Dopo due anni di intense fatiche e traguardi meritati, Luxastra è diventato un fenomeno di culto per tutta la comunità di giochi di ruolo italiana, facendo appassionare totali estranei a questo fantastico mondo così come riaccendendo la passione in qualche burbero vegliardo.
E dopo una serie di cliffhanger da capogiro che sono già entrati nella leggenda, lo show ritorna tra noi con la Terza Stagione, e con essa anche le nostre Istruzioni per l’Uso, la guida nata per analizzare nel dettaglio tutti gli episodi ogni settimana.
Finalmente abbiamo un po’ di azione caciarona, col trio comico impegnato in una rissa da taverna mentre il gruppo A decide di esplorare per conto proprio il resto delle gallerie!
Urla di Wilhelm, d10 di Umani e calci nelle palle
L’episodio riparte proprio da dove il gruppo B si era interrotto, ovvero all’inizio della rissa nell’Aquila Ruspante.
Iniziano a letteralmente volare umani, halfling e sgabelli, oltre che a numerosissimi Tiri Salvezza a Destrezza. Rendar se la cava per il rotto della cuffia, tirando numerosi colpi bassi agli orchi che lo vogliono far fuori e incassando anche qualche colpo.
Alastor invece si rivela essere un combattente da taverna totalmente incapace: non solo ogni sua trovata fantasista finisce per ritorcerglisi contro (sì, sto parlando con te, Angel Dive), ma il mezz’orco viene anche stordito dopo aver colpito Rendar con la scusa del “Orchi Contro Tutti”.
Ma la vera star della taverna è ovviamente lui, il nostro Boris, che carico di nervosismo dopo due giorni trascorsi a sorbirsi le mandrakate dei suoi due compagni di viaggio, è decisamente intenzionato a sfogarsi.
Con tutta la bellezza del Talento Tavern Brawler, il nano riesce ad utilizzare qualsiasi oggetto a portata di mano come arma impropria, facendo danni massicci: sedie, tavoli, umani svenuti e perfino la fronte di due halfling.
Una volta che il duo Rendar x Boris è riuscito a sconfiggere ogni avversario, inclusi i massicci orchi, il taverniere intima ai due di afferrare Alastor e svignarsela, in quanto sta arrivando Olga, la proprietaria. I due non se lo fanno ripetere due volte.
Negoziazioni concluse…
Letho e Shiran provano a dialogare con Termina per scoprire ulteriori informazioni riguardo gli Elfi delle Macerie e soprattutto gli Indaco, viste le recenti scoperte nella tana dei ragni.
Il poco tatto di Shiran la porta ad entrare in conflitto con gli ideale di epurazione della comandante, che decide di non rivelare più di quanto abbia già detto a Galgith nella precedente riunione.
Nonostante ciò, Letho intuisce che l’obiettivo della Nihil è affiliato con gli Indaco, inconsciamente o consciamente che sia.
Odio condiviso
Mentre Hann prova a meditare imitando Galgith, Dalia va in giro per l’accampamento in cerca dell’esploratore della Nihil col pizzetto che aveva maledetto il cadavere dell’Halfling.
Con un tiro ottimo a Percezione, Dalia trova il soldato che cercava. Dopo aver entrambi stabilito il proprio odio per la fazione degli Iramotus, i realisti Halfling senza scrupoli con cui Dalia ha avuto a che fare in passato, il soldato si toglie il proprio elmo e rivela un viso sfigurato per metà causato da uno scontro con gli stessi Iramotus.
I due Halfling discutono del perché la fazione si trovasse nelle miniere: sono interessati alle antiche magie di Luxastra e all’Arcanite, il minerale da cui si ricava l’Arcasta. Il problema è che questo minerale è completamente esaurito e nessuno sa come fabbricarne del nuovo.
…esplorazioni iniziate
Galgith sembra essersi ripreso, e prima di poter fare il punto della situazione col gruppo, cerca di capire se siano osservati. Si accende una sigaretta, e il fumo permette a Letho di scorgere la sagoma di un invisibile Urian.
A questo punto, il gruppo si scambia tutte le informazioni raccolte sulle tracce degli Indaco, la funzione dei semi e le manovre di Anita. Shiran usa Individuazione del Magico per determinare la presenza di magia Indaco nelle caverne, che infatti trova.
Galgith torna a parlare con Termina per spiegarle la situazione: il gruppo ha intenzione di esplorare le gallerie per trovare il loro obiettivo, e visto che quest’ultimo coincide con quello dei Nihil, le chiede se può ottenere qualche truppa di supporto. Termina cede loro Urian come esploratore e Rocca come muscoli.
Dungeon Crawling
Galgith recupera le forze mangiando una bacca di Hann, mentre Dalia recupera Jackie che è stato accudito da Barbaruffa. Il gruppo decide di dirigersi verso la caverna che contiene gli zoriadi rettili, in quanto secondo i Nihil questi sono meno pericolosi di quelli anfibi.
Dopo aver percorso le gallerie raggiungono il bivio degli zoriadi anfibi. Urian consiglia prudenza e furtività, ma tutto il gruppo eccetto Dalia e Galgith finiscono per fare un casino epocale. Fortunatamente, nessuno sembra essersi accorto del rumore.
Il party raggiunge la caverna dalla quale erano entrati il giorno prima, e iniziano ad esplorare i cunicoli subito accanto. All’entrata di una grotta artificiale, scorgono un cadavere di una lucertola bianca e malaticcia completamente sventrato.
Sulla parete di fronte vi sono numerose rune che perfino Hann non riesce a riconoscere, scritte col sangue della lucertola. Urian annuncia che stanno entrando nel territorio degli zoriadi.
“Che ha detto? Portami l’arance?”
Urian e Galgith guidano il gruppo nei cunicoli fino a giungere alla caverna abitata dai lucertoloidi, secondo le informazioni delle Nihil. La caverna è crollata per metà, e sullo slittamento di roccia sorge una baraccopoli di legna e macerie costruita alla bell’e meglio.
Galgith avanza e con molta calma pronuncia “Veniamo in pace” in una lingua sconosciuta. Gli zoriadi iniziano ad uscire dalle proprie tane, puntando lance e comunicando tra loro tramite molti sibili.
Subito dopo, dall’altra parte della grotta, da una porticina di legno nella baraccopoli esce una figura non ben chiara…
Seguite Luxastra ogni giovedì, alle 17 sul canale YouTube di Inntale. Per i più avventurosi ci sono anche le live pre e post show, rispettivamente alle 16 e alle 18 sul canale Twitch di Inntale . E ricordate: Credendo Vides.