Google sta per lanciare sul mercato uno strumento in grado di mascherare le intelligenze artificiali, non c’è più spazio per gli inganni.
Come ogni nuova tecnologia, anche le intelligenze artificiali generative vengono utilizzate sia per scopi lodevoli, sia per prendere in giro per le persone e fare disinformazione.
Sappiamo che su internet bisogna sempre prendere tutto con le pinze, ma è davvero diventato difficile proprio a causa della precisione minuziosa delle AI.
ChatGPT, che è tra i modelli di IA generativi più famosi, è stato molto utile a livello di ricerca, purtroppo però è stato anche utilizzato per scopi illeciti.
Proprio di recente abbiamo visto come i pirati informatici stiano utilizzando proprio il celebre chatbot per creare e-mail e messaggi scam meno riconoscibili.
Tutto questo è diventato un serio rischio per gli utenti e quindi Google ha deciso di prendere in mano la situazione per proteggerli.
Nell’ultimo Google I/O che si è tenuto il 10 maggio, il colosso tech ha annunciato l’arrivo di uno strumento in grado di riconoscere e smascherare le intelligenze artificiali.
Mi dispiace, ma il Papa con il Moncler era soltanto un falso
I messaggi e l’email di phishing, seppur molto pericolose, sono comunque arginabili da altri strumenti come i filtri anti-spam, ma qualcosa sulla quale possiamo fare ben poco è la disinformazione.
Fake news e fotomontaggi sono sempre esistiti fin dalla prima apparizione di internet, ma adesso con le IA diventa sempre più difficile riconoscerle.
Un occhio più esperto capisce subito quando una foto è palesemente modificata o ritoccata da un programma esterno, proprio perché sono create da persone che possono sbagliare.
Le immagini create da IA generative, come il famoso Midjourney, sembrano reali in tutto e per tutto, (a meno che non gli chiedete di disegnare dei controller).
Qualche mese fa era diventata virale un’immagine del nostro Papa Francesco con indosso un piumino bianco di marca Moncler.
La foto ha fatto subito il giro del web e le persone che l’hanno vista hanno subito creduto fosse vera, data l’estrema precisione nei dettagli.
Si è rivelata alla fine solo un’immagine generata con Midjourney.
Niente più inganni con le IA: Google ha pensato a tutto
Questo è ovviamente solo un esempio simpatico che non ha fatto del male a nessuno, ma ci fa capire quanto gli utenti possano essere ingannati da immagini del genere.
C’è il serio rischio che malintenzionati utilizzino le IA generative per creare immagini fake per supportare notizie false e disinformazione, o addirittura truffe.
Proprio per questo motivo Google ha pensato a uno strumento in grado di rilevare la natura delle immagini, segnalando se sono state generate con un’IA oppure sono autentiche.
Questo strumento si chiamerà “About this image” e servirà a scoprire molti più dettagli sulle immagini che si trovano su Google.
Il tool About this image sarà disponibile a partire dal prossimo agosto; per utilizzarlo è molto semplice: basta cliccare sui tre puntini quando si trova una foto su Google e scegliere l’opzione “About this image”, la quale sarà anche disponibile sull’app di Google per smartphone e su Google Lens.
Sappiamo che Google sta per lanciare anche un suo personale generatore di immagini e quindi questa opzione è solo la sua naturale conseguenza.
In futuro anche altri software come Midjourney, DALL-E o Shutterstock inseriranno un’opzione del genere per aiutare gli utenti a riconoscere le immagini.
Per finire ricordate le parole di Dwight di The Office: