Prepariamoci ad imbracciare cappello, benda, un pappagallo e un perfetto accento marinaresco per parlare dell’esilarante Here Be Dragons.
Uno strategico a turni dalla satira pungente che parla della scoperta dell’America ad opera di Cristoforo Colombo nel 1492.
Secondo quanto ci racconta la storia, l’America è stata scoperta in 10 settimane con 100 uomini e 3 navi.
La Red Zero Games la pensa diversamente e con il provocatorio titolo “Here Be Dragons” (che viene dalla celebre espressione latina hic sunt dracones, sinonimo di pericolo in territori inesplorati) ci fa intuire che sotto c’è qualcosa di più… in questo caso sirene, kraken, mostri giganti e cuochi canterini davvero singolari.
Here Be Dragons è pieno di citazioni alla cultura pop riadattate in stile piratesco, personaggi davvero ben caratterizzati e meccaniche interessanti per il suo genere. Andiamole a vedere nel dettaglio:
Il sistema a turni e l’attivazione dei dadi
Chi è un po’ familiare con i GDR può sicuramente apprezzare questa dinamica. Il turno inizia con un lancio di dadi che indicano le possibilità di azione. Ogni azione della propria flotta è regolata da questi dadi e per attivarla andrà abbinato il dado con il numero corrispondente.
Ciò che non rende ripetitive le dinamiche del gioco è la caratterizzazione delle abilità delle navi e la possibilità di usufruire delle bottiglie di inchiostro. Di cosa si tratta? Sono delle boccette che, come in ogni mappa che si rispetti, ci permettono di scrivere e riscrivere la nostra sorte, sia per un tiro di dado che per qualche punto salute in più.
L’iniziativa
Una delle dinamiche cardine di questo gioco è sicuramente l’iniziativa. Potete aver avuto dei dadi molto fortunati ma, perdendo l’iniziativa, i mostri potranno avere la meglio su di voi velocemente. Come si perde l’iniziativa? Giocando un numero di dadi la cui somma è maggiore dei rimanenti. Questa dinamica permette di scegliere per primo i dadi, assegnandoli alle imbarcazioni. Se non si assegneranno tutti i dadi si riceverà una penalità in punti vita ma la stessa cosa vale per il nemico… qualcuno ha detto danni bonus per caso? Giocare di strategia assegnando alle imbarcazioni dadi con valori contenuti per guadagnare l’iniziativa o lasciare al nemico dadi che non può assegnarsi per questioni numeriche sono tutte tattiche che potrebbero condurvi alla vittoria molto velocemente.
Le imbarcazioni
In un gioco con una grafica abbastanza statica come questo l’illustrazione delle solite due barche potrebbe venirci a noia dopo poco, come riesce Here Be Dragons ad essere sempre divertente? Durante le spedizioni che ci troveremo a dover condurre insieme a cuochi canterini e preti un po’ extreme, ognuna delle nostre imbarcazioni avrà delle peculiarità basate su quel personaggio. Durante il tragitto di una spedizione, composta circa da 4-5 stage, sarà possibile raccogliere un loot che ci permetterà di customizzare diversi valori della nostra barca, creando una build della flotta totalmente personale.
L’inchiostro
La difficoltà del gioco è regolata sulla quantità di bottiglie di inchiostro che troveremo nel mare (questo valore è modificabile in qualsiasi momento). Le bottiglie di inchiostro permettono di recuperare punti vita, alzare o abbassare il numero di un determinato dado, rilanciarlo da capo e altre funzioni che possono influenzare in maniera sostanziale uno scontro navale nei vari momenti della spedizione.
Non esistono altre influenze dirette regolabili sul livello di difficoltà del gioco se non per la quantità di queste bottiglie.
Il bestiario
Una parte che merita sicuramente una menzione in questa recensione sono le creature magiche e il bestiario che le contiene. Ogni mostro, proveniente da vari miti e leggende marinaresche, ha le sue caratteristiche peculiari, le sue mosse speciali e ovviamente il un modo specifico per sconfiggerlo. La differenza dei mostri, in abbinato alle peculiarità dell’ambiente dove si svolgerà la spedizione, rendono i livelli godibili e sempre vari.
Here Be Dragon è un’avventura leggera, perfetta per intervallare vari momenti della giornata e per concedersi un po’ di svago senza dover impiegare ore continuative di gioco. L’humor che lo contraddistingue fa scordare le dinamiche a volte ripetitive e fa godere una bella esperienza di gioco. La storia, per quanto semplicistica, è davvero curata e i personaggi, nella loro follia esilarante, hanno tratti distintivi e citazioni geniali.