestri si gettano senza preavviso sui ranghi di Kemmler facendo a pezzi i ripugnanti cadaveri con unghie e artigli. Come i Cavalieri della Radura prima di esse, anche le Driadi sono ben presto sopraffatte, ma le loro urla di battaglia svegliano altri esseri. Durthu, il più grande degli Uominialbero, è uno di questi: appena il suo spirito fluttua sul regno della veglia, avverte nel vento il puzzo arcano dei Nonmorti. Il torpore cede il posto alla furia, e l’ultima Driade è appena caduta quando il gigantesco essere imperversa fra i soldati di Kemmler, schiacciando e polverizzando ossa nel desiderio di vendetta. Vedendo che i suoi guerrieri non possono vincere in nessun modo, il Signore dei Liche scatena sul possente spirito silvano la sua magia oscura. Durthu vacilla sotto l’assalto, ma continua ad avanzare. Con un po’ più di tempo a disposizione forse Kemmler potrebbe abbattere l’Anziano, ma non è questo il suo destino. Dagli alberi saettano frecce, che si infilzano negli scudi o mandano in frantumi le ossa. Lord Arlas e Lord Edrael, signori delle radure più vicine all’incursione, hanno richiamato le proprie schiere alla battaglia. Mentre gli arcieri scavano grandi buchi fra le file degli scheletri, le Guardie Eterne dei due clan avanzano con le lance splendenti. I Cavalieri della Radura aggirano i fianchi, bersagliando i nemici con salve accurate di frecce. Kemmler comincia a disperare e richiama altre forze nella mischia. Con un poderoso urlo evoca nel cielo tempestoso una dozzina di Spiriti del Terrore dalle ali di pipistrello; gli orribili mostri straziano i ranghi delle Guardie Eterne mentre il Necromante cerca di ripristinare i suoi, ormai a pezzi. Al suo flebile comando, ossa spezzate si saldano e tornano a menare fendenti. Vedendo il nemico riprendersi improvvisamente dall’orlo della sconfitta, gli Elfi Silvani arretrano e iniziano a ritirarsi. Solo Durthu resta al suo posto, anzi, combatte con maggior foga. Tocca ora ad Arlas ed Edrael radunare le forze. Sapendo che le azioni valgono più delle parole, Lord Edrael salta sul suo nobile Drago, Begeir Seun, e si getta nel cuore della mischia, Assieme i due abbattono uno dei terribili Spiriti del Terrore, riportando una scintilla di speranza nei loro uomini. È allora che Lord Arlas fa ricorso alle più nobili delle magie e nutre tale scintilla facendone una fiamma ruggente. Come un sol corpo, gli Asrai ritrovano il coraggio e si fanno avanti, verso lo scontro. I ranghi dei Nonmorti tremano quando le frecce elfiche tornano a martellare. Uno Spirito del Terrore disarciona Edrael dalla groppa di Begeir Seun, ma Durthu schiaccia al suolo l’immonda bestia e ne polverizza le ossa. I Ranger di Bosco Selvaggio avanzano ad armi spianate, parando i colpi delle armi fantasma con sprezzo e rispondendo con fendenti che spargono per la radura ossa e corazze arrugginite. Stavolta nemmeno le stregonerie di Kemmler possono salvare la sua truppa dall’assalto degli Elfi Silvani. I Venti della Magia sono flebili ed egli trova a mala pena la forza per ricucire le proprie ferite, ma per i suoi sottoposti non c’è nulla da fare. Fugge riconoscendo la sconfitta, sacrificando i resti della sua armata per salvarsi la misera vita. Richiamando a sé l’ultimo Spirito del Terrore, si dirige in volo a sud, verso le montagne. Passeranno molti anni prima che osi mettere piede di nuovo ad Athel Loren. (LdE: Elfi Silvani, 4a, 6a, 8a ed.;)
2495: Battaglia di Via Veddia. Miragliano sconfigge Verezzo. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2496: Il Macellaio Skrag viene bandito dalla sua tribù, le sue mani amputate fino ai polsi. Nei labirinti infestati dagli Ingordi situati sotto le montagne, Skrag ottiene una rivelazione e diventa la più recente incarnazione del Profeta della Grande Mandibola. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2497: Gli Slann prestano il loro potere al Grande Vortice degli Alti Elfi di Ulthuan. (LdE: Uomini Lucertola, 7a ed.;)
2497: Battaglia di Vittoria Viccia. Miragliano sconfigge Trantio. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2497: Nell’inverno di quest’anno, il Gran Maestro Ludo Brecht dell’Ordine del Martello vede la sua reputazione totalmente distrutta. Riceve l’incarico d’eliminazione della Waaagh! Grognok, perciò schiera la sua grande armata sulle sponde del Fiume Sol e attende l’offensiva pelleverde. L’attacco giunge prima dell’alba, quando dei Goblin Cavalcalupi cosparsi di grasso di Troll si muovono rapidamente nel campo dell’Impero. Così coperti, i corpi di lupi e Goblin sono protetti dal freddo invernale, quindi non soffrono la temperatura glaciale del fiume quando lo attraversano per attirare l’armata imperiale sull’altra sponda. L’esercito imperiale, infuriato, attraversa il fiume incurante di tali temperature e molte armi cadono da mani intorpidite. Quando arrivano dall’altra parte, trovano un esercito di pelleverde freschi e riposati, pronto a far capire loro la follia appena compiuta. (LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2497: La Guerra nel Buio. I devoti di Nurgle si infiltrano nelle miniere di mutapietra del Vampiro Pietr von Carstein usando come copertura il carico dei carri di cadaveri del Vampiro. La violenza che ne risulta è tale da causare una slavina che rinchiude vivi e morti nelle miniere. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2497: Radii Bokha ritorna dalle terre selvagge insieme all’orso da guerra Urskin e diventa il primo Sommo Sacerdote di Ursun in oltre quattrocento anni, prendendo così il titolo di Boris Ursus. (LdE: Kislev, 6a ed.;)
2498: La Battaglia delle Mandibole. Nelle profondità del Passo del Cane Pazzo, il Goblin Signore della Guerra Skarsnik viene istigato dalle spie skaven e annienta un esercito di Nani con un’astuta imboscata. Ciononostante, la battaglia viene vinta dai Nani e ben presto giungono nuovi rinforzi. (LdE: Nani, 4a, 6a (seconda versione), 8a ed.; LdE: Skaven, 7a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 4a, 7a, 8a ed.;)
