Su Marte le stagioni cambiano il pianeta, due foto lo dimostrano senza alcun dubbio

marte cambia in base alle stagioni

Due sensazionali immagini della NASA ci mostrano il cambiamento di Marte in base al passaggio delle stagioni.

Quando pensiamo al cambio delle stagioni immaginiamo che ci sia solo sulla nostra Terra, ma in realtà è un fenomeno che accomuna tutti i pianeti del Sistema Solare.
Il cambio delle stagioni è infatti un evento che si verifica a causa del movimento di rivoluzione di un pianeta che orbita attorno al Sole, che in alcuni punti dell’anno può essere più vicino e in altri molto più lontano.

Il cambiamento delle stagioni sugli altri pianeti è uno dei fenomeni che la NASA sta studiando da anni, soprattutto su pianeti vicini come Marte.
Il pianeta rosso è l’indiziato numero uno per uno dei prossimi viaggi aerospaziali, come dimostrano tutti i recenti studi come quello sulle vere dimensioni e contenuto del nucleo marziano.

pianeta marte

Di recente la celebre agenzia americana che si occupa dello studio dello spazio ha condiviso due immagini che dimostrano come la conformazione di Marte cambia col passare delle stagioni.
La prima foto mostra il pianeta rosso in uno dei punti più vicini al Sole, mentre la seconda foto è stata scattata quando Marte si trovava molto lontano dalla stella centrale del nostro sistema.

Le differenze tra Terra e Marte per i cambi stagionali

Se dovessimo dire quali differenze ci sono sulla Terra al passare delle stagioni noi tutti parleremmo della temperatura, che si alza o si abbassa a seconda della stagione.
È noto a tutti che quando la Terra è lontana dal Sole entriamo nella stagione invernale e quindi quelle più fredde dell’anno, mentre in estate il nostro pianeta si avvicina al Sole e dunque fa molto più caldo con le temperature che si alzano.

Per quanto riguarda Marte la situazione è simile alla Terra, ma presenta anche qualche differenza per via della forma della sua orbita.
L’orbita marziana, infatti, è molto più ellittica rispetto a quella terrestre e per questo motivo i cambi stagionali sono molto più visibili anche a livello di conformazione atmosferica del pianeta.

Marte

Le foto condivise dalla NASA sono state scattate da un particolare sonda chiamata MAVEN, ovvero Mars Atmosphere and Volatile EvolutioN.
Questa sonda, grazie allo strumento Imaging Ultraviolet Spectrograph, è riuscita a captare le differenze di Marte in base alle stagioni lavorando sull’analisi spettrografica dell’ultravioletto, ovvero immediatamente inferiore alla percezione della luce dell’occhio umano.

Ecco come le stagioni cambiano la conformazione di Marte

Grazie a questa analisi spettrografica è stato possibile verificare i cambiamenti atmosferici di Marte in base all’impatto dei raggi solari, quindi in base alla sua posizione durante l’orbita intorno al Sole.
Sappiamo che Marte ci appare come un pianeta completamente rosso, ma grazie a quest’analisi da parte della sonda MAVEN possiamo vedere delle differenze di colore molto importanti.

Le due immagini sono state scattate a distanza di 6 mesi l’una dall’altra: la prima risale al luglio del 2022, mentre la seconda a gennaio del 2023.
La prima foto ci mostra Marte nel suo punto più vicino al Sole, dunque in una stagione simile alla nostra estate, mentre la seconda foto il pianeta rosso si trova nel punto più lontano dal Sole, dunque con temperature più fredde.

stagioni Marte
Le due immagini condivise dalla NASA che mostra Marte in due periodi differenti dell’anno

In queste due immagini condivise dalla NASA possiamo notare come Marte non ci appaia più completamente in rosso, ma presenta due grandi macchie: una di colore viola e un’altra di colore verde.
La parte viola, in particolare, rappresenta l’ozono che è molto più visibile nell’immagine di destra che rappresenta Marte nella sua stagione invernale.

Questo perché l’ozono si forma maggiormente durante i mesi invernali quando l’anidride carbonica dell’atmosfera viene colpita dai raggi solari, in primavera viene invece assorbito e distrutto dal vapore acqueo.
Nella prima immagine, inoltre, possiamo notare come la calotta polare sia più piccola perché sciolta dal calore del sole.