Stardew Valley, famoso “simulatore di fattoria” indie, non è più soltanto un videogioco, ma anche un gioco da tavolo cooperativo sviluppato nel giro degli ultimi due anni dal responsabile della versione digitale Eric Barone e dal designer Cole Meideros.
Progettato per partite da uno a quattro partecipanti, Stardew Valley mira ad adattare le varie componenti del gameplay (come l’estrazione mineraria e la coltivazione) alle logiche da gioco da tavolo.
L’obiettivo del gioco è il completamento degli “Obiettivi del nonno” e quelli del Centro Sociale, esattamente come nella controparte digitale. I giocatori, seguendo una logica di piazzamento, portano a termine i compiti e raccolgono risorse posizionando a turno le loro pedine sul tabellone e impegnandosi in un’attività di loro scelta: estrarre risorse nelle miniere, pescare sulla spiaggia, e, naturalmente, coltivare i campi nella fattoria. Non manca neanche l’avanzamento delle stagioni in ogni turno, il che significa che il tempo e le risorse disponibili cambiano durante la partita.
Nel post di annuncio sul suo blog, Barone sottolinea che la versione il regolamento del gioco da tavolo di Stardew Valley è stato progettato per essere profondo e complesso. “È facile da giocare una volta che si imparano le regole, ma non è un gioco breve e dominato da dinamiche “casual””, ha infatti scritto. Ha anche fornito il manuale delle regole, in modo da poter cominciare a prendere dimestichezza con le varie meccaniche.
Anche se il gioco da tavolo sembra più “cervellotico” del videogioco su cui è basato, la quantità di dettagli di questa versione di Stardew Valley fa venire davvero voglia di provarlo.
È possibile acquistare Stardew Valley: The Board Game sugli store online per 55 dollari, ma al momento non abbiamo idea di quando o se arriverà mai in Italia.