Ci ho messo quasi due mesi per formulare un’ opinione soddisfacente sulla questione Nioh 2 Complete Edition, un tempo biblico se consideriamo quelli che sono normalmente i tempi che vengono dedicati al mondo delle recensioni e delle opinioni.
Perché tutto questo tempo?
Perché se Nioh 2, già di per sé, è un videogioco dalla quantità soverchiante di contenuti la sua versione completa, ovvero dotata di tutti e tre i DLC usciti finora, aggiunge un’altra valanga a un esperienza totalizzante dal punto di vista prettamente temporale.
La scelta era quella di far uscire subito un contenuto a tema in cui millantavo di aver completato il titolo in una settimana e mezza di grinding ma, onestamente, mi sarei del tutto tolto la voglia di portare avanti l’esplorazione di un videogioco che da offrire ha veramente tanto.
Quindi, con molta pazienza, ho preso katana e kurisagama ed ho massacrato ogni Yokai sulla strada, ricominciando nel frattempo il gioco pure una volta in più del previsto per colpa di un problema di natura tecnica sull’account steam utilizzato.
Il tutto fino a perdere diverse volte le speranze, complici le infinite difficoltà a cui Nioh 2 pone il giocatore davanti.
Bando alle ciance: cominciamo subito.
Ammazzare demoni su PC è molto bello ma poteva esserlo di più
Partiamo subito dall’indolore analisi tecnica del titolo.
Nioh 2: Complete Edition è la riedizione per PC di un videogioco originariamente arrivato, seppur scomposto, su Playstation 4.
Il cambio di piattaforma ha permesso alla software house di sfruttare un po’ di più il motore grafico impiegato per la realizzazione del titolo, permettendo ai giocatori di godere di una combinazione migliore di framerate e risoluzione.
Purtroppo per noi non avevamo la configurazione adatta per poter saggiare l’ipotetica maestosità tecnica del titolo a 120FPS con risoluzione 4K; ci siamo accontentati di spararci le nostre decine di ore sul titolo giocando a dettaglio alto in full HD, con sessanta frames praticamente onnipresenti su di una misera 1060 piccina da 3GB. Un risultato a nostro parere encomiabile.
C’è da dire una cosa: le impostazioni grafiche personalizzabili all’interno dell’esperienza di Team Ninja non sono molte e lasciano un po’ l’amaro in bocca.
È possibile personalizzare giusto la qualità delle ombre, la risoluzione e il motion blur senza potersi addentrare in alcuna caratteristica tecnica.
Da un porting appositamente fatto per il pc, onestamente, ci si aspettava di più ma vabbè: non ce ne preoccupiamo troppissimo perché il risultato finale è di qualità.
Il vero problema, o almeno, quello che era tale durante i primi due mesi di vita del gioco erano i bachi che facevano crashare misteriosamente le partite nelle situazioni meno opportune facendo perdere decine di minuti di gioco in favore di decine di minuti di bestemmie. Una serie di patch uscite a metà marzo hanno risolto definitivamente questa problematica ma ve lo possiamo assicurare, più volte ci siamo trovati con la voglia di spezzare tutto in favore di un invito al demonio, sicuramente destinato a generare in noi meno furia.
Queste patch hanno anche avuto il compito di sistemare uno dei problemini segnalati dal nostro Alessandro nel suo speciale a tema.
All’inizio non era possibile personalizzare la propria esperienza se ci si fosse decisi a utilizzare come controller l’accoppiata mouse e tastiera: una scelta abbastanza triste se pensiamo che, alla fine, stiamo parlando di un videogioco presente su PC.
Al giorno d’oggi è possibile modificare gli abbinamenti dei tasti in base alle proprie preferenze, quindi oggi vale ancor di più la pena rispetto a un paio di mesi fa.
Ultimo punto di analisi in rispetto al porting su PC: i codici per la creazione dei personaggi per PS4 non sono validi per la versione PC.
Se vogliamo creare un personaggio identico a naruto per fare un esempio, dovremo sperare che qualcuno se ne sia occupato al posto nostro e abbia creato un codice che inizia con la lettera S.
Qui e qui trovate qualche esempio di lista di codici validi per la versione PC.
Ma i DLC?
Cosa ci guadagna il giocatore dall’acquistare Nioh 2: Complete Edition su PC?
Rispetto all’esperienza base il giocatore, con i DLC, si assicura circa 20 ore di gioco extra. Ogni DLC richiede circa sei/sette ore per essere completato e aggiunge meccaniche, tipologie di armi, nemici e bossfight. Queste ultime, nello specifico, sono tra le più difficili mai presentate da Team Ninja all’interno di un videogioco e sono destinate a tutti quei giocatori che non hanno assolutamente paura di affrontare sfide memorabili.