2498: L’Ogre Braggat Mascella di Roccia e i suoi mercenari Stomaci di Pietra entrano ad Athel Loren dai Monti Grigi. Invece di massacrarli, gli Elfi Silvani li accolgono di buon grado; dopo aver offerto loro ogni tipo di carne favolosa e innumerevoli otri di vino fatato, li fanno uscire senza problemi (sebbene ci sia un attimo di panico quando un Ogre tenta di divorare un Unicorno vivo). Instupiditi e ubriachi fradici, gli Ogri non si accorgono che il sentiero che hanno preso non è diretto all’Impero, bensì nel cuore di una tana degli Skaven al limitare di Parravon: la radono al suolo in una mischia breve e altamente alcolica. Una volta terminata la battaglia, a Braggat appare una damigella elfica che gli offre ricchezze oltre ogni dire: la ricompensa convenuta, dice, per lo scontro appena portato a termine. Il condottiero non ricorda di aver mai accettato l’ingaggio, ma prende comunque l’oro. Giura di non mettere mai più piede ad Athel Loren. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2498: Dopo aver consultato il Teschio di Katam, Engrimm van Horstmann tenta di fondere i poteri stregati dalla sua cabala con la blasfema resilienza dei Troll, ma qualcosa nella sua stregoneria va nel verso sbagliato. Engrimm è costretto a fuggire dalla Cittadella degli Stregoni quando viene perso il controllo sulla nuova specie di Troll, capace di vomitare pura magia. I mostri appena creati divorano tutti gli accoliti e gli apprendisti, guidati dalla terribile fame. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2499: Heinrich Johann, residente ad Altdorf, si incontra con il suo caro amico Jacob Stacheldhorf presso la Locanda del Leone Rosso. Con grande insistenza, Jacob lo convince a recarsi nel Museo di Magnus per osservare la mostra Meraviglie dell’Antica Nehekhara. Jacob analizza il sarcofago di Kaspeh e sostiene che un simbolo su di esso corrisponda a un altro trovato su una pergamena ottenuta poco tempo prima in Arabia, poi aggiunge che si tratti della chiave per la tomba della Regina Rasut. Heinrich Johann, annotando ogni cosa su un diario, comincia una serie di investigazioni che lo portano a scoprire sempre più dettagli sulla Regina Rasut e la sua tomba, finché non organizza una spedizione per raggiungerla. Johann non viene più rivisto e il suo diario rimane sparpagliato. Per conto del Lord Curatore del Museo di Magnus, Jacob Stacheldorf recupera tutti i pezzi di diario, ma la posizione di Johann rimane ignota. (LdE: Re dei Sepolcri, 6a ed.;)
2499: I Nani del Clan Grimbul rende i famigerati mantici da forgia e la disputa con il Clan Drakki ha fine. (LdE: Nani, 6a ed.;)
2499: La Battaglia di Nuln. Metà della grande città imperiale viene distrutta dagli incendi degli Skaven invasori. (Gotrek & Felix: Sventraskaven; LdE: Skaven, 4a, 7a ed.; LdE: Impero, 8a ed.;)
2500 ca.: A cinquant’anni dall’inizio dell’addestramento, Malekith richiama Kaldor e rimane impressionato dai progressi ottenuti dal suo servo. Kaldor è diventato un grande spadaccino e Malekith dichiara l’arrivo del momento giusto per attaccare le Terre d’Ombra, poiché Melenar è morto, avvelenato da un maestro assassino di Naggaroth. Kaldor parte a bordo dell’Arca Nera Araldo del Dolore, condotta dal Capitano Mortharor. Una volta giunti, si svolgono quattro terribili battaglie che si concludono con un duello tra Kaldor e Calaidan, dal quale Kaldor esce sconfitto e ucciso. Pochi sopravvissuti dell’armata di Elfi Oscuri riescono a ritirarsi, mentre Calaidan costruisce un grande pira funebre per suo fratello. Quel giorno la Casata Coraith perde un figlio, ma anche molte altre perdite, le quali la rendono troppo debole per consolidare il dominio sulle Terre d’Ombra. Anni dopo, i menestrelli elfici di Lothern compongono la Deposizione di Calaidan, nota anche come >i>Guerra dei Fratelli. (Warhammer Campaign: Tears of Isha, 5a ed.;) – La datazione è ricavata basandosi sull’evento datato 2450 ca. e sul fatto che nel manuale Tears of Isha viene riportato che trascorsero altri 50 anni prima che Malekith richiamasse Kaldor per avviare l’offensiva.
2500: Louen Leoncoeur è incoronato re di Bretonnia e prova d’essere sia un sagace governante che un feroce generale con l’obiettivo di rinnovare la crociata contro le forze dell’oscurità. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Bretonnia, 5a, 6a ed.;)
2500-2510: L’Orco Gran Capoguerra Gnashrak Dentekattivo unifica gli Orchi e i Goblin ad est dei Monti di Confini del Mondo e guida un esercito enorme lungo la Strada Argentea verso Karaz-a-Karak. Gli Orchi sciamano sulle le montagne per anni, minacciando di conquistare la capitale. In periodi differenti, Golgfag Mangiauomini combatte sia per che contro le armate pelleverde. Alla fine Gnashrak viene sconfitto alla Battaglia di Forra Gambarotta da un esercito di Nani guidati da Ungrim Pugnodiferro di Karak Kadrin. Golgfag approfitta della vittoria per saccheggiare la tesoreria nanica, accrescendo la sua infamia e la sua ascendente reputazione di capitano mercenario audace e imbattibile. (LdE: Orchi e Goblin, 4a, 7a, 8a ed.; LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2500-2510: In momenti diversi, Golgfag Mangiauomini combatte sia per (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2501: Markus Wulfhart, Capocaccia dell’Impero, viene sfidato da un Conte Elettore affinché si occupi delle Bestie di Teldross. Wulfhart abbatte molte creature che si annidano nelle foreste della Norsca, ma nessuna di esse appartiene alla famosa banda da guerra, la quale rimane elusiva per tutto quel periodo. Riluttante, torna nell’Impero e paga i suoi debiti, ma giura di ritornare a caccia dopo la fine dell’inverno. (Battlescroll: Creatures of the Chaos Wastes;)
2501-2502: Erik Asciarossa invade la costa del Chrace e del Cothique. Le sue navi vengono distrutte dai pallidi Merwyrm che vivono lungo la costa dell’Ulthuan, intrappolando Asciarossa tra gli Elfi e lo spietato oceano. (LdE: Alti Elfi, 4a, 5a, 7a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2502: La flotta elfica guidata da Tyrion sconfigge i Norsmanni e li scaccia dalle coste di Ulthuan. (LdE: Alti Elfi, 7a ed.;)
2502: Elezione di Karl Franz I come Imperatore. Il suo primo atto da regnante lo porta a condurre un’armata in aiuto del Conte Elettore del Nordland così da respingere un’enorme invasione di barbari norsmanni. Aiutato dai maghi e dalle macchine da guerra del Collegio Celeste, Karl Franz prevede dove i predoni attaccheranno, quindi prepara un’imboscata e conduce personalmente la Guardia del Reik in una feroce carica contro il muro di scudo norsmanno. Stabilisce immediatamente una reputazione da brillante e coraggioso condottiero militare. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Impero, 4a, 6a, 7a, 8a ed.; The Witch Hunter’s Handbook;)
