Se siete appassionati di videogiochi e mitologia giapponese, questo è forse il miglior momento per fare una capatina a Tokyo.
Nella capitale del Giappone, infatti, ha aperto un ristorante pop up (ossia temporaneo) a tema Okami.
Come per le stanze a tema Kingdom Hearts al Tokyo Disney Resort, anche questa installazione sarà temporanea e, grazie a un accordo commerciale tra Capcom e Pasela Resort, resterà aperta fino al 29 Agosto per turisti e appassionati, con tanto di merchandising ufficiale, piatti e cocktail a tema.
Come nasce la magia di Okami?
Sviluppato da Clover Studios e pubblicato da Capcom, Okami debutta nel 2006 in esclusiva temporanea per PS2 e PS3.
Nel 2008 arrivò sugli scaffali una versione per Nintendo Wii e nel 12 Dicembre 2017 arrivano quelle per PS4, Xbox One e PC in Europa e Nord America e il 13 Dicembre in Giappone. Okami è stato insignito del titolo di “gioco dell’anno” da parte di diverse testate di settore.
Ambientato in un ipotetico medioevo giapponese e realizzato con la teconologia grafica del cel shading, in uno stile a metà fra il sumi-e (tecnica di disegno ad inchiostro creata in Cina durante la dinastia Tang e divenuta popolare in Giappone durante l’era Muromachi) e lo stile vivace dei colori nel teatro Kabuki, il gioco ci metteva nei panni del kami più importante di tutti secondo la religione shintoista, ossia la dea del sole Amaterasu, armata del pennello celestiale: uno strumento in grado di comporre miracoli semplicemente disegnandoli.
La trama ruota tutta attorno al demone Orochi che, liberato per sbaglio, avvolge il mondo intero nelle tenebre, annientando ogni forma di vita. Il kami della foresta Sakuya, per cercare di risolvere la situazione, invoca come ultimo baluardo lo spirito della dea Amaterasu, che si manifesta sulla terra sotto forma di lupo bianco. Amaterasu così si imbarca per un viaggio ricco di misteri e pericoli, alla ricerca di alcune divinità celestiali, in grado di fornirle il potere necessario a sconfiggere il demone Orochi una volta per tutte.
Ben presto, subito dopo aver ucciso Orochi, Amaterasu si renderà conto della presenza di una minaccia ben più pericolosa e terribile, rappresentata dalla fonte del potere demoniaco, ossia l’arca di Yamato, una nave in grado di viaggiare fra le stelle e che, al suo interno, cela la più temibile dei nemici: il demone Yami, un essere in grado di controllare tutti gli spiriti demoniaci che infestano il mondo.
Il gioco è un action GDR, con meccaniche da platform e da puzzle game, in uno stile che ricorda vagamente quello di The Legend of Zelda. La storia è piuttosto lineare, con Amaterasu che deve svolgere incarichi primari e secondari, al termine dei quali la protagonista ottiene delle sfere spendibili come punti esperienza nell’aumento di statistiche.
Il combat system è molto variegato e davvero ben realizzato, grazie all’alternanza di tecniche corpo a corpo, all’arma bianca e agli incantesimi realizzati grazie al pennello.
Lo stesso pennello rappresentava una vera e propria innovazione, con la possibilità di creare tantissimi incantesimi diversi in base al disegno raffigurato: una spirale scatenava un uragano, una linea poteva rappresentare un colpo di spada particolarmente potente o una barriera per i nemici, un cerchio era un varco che dissolveva le illusioni e così via.
I vari disegni-incantesimi inoltre, potevano venire appresi tramite la liberazione dei celestiali imprigionati da Orochi.
Okami è di sicuro un capolavoro, un must have per tutti gli appassionati di GDR e di cultura giapponese e nel caso vi trovaste a Tokyo in questo periodo, vi consigliamo caldamente di fare un salto al ristorante di Okami finchè rimarrà aperto!
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