Si sono diffuse 3 app false che possono causare danni irreparabili alla salute: ecco come evitarle

3 app pericolose da usare in palestra

Il mondo della tecnologia è sempre più interconnesso con la vita di ognuno di noi. Per quasi ogni più piccola e insignificante mansione giornaliera, si ha la possibilità di utilizzare un’applicazione o un servizio che ci permetta di rendere tutto più semplice. Esistono applicazioni che ci ricordano di bere, così da non dimenticare quanto sia importante idratarci; applicazioni che monitorano i nostri parametri durante il sonno, come battito cardiaco, respirazione ecc. Ma se queste applicazioni, non fossero esattamente ciò che ci viene promesso?

Applicazioni di fitness e allenamento casalingo

Donna che fa plank
Planking!

La possibilità di affidarsi ad uno smartphone e a delle applicazioni per tenere a mente compiti che, altrimenti ci sfuggirebbero, estende il ventaglio di possibilità ad un sacco di modi di utilizzo. Applicazioni delle suddette applicazioni, che mirano a snellire soprattutto il carico metanle di ognuno di noi.

Pensiamo ad esempio al fitness. Allenarsi, fare movimento è forse una delle cose che, se non si è abituati, può risultare più pesante. Il pensiero di andare in palestra è ciò che limita le intenzioni di molti che, magari, non riescono a trovare palestre nella propria zona o non riescono a trovare un momento della giornata da dedicare solo ed esclusivamente a quello.

Per chiunque si trovi in una situazione del genere, sono state create negli anni, diverse applicazioni che permettono un allenamento casalingo o quasi, mirando a snellire il peso mentale che la palestra da. Vi sono applicazioni che offrono approcci tra i più disparati, a seconda di quali siano le necessità del singolo e quali siano gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Tali applicazioni possono servire semplicemente per monitorare il nostro grado di allenamento, riuscendo a non farci strafare o a non fare troppo poco; tuttavia, esistono applicazioni che, una volta inseriti dati fisici e l’obiettivo da voler raggiungere, riescono a consigliarci una dieta adeguata da seguire e un regime d’allenamento da rispettare, per raggiungere quei risultati nella maniera più agevole e nel tempo che riteniamo congruo.

Di applicazioni del genere ne esistono davvero tante, sia per gli utenti Android che iOs. Le possibilità sono diverse, a seconda di ciò che cercate. Qui di seguito, vi proponiamo alcuni esempi.

  • Nike Training Club: si tratta di un’applicazione gratuita, disponibile sia su Android che iOs che presenta oltre 150 programmi di allenamento e workout con esercizi HIT (High Intensity Training). A ciò si aggiungono consigli di esperti in fatto di salute, alimentazione, sonno e qualunque aspetto possa influire su un buon allenamento.
  • Allenamento in 7 minuti: come suggerito dal nome, si tratta di un’applicazione che proporrà brevi sessioni di allenamento. Basata sul principio del “7 minutes workout” che, a detta degli sviluppatori, garantisce ottimi risultati, ha però un costo: si parla di €3,59 su Android e di €4,59 su iOs.
  • Sfida fitness 30 giorni: questa applicazione ha ancora un altro approccio, proponendo un metodo che dovrebbe permettere di raggiungere dei risultati importanti entro 30 giorni di utilizzo. Il costo è decisamente elevato rispetto alle altre mostrate sopra: si parla di €10,49 al mese o di €63,99 all’anno, sia per Android che iOs.

Ma cosa succederebbe se queste applicazioni non fossero esattamente ciò che vi aspettate?

PlayStore, AppStore e applicazioni che promettono il falso

Logo Lucky Step
Eccone una

Tra le tantissime applicazioni che promettono di aiutare a tenervi in forma, magari proponendo dei piccoli premi in denaro nel caso riusciste ad ottenere determinati risultati giornalieri, ve ne sono molte che promettono il falso. C’è chi, creando applicazioni che si spacciano come app di fitness, cerca di fregare i malcapitati, per arrivare ad un guadagno veloce e, ovviamente, illecito.

Molto spesso, si tratta di applicazioni che per la loro natura e la loro facilità d’utilizzo, vengono scaricate ripetutamente sui principali store di app (PlayStore e AppStore). Si tratta di applicazioni che, riuscendo a riscuotere un discreto successo e attivando il vociare delle community internet, riescono ad arrivare fino a 20 milioni di download.

Tra le tante, 3 in particolare hanno attirato l’attenzione di Google ed Apple:

  • Lucky Step- Walking Tracker che ha raggiunto più di 10 milioni di download
  • Walking Joy che ha toccato il picco dei 5 milioni di download
  • Lucky Habit, anche questa vicina al tetto dei 5 milioni di download

Da un’approfondita analisi, si è riusciti a risalire ad alcune informazioni interessanti: prima di tutto, le tre applicazioni si agganciavano tutte allo stesso server, lasciando intuire come l’ideatore della truffa sia sempre lo stesso e che usasse tre app diverse per massimizzare i guadagni. Al momento in cui scriviamo, le applicazioni sono state totalmente rimosse dagli store digitali Ma come funzionava la truffa?

Le applicazioni proponevano determinati premi, nel caso si riuscissero a raggiungere obiettivi giornalieri come ad esempio fare un determinato numero di passi. Al momento del riscatto di tali ricompense, si era obbligati a sorbirsi minuti e minuti, interminabili di pubblicità, molto spesso a schermo intero. Una volta finite, risultava comunque impossibile accedere ai premi.

L’unico obiettivo delle applicazioni era quindi vendere spazi pubblicitari, aumentando le visualizzazioni tramite false promesse di premi. Ad accorgersi e denunciare l’accaduto, anche grazie a diverse segnalazioni dell’utenza, ci ha pensato la società di antivirus Dr.Web, che si era già fatta notare quando nel dicembre scorso aveva identificato diverse applicazioni, presenti su PlayStore, che avrebbero infettato con dei malware i telefoni di circa 2 milioni di utenti.

Ricordate sempre, quando scaricate un’applicazione di leggere le recensioni altri utenti e di imparare a riconoscere app utili e legittime da scarsi tentativi di truffa. Potreste rischiare molto più che semplici perdite di tempo, guardando pubblicità.