Con l’annuncio recente di D&D One, del VTT (Qui per una definizione migliore di cosa è un VTT) e la rinascita del genere videoludico dei GDR, spesso con componenti tattiche, non può esistere momento migliore in cui essere appassionati di D&D e videogiocatori assieme.
Per qualcuno però non particolarmente dentro la nicchia videoludica dei GDR come è il sottoscritto può risultare difficile scoprire cosa giocare.
Per rimediare, ecco a voi una lista di giochi più o meno conosciuti e perché dovreste giocarli se vi piace D&D.
Divinity Original Sin: La perla del genere
Divinity Original Sin e il suo seguito, Divinity Original Sin II, sviluppati da Larian Studios, sono ad oggi i migliori GDR videoludici in circolazione. L’esperienza completa che offrono, dal combattimento alla libertà d’azione li rendono giochi imperdibili per chi si approccia o ama il genere.
Il combattimento a turni è estremamente tattico e strategico.
Vi ritroverete a pensare diversi turni avanti e a calcolare ogni singola mossa e punto azione speso. Dall’altro lato potrete combinarle di tutti i colori, da uccidere NPC importanti per la storia subito e non vederla rompersi a derubare un nobile dei suoi quadri mentre un componente del party gli parla.
La trama di entrambi è bella ma non fa urlare al miracolo. Non temete perché la punta di diamante è nel gameplay!
La qualità del tutto aumenta esponenzialmente per ogni compagno con cui giocherete la campagna in coop.
Pillars of Eternity: classico rimodernizzato
Pillars of Eternity (o PoE), sviluppato da Obsidian Entertainment è uno dei primi cRPG (Computer Role Playing Games) degli anni attuali, prova a svecchiare il genere ed essere il seguito spirituale di Baldur’s Gate I e II. Ci riesce con un primo capitolo interessante e un secondo eccellente.
Il combattimento in tempo reale è molto old school e avrete la sensazione di giocare realmente D&D e non manca la componente gestionale e di esplorazione degli archi dei personaggi più standard.
La trama è interessante e presenta alcuni elementi originali che lo separano dal mondo fantasy stereotipato.
Il secondo capitolo inoltre presenta anche l’opzione di giocarlo a turni invece che con le pause tattiche, nel caso preferiste una maggiore strategia.
Disco Elysium: l’esperienza più bella
Insieme a Divinity, Disco Elysium rappresenta l’esperienza più bella e intensa che il panorama ruolistico videoludico può offrire. ZA/UM non ha creato un semplice videogioco, ha creato un viaggio e un’esperienza che riassume l’essenza di cosa significa impersonare un personaggio e viverlo come nessun altro gioco ha mai fatto prima.
Disco Elysium è un videogioco che vi farà rivalutare cosa significa videogiocare di ruolo, vi farà guardare il mondo dagli occhi di un poliziotto ubriacone fallito e vi darà il potere di decidere cosa farne e avere enormi conseguenze in gioco.
In più, avrete continuamente compagnia nelle vostre ruolate, sarete circondati dalle tante voci che accompagneranno voi e il vostro personaggio attraverso mille e una peripezie.
The Banner Saga: un indie con una trama da AAA
E poi c’è la trilogia di The Banner Saga di Stoic. Un gioco di ruolo tattico con la grafica disegnata a mano, un gameplay semplice ma efficace e una trama entusiasmante ed epica al punto giusto.
The Banner Saga ha un combattimento a turni semplice, ma che svolge la sua funzione all’interno di un gameplay più complesso che ci richiederà di essere a capo di una gigantesca carovana e mantenere il morale alto mentre un antica minaccia mette in pericolo il mondo che conoscevamo.
Non posso realmente consigliare abbastanza questa trilogia indie.
Tyranny: assuefatti al potere
Cugino di Pillars of Eternity, sempre sviluppato da Obsidian Enterteinment, Tyranny è un esperimento in parte ben riuscito. Nonostante il gioco non brilli tecnicamente e non risulta eccessivamente diverso da Pillars of Eternity, Tyranny riesce, a mio parere, a fornire un’esperienza divertente.
Dove Tyranny infatti eccelle e ottiene il suo posto in questa classifica è nella trama, o nella gestione della trama. Infatti Tyranny dona al giocatore il potere di prendere decisioni sulle faccende con l’assoluto potere e responsabilità.
Questo crea dinamiche interessanti, e un’esperienza diversa dal solito e piacevole.
Conclusioni e altre scelte ovvie
Ovviamente oltre a questi cinque titoli ci sono gli ovvi: Pathfinder Kingmaker e Wrath of the Righteous di Owlcat Games e per i più temerari Baldur’s Gate I,II e III.
Per non parlare di tutti gli indie, Ash of Gods, Shadowrun, Underrail ecc.
La lista potrebbe essere infinita (e purtroppo per me non lo è, altrimenti avrei qualcosa da giocare).
Il genere dei GDR sta vivendo un’epoca d’oro e chissà forse tra qualche anno rifarò la lista aggiornandola!
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