L’Europa si prepara a investire 6 miliardi di euro per costruire una costellazione satellitare in grado di fornire una connessione Internet a banda larga e bassa latenza, il tutto sfruttando l’orbita terrestre.
SpaceX, la società fondata e amministrata da Elon Musk, presto dovrà fare i conti con l’Europa, visto che il progetto sembra ricalcare le stesse possibilità offerte da Starlink, ovvero la costellazione satellitare in costruzione che attualmente fornisce accesso a Internet a ben 40 paesi, moltissimi europei.
La fine di Starlink?
Il piano europeo, annunciato a Febbraio, prevede la costruzione di 170 satelliti che saranno posizionati nell’orbita bassa probabilmente già nel corso del 2023, per poi attivare il sistema di connessione satellitare, chiamato IRIS, durante il 2027.
Recentemente il Consiglio e il Parlamento europeo hanno ufficializzato l’accordo che sancirà l’inizio dei lavori, così da preparare l’Europa ad una maggior indipendenza che ridurrà considerevolmente il bisogno di appoggiarsi a società extra-europee come Starlink.
L’Europa sfodera IRIS
Dei 6 miliardi di euro stanziati dall’Europa, 3.6 miliardi provengono da investitori privati, mentre i restanti 2.4 miliardi provengono da alcuni fondi non utilizzati di diversi progetti europei, poi dirottati nell’investimento per i 170 satelliti.
La costellazione IRIS sarà in grado di diffondere con maggiore efficacia la connessione a banda larga per tutta l’Europa, arrivando a coprire persino l’Africa: continente che si ritroverà finalmente ad avere una concreta alternativa alle offerte proposte dalla Cina e dalla Starlink di Musk. Inoltre, in casi di gravi emergenze, pare che IRIS sarà in grado di supportare le reti terrestri, evitando gravi problemi di comunicazione che potrebbero insorgere.
Il declino di Starlink è vicino?
La costellazione satellitare di Musk attualmente offre l’accesso Internet a più di trenta paesi europei, ma con l’arrivo di IRIS tutto l’investimento di Starlink potrebbe perdere l’appetibilità di cui gode oggi.
Dopo la crisi di Twitter, Musk dovrà riorganizzare il proprio calendario per prepararsi a fare i conti anche con quest’altro enorme avversario che l’Europa si appresta a lanciare. Una cosa è certa: il CEO di SpaceX probabilmente non hai affrontato un periodo così denso di sfide.