Sappiamo che l’attesissimo nuovo episodio della serie Dragon Age ricalcherà il modello single-player dei tre predecessori, riportandoci a Thedas a vivere in prima persona splendide avventure a tema fantasy, ma secondo Jason Schreier di Bloomberg il progetto originario sarebbe stato molto diverso.
Stando alle fonti del noto giornalista, il gioco avrebbe dovuto avere una componente multiplayer molto preponderante ed era stato definito come una sorta di “Anthem con i Draghi”, un vero e proprio reboot che avrebbe generato molti malumori dentro BioWare e persino l’abbandono del direttore creativo Mike Laidlaw, nel 2015.
Secondo Bloomberg, la ricezione negativa di Anthem-che ieri ha ricevuto la cancellazione definitiva dopo il tentativo di Anthem Next-e il successo di Star Wars Jedi: Fallen Order, nuovo successo single-player di EA da oltre dieci milioni di copie vendute, avrebbero portato EA a imporre a BioWare un ritorno alle origini.
Ricordiamo che il quarto episodio di Dragon Age, i cui primi dettagli sono stati diffuso negli scorsi mesi, arriva a ben sette anni da Dragon Age: Inquisition (2014) e dopo un lungo periodo di instabilità creativa di conseguenti polemiche per la gestione del progetto Anthem. Le nuove indiscrezioni di Bloomberg, da questo punto di vista, confermerebbero il quadro di una BioWare confusa e in balia della ricerca di modelli di fatturazione più redditizi rispetto a quelli dell’action-rpg classico al quale ci avevano abituati da circa un decennio.
BioWare, che sta lavorando anche su un nuovo titolo di Mass Effect, ha condiviso un breve teaser di Dragon Age 4 durante i Game Awards di dicembre. Non c’è ancora una finestra ufficiale per il suo rilascio, ma attualmente ci si aspetta che arrivi in una finestra temporale dopo l’aprile 2022.
Cosa vi aspettate dal nuovo Dragon Age?
E perché sento tutti questi sospiri di sollievo? Anche voi temevate un avvicinamento di Dragon Age a meccaniche che non gli erano proprie?