1.200 dipendenti di Twitter hanno scelto la buonuscita di tre mesi, rifiutando così le condizioni di lavoro “estremamente dure” promesse da Musk, e questo potrebbe mettere a rischio il futuro dell’intera azienda.
L’ultimatum di Elon Musk ai dipendenti di Twitter è una lezione per tutti i CEO: se non volete ritrovarvi senza dipendenti, mai esagerare con il pugno duro. Secondo un’e-mail ottenuta dal Washington Post, Twitter sta passando a un’operazione che “dovrà essere estremamente rigorosa” in futuro. Ai dipendenti è stato chiesto di cliccare su un’icona e di rispondere entro giovedì se volevano rimanere, la risposta è stata “buonuscita”.
Elon Musk stravolge Twitter
L’ultimatum ai dipendenti ha rappresentato il culmine di un paio di settimane particolarmente movimentate: Musk ha acquistato l’azienda per 44 miliardi di dollari alla fine del mese scorso, mettendo l’azienda sotto una notevole pressione finanziaria.
Musk ha tagliato la metà dei 7.500 dipendenti che lavoravano per Twitter quando ha preso il controllo e le cose stanno cronicamente peggiorando.
Il futuro di Twitter
Con tutti questi licenziamenti è inevitabile che Twitter affronterà uno dei periodi più bui della sua storia. Sul social si è cominciato subito ad ironizzare sulla spiacevole situazione, l’hashtag #RIPTwitter è diventato virale in pochissime ore.
Sempre sulla piattaforma blu, Musk nel frattempo ostenta come sempre sicurezza: condivide meme e non si risparmia con risposte ironiche e taglienti. “Rimangono le persone migliori, quindi non sono così preoccupato“, è la risposta di Elon Musk ad uno dei tanti utenti che commentavano la crisi senza precedenti di Twitter.
Il governo americano entra in gioco
Elizabeth Warren, Richard Blumenthal e Dianne Feinstein, sono un gruppo di senatori democratici che hanno scritto una lettera alla FTC (Federal Trade Commission) chiedendo l’apertura di un’inchiesta sull’operato di Musk, citando espressamente preoccupazioni per la gestione di privacy e sicurezza degli utenti. Tra il personale licenziato figurano infatti i responsabili chiave proprio della gestione della privacy e sicurezza, due elementi assolutamente cruciali per qualsiasi social di simile portata.
I democratici hanno ricordato che nel 2011 Twitter ha siglato con la FTC un accordo che obbliga la piattaforma a inviare report a intervalli regolari riguardo le condizioni di sicurezza e privacy, valutando potenziali problemi che potrebbero emergere per ogni nuove feature proposta dal social. La scadenza per i nuovi report è imminente, viene soltanto da chiedersi se ci sarà abbastanza personale per poterli compilare.