Siamo solo ad Aprile e si iniziano a vedere le prime giornate calde, per un sei-sette settimane dovremmo essere immuni alla calura estiva e tardo primaverile, ma diciamocelo; con il cambiamento climatico non si sa più che pesci pigliare, a salvarci dal caldo torrido però potrebbe pensarci proprio Google.
Arriva “la heat alert” nella barra di ricerca
In tempo per il caldo Google gioca d’anticipo, infatti sta introducendo dei nuovi avvisi che appariranno nella ricerca sul browser e probabilmente anche nella tab di Google News e Discover, le informazioni arriveranno sotto forma di notifica e potranno avvertirci per tempo sulle ondate di calore improvvise.
Il funzionamento sarà facile e immediato; se cercherete informazioni sulle ondate di caldo o se cercherete informazioni su un luogo specifico avrete un avviso proprio sotto la barra di ricerca del motore di ricerca, specificando anche quando l’ondata avrà inizio e quando – potenzialmente – avrà fine.
Inoltre, il motore di ricerca dispenserà consigli su come rimare freschi e idratati, indicherà le zone d’ombra e avvertirà gli utenti sui potenziali problemi di salute; le informazioni saranno fornite grazie all’ausilio della Global Heat Health Information Network, per garantire la massima accuratezza e certezza degli avvisi e delle informazioni.
Il comunicato stampa riporta:
“Lanceremo una nuova funzione di sensibilizzazione sul caldo estremo per mantenere le persone al sicuro, al fresco e in salute”, ha dichiarato Hema Budaraju, senior director of product for health and search di Google, durante un briefing con i giornalisti. “Presto saranno disponibili funzioni dedicate che evidenzieranno le notizie rilevanti, le azioni consigliate e le informazioni locali durante un’ondata di caldo intenso”. Il nuovo allarme caldo è uno dei tanti modi in cui stiamo continuando ad aggiornare la ricerca per aiutare le persone a trovare informazioni tempestive, autorevoli e attuabili quando ne hanno più bisogno”.
C’è anche dell’innovazione “artificiale”
Google ha dichiarato che Tree Canopy sarà uno strumento essenziale, il tool combina l’intelligenza artificiale a delle immagini aeree ad altissima risoluzione, in modo che le amministrazioni comunali e regionali possano fare una scansione accurata della zona e della copertura arborea, così da poter agire in anticipo prevenendo con forestazione urbana le aree con scarse coperture di verde.
Il tool inoltre ha tantissime chicche, come le potenzialità delle rinnovabili; specialmente il solare, ci indicherà l’efficienza dei trasporti e tantissime informazioni utili.
Per ora il servizio comprende in modo molto approfondito 14 città metropolitane e 350 città, tra cui Roma, Atlanta, Buenos Aires, Parigi, Sydney, Toronto, Città del Messico, Lisbona e Baltimora; per quanto riguarda le città Italiane ci sono i più grandi centri urbani; Google dovrebbe espandere l’area a migliaia di città entro fine dell’anno.
Potete “giocare” con i dati a questo link, vi avvertiamo, ci perderete tantissimo tempo, ma è per un buono scopo.
Altre chicche in arrivo
Come apprendiamo dal comunicato di Google stanno per arrivare anche nuovi prodotti per la verifica delle informazioni nella ricerca di Google Search, come “Prospettive” e “Informazioni su questo autore“, queste due funzioni dovrebbero integrarsi sulla trasparenza che già è sottolineata con il link “informazioni su questo risultato”, la seconda soprattutto che, a detta di Google, dovrebbe mostrare i link e gli articoli scritti da un autore di un determinato risultato di ricerca, funzione che aiuterà gli utenti a capire se l’autore è un bot o una persona in carne e ossa che ha già esperienza su un determinato argomento. Molto bene!
Per finire l’ultima chicca, riguarda in parte anche noi Italiani ma soprattutto gli Americani; per quest’ultimi trovare centri d’assistenza sanitaria a prezzi accessibili è una sfida di non poco conto.
Per questo viene in salvo Google che in fase di ricerca mostrerà in primis i centri di Assistenza a prezzi accessibili e contenuti, con un’etichetta che riporterà “Assistenza Gratuita o a basso costo“.
Quest’ultima funzione arriverà anche per noi Italiani e riguarderà i centri privati con i prezzi esposti al pubblico, ovviamente al contrario degli americani possiamo ritenerci fortunati ad avere in gran parte del paese un’assistenza sanitaria gratuita e, a volte, efficiente.