Google Stadia avrebbe cancellato un’esclusiva horror di Hideo Kojima

È notizia di poche settimane fa la chiusura degli studi creativi di Google Stadia, il che ha posto in essere la cancellazione di diversi progetti in cantiere per la piattaforma di cloud gaming. Tra questi, sarebbe emerso che era presente anche un’esclusiva horror di Hideo Kojima, autore di Metal Gear Solid e Death Stranding.

Sebbene Google voglia continuare a supportare la piattaforma come servizio, ha fatto molto discutere l’iniziativa di chiuderne gli studi creativi dopo appena un anno di messa in funzione. Mancanza di esperienza nel settore, piccolo gruppo di sviluppatori e poco investimento dal lato creativo avrebbero contribuito a prendere questa decisione drastica, cancellando anche tutti i progetti videoludici in cantiere.

Secondo i colleghi di VGC, agli albori dell’avventura videoludica di Stadia, intorno a Luglio 2019, l’ex capo Jade Raymond aveva visitato gli studi di Kojima Productions (foto in copertina) per convincere Hideo Kojima a sviluppare un videogioco horror a episodi per la piattaforma di cloud gaming.

Non sappiamo se il motivo per cui questa serie episodica non sia arrivata a noi per decisioni di Google o di Kojima stesso, né sappiamo se sia effettivamente stata una scelta iniziale al lancio di Stadia o se sia stata una decisione presa all’ultimo. Dato l’epilogo degli studi creativi di Stadia possiamo solo piangerne la perdita. Kojima, tra l’altro, non è nuovo alla cancellazione di progetti: se ricordate, un reboot di Silent Hill che stava realizzando con Guillermo del Toro fu cancellato da Konami, prima che il maestro giapponese si allontanasse dall’azienda.

Un altro videogioco che sarebbe stato cancellato dalla chiusura della divisione interna di sviluppo creativo di Stadia sarebbe stato un sequel di Journey to the Savage Planet, in quanto Typhoon, studio che sviluppò il gioco originale, era stato acquisito e assorbito da Google nel 2019.

Chissà quanti altri progetti in cantiere di cui non siamo ancora a conoscenza sono stati gettati via dalla scelta di Google. Ci auguriamo vivamente che questi tornino a vivere in un futuro, seguendo i passi degli ex sviluppatori che adesso verranno inglobati da altre aziende del settore.