2502: Nella notte di Geheimnisnacht, dopo studi e ricerche, Nyklaus von Carstein usa il Sapere dell’Ombra per attuare un grande rituale tramite il quale trasportare se stesso, il suo castello, chi lo abita e la rupe su cui si posa presso il Cimitero del Galeone. Abbandona la propria identità e diviene il Conte Noctilus, capitano della Predatrice Sanguinaria e signore della Flotta del Terrore. (Dreadfleet, GdT; Dreadfleet, di Phil Kelly;)
2502: Marius Leitdorf, Conte Elettore dell’Averland, sopprime in modo spietato la cosiddetta Ribellione dei Mezzuomini. (LdE: Impero, 7a ed.;)
2502: Grazie a una profezia, Tehenhauin viene scelto dagli Slann per condurre una spedizione avente l’obiettivo di fermare la costruzione di un dispositivo che gli Skaven stanno costruendo presso Acquelorde. Gli Slann usano la magia per trasportare il Profeta di Sotek e il suo esercito nel covo degli uominiratto e ne risulta un conflitto di tre anni che termina con la sconfitta degli skaven e la distruzione del loro razzo. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2503: Gorfang Panciamarcia assalta Karak Azul. I Pelleverde s’introducono attraverso un cunicolo dimenticato e catturano la famiglia di Re Kazador, che viene selvaggiamente condotta nei sotterranei della Rupe Nera. Il figlio Kazrik (riportato come Kadrik negli archivi del Clan Kamerad) viene rasato e inchiodato al trono del padre come insulto finale. Gli Orchi fuggono, lasciando la fortezza ed un odio che si tramanderà nei secoli. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Nani, 4a, 6a, 6a (seconda versione), 8a ed.;)
2503: Borgio di Miragliano, conosciuto anche come L’Assediante, viene assassinato nel suo bagno con un forcone da tostatura. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2503: Quando un enorme branco da guerra di Minotauri minaccia di entrare ad Athel Loren attraverso i Monti Grigi, Ariel chiede ai Tessimagie di deviare le acque del Fiume Weiss in piena, costringendo le bestie a restare nell’Impero. È allora che l’Imperatore Karl Franz fa ciò che nessuno dei suoi predecessori aveva mai fatto: entra fra le fronde di Athel Loren per chiedere aiuto. Il grande consiglio è poco incline ad accettare le richieste, poiché percepisce che la grandezza dell’Imperatore è indossata come un mantello e non viene da una fonte interna. Tuttavia, non si può negare che si tratti di una richiesta sensata. La Caccia Selvaggia si dirige quindi attraverso le montagne in aiuto all’Impero. Mentre Karl Franz raduna le armate circondate del Wissenland, Orion e Naieth la Profetessa guidano i loro seguaci più veloci e colpiscono i fianchi del branco da guerra. Seguendo il sentiero di carneficina tracciato dal sovrano, Cavalieri della Radura e devoti di Kurnous affondano le lance nel cuore della formazione dei Minotauri. Il Re dei Boschi trucida poi l’esemplare che aveva dato inizio alla scorreria. Decimati dalla salve disciplinate degli archibugi, dal fuoco dei cannoni e dalla furia degli Elfi, i Minotauri indietreggiano. Vedendo il nemico vacillare, gli uomini dell’Impero esultano, ma lo fanno troppo presto. Il vento cambia, e il rinnovato lezzo di sangue riporta le bestie in uno stato di frenesia. Respinti da un nemico che credevano battuto, i prodi soldati del Wissenland subiscono parecchi danni. Reggimenti di Alabardieri e Grandispade vengono mietuti, riempiendo l’aria con altro odore di massacro e facendo infuriare i Minotauri ancora di più. Karl Franz si porta a rafforzare la linea, ma viene disarcionato dal masso di un Cigor. Persino dall’altra parte del campo di battaglia Orion vede l’Imperatore cadere. Il Re dei Boschi è indeciso: stanco, brutalmente ferito dallo scontro con un Ghorgon colossale, non ha a cuore il sovrano. Per quanto gli importa, la misera vita dell’umano è nulla nel contesto più ampio della Trama. Se anche i Wissenlandesi vanno in rotta, gli Asrai possono semplicemente ritirarsi di nuovo oltre il Weiss in piena. Avvertendo il dilemma di Orion, Naieth gli ricorda con pacatezza che il fato del mondo non poggia soltanto sulle spalle dei nati con spirito divino. Il punto, dice, non è se l’Imperatore sia in grado o meno di portare a termine l’impresa, ma la nobiltà della sua causa. Orion si volta a guardarla con un cipiglio così furioso che Naieth teme per la vita. Poi scoppia in una risata, e suona il corno talmente forte che viene udito persino ad Athel Loren. Come un sol individuo, gli Elfi Silvani caricano un’altra volta nella mischia, stavolta verso le linee degli umani e l’Imperatore caduto. Persi nella frenesia del massacro, i Minotauri non capiscono il pericolo finché non è troppo tardi. Gli archi cantano, le lance volano e ben presto l’andamento della battaglia è rovesciato di nuovo. Il Re dei Boschi si fa strada fino a Karl Franz, pianta gli zoccoli su ciascun lato del ferito e lancia una sfida che il branco da guerra, impazzito per il sangue, non può rifiutare. Quando i colossi finalmente realizzano la situazione e fuggono, una sessantina dei loro più grandi campioni giacciono già morti, trafitti dalla sua lancia. Il Dio è stato ulteriormente ferito, e il sangue arcano scorre da una dozzina di squarci, ma all’uomo non è stato torto un capello durante le ore in cui Orion ha fatto la guardia al suo corpo supino. Purtroppo non ha la possibilità di ringraziare il suo salvatore, poiché, non appena è chiaro che i Minotauri non possono più combattere, gli Asrai raccolgono i loro morti e abbandonano il campo. Un mese dopo, un inviato di Athel Loren viene ammesso al palazzo di Altdorf. Non rivela il suo nome, ma reca con sé un dono e un messaggio: il primo è un singolo uovo di grifone, ritrovato, dice, sul picco più alto dei Monti Grigi; il messaggio è semplice, portato in amicizia, ma comunque minaccioso, e recita soltanto: “vi osserviamo”. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2503: Una grande invasione Skaven si abbatte sulla città-stato di Vedenza. Per respingerla, viene scatenata Silak Occhio Solo, una temibile Serpe Marine domata con la magia, nei cunicoli di Trafuro, affinché si nutra a volontà. Settimane dopo emerge sazia di Skaven e ritorna negli abissi del Mar Tileano per digerire. (Monstrous Arcanum, 8a ed.; WFRP4 – Il Serraglio Imperiale;)
2503-2507: Un esercito di Orchi al comando di Zannakruenta Panciamarcia assedia Barak Varr e poi si unisce e poi si unisce assieme ad altre tribù di Orchi e Goblin a Morghlum Zpezzakolli per attaccare Karak Azul. Gli Orchi conquistano in breve parte della fortezza e catturano molti consanguinei di Lord Kazador. (LdE: Orchi e Goblin, 7a, 8a ed.;)