Dal punto di vista narrativo i contenuti extra del titolo cercano di spostare altrove l’azione del giocatore, costringendolo in viaggi nel tempo in regioni specifiche per affrontare una quantità predeterminata di missioni; i primi due DLC Il discepolo del tengu e oscurità nella capitale mettono il giocatore a confronto con personaggi realmente esistiti, modificati per l’occasione mentre il terzo chiamato il primo samurai si preoccupa più di chiudere i ponti col passato e di chiudere la maggioranza dei discorsi lasciati in sospeso a livello narrativo durante il corso di questo capitolo, cercando di mettere una pezza anche su ciò che il precedente aveva lasciato dubbio.
Se non sapete nemmeno di che gioco stiamo parlando vi rimandiamo alla recensione del nostro claudione che, con dovizia di particolari, spiega le meccaniche dietro il titolo.
Sappiate soltanto che Nioh 2 è un folle e difficilissimo ibrido tra il gameplay da dungeon crawler tipico dei soulslike ed un gioco di ruolo action a là diablo, fatto di equipaggiamenti infiniti con decine di statistiche da tenere d’occhio al fine di poter ottenere il massimo risultato.
Fin da subito, come fatto notare da Alessandro nello speciale a tema, il gioco è tutto fuorché gentile nei confronti dei nuovi arrivati e la rinnovata quantità di contenuti inserita nei DLC sicuramente non aiuta. Le due nuove armi inserite grazie ai contenuti scaricabili, i tekko e il bo composito, complicano ancor di più il primo impatto del giocatore che si trova facilmente soverchiato dalla quantità di oggetti e statistiche visibili fin da subito.
Team Ninja avrebbe fatto bene a gestire la progressione, almeno a livello di apprendimento, in maniera più dolce attraverso dei menu o qualcosa del genere.
Per il giocatore che si approccia per la prima volta al brand senza sapere niente Nioh 2: Complete Edition è uno tsunami che spaventa molto.
Se però si sa a cosa si sta andando incontro la situazione cambia radicalmente; se si conosce anche soltanto il primo capitolo o si ha familiarità con il mondo degli hack and slash con meccaniche avanzate di looting, le infinite ricompense di Nioh 2 rappresentano un vero e proprio invito a nozze, fatto di equipaggiamenti da raccogliere e apprezzare, con una quantità a dir poco sconfinata di possibili combinazioni utilizzabili per avanzare nel gioco.
Di quanti mesi avrò bisogno per giocare a Nioh 2?
L’avventura base di Nioh 2 inoltre ha una durata sconsiderata per la media del genere soulslike, con talmente tante missioni da richiedere facilmente un’ ottantina di ore al giocatore più smaliziato. La presenza dei DLC porta il monte ore necessario per finire il gioco a un centinaio e offre ancora più opzioni per affrontare nuovamente il gioco attraverso il sistema dei new game plus, offrendo una difficoltà aggiuntiva che già vediamo spedire all’inferno decine di giocatori smaliziati.
Vorremmo poi aprire un paragrafo intero per parlare delle quasi cinquanta bossfight presenti all’interno dell’avventura.
Nioh 2 Complete Edition ha una selezione di avversari da affrontare che metterà in crisi chiunque, giocatori con esperienza e giocatori senza.
Non tutte le bossfight sono uscite bene nella stessa maniera, vogliamo sottolinearlo, ma più probabilmente molte sfide rimarranno per sempre incastrate nel cuore dei giocatori come quelle che li hanno privati del sonno e della ragione, complice un design spesso molto interessante e di una struttura in grado di mostrare una netta linea di demarcazione tra chi sa che cosa sta facendo e chi no. Con le aggiunte fatte dai DLC l’asticella della difficoltà si eleva sino a sfondare il quadrante, con picchi di malvagità assurda raggiunti nel terzo DLC, quello che meno di tutti si appoggia alla storia del Giappone.
Alla fine abbiamo quindi un resoconto piuttosto chiaro della situazione: se si sta cercando un videogioco totalizzante, di quelli che ti fanno smettere di mangiare e bere pur di giocarci e non si ha paura di scontrarsi per decine di volte contro lo stesso, maledetto avversario, Nioh 2 complete edition è un videogioco incredibilmente completo e che rappresenta in maniera perfetta la formula messa in piedi da Team Ninja.
È davvero un peccato che, a detta degli stessi sviluppatori, questo gioco finisca per essere l’ultimo di una saga davvero molto interessante, tra le meglio realizzate durante il corso della generazione videoludica che si sta apprestando a una lunga e lenta conclusione. La complete edition è il modo migliore per recuperare il migliore tra i due capitoli, nella sua versione migliore possibile, specie se ci consideriamo in aggiunta le patch che dall’uscita a oggi hanno ulteriormente limato l’esperienza di gioco.
Non lasciatevelo scappare se non avete paura dei game over.