Mentre gli utenti di Twitter guardano Elon Musk che crea flame su flame, il nuovo social Mastodon sta registrando un notevole aumento della sua base di utenti. Domenica scorsa ha dichiarato di aver guadagnato 489.000 utenti in meno di due settimane, superando così 1,5 milioni di utenti attivi mensili.
Anche i marchi potrebbero essere alla ricerca di una nuova casa. Chipotle, United Airlines, General Mills, Pfizer, Audi, Volkswagen, Ford e General Motors hanno eliminato gli annunci da Twitter, come ha riportato Forbes giovedì scorso.
Cos’è Mastodon?
Prima di tutto, però, bisogna capire cos’è questo nuovo social, come funziona e, soprattutto, perché potrebbe realmente essere una concreta alternativa a Twitter anche per il mondo del gaming.
Singoli server tematici
Quando un utente si iscrive a Mastodon, sceglie a quale server unirsi in base ai propri interessi. È un po’ come Discord o Reddit. Possono unirsi a server dedicati all’attivismo, alla tecnologia, ai giochi e ad altri argomenti.
I giocatori, quindi, potranno trovare contenuti specifici inerenti alle loro passioni, senza la dispersione data da altri social.
Ogni server ha le sue regole
I server di Mastodon hanno diversi proprietari con approcci diversi alla moderazione. Quando un utente si unisce a un server, vede un elenco di tutte le regole che deve seguire. Alcuni elenchi sono lunghi e completi, mentre altri contengono tre o quattro punti generali sul rispetto.
Rispettando queste regole o codici di comportamento, poi, si è completamente liberi da censure di sorta. Questo costituisce anche il rovescio della medaglia: non è chiaro quale controllo possa esserci sui server, soprattutto nell’ottica di contrastare abusi ed illegalità.
Niente post a pagamento
Al momento Mastodon è privo di pubblicità, il che significa che i post dei marchi non vengono promossi attraverso messaggi a pagamento. Se un utente deve vedere un annuncio, deve vederlo direttamente dall’account del marchio.
Combinando questo fatto con la dispersione di tutti su Mastodon, è molto più difficile incappare in pubblicità di prodotti e brand di cui non si è minimamente interessati. Soprattutto è possibile navigare senza essere tempestati da offerte e promozioni. E’ l’utente a scegliere cosa seguire e a quali brand interessarsi liberamente.
Pieno di giornalisti
Centinaia di giornalisti di importanti testate si stanno unendo velocemente ai server dedicati alle loro rispettive attività. Mastodon potrebbe, quindi, trasformarsi in un modo semplice ed efficace per entrare in contatto con i media personalmente, magari per promuovere una propria attività o un progetto.
Un social ancora libero
Insomma, mentre i vecchi social vengono invasi dai grandi marchi, mentre Musk non ha donato a Twitter la libertà promessa, ma l’ha solo monopolizzato, Mastodon sembra essere un’alternativa libera e, ancora, pura.
E’ meglio approfittarne prima che le attenzioni dei brand o di qualche altro multimiliardario trasformino anche questa isola felice del web.
Per chiunque volesse provarlo: Mastodon Italia