2504: Lo squadrone di Navi Drago del Signore del Mare Aislinn attacca una flotta vicino le Isole Instabili. Nonostante le arcane macchine del nemico, gli Elfi trionfano. I cadaveri degli Skaven giunti sulla costa sud-orientale dell’Ulthuan vengono raccolti e bruciati dalle pattuglie costiere. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2505: Felix Jaeger, poeta itinerante e avventuriero, afferma di avere incontrato Mannfred von Carstein a Castel Drakenhof. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2505: l’Imperatore schiera il Maresciallo del Reik, Kurt Helborg, affinché conduca le sue armate in battaglia contro numerosi nemici; gli Ogri predoni di Breaskus, gli Orchi delle Torri in Rovina e molti altri. Nel corso degli anni successivi, Kurt Helborg ottiene vittoria dopo vittoria, stabilendo il suo nome come uno dei più grandi generali e strateghi dell’epoca. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2505: Tramite la Stamperia di Altdorf vengono pubblicati i Volumi III e IV di In Viaggio con Gotrek di Felix Jaeger. (LdE: Nonmorti, 4a ed.; Gotrek & Felix: Sventraskaven;)
2505: Lorenzo Lupo diventa Principe di Luccini. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2505: Dei Tileani, che i Re dei Sepolcri chiamano Tiliti, giungono in Nehekhara per razziare le necropoli e rubare dell’oro. Violano la Necropoli di Zandri, perciò Re Behedesh e Re Memnesh combattono contro i Tileani molte volte per respingerli. (LdE: Re dei Sepolcri, 6a ed.;)
2506: In un’unica ripetizione della storia, l’apprendista di Melkhior, Zacharias, tenta di sottrarre il Libro di Nagash al maestro. Melkhior lo scopre, scaccia Zacharias dalla torre e lo insegue per tutto il Vecchio Mondo. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2506: Ungrim Pugnodiferro, Re Sventratore di Karak Kadrin, affronta un esercito di pelleverde sul limitare di Athel Loren. Dato che considera quella dei Nani una giusta causa, Thalandor Stella del Fato guida una schiera in aiuto degli abitanti delle montagne. Nello scontro che segue, Orchi e Goblin hanno la peggio, ma nel momento della vittoria i Nani calano le asce sugli Elfi Silvani, per riparare un rancore vecchio di millenni. Giurando vendetta per i compagni morti, Thalandor si ritira. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2507: Trincee e costruzioni difensive fuori da Karak Kadrin sono attaccate dai vendicativi Asrai al comando di Thalandor. Per quasi un anno l’armata prosegue con l’assedio, sventando innumerevoli sortite e respingendo due volte gli eserciti di Zhufbar giunti a portare rinforzo. Solo quando il Signore di Argwylon è soddisfatto e considera ripagato il torto dell’anno precedente, ordina la ritirata. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2508: Malathrax il Potente, un enorme Drago della Rovina di Fuoco, terrorizza il Reikland. Svariati villaggi vengono demoliti e il Drago distrugge l’Ordine Cavalleresco della Spada d’Ebano. Malathrax viene rintracciato dal Capocaccia Markus Wulfhart e dal suo reggimento di cacciatori di mostri, poi attaccato di sorpresa mentre riposa sulle sponde del Fiume Reik. Il Drago viene ucciso prima che possa raggiungere l’altra riva del fiume dopo che il Capocaccia gli trafigge il cuore con ben tre frecce. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2508: Louen Leoncoeur distrugge l’enorme invasione orchesca nella Battaglia di Roccapalude. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2509-2511: Tamurkhan, il Re Larva, favorito di Nurgle, conduce una grande incursione del Caos in una grande arco che attraversa i Monti del Lamento per poi passare nelle Terre Oscure, lasciando desolazione al suo passaggio. Con i Nani del Caos e un’orda di bestie da incubo come alleati, devasta i Principati di Confine e colpisce la parte inferiore dell’Impero. Viene infine sconfitto alle porte di Nuln. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.; LdE: Impero, 8a ed.; Tamurkhan: The Throne of Chaos, 8a ed.;)
2509: Il Fiume Sangue, il quale separa i Principati di Confine dalle Malelande, si congela velocemente nel corso dell’inverno. Ne risulta un’invasione orchesca che, sebbene sia ostacolata da ambiziosi principi e re dei banditi, riesce comunque a distruggere molte torri di vedetta, castelli e fortezze prima di vagare nuovamente verso sud. (Scenario Morte Ghiacciata, 8a ed.;)
2510: Un’orda di Goblin guidata dallo scellerato Goblin delle Tenebre Gran Capoguerra, Trottola Pugnalazkiena, porta distruzione nelle fattorie attorno a Middenheim, radendo al suolo più di cento fattorie e villaggi. Pugnalazkiena viene infine sconfitto dal celebre Maresciallo del Middenheim Kurt Heinwald e dal tempestivo intervento di un carro a vapore mandato in tutta fretta da Nuln. Nello stesso anno, l’irrilevante Capo Goblin Gorblum Makkiagialla ruba una corona incantata da uno Sciamano Orco e sfrutta i suoi formidabili poteri di comando per radunare un esercito, rinominandosi Gorblum il Magnificente. Acquista notorietà quando uccide una moltitudine di Nani al comando di Thorgrim e sciama con la sua schiera su metà dei Monti dei Confini del Mondo. (LdE: Orchi e Goblin, 7a, 8a ed.;)
2510: Kasper von Liebenstein, futuro autore del Manuale del Cacciatore di Streghe, trascorre diversi mesi insieme al collega Mathias Thulmann per indagare insieme su una serie di efferati omicidi avvenuti nella famiglia del Principe Güttingen. Convinti della natura vampirica del principe, ma impossibilitati ad agire senza prove confermate a causa dei forti legami presenti tra il principe e un Conte Elettore, Mathias affida al suo fidato assistente Streng l’organizzazione di un assassinio. Le cose raggiungono una svolta inaspettata quando il principe muore, ma il suo anziano ciambellano si rivela essere un mostro. Non un vampiro, bensì un posseduto dalla forza sovrannaturale. Streng riesce a scamparla e il ciambellano uccide altri scagnozzi partecipanti all’assassinio causando un tale putiferio da risultare visibile a vari testimoni. Il ciambellano viene presto esorcizzato e bruciato dai due cacciatori di streghe, ma il caso rimane impresso nella memoria di Kasper von Liebenstein. Anni dopo, scrivendo il Manuale del Cacciatore di Streghe, usa questo episodio per insegnare i lettori ad essere vigili e sospettosi nei confronti di chi dimostra una strana forza innaturale. (The Witch Hunter’s Handbook;)
2510: Battaglia di Forra Gambarotta. Il Re di Karak Kadrin, Ungrim Pugnodiferro, sconfigge il Capoguerra Orco Gnashrak dopo dieci anni di razzie e saccheggi costanti. Il Sommo Re gli dona il Mantello di Fryskar. (LdE: Nani, 4a, 6a, 6a edizione (seconda versione) 8a ed.;)
