Imaqtpie (che non è altro che l’abbreviazione di “I’m a cutie pie”), è il nickname di Michael Santana, uno streamer di Twitch ed ex giocatore professionista di League of Legends di origini cubane e colombiane.
Partiamo dalle basi: chi è Imaqtpie?
Stando a Reddit, il nome deriverebbe dal vezzeggiativo con il quale sua madre era solita chiamare Michael da piccolo, appunto “cute”.
Inizialmente, Imaqtpie ricopriva il ruolo di midlaner in una piccola squadra del noto gioco online League of Legends chiamata Oh God Bears, per poi spostarsi in bot lane per la squadra Meme Stream Dream Team.
Nel 2011, Imaqtpie si è fatto notare da altri giocatori tra cui William Li, meglio conosciuto con il nickname “scarra”. Quest’ultimo decide di reclutarlo nell’Aprile dello stesso anno per giocare come AD Carry nel team Rock Solid.
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A settembre arriva la svolta professionale: la squadra americana Team Dignitas lo inserisce nel team assieme all’amico William Li.
Dopo aver raggiunto il livello di Challenger 1, nel 2014 Imaqtpie ha deciso di ritirarsi dal mondo del gioco professionale per potersi dedicare a tempo pieno, (stiamo parlando di live stream che possono estendersi anche per otto ore di seguito!), alla carriera da streamer sulla nota piattaforma online Twitch.
Si tratta di uno dei volti più noti ed iconici dell’universo League of Legends: il suo canale di Twitch conta infatti più di 2,7 milioni di followers.
Ma passiamo ai conti: quanto riporta a casa Imaqtpie con lo streaming?
Abbiamo detto che, sul suo canale Twitch, Imaqtpie conta più di 2,7 milioni di followers.
Per chi non lo sapesse, la piattaforma Twitch permette agli spettatori di effettuare donazioni di denaro allo streamer, oltre che a prevedere un meccanismo di iscrizione mensile che serve sempre per supportare economicamente il nostro streamer preferito.
Un’iscrizione standard su Twitch costa circa 4,99 dollari al mese. Twitch tiene la metà, mentre ciò che resta va direttamente sull’IBAN di chi offre il contenuto in streaming.
Ma il sistema di monetizzazione non finisce qui: sia Twitch che YouTube pagano una somma per ogni migliaia di visualizzazioni, dunque è chiaro che sommando tutti questi elementi si arriva a costruire un bel gruzzoletto mensile, senza contare le sponsorizzazioni e i deal con brand esterni.
Senza perderci in calcoli approssimativi, riportiamo quanto detto dallo stesso Michael Santana in un’intervista rilasciata per il noto magazine Rolling Stone: il giovane gamer ha dichiarato di guadagnare 2 milioni di dollari l’anno solo con l’attività di streaming.
E se lo dice lui, direi che possiamo fidarci.