Il giovane Sissel è pronto a risolvere un caso di omicidio in una sporca discarica, se non fosse che a essere ucciso sia stato proprio lui! In Ghost Trick, remake del titolo investigativo Capcom uscito nel 2010 su Nintendo DS, interpreterete un fantasma dai poteri paranormali che dovrà risolvere il mistero legato alla sua stessa morte.
Abbiamo completato il gioco, ma ivi ci limiteremo dal parlarvi di avvenimenti troppo successivi per lasciarvi il brivido della scoperta nel caso in cui non abbiate provato ancora il titolo e lo vogliate godere senza alcuno spoiler di trama o gameplay. Una versione demo di questa soddisfacente avventura grafica punta e clicca è disponibile gratuitamente su Nintendo eShop.
Una serie di (s)fortunati eventi
Quando l’anima si separa dal corpo e ci si ritrova a dover sopportare la vista del proprio stesso cadavere stramazzato al suolo, la reazione non può che essere di sorpresa e incredulità. Se poi non ci si ricorda nulla della propria vita né del momento della morte, ecco che sorge la curiosità di saperne di più. Il protagonista di questa paranormale avventura scopriamo presto chiamarsi Sissel, adesso pura anima dai poteri sovrannaturali, chiamati “Ghost Tricks”, cioè “trucchetti da fantasma”: questi può infatti prendere possesso di oggetti vicini e interagire con essi oppure può portare il tempo indietro a 4 minuti prima della morte di qualcuno quante volte gli pare.
Questi poteri si riveleranno particolarmente utili per sventare il triste destino di Lynne, una ragazza dai capelli rossi che si trovava proprio sul luogo del delitto, uccisa davanti agli occhi del neo-fantasma da un pericoloso sicario. Spostandosi da un oggetto all’altro ed entrando nel corpo defunto della ragazza, potremo dunque riavvolgere il tempo ed entrare nel “mondo dei 4 minuti prima della morte” così da ribaltare le sorti dei suoi protagonisti prendendo possesso di svariati oggetti abbandonati nella discarica.
Il raggio d’azione e movimento di quest’anima però è abbastanza limitato, rendendo perciò difficile navigare fino agli oggetti desiderati. Occorrerà una buona dose di ingegno e tempismo per capire in quali oggetti spostarsi e in che ordine attivarli, creando un gameplay che può offrire avvincenti rompicapi anche nei capitoli iniziali. La narrazione porterà l’anima vagante di Sissel a spostarsi non solo di oggetto in oggetto, ma anche in diversi scenari, muovendosi tra le linee telefoniche della città – con alcune limitazioni precisamente apposte quando si è nel passato o se sono presenti guasti motivati.
Se la meccanica principale di gioco vi può sembrare ripetitiva alla lunga, ricredetevi subito perché altri poteri che non possiamo svelarvi aggiungeranno varietà e un ulteriore strato di complessità ai puzzle, oltre a essere funzionali alla trama.
Al peggio c’è sempre fine
I puzzle hanno soluzione univoca (nella maggior parte dei casi) e il giocatore viene instradato verso la retta via dai dialoghi tra i personaggi e dai pensieri del fantasma che sono piccoli suggerimenti utili a trovare il giusto ordine delle azioni. Questi non risultano invadenti e possono comunque essere ignorati nel caso in cui si volesse una sfida completamente priva di indizi, tuttavia, anche questi intermezzi contribuiscono a una perfetta caratterizzazione dei personaggi – dei quali possiamo anche consultare i profili aggiornati momento per momento.
Persino le scelte sbagliate, che portano al compimento del delitto che si voleva evitare o lasciano Sissel bloccato in qualche oggetto con l’unica possibilità di ricominciare il capitolo dall’inizio o dall’ultimo check point, non sono mai frustranti perché aggiungono scenette e dialoghi che danno senso all’errore senza mai colpevolizzarlo dato che tanto si può sempre tornare indietro e risolvere la situazione! Incitare il giocatore a sbagliare e riprovare più volte rende ancora più soddisfacente il momento in cui si carpisce la soluzione come veri detective del caso.
Il gameplay è stato poi trasposto in maniera impeccabile sulla nuova piattaforma, occupando adesso un unico schermo e permettendo al giocatore di scegliere tra un playstyle che sfrutta i pulsanti o il touch screen. Come ci si aspetta soprattutto da titoli come questo che non richiedono alla console particolari sforzi, non abbiamo notato cali di frame o errori di alcun tipo, potendo così godere di un’esperienza estremamente fluida e piacevole.
La geniale comicità Capcom
Se siete appassionati della serie di Ace Attorney e dei suoi eccentrici personaggi, molto probabilmente amerete anche Ghost Trick che presenta caratteri e dialoghi sempre più bizzarri e sfaccettati mentre dispiega la sua intricata trama. La narrazione in pieno stile Shu Takumi – che difatti ne è Game Designer sin dalla prima uscita su Nintendo DS – fatta di fraintendimenti, colpi di scena che non finiscono mai e pose estreme che enfatizzano il carattere di personaggi altrimenti muti (vista l’assenza di doppiaggio), rendono moderna tutt’oggi un’opera di ben 10 anni fa, che trova poi la propria massima espressione artistica in un impeccabile 2D disegnato a mano e animato fluidamente.
Le colonne sonore perfette per il gameplay investigativo e l’ambientazione ispirata al noir, ma con una scelta artistica molto più variopinta e vicina al mondo del fumetto, sono accompagnate poi da pertinenti effetti sonori, in tutto e per tutto simili a quelli della serie del noto avvocato Phoenix Wright. Le potete ascoltare tutte nella galleria dei contenuti aggiuntivi dove sono presenti anche concept art e scenari dalle varie fasi di sviluppo di questo splendido remake.
Conclusioni
Una perla del genere investigativo, che parte da un’idea ingegnosa e la sviluppa in maniera coerente, ironica e ancora moderna. Con grafica, musica, gameplay, trama e tutti gli elementi al posto giusto, Ghost Trick si conferma un titolo davvero imperdibile per gli appassionati di puzzle e misteri, che speriamo molta più gente possa apprezzare grazie a questo ottimo rifacimento su Nintendo Switch.
PRO
- Riporta in auge un titolo già molto valido
- Trama e personaggi interessanti
- Rompicapi intricati ma mai frustranti
- Perfetto adattamento grafico e di gameplay
- Buona longevità
CONTRO
- Scarsa rigiocabilità
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