2510: Per ordine di Volkmar von Hinderstern, l’opera di Alphonse Dolmancé intitolata “Racconti del Vero Sentiero” viene bandita. (Liber Chaotica;)
2510: Kurt Mannfeld, Arci-Elettore di Sigmar, guida un’armata nella Desolazione per liberare il mondo dalla presenza del Condottiero del Caos Archaon. La sua armata viene completamente distrutta nella Battaglia dei Monoliti. Archaon corrompe Mannfeld e lo porta ad unirsi alle Spade del Caos. (Regno del Caos, 5a ed.; Campioni del Caos, 5a ed.;)
2510: L’Hochland aggiunge l’emblema dell’Imperatore al proprio stendardo provinciale come onorificenza per aver salvato Karl Franz quando la sua piccola spedizione di caccia viene assalita da una forza di Uominibestia predoni. L’evento viene ricordato come la Battaglia della Valle Piangente. (Uniformi e Araldica dell’Impero;)
2510: Dopo il Geheimnisnacht, il villaggio imperiale di Eisenhof viene avvicinato dai Goblin di Gorblum il Magnifiko, in sella al suo ragno gigante, e dell’Orco sciamano Borzag, in volo sulla sua viverna. Avvistando l’orda in tempo, la popolazione evacua il villaggio e i Goblin lo trovano privo di qualsivoglia forma di bottino. I Goblin, particolarmente infastiditi, danno fuoco a Eisenhof. Il Nano Thorgrim Barbagrigia sente parlare di questi Goblin e organizza un esercito per abbatterli. Nani e Goblin si scontrano all’esterno di ciò che rimane di Eisenhof. I Nani vengono sconfitti, ma Thorgrim Barbagrigia riesce a sopravvivere. (LdE: Orchi e Goblin, 4a ed.;)
2511: Glumhof viene bruciata dai Goblin delle Foreste. Quest’ultimi innalzano un totem enorme con i teschi delle vittime. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2511: Richter Kless redige la prefazione del Liber Chaotica. (Liber Chaotica;)
2511: Richter Kless scrive molti documenti per riportare i propri studi e i propri pensieri. (Liber Chaotica;)
2512: Naieth la Profetessa ha una visione che le mostra la morte di Athel Loren. Ariel consiglia ai Nobili della foresta di dare la caccia agli Uominibestia anche nel mondo al di fuori del loro reame. (LdE: Elfi Silvani, 6a ed.;)
2512: Branchi di Ghoul tormentano lo Stirland. (LdE: Conti Vampiro, 8a ed.;)
2512: Il festival primaverile di Bordeleaux viene rovinato quando quattro popolani travestiti da drago uccidono accidentalmente il popolano che interpreta il Cavaliere del Graal. Ciò fa precipitare la situazione verso una rivolta di scala cittadina, con i popolani che corrono all’impazzata, alcuni dicono storditi dal vino fornito dal Duca Alberic. Ciò dona un certo peso al detto bretoniano “raro quanto un uomo sobrio di Bordeleaux”. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2512: Un esercito di Elfi Oscuri emerge dalla Via Oscura per razziare le rovine costiere. Kroq-Gar e la sua armata respingono le bestie tentacolate nel mare e l’Arca Nera Marea Ombrosa viene distrutta. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2512: Le legioni nonmorte di Imratephis, Re Cremisi di Numas, si fanno strada al di fuori della Terra dei Morti, imperversando nelle Malelande e nei Monti del Lamento. Il Re del Sepolcro viene sconfitto dopo che la tribù Zoccolotonante scatena una mandria di Rinocebuoi nella stretta Valle Denteappuntito, schiacciando l’armata scheletrica e riducendola in polvere. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2512-2515: Ricevuta ispirazione e consiglio dalle voci che gli sussurrano in testa, Azhag il Mazzakratore guida un immenso esercito i Orchi e Goblin nel nord dell’Impero, bruciano e saccheggiando vaste aree di terra. (LdE: Orchi e Goblin, 4a, 7a, 8a ed.;)
2513: Città e forti lungo entrambi i pendii dei Monti Grigi iniziano a sparire a causa degli attacchi skaven. L’Impero e la Bretonnia sospettano l’uno dell’altra. Sebbene ci siano tensioni, hanno luogo solo schermaglie di confine. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2513 ca.: Throt l’Immondo tenta di catturare una Bestia Mutalith, ma il suo piano va in fumo quando la sua armata di Rattogre si avvicina all’obiettivo venendo completamente trasformata in pile di vermi neri e palle degli occhi pulsanti. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2513: Lucrezzia Belladonna avvelena il suo settimo marito, il Principe di Pavona. (LdE: Mercenari, 5a ed.;)
2514: Agendo dietro informazione delle spie del Re Stregone, Draxor Rosso Sfregio, Signore del Terrore di Kassna Kor, intercetta un’armata di Alti Elfi che marcia in aiuto dell’Imperatore Karl Franz contro gli Uominibestia del Drakwald. L’imboscata ha successo e sorprende i nemici svariate leghe di distanza dalla destinazione; Rosso Sfregio ordina quindi di lanciare un incantesimo sui suoi guerrieri, in modo da farli passare per Asur. Tre giorni dopo, i guerrieri di Draxor si schierano al fianco di Karl Franz. All’inizio, come gli Umani si aspettano, massacrano gli Uominibestia; solo dopo che si sono guadagnati la fiducia degli abitanti del Reikland l’illusione cessa, e i Druchii si gettano contro quelli che li avevano creduti alleati. Nel giro di un attimo le linee imperiali sprofondano nell’anarchia: truppe provinciali che credevano di avere dei Leoni Bianchi al loro fianco cadono, falciate dai Carnefici assetati di sangue. I Cavalieri della Pantera si battono disperatamente contro le Guardie della Fenice, le cui vesti si sono tinte di nero e i cui volti sono contorti in ghigni malefici. Traditi, straziati e circondati, gli Umani girano i tacchi e fuggono. Karl Franz cerca di impedire la rotta, ma il capitano della Guardia del Reik, prevedendo la disfatta, lo trascina via dal campo di battaglia. Ridendo di fronte alla ritirata scomposta e poco dignitosa del monarca, Rosso Sfregio fa voltare i guerrieri e ordina loro di mandare in rotta anche la schiera degli zoccolati. Dopotutto gli schiavi sono schiavi, e una bestia del Drakwald non lavora certo peggio di un Umano del Reikland. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2515: Tobias Helmgart, diplomatico e consigliere politico del Conte Elettore del Wissenland, affronta un lungo periodo di convalescenza dovuto a una malattia che lo porta lentamente verso la morte. Non volendo stare con le mani in mano e capendo il proprio destino, chiama suo figlio affinché gli porti i suoi diari e i suoi appunti, dopodiché redige un libro intitolato Sangue nel Reik, dedicato alla documentazione di tutti i suoi viaggi avvenuti in lungo e in largo nel Vecchio Mondo. (Blood on the Reik;)
