Un sondaggio ha rivelato quanti italiani pensano che i lavori domestici siano da donne: un dato tristissimo, soprattutto se si viene a scoprire l’8 Marzo.
Uno degli argomenti più caldi della nostra società è sicuramente il discorso dei ruoli tra uomo e donna che molto spesso diventa pretesto per polemiche e discriminazioni.
Classificare i ruoli della vita in base al fatto se sei donna o uomo fa parte di un retaggio culturale del passato dove all’interno delle famiglie si era soliti stabilire delle precise mansioni per ogni membro.
Tanto nella preistoria quanto nelle epoche successive poco prima del 900, l’uomo era quello che andava a caccia o fare lavori manuali mentre la donna era il membro della famiglia che si occupava della casa e dei figli.
I tempi, per fortuna, sono cambiati e adesso questa distinzione tra uomo e donna per quanto riguarda ruoli e mestieri si sta assottigliando sempre di più fino a scomparire del tutto.
Al giorno d’oggi sono tantissimi i casi di uomini che crescono bambini da soli, si occupano delle faccende domestiche e della cura della casa; così come sono altrettanto tantissimi i casi di donne che svolgono lavori manuali.
Anche il termine “casalinga” che fino a qualche tempo fa era legato prettamente al genere femminile, adesso non ha più questa distinzione particolare.
Cosa pensano davvero le persone? Ormai è un dato di fatto
Nel pensiero generale vale tutto quello che abbiamo detto fino a questo momento, ma andando più nello specifico vediamo ancora che ci sono tanti casi di discrimanazione del genere.
Qui ovviamente non stiamo parlando semplicemente di ruoli all’interno di una famiglia, ovvero chi deve occuparsi dei bambini e della casa e chi invece lavora fuori casa, ma anche di discrimanzione di genere sul posto di lavoro.
I ruoli in famiglia ci sono sempre stati e nelle famiglie con due genitori è soltanto un modo per dividersi il tempo a disposizione, soprattutto quando ci sono dei figli; il problema però è sostanzialmente un altro.
Ancora oggi troviamo annunci di lavoro e colloqui riservati soltanto a un preciso genere, andando quindi automaticamente a escludere persone che non appartengono a quel genere.
Molto spesso vediamo ancora frasi del tipo “cercasi barista donna” oppure “cercasi scaricatore di merci uomo“; due frasi a cui realtà siamo ormai abituati, ma che in realtà nascondono una forma di discriminazione molto forte.
Oltre a questo c’è tantissima gente ancora che pensa che i lavori domestici siano solo per le donne, un pensiero che purtroppo prende piede anche in Italia da molto tempo e ancora oggi non credete ancora quanta gente sia convinta di ciò.
Ecco quanti italiani pensano che i lavori domestici sono da donne
Si tratta di stereotipi di genere che ancora molte persone fanno fatica a superare, soprattutto qui in Italia dove ancora tantissime persone pensano che certi lavori siano da collegare solo a determinati generi.
Questo capita soprattutto se si parla di lavori e faccende domestiche come lavare, stirare, pulire, cucinare e altre mansioni che vengono subito collegati alle donne.
Da una recente indagine svolta da Taskrabbit sono emersi dati abbastanza preoccupanti per quanto riguarda quest’argomento in Italia.
Il 77% degli italiani, infatti, ha dichiarato che preferiscono che siano le donne a svolgere le faccende domestiche che abbiamo elencato in precedenza: un numero davvero molto alto.
Questo numero sale al 79% se si considera la sola mansione di riordinare i vestiti nell’armadio; il 76% invece preferisce che siano le donne a stirare.
I dati ovviamente valgono anche al contrario: gli uomini sono in cima alle preferenze degli italiani per quanto riguarda un trasloco (63%) e per riparare un guasto elettrico o idraulico in casa: soltanto il 9% delle donne ha dichiarato di averlo fatto da sola almeno una volta.
Nota del responsabile: Riportiamo i dati, cercando di sensibilizzare su un tema che dovrebbe essere scontato nel 2023 come la parità del genere, cogliamo l’occasione per augurare un sereno 8 Marzo a tutte le Donne Italiane. I lavori domestici non hanno genere.