La Pubblica Amministrazione sta diventando sempre più digitale e tra non molto saremo tutti obbligati ad aprire una PEC per le comunicazioni.
Da ormai parecchi anni gli uffici della Pubblica Amministrazione, come ad esempio l’INPS e l’Agenzia delle Entrate, stanno cercando di adeguarsi al mondo digitale.
Un’evoluzione che da una parte tenta di velocizzare i processi burocratici dei cittadini e dell’altra comunque mantenere e garantire la sicurezza dei dati personali.
Una delle introduzioni di maggior spessore degli ultimi anni è sicuramente lo SPID, il sistema pubblico di identità digitale che è ormai obbligatorio per accedere ai servizi dell’amministrazione pubblica.
Se da una parte lo SPID è servito per garantire la sicurezza dei dati anagrafici e farsi riconoscere facilmente, dall’altra si sta cercando di migliorare anche le comunicazioni.
La comunicazione tra uffici pubblici e cittadini sembra ancora troppo complessa ed è per questo che l’obiettivo è quello di facilitare le persone che vogliono chiarimenti, oppure semplicemente semplificare il passaggio di documenti tra il cittadino e l’amministrazione pubblica.
Tutto questo renderà obbligatorio per tutti gli italiani avere una PEC.
Saremo tutti obbligati ad avere la PEC: il motivo
Per chi non lo sapesse, PEC è un acronimo che sta per Posta Elettronica Certificata ed è semplicemente una casella postale come quella che abbiamo tutti.
La peculiarità di questo indirizzo postale sta nel fatto che, non solo è legata a utenti verificati e certificati, ma che ha lo stesso valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
Questo vuol dire che quando si invia una e-mail tramite PEC si potrà sapere, a differenza di una casella postale standard, se il destinatario ha ricevuto la nostra mail e l’ha letta.
Ha lo stesso funzionamento di una raccomandata, ma totalmente digitale così da evitare file interminabili agli uffici postali.
Grazie alla PEC, infatti, gli uffici pubblici e amministrativi possono cominciare meglio col cittadino e il cittadino può fare altrettanto con loro.
Dato che per molte comunicazioni amministrative è necessaria la raccomandata, si può utilizzare la PEC per fare tutto questo così da evitare ritardi e problemi logistici.
PEC obbligatoria: cosa rischi se non la vuoi fare
Così come accaduto con lo SPID, anche aprire una PEC potrebbe risultare difficile per molte persone che magari non usano questi strumenti digitali.
Il fatto di renderla obbligatoria può creare non pochi problemi dato che da un giorno all’altro molte persone potrebbero perdere ogni sorta di contatto con gli uffici amministrativi.
Non aprire una PEC però potrebbe essere davvero rischioso: non si va incontro a multe o sanzioni di sorta, ma quando questo tipo di comunicazione diventerà obbligatoria, l’INPS e gli altri uffici amministrativi smetteranno di mandare raccomandate a casa.
Se non abbiamo una PEC possiamo perderci facilmente cartelle esattoriali, comunicazioni importanti, pratiche pensionistiche e fiscali.
Se invece hai intenzione di aprire una PEC (o magari già l’hai aperta in passato) e vuoi comunicarlo agli uffici amministrativi ti basta andare sul sito domiciliodigitale.gov.it.
Una volta fatto l’accesso tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica possiamo attivare il nostro domicilio digitale inserendo l’indirizzo della nostra Posta Elettronica Certificata.