2515: La tana Skaven di Punta Purulenta viene attaccata da una spedizione di Nani che cerca di riconquistare uno dei perduti martelli di Valaya. Il Veggente Grigio Thanquol tenta di evocare un Grande Infesto del Ratto Cornuto. Per errore evoca invece la legione dell’Assetato di Sangue Skarbrand, che poi imperversa tra le armate di Nani e Skaven. Il sangue scorre a fiumi mentre Thanquol riesce a fuggire in tempo. (LdE: Demoni del Caos, 7a ed.;)
2515: Vilitch il Deforme brucia Tzeskagrad con il fuoco fatuo, la risata dello stregone contagi persino coloro intrappolati nelle fiamme. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2515: Il Capobranco Graktar distrugge i villaggi di Gorstburg e Leitenband. Viene sconfitto durante la Battaglia di Helmgart, perciò è costretto a battersi contro i suoi simili per mantenere il potere sulle tribù. (LdE: Bestie del Caos, 6a ed.;)
2515: Nelle Terre del Crepuscolo Tretch Codapavida inizia a guadagnare fama. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2515: Un covo di Skaven viene attaccato da una spedizione di Nani che desidera recuperare i martelli perduti di Valaya. Il Veggente Grigio Thanquol tenta di evocare un Grande Infesto del Ratto Cornuto. Al suo posto, invoca erroneamente la legione dell’Assetato di Sangue Skarbrand, la quale comincia subito a macellare sia armate Skaven che naniche. (LdE: Demoni del Caos, 8a ed.;)
2515: Un popolano di Bretonnia chiamato Huebald viene nominato cavaliere dopo aver salvato Lady Ariadne dalle bestie della foresta. Si tratta solo del terzo paesano ad aver mai ricevuto la nomina di cavaliere. Non sopravvive alla prima battaglia. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2515: I quasi tre anni di spietati spargimenti di sangue e violenze perpetrate da Azhag il Mazzakratore nelle province settentrionali dell’Impero culminano nella Battaglia dell’Osterwald. Nel titanico scontro che decima entrambi gli eserciti, l’assalto del Mazzakratore viene finalmente arrestato da Werner von Kreigstadt, Gran Maestro dei Cavalieri della Pantera. La Corona della Stregoneria viene recuperata e data al Grande Teogonista, il quale la porta ad Altdorf e la deposita nella cripta più profonda del Tempio di Sigmar, sigillandola tramite potenti incanti. (LdE: Orchi e Goblin, 7a ed.;)
2515: Ungrim Pugnodiferro sconfigge, cattura e infine libera Golfag Mangiauomini, sostenendo che sarebbe stato più sportivo cacciarlo in seguito. (LdE: Nani, 8a ed.;)
2515: Il Condottiero del Caos Mortkin, capo della Legione Funesta, invade l’Ostland conducendo un’orda immensa. Alleato con il drago di fuoco Skulex il Grande, le forze di Mortkin macellano i difensori del Kislev e proseguono a sud verso la città imperiale di Volganof, con l’intenzione di macellare ancora. Il Gran Maresciallo Oleg von Raukov conduce la carica difesa della città, combattendo insieme alla sua guardia del corpo. Tra gli invasori emerge anche l’Assetato di Sangue Kargharak e Grogg il gigante bicefalo, mentre tra i difensori ci sono anche il Maresciallo del Reik Kurt Helborg, il Campione dell’Imperatore Ludwig Schwarzhelm e il Conte Elettore dell’Ostland Valmir von Raukov. Nel corso della titanica battaglia, Lord Mortkin uccide Oleg, ma alla fine Mortkin stesso viene sconfitto. Skulex il Grande, nel vedere la morte del Lord e l’arrivo dei rinforzi imperiali, si lancia in volo e si ritira tra i picchi montani della Norsca. Volganof arde per i tre giorni successivi. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2515 ca.: Vilitch il Deforme incenerisce Tzeskagrad con il fuoco stregato. La risata dello Stregone infetta persino coloro che ardono tra le fiamme. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2516: Khazrak strappa il potere a Graktar, e subito si lancia in sanguinosi attacchi attraverso il Drakwald, razziando i villaggi di Jagerhausen, Immescheld, Arenburg e Grimminhagen, distruggendo il castello di Graf Sternhauer. (LdE: Bestie del Caos, 6a ed.;)
2516: Il figlio di Aldebrand Ludenhof, Conte Elettore dell’Hochland, cade preda di una misteriosa malattia. Viene trattato da un dottore ammantato che ordina di bere una pozione nel caso in cui i sintomi tornino. Bevendo l’elisir contaminato, si trasforma in un disgustoso mutante che uccide una dozzina dei consiglieri più fidati del Conte prima di fuggire verso nord così da obbedire al suo nuovo padrone, Festus il Signore delle Sanguisughe. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2516: L’Impero si trova quasi sul punto di una guerra civile quando Theoderic Gausser, Conte Elettore del Nordland, cerca di mettere in atto le sue ambizioni territoriali contro il vicino Hochland. L’Imperatore chiede a Balthasar Gelt di intervenire in suo nome, quindi il Patriarca Supremo viaggia fino a Salzenmund, capitale del Nordland. Benchè si trovi come ambasciatore, Gelt trasmuta segretamente l’oro destinato ai mercenari e alle armate di Theoderic in barre di inutile piombo prima di ritornare ad Altdorf in sella al suo Pegaso. I mercenari si rifiutano di combattere e la minaccia della guerra civile viene sventata. Theoderic giura che un giorno avrà la testa di Gelt. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2517: La Regina di Ghiaccio Katarin, la figlia del feroce e carismatico Zar Boris, ascende al trono di Kislev. Boris muore mentre conduce un esercito a nord del Lynsk nella Terra dei Troll. (LdE: Kislev, 6a ed.;)
2517: Oxyotl, lo Scinco Camaleonte rimasto perduto fin dalla caduta di Pahuax, ritorna misteriosamente in Lustria. Ciò coincide con la spontanea e inaspettata nascita di Scinchi Camaleonti all’interno delle rovine della città – la prima dopo migliaia di anni. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.;)
2517: Il Re dei Troll Throgg raduna i mostri del nord e inizia la sua guerra contro il mondo civilizzato. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2517: La città mercantile di Glumund, situata all’ombra dei Monti Grigi, cessa semplicemente di esistere. Non un solo mercante ne percorre le strade, Né un solo fattore ne coltiva i campi. Gli abitanti sono scomparsi di notte, per non tornare mai più. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2517: Voci parlano di un’armata che si raduna nei pressi di Mousillon, condotta da un misterioso cavaliere. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2518: I Goblin della Foresta si fomentano quando gli umani invadono il Pozzo Nero. Inizia la Battaglia del Drakwald. (LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2518: Sigvald il Magnifico, Principe Languido di Slaanesh, fa radere al suolo la città bretoniana di Chamburg perché il vino ivi prodotto non lo soddisfa. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2518: Mentre gli Alti Elfi sono distratti dall’ultimo assalto di Tullaris il Terrifico all’Isola Maledetta, Lama di Tenebra guida una congrega di Assassini attraverso Nagarythe e Chrace, giungendo infine al Cothique. Lì avvelena i fiumi con una mistura venefica di un veleno e icore demoniaco. Poco dopo il Cothique è in ginocchio a causa di una piaga per la quale non si trova una cura. (LdE: Elfi Oscuri, 8a ed.;)
