Annunciato il 30 Aprile 2020, Assassin’s Creed: Valhalla è il dodicesimo capitolo della storia di AC, iniziata nel lontano 2007. Stavolta l’Action RPG, sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft, ci porta a vestire i panni di Eivor, un guerriero scandinavo, nel pieno della cosiddetta espansione vichinga, mentre nella parte contemporanea della storia proseguiranno le gesta di Layla Hassan.
A seconda del genere che sceglieremo, Eivor sarà un feroce Berserkr, ossia un guerriero pervaso di furore sacro, o un’abile Skjaldmær o shield-maiden, cioè una delle guerriere delle saghe scandinave.
Un ampio sistema di personalizzazione apre la strada a un titolo che strizza l’occhio alle meccaniche GdR: potremo infatti influenzare la trama attraverso i dialoghi, scegliendo di volta in volta le parole che Eivor andrà a rivolgere all’interlocutore.
Ma c’è di più: gli invasori scandinavi non erano soltanto crudeli razziatori, come invece vorrebbe farci credere il subdolo sovrano anglo-sassone che vediamo già nel trailer d’annuncio, Re Alfred del Wessex, conosciuto anche come Alfredo il Grande.
Seguendo questa filosofia, che ci porta a conoscere più da vicino il cuore dei popoli scandinavi andando oltre il punto di vista anglo-sassone, in Assassin’s Creed: Valhalla potremo costruire insediamenti di vario tipo, che dovremo supportare con le risorse raccolte nelle nostre razzie, almeno finché non saranno in grado di prosperare con le proprie forze.
Entrando pienamente nella cultura norrena, le tipica meccanica della Visione dell’Aquila qui viene caratterizzata dalla presenza di un corvo, ispirato agli Huginn e Muninn di Odinn / Wotan. Nella campagna single-player, oltre a battaglie su vasta scala e a una ricca trama, Assassin’s Creed Valhalla ci offrirà anche un’ampia scelta di attività secondarie: dalla caccia alla pesca, dalle gare di bevute agli scontri basati sull’abilità oratoria degli scaldi, i poeti e oratori scandinavi.
La modalità multi-player prevede la creazione di un mercenario, parte della compagnia -realmente esistita- dei Vichinghi di Jomsborg, che andremo a personalizzare ed equipaggiare e che altri giocatori potranno reclutare come NPC.
Il focus, secondo il direttore creativo Ashraf Ismail e il direttore della narrazione Darby Mc Devitty, saranno gli aspetti storici del periodo dell’espansione vichinga, più che la mitologia scandinava, ma alcuni elementi del folklore norreno saranno inevitabilmente presenti in quello che ha tutto il potenziale per essere un capolavoro firmato Ubisoft.