Questo mese un asteroide passerà più vicino alla Terra della maggior parte dei grandi satelliti per le telecomunicazioni: i nostri telescopi hanno individuato la roccia spaziale solo quando ci aveva già inquadrato.
Non c’è da farsi prendere dal panico, l’asteroide è piuttosto lontano, ma stranamente è sfuggito a molti scienziati mentre si avvicinava.
L’asteroide 2023 BU sempre più vicino
Un asteroide, definito grande quanto una giraffa, è stato scoperto lo scorso fine settimana e si avvicinerà alla Terra proprio questo giovedì alle 19:30 circa(ora della costa orientale) secondo i dati del Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) della NASA. Il tutto accadra più o meno nello stesso lasso di tempo in cui una cometa verde, molto più lontana, si sta illuminando.
L’asteroide 2023 BU è largo circa 3,8-8,5 m, ovvero circa la metà della famosa meteora di Chelyabinsk del 2013, e secondo il Jet Propulsion Laboratory della NASA, anche questa meteora non minaccerà il nostro pianeta, ma passerà all’interno dell’orbita dei satelliti geostazionari sopra il Sud America. Essendo particolarmente piccola, la meteora brillerà a una magnitudine massima di 11,3, quindi sarà un’intensità troppo debole per essere vista ad occhio nudo e solo chi è dotato di grandi telescopi potrà vedere la 2023 BU.
Nonostante la sensibile lontananza, che permetterà al nostro pianeta di rimanere al sicuro, parliamo di una meteora comunque particolarmente vicina, precisamente la quarta più vicina mai registrata, inoltre, come detto all’inizio, l’asteroide è stato notato solo cinque giorni prima del suo avvicinamento.
Quando arriverà la meteora?
Alle 21:17 del Tempo Universale (16:17 EST) l’asteroide 2023 BU si avvicinerà a circa 6.137 miglia/9.877 chilometri dal centro della Terra, passando a 3.506 chilometri dalla superficie, una distanza decisamente maggiore rispetto all’orbita terrestre bassa: orbita dove i satelliti e la Stazione Spaziale Internazionale orbitano a circa 400 chilometri. 2023 BU è stato scoperto solo sabato scorso, ma gli astronomi hanno calcolato con precisione la sua orbita e non c’è alcuna possibilità che si scontri con il nostro pianeta questa volta.
Secondo alcune analisi, l’asteroide passerà addirittura attraverso la regione più alta dell’atmosfera terrestre, nota come “esosfera”, che si estende tra le 6.000 e le 120.000 miglia sopra la Terra. Questa definizione, però, dipende dalla scuola di pensiero degli scienziati: molti non considerano l’esosfera, che sfuma gradualmente nel vuoto dello spazio e dove l’aria si assottiglia, come una vera e propria parte dell’atmosfera.
Mentre la maggior parte degli asteroidi avvistati naviga oltre la distanza dall’orbita della Luna, il 2023 BU si avvicinerà abbastanza da permettere ai grandi telescopi di individuerlo facilmente. Il Virtual Telescope Project (VTP) è un servizio fornito dall’Osservatorio Astronomico Bellatrix di Ceccano, Italia, che gestisce e fornisce l’accesso a telescopi robotizzati e azionati a distanza: sappiate che se volete osservare l’asteroide potete seguire la loro livestream in cui mostreranno in diretta l’asteroide che sfreccia nello spazio al momento del suo avvicinamento.
2023 BU non sarà un pericolo
L’inizio della trasmissione in diretta è previsto per giovedì alle 20:15, ma l’arrivo della meteora potrebbe variare di circa 2 ore in più o in meno. Anche Gianluca Masi, astronomo che dirige il VTP, ha dichiarato che si tratta di uno degli avvicinamenti più ravvicinati mai registrati da un asteroide negli ultimi anni:”Naturalmente, dal 2008 abbiamo avuto impatti anche con oggetti scoperti poco prima che entrassero nella nostra atmosfera”.
Ad assicurare ancora la sicurezza del nostro pianeta c’è un altro fattore che riguarda le dimensioni della meteora: anche se l’asteroide fosse in rotta di collisione con la Terra, non ci sarebbe molto da preoccuparsi. Secondo la NASA, le rocce spaziali che misurano meno di 25 metri di diametro finiscono per bruciare quando entrano nell’atmosfera terrestre, causando pochi o nessun danno al pianeta.
2023 BU è un asteroide di tipo Apollo, una classe di oggetti che prende il nome dall’asteroide archetipo 1862 Apollo. Questi asteroidi hanno un’orbita più grande di quella della Terra intorno al Sole: 2023 BU orbita intorno al Sole ogni 425 giorni e il suo percorso incrocia occasionalmente il percorso orbitale della Terra intorno al Sole. È stato scoperto dall’astronomo Gennadiy Borisov presso l’Osservatorio Astrofisico della Crimea a Nauchnyi, in Crimea, sabato scorso. Borisov è noto per aver scoperto 2I/Borisov, la prima cometa che ha viaggiato nel sistema solare dallo spazio interstellare.