2518: Zacharias si nasconde sui Monti di Mezzo, ma la sua tana viene scoperta da un Drago Nero. Zacharias lo uccide e ne usa la carcassa come cavalcatura, tornando alla torre di Melkhior, sconfiggendo l’antico maestro. (LdE: Conti Vampiro, 7a ed.; WD385 UK (155 ITA), gennaio 2012;)
2518: Boris Todbringer II è deciso a epurare il Drakwald dagli Uominibestia; durante la battaglia di Elsterweld, strappa un occhio a Khazrak, il quale si guadagna il titolo di “Monocolo”. (LdE: Bestie del Caos, 6a ed.;)
2518: Dopo una campagna apparentemente senza senso nelle lande attorno a Parravon, Drycha finalmente conquista l’ultima reliquia che stava cercando. Introdottasi di soppiatto ad Athel Loren nel cuore dell’inverno, lo Spettro dei Rami scatena il potere dei manufatti rubati e distrugge i sigilli posti da Ariel, che confinavano Coeddil nel Bosco Selvaggio. Avvertiti troppo tardi, i Ranger di Bosco Selvaggio accorrono alla prigione di Coeddil, ma scoprono che l’Anziano è scomparso. (LdE: Elfi Silvani, 6a, 8a ed.;)
2518: La reputazione di Golgfag Mangiauomini cresce in tal misura che tutti gli Ogri mercenari prendono il nome di Mangiauomini, capendo che tale appellativo porta a impieghi più frequenti. Molti falsi Golgfag spuntano in giro per il mondo conosciuto. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2518: Lord Throt l’Immondo ed il suo esercito di Pozzo Infernale combattono contro il Condottiero del Caos Aelfric Cyenwulf e la sua forza barbarica. Cyenwulf in seguito conduce la propria armata nella direzione opposta, preferendo affrontare la potenza di Kislev che le bestie mutanti del Clan Moulder. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2518: Le Nebbie della Morte. Una flotta di Elfi Oscuri usa una copertura di fitte nebbie innaturali per approdare a Bretonnia. Mentre i predoni razziano le città costiere in cerca di ricchezze e schiavi, un’armata di cavalieri si raduna e attacca gli invasori. Quando scoppia la tempesta arcana, dalla misteriosa nebbia fuoriescono dei tentacoli che attaccano entrambe le fazioni. Gli Elfi Oscuri e i loro mostri stanno vincendo, finché non arriva la Fata Incantatrice che scaccia la nebbia con un incantesimo accecante e potente prima di drenare i Venti della Magia. Solo pochi Elfi Oscuri riescono a fuggire sulle navi. (Tempesta di Magia, 8a ed.;)
2518: In modo completamente inaspettato, uno dei ponti meccanici di Altdorf, i quali permettono l’attraversamento dei fiumi Reik e Talabec, ha un malfunzionamento e si immerge nel fiume. (LdE: Impero, 7a ed.;)
2518: Richter Kless documenta uno strano sogno rivelatore. (Liber Chaotica;)
2518: Il Marchese Alphonse Dolmancé scrive dei documenti per trattare vari argomenti legati al Dio del Caos Slaanesh. (Liber Chaotica;)
2519: Khazrak rende il favore, strappando l’occhio di Todbringer quando tende un’imboscata all’esercito del Conte fuori Norderingen. Todbringer, fuori di sé per l’oltraggio, aumenta la taglia sulla sua testa a 10000 corone d’oro, ma il Capobranco continua a darsi ad immensi attacchi alle carovane senza essere catturato od ucciso. (LdE: Bestie del Caos, 6a ed.;)
2519: Con il sorgere della Luna del Caos, le legioni demoniache marciano fuori da Xahutec. Solo l’eterna allerta dei guerrieri sauri mantiene il blocco attorno alle rovine maledette, benché il combattimento costi molte vite. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2519: Be’lakor, la figura ombrosa nota come Padrone Oscuro presiede alla blasfema incoronazione di Archaon come nuovo Prescelto Eterno. (WHFB: Regolamento, 8a ed.; LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.;)
2519: Wulfrik l’Errante si vanta dicendo di essere il guerriero mortale più forte di tutti e viene condannato a vagare per dimostrare la sua affermazione. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2519: Quando dei contingenti di Elfi Oscuri e Impero, rispettivamente guidate dal Capitano Kaelleth Straziacuore e dal Generale Kristoph Ledigar, approdano presso la Costa della Tarantola in Lustria, gli Uomini Lucertola dello Slann Xicotencatl rispondono rapidamente all’invasione ricorrendo alla violenza. Nelle rovina circostanti l’antica ziggurat di Chapotek, tre armate si scontrano in una battaglia sanguinosa. (Trionfo e Tradimento, 8a ed.;)
2519: Battaglia dei Cento Cannoni. Un’orda di Goblin assale Karaz-a-Karak improvvisamente, ma viene respinta. Poco dopo si scopre il motivo di quell’assalto: un’orda di Ogri sorpassa la fortezza ed avanza verso l’Averland. Le armate di Karaz-a-Karak, Karak Kadrin e Zhufbar affrontano gli Ogri sul fiume Aver e li sconfiggono solo con l’aiuto di un’armata di Nuln. Questa è la più grande concentrazione di artiglieria mai vista prima nel Vecchio Mondo. (LdE: Nani, 6a (seconda versione), 8a ed.;)
2519: Armand, il portatore dello Stendardo di Bretonnia, diventa Duca d’Aquitaine per ordine del re. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2519: Nonostante le eroiche azioni di Kurt Helborg, l’Impero riesce appena a tenere a bada una marea di mostri durante il Massacro alle Sei Punte. L’armata di Uominibestia viene sconfitta quando Balthasar Gelt richiama energia dalla feroce Tempesta di Magia in corso per trasmutare la schiera del Caos in una foresta di statue dorate. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2519: Heinrich Altendorfer, studioso imperiale e appassionato di storia nanica, pubblica il libro “Sapere dei Rancori: Storia di Rancori e del Grande Regno dei Nani”. (Grudgelore;)
2520: A seguito di voci riguardanti attività a Castel Drakenhof, il Grande Teogonista Volkmar invia il cacciatore di streghe Gunther Stahlberg. Dopo che egli attraversa il confine della Sylvania, non se ne hanno più notizie. (LdE: Conti Vampiro, 7a, 8a ed.;)
2520: Le Placche Perdute vengono recuperate dalle Isole Tartaruga da Ten-Zlati, l’Oracolo di Kroak. (LdE: Uomini Lucertola, 7a, 8a ed.)
