Resident: Evil Village torna a mostrarsi in un lungo articolo in esclusiva di IGN che indaga aspetti molto interessanti del gioco, fra cui la mappa della location in cui è ambientato.
Fotografata all’interno di un gameplay rivelato in esclusiva alla testata, la mappa è ben evidente e leggibile, permettendo di riconoscere varie location come il castello, una fattoria, quella che viene definita una “tenuta” e addirittura un lago.
La mappa, che sembra appartenere all’antico mobilio del castello, sembra confermare un’impressione che tutti hanno dall’annuncio del gioco (e soprattutto da quando abbiamo sentito la prima volta il suo titolo): Village farà della sua location rurale un punto fondamentale della trama e soprattutto dell’esperienza di gioco, come raccontato dal director Morimasa Sato in una recente intervista.
Impossibile non notare anche alcune somiglianze con il setting di Resident Evil 4, anch’esso strutturato su un’idea simile, e a dare quest’idea è anche la presenza di uno specchio d’acqua con al centro quello che sembra un minaccioso mostro, possibile omaggio a una delle battaglie più belle del gioco del 2005.
Quanto al gameplay e al suo legame con l’ambientazione, Sato ha recentemente intervenuto sulla questione, dandoci qualche idea:
“Quando si sente la parola ‘villaggio’, si potrebbero immaginare case pittoresche allineate lungo una strada, ma questo non è sufficiente per farne un videogioco. Soprattutto in un gioco horror, penso che sia importante continuare a fornire nuove esperienze lungo la strada. All’interno del villaggio, è importante continuare a fornire nuove sorprese al giocatore“.
Come potrebbe concretizzarsi tutto ciò?
Qualche idea sovviene. Anzitutto, non sarebbe strano ritrovarci davanti a una sorta di “gioco a mondo aperto”, in cui il buon Ethan possa esplorare liberamente la location in cerca di indizi, incappando magari in qualche evento “imprevisto”. Del resto, il gameplay di Resident Evil (o almeno, del Resident Evil delle origini) è quello di una sorta di gioco immersivo in cui le chiavi per il progresso sono tutte nell’esplorazione delle location. L’ambientazione del gioco potrebbe essere perfetta per portare questa filosofia a una nuova scala, e non sarebbe affatto male.
Resident Evil: Village: qualche dettaglio sui personaggi
Non mancano poi, all’interno della stessa intervista, riferimenti ad altri elementi del gioco, come il cast.
Sato ha parlato di Lady Dimitrescu, raccontando come sarà un villain centrale attorno alla quale ruoterà intorno buona parte della sfida di Village, coì come di Ethan, protagonista che gli sviluppatori vorrebbero approfondire un po’ rispetto a quanto fatto in Resident Evil 7.
Sato però ha parlato anche della misteriosa Madre Miranda, misteriosa entità il cui nome è riecheggiato in qualche trailer e per bocca della stessa Lady Dimitrescu. Secondo Capcom, Madre Miranda è “una presenza venerata dagli abitanti del villaggio”, mostrata nelle scorse ore da un ritratto che forse è usato come oggetto di culto.
Il ritratto sembra un oggetto di gioco che apparentemente ritrae Madre Miranda come una divinità e Sato riconosce che è stata chiamata “madre” nel significato religioso della parola, ma non si è sbottonato in merito
“Per Madre Miranda, penso che sia meglio che i giocatori lo scoprano da soli giocando”, ha affermato Sato. “Ma dirò questo: Madre Miranda e il lato interiore del suo personaggio sono fattori estremamente importanti nel gioco”.
Se il ritratto rende difficile decifrare l’aspetto di Madre Miranda, il concept art qui sotto rivela di più.
Si può vedere il protagonista Ethan Winters con in mano un fucile, mentre il pilastro della serie Chris Redfield porta in braccio un bambino (probabilmente la figlia di Ethan e Mia). Il personaggio mascherato sotto di loro non è altro che Madre Miranda. Il suo aspetto feroce è minaccioso come si potrebbe sperare in un gioco come Village.
Il direttore artistico Tomonori Takano ci dice che i corvi sono stati il motivo principale per il design di Mother Miranda:
“La maschera assomiglia al becco di un corvo. Come simbolo dell’orrore, i corvi fungono da tema anche per Village nella sua interezza, e appaiono nel gioco vero e proprio. Poiché ha un ruolo simbolico all’interno del villaggio, abbiamo implementato lo stesso tema di design per Madre Miranda”.
Lo stesso Ethan viene qui visto di più rispetto al passato, cosa in linea con la volontà di approfondimento del personaggio.
Cosa ne pensate degli indizi rivelati fin qui? La nuova ambientazione di Resident Evil vi intriga?