2520: L’Assedio di Middendorf. Festus il Signore delle Sanguisughe continua a piagare l’Impero con i suoi oscuri esperimenti, rilasciando un ceppo di Febbre Melmocchio così virulenta che la morte causata permette a un’orda di Demoni di manifestati all’interno dell’Impero, portando all’assedio della città di Middendorf. (LdE: Guerrieri del Caos, 8a ed.;)
2520 ca.: Tzeentch invia Kairos Tessifato affinché rubi i dodici artefatti incantati un tempo posseduti dai compagni di Gilles le Breton. L’obiettivo è così importante che il dio invia gran parte delle sue armate sul piano mortale. Così inizia l’Anno del Dolore in Bretonnia. Al dodicesimo mese, a Kairos manca solo un artefatto, il che porta all’Assedio di Mousillon, luogo in cui tale oggetto è custodito. Siccome Mousillon è stata terreno fertile per molte delle sue malattie preferite, Nurgle non sopporta che la città cada per mano dei servi di Tzeentch, quindi invia le proprie armate e ciò conduce a una lotta e poi all’uccisione reciproca di Ku’gath Padre del Contagio e Kairos Tessifato. Le armate demoniache svaniscono e rimangono solo i caduti e gli artefatti che Tessifato doveva recuperare. (LdE: Demoni del Caos, 8a ed.;)
2520: Terza Battaglia del Passo della Fiamma Nera. Le bande del Gran Capoguerra Vorgaz Mascelladiferro vengono affrontate dalle armate dell’Averland e della Guardia del Reik, con l’Imperatore Karl Franz a capo dell’Armata. L’Orco uccide il conte Marius Leitdorf, ma viene a sua volta ucciso da Karl Franz, in un duello nel quale si pensa che Sigmar stesso abbia combattuto a fianco dell’Imperatore, infondendogli la sua forza. (LdE: Impero, 8a ed.; LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2520: Il Sommo Mago Torinubar, Mago Lord dei Cancelli di Calith, viene misteriosamente ucciso. Non viene trovato nessuno dei tipici segni degli Elfi Oscuri. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2520: Un Incarnato Elementale delle Bestie, forse sfuggito a un Mago d’Ambra trovato morto su un campo di battaglia insieme ai cadaveri di qualche Uomobestia, imperversa nei dintorni del villagio di Wurtfeld. Quest’ultima viene poi distrutta e, nel tentativo di cacciare l’Elementale, un gruppo di Imperiali viene decimato e impazzisce perdendosi per sempre nella foresta ormai infestata. (Monstrous Arcanum, 8a ed.;)
2520: Albione viene minacciata, poiché vengono aperti portali che conducono verso l’isola. Kroq-Gar conduce il primo esercito per ripulire l’isola dai sangue caldo. Sotto la manipolazione di Lord Mazdamundi, il clima dell’isola viene alterato si inizia a formare una nuova giungla. Iniziano l’opera di fondazione della nuova città-tempio Konquata, Luogo di Resistenza, nell’entroterra di Albione. (LdE: Uomini Lucertola, 6a ed.;)
2521: Le forze del Caos attaccano siti chiave della Grande Protezione sparsi in tutto il mondo, un’offensiva che culmina con degli assalti in Lustria. Sull’Istmo di Pahuax, un’armata di Uominibestia distrugge il Monumento della Luna e dissacra il Monumento del Sole. Vengono perduti così tanti nodi chiave che i poteri del Caos inondano il mondo e la preveggenza degli Slann viene meno. (LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2521: Aelfric Cyenwulf e il Signore della Guerra Surtha Lenk guidano le proprie orde contro Kislev. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a ed.;)
2521: Unendo Elfi Oscuri, Uominibestia e innumerevoli mostri, Vashnaar il Tormentatore lancia un assalto nel nord della Lustria nel tentativo di offrire il cuore di uno Slann in sacrificio al suo oscuro patrono. Le controffensive di Tiktaq’to creano uno stallo abbastanza lungo da permettere il risveglio di alcuni Maghi Sacerdoti che si uniscono alla difesa di Hexoatl. Tuttavia, sul finire dell’anno, la situazione è ancora tetra e si presume la caduta della città. (LdE: Guerrieri del Caos, 7a, 8a ed.; LdE: Uomini Lucertola, 8a ed.;)
2521: Il Signore della Guerra del Clan Mors Queek Mozzateste, viene richiamato nella Città delle Colonne per mettere fine alle battaglie in atto. Altrove, le miniere di rame di Grim-Duraz nei Monti Grigi diventano gli ultimi possedimenti nanici a cadere nelle mani degli Skaven. (LdE: Skaven, 7a ed.;)
2521: Gli Ogri, essendo diventati più numerosi e ricchi sotto il dominio di Greasus Dentedoro, si ritrovano con una popolazione che sta diventando troppo grande per i Monti del Lamento. Quando la Bocca di Fuoco erutta, Greasus ordina la conquista di nuove terre e presto i passi pesanti degli Ogri possono essere uditi in molti regni. (LdE: Regni degli Ogri, 8a ed.;)
2521: In estate, i sopravvissuti della spedizione di Kristoph Ledigar attraccano presso i moli di Altdorf. Ledigar e il Mago d’Ambra Jurgen Helvitt raccontano le loro imprese e presentano il bottino composto da alcune preziose placche degli Uomini Lucertola. (Trionfo e Tradimento, 8a ed.;)
2521: Skarsnik si prepara a condurre il clan Luna Gobba per spazzare via Skaven e Nani da Karak Otto Picchi. Grimgor Pellediferro è stanco di massacrare Skaven sotto il Monte Occhio Rosso e si avvia verso una nuova scia di sangue e distruzione. (LdE: Orchi e Goblin, 8a ed.;)
2521: La Scuola d’Ingegneria Imperiale sostiene che il loro ingegno supera quello degli alleati Nani, il che conduce a delle discussioni. La risultante competizione di prova sul campo si inasprisce quando entrambi gli schieramenti decidono di dimostrare la propria superiorità nel campo del fuoco di contro-batteria. Ben presto l’aria è colma di colpi argentei, palle di cannone runiche, nafta in fiamme e razzi, mentre macchine volanti e angeli meccanici duellano con zeppelin d’acciaio e squadroni di girocotteri. (WHFB: Regolamento, 8a ed.;)
2521: Durante la Marea del Crepuscolo di quest’anno, il bastardo reale Mallobaude di Mousillon parte per strappare la corona di Bretonnia a suo padre. Nessun nobile cavaliere combatterebbe per una simile causa, ma il serpente di Mousillon non cerca seguaci, poiché ha organizzato a lungo questo giorno, radunando una basta armata di uomini malvagi e insensibili. Ignorando il decreto di Louen Cuordileone, che imponeva agli eserciti del regno di riunirsi per combattere la minaccia, Armand, Duca di Aquitaine, incontra Mallobaude in battaglia. Benché abbia il favore della Fata Incantatrice, Armand verrebbe sconfitto rapidamente se, dalla Foresta di Chàlons, Drycha non guidasse una schiera di spiriti silvani in suo aiuto. A essa non interessa però la vittoria finale di Armand, quindi fugge lasciando il duca al suo fato, solo rimandato. Anzi, assieme agli spiriti è svanita anche la Fata Incantatrice. Nessuno nella Bretonnia sa quale sia il suo destino. Durante la Festa di Piena Estate, ad Athel Loren compare una naiade che porta un messaggio dalla Dama del Lago, chiedendo che Ariel si rechi al Picco d’Argento. Con gran sorpresa degli astanti la Regina Maga accetta la convocazione e si avvia verso nord. Per tre giorni e tre notti i cieli settentrionali rilucono di magia selvaggia. Al suo ritorno, Ariel riporta al consiglio che c’è stato un litigio, come fra sorelle, ma che ora la questione è sistemata. (LdE: Elfi Silvani, 8a ed.;)
2521: Navi norsmanne cominciano a razziare la costa settentrionale di Bretonnia, saccheggiando villaggi isolati all’interno dei ducati di L’Anguille e Couronne. (LdE: Bretonnia, 6a ed.;)
2521: Le sacre nebbie in Albione vengono ripristinate. (LdE: Uomini Lucertola, 6a ed.;)
2521: Alla Corte Imperiale giunge voce che Archaon, un Condottiero del Caos senza precedenti, sta unendo le tribù del nord e si sta preparando a invadere. I consiglieri di Karl Franz dicono anche il Regno del Caos si sta espandendo, quindi, in risposta, l’Imperatore raduna le armate del Vecchio Mondo e oltre per ergersi insieme contro la tempesta in arrivo. (LdE: Impero, 8a ed.;)
2521: Nell’Impero si svolge il raccolto peggiore a memoria d’uomo, portando a una crescente carestia. Il popolo prega sperando che le divinità liberino le terre dall’influenza maligna del Caos. (LdE: Impero, 7a ed.;)